Un’intelligenza artificiale per automatizzare compiti quotidiani sul web: Project Jarvis è la risposta di Google al modello di azione avanzato.
Google al lavoro su un assistente AI per il web
Google sta sviluppando un nuovo sistema di intelligenza artificiale per semplificare le attività quotidiane degli utenti sul web. Il progetto, chiamato Jarvis, è pensato per “prendere il controllo del browser” e svolgere compiti in autonomia. Secondo le indiscrezioni riportate da The Information, Project Jarvis potrebbe essere presentato già a dicembre.
Un supporto per ricerche, acquisti e prenotazioni
Questo strumento, alimentato da una versione avanzata del modello Gemini di Google, permetterà di svolgere varie attività, come ricercare informazioni, acquistare prodotti o prenotare voli in autonomia. Per ora, si sa che Jarvis funzionerà esclusivamente all’interno del browser Chrome.
Come funziona Project Jarvis
Jarvis automatizza le operazioni prendendo screenshot delle pagine web e interpretandone i contenuti, per poi cliccare o digitare comandi. Secondo The Information, in questo stadio il sistema impiega qualche secondo tra un’azione e l’altra.
La corsa ai modelli di azione AI
Google non è la sola ad investire in questa tecnologia. Anche Microsoft con il suo Copilot Vision e Apple Intelligence stanno sviluppando modelli di azione assistita per i loro dispositivi, che permetteranno di interagire con le pagine web in modo intuitivo.
Scopri come una solida presenza digitale può aiutare il tuo studio legale ad aumentare la clientela e ad affermarsi nel mercato.
Come qualsiasi attività, uno degli obiettivi principali di uno studio legale è aumentare la base clienti. Tradizionalmente, questo avveniva tramite il passaparola: i clienti soddisfatti consigliavano i servizi dello studio ad altri. Tuttavia, nell’era digitale attuale, i riferimenti personali non sono più sufficienti per distinguersi dalla concorrenza. Una presenza online forte è fondamentale per essere visibili a chi cerca assistenza legale su internet. Attraverso l’ottimizzazione SEO del sito web del tuo studio, puoi garantirti un posto di rilievo nei risultati di ricerca, diventando la prima scelta per chi cerca servizi legali.
Cos’è la SEO e come può aiutare il tuo studio legale
L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è una strategia mirata a portare traffico al sito tramite i risultati naturali nei motori di ricerca come Google. Migliorando la posizione del sito nei risultati di ricerca, il tuo studio ha maggiori probabilità di essere visto da potenziali clienti. La SEO si basa su tre elementi chiave: la ricerca delle parole chiave, la qualità dei contenuti e la creazione di link in entrata. Questo approccio permette di rendere il sito dello studio più visibile a chi cerca assistenza legale, aumentando così le opportunità di conversazione con i clienti.
Local SEO e ricerche organiche per studi legali
Secondo il National Law Review, le ricerche locali sono cruciali per attirare visitatori al sito. Il 69% del traffico online totale proviene da ricerche locali e organiche: per questo motivo, concentrarsi sulla SEO locale è fondamentale per attrarre clienti nella tua area. Ottimizzare il sito per la SEO locale, ad esempio aggiungendo informazioni geograficamente specifiche, può incrementare significativamente la visibilità del tuo studio nelle ricerche locali.
L’importanza delle ricerche organiche per attirare nuovi clienti
Anche se le ricerche a pagamento hanno il loro valore, le ricerche organiche restano una risorsa chiave per gli studi legali. Il National Law Review ha rivelato che le ricerche organiche generano il 66% delle conversioni telefoniche per gli studi legali. La maggior parte dei potenziali clienti che contattano uno studio lo fa dopo una ricerca organica, evidenziando l’importanza di ottimizzare i contenuti del sito per la ricerca naturale.
