Mese: Novembre 2024

  • Search Engine Marketing: definizione e caratteristiche

    Search Engine Marketing: definizione e caratteristiche

    Il mondo del marketing è in costante evoluzione, e con l’avvento della tecnologia digitale, il Search Engine Marketing (SEM) è diventato una delle componenti più importanti per il successo online.

    Ma cosa si intende esattamente con “Search Engine Marketing,” e quali sono le sue caratteristiche chiave?

    Indice

    Search Engine Marketing: definizione e caratteristiche

    Il search engine marketing (abbreviato come SEM) è uno dei pilastri fondamentali del digital marketing, progettato per aumentare la visibilità di un sito web nei motori di ricerca attraverso una combinazione di strategie SEO e SEA (search engine advertising). A differenza della SEO, che si concentra sul miglioramento del posizionamento organico, il SEM include anche tattiche di pay per click (PPC), dove le aziende pagano per apparire nei primi risultati delle pagine di ricerca.

    Il SEM (acronimo di search engine marketing) è essenziale per ogni azienda che voglia crescere nel panorama online. Attraverso il SEM, si può generare traffico immediato verso un sito e ottenere risultati misurabili in termini di vendite e lead. Con un uso appropriato delle parole chiave, il search engine marketing permette alle aziende di entrare in contatto con potenziali clienti proprio mentre questi cercano attivamente informazioni, prodotti o servizi online.

    Cos’è il search engine marketing e le sue caratteristiche

    Cos’è il search engine marketing? Il SEM è un insieme di strategie e tattiche di marketing online orientate a migliorare la visibilità di un sito su motori di ricerca come Google. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso campagne a pagamento (PPC) e ottimizzazioni organiche (SEO). In pratica, le aziende utilizzano il SEM per aumentare il traffico verso il proprio sito, indirizzando gli utenti in cerca di un prodotto o servizio specifico verso le proprie pagine web.

    Quali sono le caratteristiche del search engine marketing? Le caratteristiche principali del search engine marketing sono la rapidità e l’efficacia. Con il SEM, le aziende possono ottenere visibilità immediata e raggiungere il pubblico di riferimento nel momento giusto. Tuttavia, una campagna di SEM ben strutturata richiede una selezione accurata delle parole chiave, la progettazione di landing page ottimizzate e un monitoraggio costante delle metriche.

    Come lavora il search engine marketing

    Il search engine marketing lavora su due livelli: SEO e SEA. La SEO (Search Engine Optimization) si concentra sul miglioramento della visibilità organica, puntando a ottenere posizioni elevate nei risultati di ricerca senza investimenti diretti in pubblicità. La SEO richiede tempo e competenze specifiche per l’ottimizzazione dei contenuti, ma garantisce risultati duraturi.

    Il SEA, invece, comprende tutte le attività di pay per click (PPC). In questo caso, gli annunci vengono mostrati nella parte alta della pagina dei risultati, offrendo alle aziende una visibilità immediata. I motori di ricerca consentono di acquistare visibilità per parole chiave specifiche, garantendo che l’annuncio sia mostrato solo a un pubblico target in cerca di un prodotto o servizio pertinente.

    Differenze tra SEM e search engine marketing optimization

    Il search engine marketing (SEM) è spesso confuso con la search engine optimization (SEO). La SEO è una componente del SEM e si concentra su tecniche organiche che mirano a migliorare il posizionamento dei contenuti di un sito. La SEO lavora su aspetti come la qualità dei contenuti, l’ottimizzazione dei tag e la velocità del sito.

    Il SEM, al contrario, integra la SEO con la pubblicità a pagamento (SEA). La differenza tra SEO e SEM è quindi netta: la SEO riguarda il posizionamento organico e a lungo termine, mentre il SEM include anche strategie di pagamento per ottenere risultati immediati. Da non confondere con il search engine marketing optimization, che è una fase del SEM dedicata all’ottimizzazione delle campagne pubblicitarie.

