L’accessibilità è un processo, non un obiettivo da raggiungere una sola volta. Richiede consapevolezza, aggiornamento costante e un impegno condiviso.
Dopstart ti accompagna in ogni fase: dalla valutazione iniziale alla pubblicazione della dichiarazione di accessibilità, offrendo una prima consulenza gratuita. Inizia oggi.
L’accessibilità digitale è oggi una responsabilità concreta per tutte le realtà che operano online, pubbliche o private. Riguarda non solo il rispetto delle normative, ma anche la volontà di offrire esperienze inclusive e senza barriere. Che tu sia un designer, uno sviluppatore, un responsabile comunicazione o il titolare di un’azienda, sapere come iniziare a rendere accessibile il tuo sito web è il primo passo per costruire un ambiente digitale più equo per tutti.
In questo articolo troverai indicazioni chiare su obblighi, buone pratiche, strumenti e risorse utili per avviare un percorso di accessibilità solido e conforme.
Indice
- Cos’è l’accessibilità digitale e perché è importante
- Le normative italiane e le Linee Guida AGID
- Accessibilità anche per i privati: chi è obbligato?
- Il ruolo del design nell’accessibilità
- Accessibilità: obbligo, ma anche opportunità
- Come iniziare a rendere un sito accessibile
- Scarica la Checklist sull’accessibilità
- Serve aiuto? Dopstart ti accompagna
- Domande e risposte sull’accessibilità digitale
- Test di comprensione – Accessibilità Digitale
Cos’è l’accessibilità digitale e perché è importante
L’accessibilità digitale è la capacità di siti web, applicazioni, documenti digitali e servizi online di essere utilizzabili da tutte le persone, incluse quelle con disabilità permanenti o temporanee. Questo significa progettare e sviluppare contenuti che possano essere percepiti, compresi, navigati e interagiti da chiunque, indipendentemente dalle proprie condizioni fisiche, sensoriali o cognitive.
Perché è importante?
- Inclusione sociale: garantisce a tutti il diritto di partecipare alla vita digitale.
- Obbligo normativo: in Italia, è richiesto dalla Legge Stanca e dalle Linee Guida AGID.
- Miglioramento SEO: i siti accessibili sono più leggibili anche dai motori di ricerca.
- Esperienza utente migliore: tutti gli utenti, anche senza disabilità, beneficiano di un design più chiaro e usabile.
Esempio pratico 1: Testo alternativo alle immagini
Molte persone non vedono le immagini e usano lettori di schermo. È fondamentale usare l’attributo
alt
.
<img src="logo-azienda.png" alt="Logo dell'azienda Dopstart">
Esempio pratico 2: Etichette nei form
I campi dei form devono avere etichette chiare per essere compresi da chi utilizza screen reader.
<label for="email">Indirizzo email</label>
<input type="email" id="email" name="email">
Esempio pratico 3: Navigazione da tastiera
Un sito accessibile consente la navigazione solo tramite tastiera. I link e i pulsanti devono essere focalizzabili:
<a href="/contatti" tabindex="0">Contattaci</a>
Oppure con
role
espliciti in caso di componenti custom:
<div role="button" tabindex="0" onclick="apriMenu()">Apri menu</div>
Esempio pratico 4: Contrasto dei colori
Il testo deve avere un contrasto sufficiente rispetto allo sfondo. Le WCAG raccomandano un rapporto minimo 4.5:1 per il testo normale.
Poco accessibile:
color: #777;
background-color: #fff;
Accessibile:
color: #000;
background-color: #fff;
Le normative italiane e le Linee Guida AGID
In Italia, la base normativa dell’accessibilità dei siti web è rappresentata dalla Legge n. 4 del 9 gennaio 2004, conoLa base giuridica: la Legge Stanca
Il punto di partenza per l’accessibilità dei siti web in Italia è la Legge 4 del 9 gennaio 2004, conosciuta come Legge Stanca, che impone alle Pubbliche Amministrazioni di garantire l’accessibilità digitale dei propri servizi informatici.
L’obiettivo è garantire pari opportunità di accesso anche alle persone con disabilità, e di ridurre il digital divide.
Articolo chiave:
“La presente legge ha lo scopo di garantire il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione alle persone disabili”.