La creazione di link per il posizionamento del sito
Per migliorare la posizione del tuo sito, considera l’importanza dei backlink. Come sostiene LawRank, i link che puntano al tuo sito sono un ottimo metodo per rafforzare la SEO locale del tuo studio. Link building significa che il nome del tuo studio appare su altri siti di qualità, come directory legali, social media e recensioni di terzi, rendendo il sito più autorevole e visibile per i motori di ricerca.
Ottimizzare il sito per dispositivi mobili
Oggi molte ricerche vengono effettuate da dispositivi mobili, con potenziali clienti che cercano assistenza legale mentre sono in movimento. Garantire che il sito del tuo studio sia mobile-friendly è essenziale per non perdere opportunità di nuovi contatti. Investire in un sito veloce e navigabile da smartphone o tablet assicura un’esperienza positiva per i visitatori e aumenta le possibilità di conversione.
Citazioni locali: come costruire la tua presenza online
Per aumentare la visibilità, gli studi legali possono sfruttare le citazioni locali. Queste citazioni includono il nome, l’indirizzo e il numero di telefono dello studio (NAP) e possono apparire su piattaforme come blog, articoli, directory legali, social media e mappe online. Ogni citazione accurata migliora la SEO locale, rendendo lo studio più autorevole e affidabile per i motori di ricerca e facilitando il raggiungimento dei clienti su piattaforme come Google Maps e Apple Maps.
Aggregatori di dati per costruire citazioni locali
Per migliorare ulteriormente la visibilità, usa i data aggregators che distribuiscono le informazioni del tuo studio su vari siti. In questo modo, puoi aumentare le citazioni locali inviando le informazioni su piattaforme come Google Maps, Facebook e siti di settore specifici per i servizi legali. Così, chi cerca servizi legali online troverà più facilmente il tuo studio.
Verifica della precisione delle citazioni NAP
Un punto importante è garantire che le citazioni del tuo studio siano sempre accurate e complete. Come suggerito da Attorney At Law Magazine, la qualità delle citazioni è fondamentale per ottenere un buon posizionamento. Google tende a penalizzare le aziende con informazioni inesatte, quindi è importante verificare sempre i dettagli pubblicati online per evitare che i clienti vengano indirizzati all’indirizzo sbagliato o che abbiano difficoltà a contattare lo studio.
Do you also want to optimize your site for seo? Contact us now!
OpenAI e Google si preparano a lanciare nuovi modelli IA: Gemini 2.0 e Project Astra sono pronti a rivoluzionare il mercato?
Gemini 2.0 e il nuovo panorama dell’intelligenza artificiale
Negli ultimi giorni, le speculazioni su un imminente Gemini 2.0 hanno infiammato il mondo della tecnologia. Se fino a pochi giorni fa si parlava di un possibile ChatGPT-5 in arrivo da OpenAI, voce smentita dal CEO Sam Altman, ora l’attenzione si è spostata su Google, con un possibile debutto di Gemini 2.0 entro un paio di mesi. Ma cosa potrebbe offrire di nuovo?
Evoluzione e miglioramenti attesi
L’ultimo aggiornamento di Gemini, il Gemini 1.5, risale a febbraio. Con l’arrivo della versione 2.0, gli esperti ipotizzano diverse migliorie: dalle risposte più accurate alla capacità di gestire input più lunghi, passando per un’elaborazione più rapida e capacità avanzate di ragionamento e codifica. Questi aggiornamenti porterebbero a un miglioramento complessivo nell’esperienza utente, rendendo l’intelligenza artificiale più versatile e potente.
Competizione e innovazione nel mondo dell’IA
Il lancio di un nuovo modello OpenAI o di Google entro l’anno confermerebbe il trend di innovazione continua nel campo dell’intelligenza artificiale. Nelle ultime settimane, infatti, sono stati rilasciati nuovi strumenti di generazione di video, miglioramenti nelle immagini IA e funzionalità di ricerca personalizzate. In parallelo, Apple Intelligence sarà presto disponibile per milioni di utenti iPhone negli Stati Uniti, contribuendo ad alimentare una forte competizione.