    Differenza tra marketing e search engine marketing

    La differenza tra marketing tradizionale e search engine marketing è significativa. Il marketing tradizionale si concentra sulla pubblicità offline attraverso media come televisione, radio e stampa, mentre il SEM si basa esclusivamente su piattaforme online, sfruttando i motori di ricerca per indirizzare il traffico verso le pagine web.

    Il SEM offre vantaggi unici rispetto al marketing tradizionale, come la possibilità di misurare precisamente il rendimento delle campagne e di ottimizzare le strategie in tempo reale. Inoltre, le campagne SEM permettono di raggiungere il pubblico target con grande precisione, mostrando gli annunci solo a chi ha espresso interesse per un certo tipo di prodotto o servizio.

    Esempi di search engine marketing e strategie di successo con Dopstart

    Quando si parla di esempi di search engine marketing applicati con successo, Dopstart è un ottimo punto di riferimento. Questo provider di servizi di digital marketing offre un supporto completo e personalizzato alle aziende che desiderano massimizzare la propria visibilità online attraverso strategie SEM efficaci. Le soluzioni di Dopstart puntano a migliorare il posizionamento sia con SEO che con campagne a pagamento (SEA), garantendo risultati misurabili e un elevato ritorno sull’investimento (ROI). Vediamo alcune delle loro strategie più efficaci.

    1. Campagne pay per click (PPC) su misura

    Una delle strategie di search engine marketing che Dopstart implementa con successo è il pay per click (PPC). Grazie a un approccio dettagliato, Dopstart analizza le parole chiave più rilevanti per il settore e per il pubblico specifico di ciascun cliente, impostando campagne su Google Ads e Bing Ads per ottenere una visibilità immediata nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca. Con il PPC, le aziende riescono a generare traffico di qualità verso le loro pagine web, coinvolgendo potenziali clienti al momento giusto.

    Un esempio pratico è quello di una piccola azienda di e-commerce che ha collaborato con Dopstart per lanciare una campagna PPC durante il periodo natalizio. Dopstart ha identificato parole chiave ad alto volume e focalizzate su prodotti specifici, aumentando le conversioni e migliorando il traffico verso il sito del cliente, soprattutto nelle pagine dedicate ai prodotti di punta.

    2. Retargeting per incrementare le conversioni

    Dopstart utilizza anche il retargeting come parte della strategia di search engine marketing per migliorare i risultati delle campagne e incentivare le conversioni. Questa tecnica permette di indirizzare annunci a quegli utenti che hanno visitato il sito del cliente senza però completare un’azione, come l’acquisto o la registrazione. Attraverso campagne di retargeting, Dopstart crea un ciclo continuo di coinvolgimento con il pubblico, ricordando loro l’importanza del prodotto o servizio che avevano precedentemente visualizzato.

    Ad esempio, un’azienda che si occupa di viaggi ha aumentato le prenotazioni dei pacchetti vacanza grazie a Dopstart, che ha impostato una campagna di retargeting mirata sugli utenti che avevano abbandonato la pagina di acquisto. Grazie a questo metodo, sono riusciti a generare traffico qualificato verso le pagine di conversione, aumentando i tassi di completamento delle vendite.

    3. Ottimizzazione SEO integrata con campagne SEM

    Un aspetto importante del search engine marketing di Dopstart è la combinazione di SEO e SEM. Integrare il posizionamento organico con le campagne a pagamento è una tecnica che aiuta a migliorare il posizionamento del sito web in modo complessivo, ottenendo così sia risultati immediati che benefici a lungo termine.

    Dopstart adotta una strategia SEO orientata all’ottimizzazione delle parole chiave, migliorando la qualità dei contenuti e ottimizzando i tag meta e le descrizioni delle pagine. Questa base SEO favorisce un posizionamento organico migliore, mentre la parte di SEM assicura una visibilità immediata grazie agli annunci PPC. Un cliente nel settore delle tecnologie ha visto un incremento significativo del traffico organico e delle conversioni, grazie a un piano di SEM integrato che ha portato il sito nelle prime posizioni dei risultati di ricerca in modo stabile e duraturo.