Il ruolo dell’AGID
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) è l’organismo incaricato di:
- definire le Linee Guida per l’accessibilità;
- stabilire le modalità di verifica e monitoraggio;
- pubblicare annualmente i rapporti di conformità delle PA;
- raccogliere e gestire le dichiarazioni di accessibilità.
Le Linee Guida AGID
Le Linee Guida AGID sull’accessibilità stabiliscono gli standard tecnici, i criteri di conformità e gli strumenti per rendere accessibili:
- Siti web della Pubblica Amministrazione
- Applicazioni mobili
- Documenti digitali (PDF, Word, ecc.)
Principi WCAG
Le Linee Guida si basano sulle WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines), che definiscono 4 principi fondamentali:
- Percepibile
- Utilizzabile
- Comprensibile
- Robusto
Ogni principio ha successivi criteri da soddisfare per raggiungere i livelli A, AA o AAA.
Obbligo legale in Italia: conformità almeno al livello WCAG 2.1 AA.
Dichiarazione di accessibilità
Tutti i siti della PA devono pubblicare una dichiarazione di accessibilità conforme al modello europeo. Questa deve indicare:
- il livello di conformità raggiunto;
- le parti non accessibili (se presenti);
- i contatti per segnalazioni;
- la data dell’ultima revisione.
Esempio: https://form.agid.gov.it
Esempio tecnico: accessibilità nei documenti PDF
AGID richiede che anche i documenti allegati siano accessibili. Un PDF accessibile:
- deve contenere testo selezionabile (non immagini);
- deve avere tag semantici;
- deve usare struttura logica (titoli, elenchi, paragrafi).
Puoi usare strumenti come Adobe Acrobat Pro o LibreOffice per creare PDF accessibili.
Accessibilità anche per i privati: chi è obbligato?
Fino a pochi anni fa, il concetto di accessibilità digitale era spesso percepito come un’esclusiva della Pubblica Amministrazione, in virtù del suo dovere istituzionale di garantire l’accesso ai servizi da parte di tutti i cittadini. Ma dal 2022, qualcosa è cambiato radicalmente.
Un’estensione necessaria: la Direttiva UE 2019/882
Con l’adozione della Direttiva Europea sull’accessibilità dei prodotti e dei servizi (European Accessibility Act), anche il settore privato è stato coinvolto. In Italia, questa direttiva è stata recepita con il Decreto Legislativo 82/2022, che ha introdotto l’obbligo di accessibilità anche per alcune imprese private.
Chi è obbligato?
Le Linee Guida Accessibilità per i Privati, pubblicate da AGID, precisano i soggetti tenuti al rispetto dei requisiti di accessibilità:
- Aziende con fatturato annuo superiore a 500 milioni di euro;
- Aziende che forniscono servizi essenziali al pubblico attraverso canali digitali.
Esempi concreti di soggetti coinvolti:
- Banche e istituti di credito
- Compagnie assicurative
- Società di trasporto pubblico e privato
- Gestori di servizi energetici e idrici
- Operatori di telecomunicazioni
- Imprese sanitarie private con portali digitali
Quali sono gli obblighi?
Le aziende coinvolte devono:
- Rendere accessibili i propri siti web e applicazioni mobili;
- Rispettare le WCAG 2.1, livello AA;
- Redigere una dichiarazione di accessibilità;
- Fornire un canale per le segnalazioni di non conformità;
- Aggiornare e mantenere nel tempo la conformità.
L’accessibilità non è più solo una buona pratica, ma un vero e proprio obbligo normativo anche per il settore privato.
Perché è una svolta?
Si tratta di un cambio di paradigma: l’accessibilità digitale entra a far parte del compliance aziendale, al pari della protezione dei dati (GDPR) o della sicurezza informatica.
Inoltre, il rispetto dell’accessibilità:
- Aumenta l’inclusività dei servizi;
- Migliora la reputazione aziendale;
- Riduce il rischio legale di sanzioni o ricorsi;
- Rende i servizi digitali più performanti per tutti.
Esempio pratico: portale assicurativo accessibile
Una compagnia assicurativa con più di 500 milioni di fatturato dovrà assicurarsi che:
- Il suo portale clienti sia navigabile anche con screen reader;
- Le form di preventivo siano accessibili da tastiera;
- I documenti PDF delle polizze siano accessibili e taggati correttamente;
- Il servizio assistenza sia accessibile anche a utenti con disabilità uditive (es. chat, trascrizioni, ecc.)