Attese su Project Astra e il ruolo di Google
Il mondo dell’IA è in attesa di un’altra novità significativa: Project Astra di Google, presentato al Google I/O 2024. Con input e output multipli, Project Astra si pone come un’assistente ancora più avanzato e naturale, portando l’interazione con l’utente a un livello superiore.
La popolare piattaforma di domande e risposte, fondata nel 2010, terminerà le attività il 1° dicembre 2024.
L’annuncio della chiusura: una fine per Ask.fm
Il celebre servizio di domande anonimeAsk.fm ha annunciato ufficialmente la sua chiusura, prevista per il 1° dicembre 2024. Fondata in Lettonia nel 2010 come alternativa a piattaforme simili, Ask.fm aveva raggiunto un incredibile successo, con 180 milioni di utenti registrati. Tuttavia, col tempo, la piattaforma ha visto un drastico calo di partecipazione, portando i responsabili alla difficile decisione di terminare l’attività.
Le ragioni dietro la chiusura di Ask.fm
La decisione di sospendere il servizio risponde a una trasformazione del panorama dei social media e alle nuove aspettative degli utenti moderni. “Purtroppo, la nostra piattaforma ‘Chiedi e Rispondi’ non soddisfa più le esigenze attuali”, si legge nel comunicato ufficiale. Questa dichiarazione riflette il cambiamento nelle preferenze degli utenti, sempre più orientati verso piattaforme che offrono un’interazione più dinamica.
Fine delle registrazioni e progressiva rimozione delle funzionalità
Dal 24 ottobre, Ask.fm ha sospeso la possibilità di registrare nuovi utenti, e le funzionalità verranno gradualmente disabilitate fino alla chiusura definitiva. La piattaforma ha inoltre rassicurato gli utenti sulla gestione dei loro dati personali: tutti i dati verranno eliminati, anche se potrebbe essere necessario un periodo fino a 90 giorni per la rimozione completa delle informazioni.
Un ringraziamento agli utenti di Ask.fm
I responsabili di Ask.fm hanno concluso il loro messaggio con un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato alla comunità, mostrando curiosità e onestà nelle risposte. “Grazie a tutti coloro che hanno avuto la curiosità di chiedere e il coraggio di dare risposte sincere”.
Una nuova funzione su Google Foto aiuterà gli utenti a distinguere le immagini editate tramite intelligenza artificiale, garantendo trasparenza e responsabilità.
Google Foto e la nuova trasparenza sulle modifiche con IA
Con l’aumento dell’uso di strumenti di editing basati sull’intelligenza artificiale, Google ha annunciato un nuovo livello di trasparenza su Google Foto. Questo strumento, che si aggiungerà alla piattaforma nelle prossime settimane, permetterà agli utenti di vedere quando un’immagine è stata modificata utilizzando tecnologie IA.
L’importanza della trasparenza in un mondo digitalmente manipolato
Oggi, molte aziende tecnologiche stanno adottando funzionalità di IA generativa per modificare immagini e video in maniera innovativa. Tuttavia, diventa fondamentale far sapere agli utenti quando i contenuti sono stati adattati con questi strumenti. Google ha deciso di seguire questa strada introducendo un’etichetta visiva su Google Foto che avviserà gli utenti delle modifiche realizzate tramite IA, in modo che possano comprendere meglio la natura delle immagini che vedono.
Come funziona la segnalazione delle immagini con IA su Google Foto
Google Foto già registrava le modifiche nel metadata delle immagini, ma con la nuova funzione verrà mostrata una nota più evidente per indicare quando una foto è stata adattata tramite strumenti IA. In particolare, una sezione denominata “Info IA” apparirà nei dettagli delle immagini, fornendo informazioni specifiche sullo strumento IA utilizzato, come ad esempio il Magic Editor o altre funzioni avanzate di editing video introdotte recentemente.