    4. Creazione di landing page ottimizzate

    Per una campagna di search engine marketing di successo, le landing page devono essere ottimizzate per le parole chiave e allineate all’intento di ricerca degli utenti. Dopstart offre ai propri clienti un servizio di creazione e ottimizzazione delle landing page, progettate per massimizzare le conversioni. Queste pagine web sono costruite per attrarre immediatamente l’attenzione degli utenti, mantenendoli coinvolti e conducendoli all’azione desiderata, come l’iscrizione a una newsletter o l’acquisto di un prodotto.

    Un caso di successo è stato quello di una società di formazione online che ha collaborato con Dopstart per lanciare una campagna mirata a promuovere un nuovo corso. Dopstart ha creato una landing page focalizzata sulle parole chiave rilevanti e con un design che favorisse le conversioni. Il risultato è stato un incremento significativo delle registrazioni al corso, dimostrando l’efficacia della sinergia tra SEM e ottimizzazione delle pagine.

    5. Analisi e ottimizzazione continua delle campagne SEM

    Dopstart non si limita a lanciare le campagne SEM: il team monitora costantemente le prestazioni e implementa aggiustamenti regolari per migliorare il rendimento. Questo approccio di ottimizzazione continua garantisce che le campagne restino rilevanti e competitive, mantenendo elevato il ritorno sugli investimenti. Gli specialisti Dopstart analizzano le metriche chiave, come il costo per clic, il tasso di conversione e il traffico generato, per apportare miglioramenti strategici alle campagne.

    Ad esempio, un cliente nel settore della moda ha ottenuto ottimi risultati grazie a questa metodologia. Inizialmente, le campagne PPC erano settate con parole chiave generiche, ma attraverso l’analisi dei dati Dopstart ha identificato nuove parole chiave a coda lunga che hanno ridotto i costi e aumentato il tasso di conversione.

    Per concludere…

    Le strategie di search engine marketing offerte da Dopstart rappresentano un modello di successo nel settore del digital marketing. Grazie a un approccio personalizzato, una combinazione di tecniche SEO e SEA e un monitoraggio costante delle campagne, Dopstart è in grado di ottenere risultati misurabili e migliorare il posizionamento di qualsiasi azienda sui motori di ricerca. Dalla creazione di campagne PPC su misura, al retargeting e all’ottimizzazione delle landing page, le soluzioni SEM di Dopstart aiutano le aziende a generare traffico qualificato e a consolidare la propria presenza online.

    Se posso esserti utile contattami e chiedimi una consulenza di search engine marketing.

    Domande e risposte

    1. Cos’è il Search Engine Marketing (SEM)?

    Il Search Engine Marketing (SEM) è un insieme di strategie che mirano ad aumentare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca, combinando ottimizzazione organica (SEO) e pubblicità a pagamento (SEA).

    2. Qual è la differenza tra SEM e SEO?

    La SEO (Search Engine Optimization) punta a migliorare il posizionamento organico di un sito web, mentre il SEM include anche strategie a pagamento, come le campagne PPC, per ottenere visibilità immediata nei risultati di ricerca.

    3. Come funzionano le campagne PPC nel SEM?

    Le campagne PPC (Pay Per Click) permettono alle aziende di pagare per apparire nei primi risultati dei motori di ricerca. Gli annunci vengono mostrati in base alle parole chiave selezionate e l’azienda paga solo quando un utente clicca sull’annuncio.

    4. Quali sono i vantaggi del Search Engine Marketing?

    Il SEM offre visibilità immediata, targeting preciso, misurabilità dei risultati e un rapido ritorno sull’investimento (ROI), permettendo di intercettare utenti interessati a prodotti o servizi specifici.

    5. Qual è la differenza tra SEM e marketing tradizionale?

    Il marketing tradizionale utilizza mezzi offline come TV, radio e stampa, mentre il SEM si basa esclusivamente su piattaforme digitali e sui motori di ricerca per raggiungere il pubblico target in modo mirato.