Sanzioni e controlli
AGID e il Garante possono effettuare controlli e applicare sanzioni amministrative, in caso di:
- Mancata pubblicazione della dichiarazione di accessibilità
- Non conformità grave e reiterata
- Mancata risposta alle segnalazioni
Dopstart ti supporta
Se la tua azienda rientra nei soggetti obbligati o vuole anticipare gli obblighi normativi, Dopstart può supportarti nell’analisi del sito, nella conformità tecnica e nella redazione della dichiarazione. La prima consulenza è gratuita. L’accessibilità non è più solo un valore etico, ma un vero e proprio obbligo legale, anche nel settore privato.
Il ruolo del design nell’accessibilità
L’accessibilità digitale non è solo una questione di codice e normative: inizia già nella fase di progettazione. Il design accessibile significa pensare fin dall’inizio a un’interfaccia che possa essere usata da tutti, indipendentemente da età, abilità fisiche, condizioni temporanee o strumenti tecnologici.
Design e inclusione: un binomio inscindibile
Un buon design:
- previene le barriere, invece di correggerle dopo;
- migliora l’esperienza utente per tutti;
- rispetta i principi di usabilità e percezione universale;
- è la base per una conformità alle WCAG 2.1.
Elementi chiave di un design accessibile
1. Contrasto sufficiente tra testo e sfondo
Per rendere i contenuti leggibili anche da persone ipovedenti o in ambienti difficili (sole, schermo sporco ecc.).
Esempio CSS:
body {
color: #000; /* testo nero */
background-color: #ffffff; /* sfondo bianco */
}
WCAG raccomanda un contrasto minimo di 4.5:1 per il testo normale.
2. Tipografia leggibile
Evita font decorativi o troppo piccoli. Usa un’interlinea adeguata e testi allineati a sinistra.
Buona prassi CSS:
p {
font-family: Arial, sans-serif;
font-size: 1rem;
line-height: 1.6;
text-align: left;
}
3. Navigazione semplice e coerente
Tutti i contenuti devono essere accessibili da tastiera, con una struttura logica e coerente dei menu.
Struttura HTML con landmarks semantici:
<header>...</header>
<nav>...</nav>
<main>...</main>
<footer>...</footer>
4. Pulsanti e link chiari e grandi abbastanza
Evita elementi troppo piccoli da cliccare. Aggiungi sempre il testo alternativo visibile.
<a href="/contatti" class="button">Contattaci</a>
.button {
padding: 12px 24px;
font-size: 1rem;
}
5. Feedback visivi e testuali
Ogni azione (invio form, errore, caricamento) deve generare un feedback chiaro, anche per chi non sente o non vede.
Esempio:
<p role="alert">Hai dimenticato di inserire l’email.</p>
Le Linee Guida Design di AGID
AGID ha pubblicato le Linee Guida di Design per i servizi digitali della PA, che definiscono:
- Requisiti di usabilità e interoperabilità.
- Pattern coerenti di interfaccia;
- Modalità di progettazione accessibile e mobile-first;
Accessibilità: obbligo, ma anche opportunità
Pensare in ottica accessibile conviene a tutti. Migliora l’esperienza utente per ogni tipo di visitatore, riduce il tasso di abbandono, aumenta la visibilità nei motori di ricerca (grazie alla SEO accessibile) e rende il brand più etico e affidabile.
Inoltre, in un contesto sempre più digitale, ignorare l’accessibilità significa escludere una fetta importante della popolazione da contenuti e servizi. È un danno non solo etico, ma anche economico.
Come iniziare a rendere un sito accessibile
Rendere un sito accessibile non è un’operazione da fare una volta sola, ma un percorso continuo di miglioramento e responsabilità. Che tu stia partendo da zero o debba aggiornare un sito esistente, l’accessibilità digitale inizia da piccoli passi consapevoli e si basa su norme tecniche, buon senso progettuale e strumenti dedicati.
1. Analizza la situazione attuale
Effettua un audit del sito per identificare:
- barriere visive (es. basso contrasto),
- strutture non semanticamente corrette,
- mancanza di alternative testuali,
- difficoltà nella navigazione da tastiera.