Funzioni avanzate di editing e trasparenza per l’utente
Questa novità di Google Foto consente agli utenti di sapere se un’immagine è stata alterata con IA generativa o creata utilizzando funzionalità come “Best Take” – una modalità che permette di creare immagini composite senza l’uso di IA. La trasparenza sull’origine e sulle modifiche visive permetterà agli utenti di fare scelte più consapevoli quando interagiscono con i contenuti digitali.
La responsabilità aziendale di Google nell’uso dell’IA
Google riconosce l’importanza della responsabilità nel diffondere strumenti di IA al pubblico. Per questo motivo, l’azienda ha scelto di aderire alla Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA), un’iniziativa che mira a creare standard globali per la trasparenza nei contenuti digitali. La nuova funzione di segnalazione su Google Foto riflette l’impegno di Google a usare l’IA in modo etico, seguendo i Principi IA dell’azienda, e offre un primo passo verso una maggiore trasparenza nel campo dell’editing digitale.
Questa nuova funzione rappresenta un passo importante verso un uso più consapevole e responsabile dell’intelligenza artificiale nell’editing delle immagini, garantendo agli utenti di Google Foto una comprensione chiara e immediata dei contenuti che visualizzano.
I commenti di WordPress possono promuovere coinvolgimento e comunità, ma non tutti i siti o post ne traggono beneficio. Alcuni siti WordPress potrebbero voler eliminare i commenti spam , mentre altri preferiscono semplicemente mantenere le cose incentrate sul contenuto senza distrazioni. Se ti stai chiedendo come disattivare i commenti in WordPress , troverai diverse opzioni, dall’interromperli in tutto il sito alla disattivazione dei commenti su post o pagine specifici .
Ci sono diverse ragioni strategiche per cui i proprietari di siti e i creatori di contenuti potrebbero scegliere di disattivare i commenti sul loro sito WordPress . Sebbene i commenti possano incoraggiare l’interazione, non sono sempre utili, a seconda degli obiettivi del sito, del pubblico di destinazione e dello stile dei contenuti. Ecco uno sguardo più approfondito al motivo per cui disattivare i commenti potrebbe essere vantaggioso:
Riduzione dello spam e dei contenuti indesiderati
Uno dei motivi più comuni per disabilitare i commenti in WordPress è l’enorme volume di commenti spam che molti siti ricevono. Senza una moderazione costante, lo spam può ingombrare la sezione commenti con contenuti irrilevanti, offensivi o dannosi, danneggiando la credibilità del tuo sito. Gli spammer spesso prendono di mira i siti WordPress per la creazione di backlink, riempiendo le sezioni commenti con link e commenti di basso valore. Disabilitando i commenti, elimini la necessità di una moderazione che richiede tempo e riduci il rischio che link dannosi o truffe appaiano sul tuo sito.
Per le aziende, questa mossa può essere particolarmente strategica, poiché qualsiasi contenuto discutibile potrebbe rovinare un’immagine professionale. Anche con filtri antispam o plugin, uno spammer determinato potrebbe comunque trovare il modo di aggirare le difese, rendendo la rimozione completa dei commenti una soluzione più efficace.
Semplificazione della gestione del sito e attenzione ai contenuti
I commenti possono richiedere attenzione regolare, il che può richiedere molte risorse. Per i proprietari di siti o piccoli team che gestiscono più aspetti del loro sito WordPress , gestire e rispondere ai commenti potrebbe non essere pratico. Disabilitare i commenti può aiutare a risparmiare tempo e semplificare la gestione del sito , consentendo una maggiore attenzione alla creazione di contenuti, alla progettazione e all’ottimizzazione.
Inoltre, alcuni tipi di contenuto semplicemente non traggono vantaggio dai commenti. I blog con guide didattiche, annunci aziendali o risorse evergreen potrebbero preferire un’interfaccia pulita e priva di distrazioni, in cui i lettori possono concentrarsi esclusivamente sul contenuto. Questo approccio può anche essere utile per siti di e-commerce, portfolio e siti aziendali in cui l’obiettivo principale è evidenziare prodotti, servizi o risultati senza input aggiuntivi.