    6. Come scegliere le parole chiave giuste per una campagna SEM?

    La scelta delle parole chiave si basa su analisi di ricerca, volume di traffico, intento di ricerca degli utenti e competitività. Strumenti come Google Keyword Planner possono aiutare a individuare le parole chiave più efficaci.

    7. Che ruolo ha il retargeting nel SEM?

    Il retargeting è una tecnica che permette di mostrare annunci agli utenti che hanno già visitato un sito ma non hanno completato un’azione (es. acquisto o iscrizione), aumentando le probabilità di conversione.

    8. Quanto costa fare Search Engine Marketing?

    Il costo del SEM varia in base alle parole chiave scelte, alla concorrenza e al budget impostato per le campagne PPC. È possibile controllare le spese stabilendo un budget giornaliero e ottimizzando le campagne in base ai risultati.

    9. In quanto tempo si vedono i risultati di una campagna SEM?

    I risultati di una campagna SEM sono immediati rispetto alla SEO. Le campagne PPC, ad esempio, iniziano a generare traffico non appena vengono attivate, mentre la SEO richiede più tempo per portare benefici duraturi.

    10. Come posso migliorare le prestazioni delle mie campagne SEM?

    Monitorare costantemente le metriche di performance (CTR, conversioni, CPC), ottimizzare le parole chiave, migliorare le landing page e testare diversi annunci aiuta a massimizzare l’efficacia di una campagna SEM.

  • Microsoft offre un milione per chi sceglie Bing al posto di Google

    Microsoft offre un milione per chi sceglie Bing al posto di Google

    Passa a Bing e vinci fino a un milione di dollari! Microsoft lancia un’iniziativa per incentivare l’uso del suo motore di ricerca.

    Un milione di motivi per scegliere Bing

    Microsoft ha lanciato una campagna senza precedenti per promuovere Bing, il proprio motore di ricerca, offrendo un montepremi di un milione di dollari per chi è disposto a sostituirlo a Google. Il concorso, aperto fino al 31 dicembre 2024, prevede anche dieci premi aggiuntivi da 10.000 dollari ciascuno, riservati agli utenti di Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania e Porto Rico.

    Come partecipare e aumentare le possibilità di vincita

    Partecipare è semplice: basta effettuare il login con un account Microsoft o crearne uno nuovo, guadagnando i primi punti. Per aumentare le probabilità di vincita, Microsoft consente di ottenere punti extra attraverso azioni come la condivisione del link promozionale con amici o l’aggiunta dell’estensione Microsoft Rewards.

    Bonus CSR e supporto a UNICEF e WWF

    Oltre ai premi per i partecipanti, Microsoft ha promesso di donare fino a 500.000 dollari a UNICEF e WWF. Ogni utente che accumula più di 50 punti contribuirà con 5 dollari alle cause benefiche.

    Monitoraggio dei punti e limitazioni

    Gli utenti possono monitorare i propri punti accedendo alla pagina Rewards e controllando la sezione Order History. Tuttavia, i partecipanti devono tenere presente che la registrazione può richiedere fino a 72 ore per essere completata.

    Perché Microsoft punta tutto su Bing

    Questo concorso, definito “Ultimate Giveaway”, rappresenta uno degli sforzi più ambiziosi di Microsoft per competere con Google, offrendo ricompense generose per incentivare l’uso di Bing. L’azienda spera che questo approccio possa attrarre nuovi utenti e aumentare la popolarità del suo motore di ricerca.

  • Google scopre una vulnerabilità in SQLite grazie all’IA Big Sleep

    Google scopre una vulnerabilità in SQLite grazie all’IA Big Sleep

    Google ha annunciato una svolta nella sicurezza informatica: l’intelligenza artificiale Big Sleep scopre un bug nel database SQLite. Questa è la prima volta che un agente di IA generativa identifica una vulnerabilità reale, dimostrando le potenzialità di AI avanzata per prevenire rischi futuri.