Strumenti utili:
- WAVE
- Lighthouse di Chrome
- axe DevTools
2. Applica gli standard WCAG 2.1 AA
Consulta le WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines) e verifica la conformità ai criteri di livello AA, obbligatori in Italia.
Esempio:
- Aggiungi sempre
alt
alle immagini:
<img src="logo.png" alt="Logo dell’azienda Dopstart">
3. Usa HTML semantico
Evita
<div>
e
<span>
per strutture importanti. Utilizza tag semantici come:
<header>, <nav>, <main>, <section>, <article>, <footer>
Esempio corretto:
<main>
<section>
<h1>Chi siamo</h1>
<p>Benvenuti nel nostro sito...</p>
</section>
</main>
4. Garantisci la navigazione da tastiera
Tutti gli elementi interattivi devono poter essere raggiunti e attivati con Tab + Invio.
Aggiungi
tabindex="0"
a elementi custom e
role
semantici:
<div role="button" tabindex="0" onclick="apriMenu()">Apri menu</div>
5. Etichette e form accessibili
Ogni campo del form deve avere una label associata:
<label for="email">Email</label>
<input type="email" id="email" name="email" required>
6. Verifica documenti allegati (PDF, Word)
Tutti i documenti scaricabili devono essere accessibili, con:
- testi selezionabili,
- intestazioni,
- ordine di lettura corretto,
- tag strutturali.
Usa strumenti come Acrobat Pro, LibreOffice, Microsoft Word Checker.
7. Redigi la dichiarazione di accessibilità
Se sei una PA o un soggetto obbligato, compila e pubblica la tua dichiarazione di accessibilità su form.agid.gov.it.
8. Forma il tuo team e monitora nel tempo
L’accessibilità è cultura progettuale. Forma chi si occupa di contenuti, design e sviluppo. Rivedi periodicamente il sito per mantenerlo aggiornato.
Scarica la Checklist sull’accessibilità
Vuoi iniziare subito a rendere il tuo sito più accessibile e conforme alle Linee Guida AGID?
Scarica la checklist Dopstart con tutti i passaggi fondamentali in italiano e in inglese per iniziare oggi stesso il tuo percorso verso l’accessibilità digitale.
Serve aiuto? Dopstart ti accompagna
Se la tua azienda o la tua amministrazione pubblica vuole rendere il proprio sito conforme agli standard di accessibilità web, Dopstart offre una prima consulenza gratuita. Possiamo accompagnarti in tutto il processo: analisi, progettazione accessibile, sviluppo, test e monitoraggio della conformità alle Linee Guida AGID. Scrivici per capire insieme come costruire un web davvero inclusivo.
Domande e risposte sull’accessibilità digitale
1. Cosa si intende per accessibilità digitale?
È la capacità di siti, app e servizi informatici di essere fruibili da chiunque, anche con disabilità.
2. Cos’è la Legge Stanca?
È la legge italiana che impone la conformità all’accessibilità dei siti della PA.
3. Le aziende private devono rispettare l’accessibilità?
Sì, se superano determinati limiti di fatturato o offrono servizi pubblici essenziali.
4. Quali sono i livelli WCAG?
Tre: A, AA e AAA. La normativa italiana richiede il livello AA.
5. Cosa contiene la dichiarazione di accessibilità?
Descrive il livello di conformità del sito, gli eventuali contenuti non accessibili e come segnalarli.
6. Qual è il ruolo dell’AGID?
L’AGID fornisce le Linee Guida e monitora la conformità dei siti della PA.
7. Come si testa un sito per l’accessibilità?
Con validatori automatici, test manuali e prove con tecnologie assistive.
8. L’accessibilità è utile anche per chi non ha disabilità?
Sì, migliora l’esperienza per tutti, specialmente in mobilità o con connessioni lente.
9. Qual è la differenza tra accessibilità e usabilità?
L’accessibilità riguarda l’inclusione; l’usabilità riguarda la facilità d’uso per tutti.
10. Dopstart può aiutarmi a rendere accessibile il mio sito?
Sì, offriamo consulenza e supporto completo, partendo da una prima analisi gratuita.
Test di comprensione – Accessibilità Digitale
Iscriviti alla newsletter. Resta aggiornato!
Te la invieremo periodicamente per comunicazioni importanti e news sul mondo digitale. Potrai disiscriverti in ogni momento cliccando l'apposito link in calce alla newsletter.