Prevenire discussioni negative o fuori tema
Alcuni argomenti attraggono naturalmente dibattiti o disaccordi, soprattutto quando si tratta di argomenti divisivi o controversi. Scegliendo di disattivare i commenti , i proprietari di siti possono impedire che interazioni potenzialmente divisive o negative distraggano dal messaggio previsto di un post. Ciò è particolarmente utile per i marchi e le aziende che vogliono evitare controversie pubbliche o negatività all’interno dei loro spazi digitali.
Sebbene una conversazione rispettosa possa essere preziosa, spesso emergono discussioni fuori tema nelle sezioni dei commenti , che si allontanano dallo scopo originale del post e potenzialmente portano i lettori fuori rotta. La rimozione della funzione di commento aiuta a garantire che il contenuto resti focalizzato, riducendo il rischio di distrazione del lettore o di divagazioni indesiderate.
Migliorare le prestazioni del sito e i tempi di caricamento
Ogni elemento di una pagina web ne influenza le prestazioni e i commenti non fanno eccezione. Su siti di grandi dimensioni o siti con post, pagine o media molto trafficati , una sezione commenti può contribuire a tempi di caricamento più lenti, poiché aggiunge contenuti aggiuntivi che il server deve caricare. Le pagine con thread di commenti estesi sono particolarmente a rischio, poiché richiedono più risorse del server per visualizzare i commenti in tempo reale.
Per i siti focalizzati su performance e SEO, disabilitare i commenti può fornire un leggero incremento della velocità della pagina, il che può avere un impatto positivo sulle classifiche dei motori di ricerca . Inoltre, ridurre i tempi di caricamento migliora l’esperienza utente, specialmente per gli utenti mobili che potrebbero avere una larghezza di banda limitata.
Allineamento con la strategia del marchio o dei contenuti
Alcuni marchi o creatori potrebbero semplicemente scoprire che un sito senza commenti si allinea meglio con i loro obiettivi e strategie generali. Ad esempio, le fonti di informazione, i blog ufficiali dei marchi o i siti portfolio spesso mirano a presentare informazioni autorevoli, scegliendo invece di incoraggiare il feedback tramite canali di social media in cui le conversazioni sono più accessibili e più facili da monitorare. Ciò consente ai proprietari di siti di guidare le discussioni in un ambiente più controllato, gestendo l’impegno in spazi in cui possono monitorare meglio la percezione del marchio.
I siti basati sui contenuti, come i siti di e-commerce o i blog di ricette, potrebbero scoprire che i commenti sono meno necessari poiché le descrizioni dei prodotti o i contenuti didattici sono in genere semplici. Disattivare i commenti in questi casi aiuta a mantenere un sito pulito e incentrato sul marchio, senza commenti aggiuntivi che potrebbero distrarre o sminuire il messaggio del marchio.
Migliorare la sicurezza e proteggere la privacy dei dati
Infine, i commenti sui siti WordPress possono talvolta creare vulnerabilità di sicurezza, poiché gli hacker possono sfruttare i moduli di commento per iniezioni SQL o altre minacce informatiche. La disabilitazione dei commenti elimina questo punto di ingresso, in particolare per i siti sensibili che danno priorità alla sicurezza, come servizi finanziari, fornitori di assistenza sanitaria o istituti scolastici.
Oltre alla sicurezza, alcuni siti potrebbero avere policy sulla privacy o requisiti normativi che scoraggiano o limitano le interazioni pubbliche sulle loro piattaforme. Ad esempio, i siti che trattano dati utente o argomenti sensibili potrebbero scegliere di rimuovere i commenti per evitare di raccogliere o mostrare pubblicamente i dati utente, aderendo a standard più rigorosi sulla privacy dei dati.
Disattivare i commenti per i post futuri
Per disattivare i commenti su WordPress per i nuovi post, puoi apportare delle modifiche alle impostazioni per assicurarti che non siano consentiti commenti su nessun contenuto che pubblicherai in futuro.