    La scoperta della vulnerabilità da parte di Big Sleep

    La vulnerabilità scoperta da Big Sleep rappresenta un traguardo significativo, poiché è la prima volta che un’intelligenza artificiale riesce a individuare un difetto di sicurezza reale in un software ampiamente utilizzato. Nello specifico, Big Sleep ha identificato uno stack buffer underflow all’interno di una versione sperimentale del database SQLite. Questo tipo di errore si verifica quando un programma cerca di accedere a un’area di memoria antecedente a quella designata, causando potenzialmente problemi di stabilità e di sicurezza.

    Nel dettaglio, il team di Google ha spiegato che la vulnerabilità risiedeva in una funzione specifica del codice di SQLite. Questa funzione non gestiva correttamente un caso limite: quando veniva eseguita una query con vincoli sulla colonna ‘rowid’, il programma tentava di scrivere in una porzione di memoria con un indice negativo. Tale comportamento poteva aprire la strada a una falla sfruttabile che, nelle mani di malintenzionati, poteva causare l’esecuzione di codice indesiderato o il crash del sistema.

    Il processo di rilevazione con AI

    Il processo di scoperta è stato reso possibile grazie alla potenza dell’IA di Big Sleep, che utilizza tecniche avanzate di machine learning per analizzare i codici dei software. A differenza dei tradizionali strumenti di testing, Big Sleep non si limita a testare il software con dati casuali (fuzzing) ma utilizza un approccio di analisi dei varianti. Questo metodo permette all’IA di partire da vulnerabilità già risolte o note per cercare altre falle simili, eliminando molte ambiguità che rendono complessa la ricerca di nuovi errori.

    Nel caso di SQLite, Big Sleep ha analizzato modelli e pattern nel codice esistente, scoprendo che la vulnerabilità non era presente nelle versioni precedenti del software, ma era emersa in seguito a un aggiornamento. Con il suo potente sistema di riconoscimento dei pattern, l’IA è stata in grado di individuare questa nuova falla, fornendo così al team di Google un rapporto dettagliato della vulnerabilità.

    Collaborazione con il team di sviluppo di SQLite

    Dopo aver rilevato la falla, Google ha contattato immediatamente gli sviluppatori di SQLite, comunicando loro i dettagli tecnici necessari per risolvere il problema. Il team di SQLite ha quindi corretto la vulnerabilità lo stesso giorno in cui è stata segnalata, prevenendo potenziali rischi per gli utenti e rispettando le best practice di sicurezza. Questa collaborazione tempestiva ha garantito che il bug fosse eliminato prima del rilascio ufficiale del database, dimostrando l’importanza di un approccio proattivo nella gestione delle vulnerabilità software.

    Implicazioni per la sicurezza software

    La scoperta di Big Sleep rappresenta una pietra miliare non solo per Google, ma per l’intera comunità della sicurezza informatica. Dimostra come l’intelligenza artificiale possa offrire un supporto inestimabile nella ricerca e nella prevenzione di falle software. Poiché sempre più applicazioni e servizi digitali diventano centrali nella nostra vita quotidiana, la capacità di individuare vulnerabilità prima che siano sfruttabili da malintenzionati diventa un’arma essenziale nella cybersicurezza.

    L’importanza della sicurezza basata sull’intelligenza artificiale

    Big Sleep è frutto della collaborazione tra il team di Google Project Zero e DeepMind, il centro di ricerca avanzata di Google per il machine learning. Questo agente IA è in grado di identificare bug simili a quelli trovati dagli analisti umani, e il suo continuo apprendimento può rendere i sistemi più sicuri nel tempo. Big Sleep rappresenta un importante passo verso una sicurezza informatica più automatizzata e efficace.