Per iniziare, accediamo alla dashboard di WordPress .
Vai su Impostazioni > Discussione .
Cerca l’opzione denominata Consenti alle persone di inviare commenti sui nuovi post e deselezionala.
Scorri fino in fondo alla pagina e fai clic su Salva .
Questa modifica si applicherà solo ai nuovi post, quindi se desideri rimuovere l’ opzione dei commenti da post o pagine esistenti, dovrai utilizzare impostazioni o plugin aggiuntivi.
Come disattivare i commenti su post o pagine specifici
Disabilitare i commenti su un post o una pagina specifici è un processo semplice se hai bisogno di questa modifica solo per determinate aree del tuo sito WordPress .
Accedi alla dashboard di WordPress e vai su Post > Tutti i post o Pagine > Tutte le pagine , a seconda di dove vuoi applicare la modifica.
Passa il mouse sul post o sulla pagina che desideri modificare e clicca su Modifica rapida .
Nella sezione relativa allo stato dei commenti , deseleziona Consenti commenti .
Fare clic su Aggiorna per salvare le modifiche.
In questo modo puoi mantenere i commenti su post o pagine specifici e disattivarli dove non sono necessari.
Utilizzo della modifica in blocco per disabilitare i commenti su più post
La funzione di modifica in blocco è perfetta se vuoi disattivare i commenti su un gruppo di post contemporaneamente.
Nella dashboard di WordPress , vai su Post > Tutti i post .
Seleziona le caselle di controllo accanto ai post per i quali desideri disattivare i commenti.
Dal menu a discesa Azioni in blocco , seleziona Modifica e fai clic su Applica .
Nella sezione delle impostazioni dei commenti , seleziona Non consentire dal menu a discesa dei commenti.
Fare clic su Aggiorna per applicare le modifiche.
In questo modo verranno disattivati rapidamente i commenti su più post contemporaneamente, il che lo rende una soluzione efficiente per i siti di grandi dimensioni.
Disattiva i commenti sui media e sui tipi di post personalizzati
Per impostazione predefinita, WordPress consente i commenti su tutti i post, le pagine e i file multimediali, ma alcuni utenti potrebbero volerli disattivarli anche per i tipi di post personalizzati o per i file multimediali.
Vai su Impostazioni > Discussione nella dashboard di WordPress .
Scorri verso il basso per trovare le impostazioni relative a specifici tipi di post , come post, pagine o media .
Per i file multimediali, se l’opzione non è disponibile nella casella di discussione, valuta la possibilità di utilizzare un plugin .
Plugin come Disable Comments possono essere particolarmente utili per chi desidera disattivare i commenti in tutti i tipi di post personalizzati o quando le impostazioni di WordPress non coprono casi specifici.
Utilizzo del plugin WordPress Disable Comments per un maggiore controllo
Il plugin Disable Comments è molto popolare tra gli utenti di WordPress che desiderano disattivare i commenti sull’intero sito o su determinati tipi di contenuto senza dover modificare manualmente ogni impostazione.
Nella dashboard di WordPress , vai su Plugin > Aggiungi nuovo .
Cerca Disabilita commenti e clicca su Installa ora , quindi su Attiva .
Nelle impostazioni del plugin potrai scegliere opzioni per disattivare i commenti in tutto il sito , sui post, sulle pagine o sui media.
L’utilizzo di un plugin offre un maggiore controllo se è necessario rimuovere i commenti in WordPress in modo coerente su vari tipi di post.
Come nascondere i commenti esistenti
Se hai deciso di disattivare i commenti ma ne hai già sul tuo sito, nasconderli o eliminarli può semplificare i tuoi contenuti.
Dalla dashboard di WordPress , vai su Commenti e seleziona i commenti che desideri eliminare.
È possibile effettuare un’eliminazione in blocco selezionando più commenti e scegliendo Sposta nel cestino in Azioni in blocco .