    Una nuova era per la prevenzione delle vulnerabilità

    In passato, Google e altre aziende si affidavano a tecniche come il fuzzing, che testa il software con dati casuali per identificare difetti. Tuttavia, Big Sleep va oltre, sfruttando modelli di linguaggio avanzati per individuare difetti che sfuggono alle tecniche tradizionali. In un contesto in cui la sicurezza digitale è essenziale, l’approccio di variant analysis usato da Big Sleep offre un potente supporto per prevenire attacchi e vulnerabilità nascoste.

    Il futuro della sicurezza AI-driven

    Grazie alla scoperta di Big Sleep, Google ha dimostrato come l’intelligenza artificiale possa proteggere il software prima che venga rilasciato al pubblico, impedendo ai potenziali attaccanti di sfruttare le vulnerabilità. La recente creazione di Vulnhuntr, un analizzatore open-source, dimostra che la sicurezza AI-driven sta diventando un’arma sempre più efficace contro le minacce digitali.

  • L’intelligenza artificiale scrive il 25% del software di Google: il nuovo ruolo degli ingegneri

    L’intelligenza artificiale scrive il 25% del software di Google: il nuovo ruolo degli ingegneri

    L’AI cambia il settore dello sviluppo software, delegando agli ingegneri compiti di revisione e innovazione.

    L’ AI genera il 25% del codice di Google
    Durante la recente call sugli utili del terzo trimestre 2024, il CEO di Google, Sundar Pichai, ha annunciato che oltre un quarto del nuovo codice sviluppato da Google è creato dall’intelligenza artificiale.

    Questo rappresenta un cambiamento epocale per l’industria, che vede il software creato non solo da programmatori, ma anche da sistemi AI.

    Gli ingegneri, invece, sono ora incaricati di revisionare e ottimizzare il codice generato dall’AI, indirizzando le proprie energie su problemi complessi e innovazione.

    Il nuovo ruolo degli ingegneri
    Con l’aumento del codice generato dall’AI, gli ingegneri di Google si dedicano sempre di più alla revisione e al miglioramento dei risultati dell’AI. Questo consente loro di concentrarsi su attività ad alto valore aggiunto, liberandoli dai compiti di codifica ripetitivi.

    Gli ingegneri non devono temere la perdita del lavoro a causa dell’AI; al contrario, la tecnologia potrebbe permettere loro di partecipare in modo più creativo e strategico.

    L’impatto sui ruoli entry-level
    Se da un lato l’AI aumenta l’efficienza, dall’altro solleva dubbi sul futuro delle posizioni junior e dei compiti di codifica più semplici.

    I giovani aspiranti programmatori potrebbero dover adattare le proprie competenze per integrarsi meglio in un ambiente sempre più AI-driven, concentrandosi sulla capacità di guidare i sistemi di intelligenza artificiale, verificare i risultati e risolvere problemi complessi.

    La strategia AI-centrica di Google
    L’approccio di Google è parte di una più ampia strategia aziendale mirata a ottimizzare le operazioni. La recente ristrutturazione aziendale, che ha unificato le divisioni di ricerca, sicurezza e machine learning, consente a Google di implementare modelli come Google Gemini più rapidamente.

    Il futuro della programmazione
    L’annuncio di Pichai ci offre una prospettiva sul futuro della tecnologia, dove l’AI si affianca agli ingegneri come supporto, non come concorrente. Gli ingegneri saranno responsabili di garantire la qualità e l’etica dei codici generati, arricchendo le proprie competenze anche nell’ambito del machine learning.

    E dunque?
    Il ruolo degli ingegneri si evolve, e con esso anche le opportunità per coloro che desiderano una carriera nella tecnologia. Cosa ne pensi di questo cambiamento? Esprimi la tua opinione nel form in basso!

  • Snapchat lancia i nuovi Spectacles in Europa

    Snapchat lancia i nuovi Spectacles in Europa

    Gli Spectacles arrivano in sei paesi europei con il supporto di un programma per sviluppatori dedicato

    Snapchat ha recentemente annunciato il lancio europeo dei suoi nuovi Spectacles, disponibili in Austria, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna. Questa è la prima volta che la quinta generazione di Spectacles viene resa disponibile fuori dagli Stati Uniti, portando un’innovazione avanzata per la realtà aumentata (AR) in nuovi mercati.

    Snapchat Spectacles
    Snapchat Spectacles

    Snap OS e il lancio ufficiale

    Gli Spectacles sono stati presentati ufficialmente durante lo Snap Partner Summit, dove Snapchat ha svelato anche Snap OS, il nuovo sistema operativo che rende gli Spectacles uno strumento potente per la creazione di contenuti AR.

    Un programma dedicato ai developer

    Snapchat ha introdotto lo Spectacles Developer Program durante il Lens Fest, permettendo a sviluppatori e creator di accedere agli Spectacles e partecipare ad un abbonamento esclusivo per la creazione di lenti AR. Il programma prevede un costo mensile di 110 euro per un periodo di 12 mesi, offrendo accesso esclusivo a risorse dedicate e un team di supporto.

    L’esperienza degli sviluppatori con Spectacles

    Ines Hilz, AR Designer, ha espresso il suo entusiasmo per i nuovi Spectacles: “Questi occhiali smart offrono un’esperienza immersiva che supera l’uso dello smartphone, aprendo nuove possibilità di storytelling e gameplay AR. Con funzionalità come l’integrazione dell’IA e il controllo vocale, l’innovazione raggiunge un livello straordinario.”

    “Gli Spectacles mi hanno entusiasmato fin da subito! Navigare nel mondo digitale direttamente con le proprie mani anziché attraverso lo schermo di uno smartphone apre un livello di storytelling e gameplay immersivo completamente nuovo. Trovo emozionante sperimentare l’AR con gli amici attraverso le Lenti Connesse, così come godere della perfetta integrazione dell’IA e del controllo vocale. La combinazione di così tante funzionalità in un piccolo paio di occhiali è davvero straordinaria! 

    Per lo sviluppo Snap fornisce molti strumenti utili che rendono semplice creare e sperimentare mondi AR interattivi per gli Spectacles. Il tracciamento è preciso, l’immagine è cristallina e ad alto contrasto, ed è possibile vedere e testare le Lenti AR sugli occhiali in pochi secondi. 

    Sono convinto che siamo già molto vicini agli occhiali AR ottimali per il vasto pubblico e che Snap, grazie alla continua innovazione, stia svolgendo un ruolo chiave in questo percorso di sviluppo”.Ines Hilz,

    Uno strumento innovativo per lo storytelling AR

    Antoine Vu, CEO e Co-Founder di Atomic Digital Design, ha sottolineato il valore degli Spectacles per il team: “Gli Spectacles sono un dispositivo rivoluzionario che ci permette di creare esperienze immersive mantenendo le mani libere, facilitando interazioni innovative e storytelling in AR.”

    “Gli Spectacles sono un vero e proprio strumento innovativo per il nostro team! Creare esperienze immersive live mantenendo le mani libere è rivoluzionario per un’agenzia come la nostra, e ci consente di valorizzare le interazioni quotidiane e di esplorare nuove dimensioni dello storytelling in AR.

    Il design leggero e compatto degli Spectacles li rende comodi per un utilizzo prolungato, a differenza dei dispositivi AR/XR più voluminosi disponibili sul mercato. Inoltre, la possibilità di condividere lo stesso contenuto AR con più persone contemporaneamente abilita esperienze condivise davvero emozionanti.

    Grazie a Lens Studio possiamo sfruttare al meglio funzionalità avanzate come il tracciamento preciso delle mani, le interazioni basate sull’IA e straordinari effetti visivi, che ci consentono di raccontare storie in modo fluido e incredibilmente coinvolgente. Siamo entusiasti di far parte di questa avventura!”Antoine Vu

    Come partecipare al programma Spectacles

    Gli sviluppatori interessati possono presentare la propria candidatura sul sito ufficiale degli Spectacles all’indirizzo: spectacles.com/lens-studio.

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