Se vuoi solo nascondere i commenti senza eliminarli, può esserti utile un plugin come Simple Comment Editing o una soluzione CSS personalizzata.
Domande e risposte
Come posso disabilitare i commenti su tutti i post? Utilizza il plugin Disable Comments o regola le opzioni di modifica in blocco per più post.
Posso disattivare i commenti solo per i post futuri? Sì, vai su Impostazioni > Discussione e deseleziona Consenti alle persone di inviare commenti sui nuovi post .
Come faccio a disabilitare i commenti sui tipi di post personalizzati? Alcuni temi offrono opzioni per i tipi di post personalizzati , oppure puoi usare un plugin per gestire queste impostazioni.
Come posso rimuovere i commenti da post specifici? Utilizza Modifica rapida nelle impostazioni del post o della pagina per disabilitare i commenti su post specifici .
Qual è il miglior plugin per disabilitare i commenti in WordPress? Il plugin Disable Comments è popolare per la gestione dei commenti in tutto il sito.
Posso nascondere i commenti esistenti senza eliminarli? Sì, puoi usare CSS o plugin come Simple Comment Editing per nasconderli.
C’è un modo per disattivare in blocco i commenti sulle pagine? Sì, vai su Tutte le pagine , seleziona più pagine e usa Azioni in blocco per disattivare i commenti.
Come posso disattivare i commenti per i file multimediali? Plugin come Disable Comments ti consentono di disattivare i commenti sui file multimediali nel tuo sito.
Cosa succede se disattivo i commenti sui vecchi post? Disabilitando i commenti, questi verranno chiusi per tutti gli utenti, ma i commenti esistenti potrebbero essere ancora visibili.
Come faccio a modificare le impostazioni dei commenti sul mio sito WordPress? Accedi a Impostazioni > Discussione nella dashboard di WordPress per gestire le impostazioni dei commenti .
Quando si parla di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), uno degli aspetti fondamentali da considerare è il controllo sull’indicizzazione delle pagine di un sito web. Ci sono momenti in cui potrebbe essere necessario nascondere alcune pagine dai motori di ricerca, ad esempio pagine di login, pagine riservate o sezioni in fase di sviluppo. Questo è possibile grazie ai meta tag robots, in particolare i tag noindex e nofollow.
Nel caso concreto il sito del cliente che da poco ha richiesto i miei servizi SEO, non riusciva ad indicizzarsi in Google. Dopo una breve verifica del codice e un controllo ulteriore in Google Search Console abbiamo rilevato che la meta tag robots all’interno delle pagine mostrava questo codice:
<meta name='robots' content='noindex,nofollow' />
Ovviamente Google non indicizzava le pagine di conseguenza.
In questo articolo vedremo come aggiungere o rimuovere tag noindex in WordPress, utilizzando diverse soluzioni. Tratteremo anche il tag nofollow e come entrambi i tag possono influenzare l’indicizzazione delle pagine del tuo sito.
Il tag robots noindex WordPress è un attributo che si inserisce nel codice HTML di una pagina e serve per impedire che una pagina del sito venga indicizzata dai motori di ricerca.
A cosa serve questo tag? viene spesso utilizzato per:
Pagine riservate (login, pagine utente)
Contenuti duplicati
Pagine temporanee o in costruzione
Risorse che non devono essere visibili nei risultati di ricerca
Come aggiungere tag noindex in WordPress
Ci sono diversi metodi per aggiungere tag noindex in WordPress. Ecco due dei più comuni:
Impostazioni WordPress
Nel pannello di amministrazione di WordPress cliccare su “Impostazioni” poi “Lettura” e scorrere la pagina fino alla voce “Visibilità ai motori di ricerca”. Cliccare su “Scoraggia i motori di ricerca dall’effettuare l’indicizzazione di questo sito”.
Nel codice sarà cambiata la metatag robots con le istruzioni “noindex,nofollow”.
Al contrario, deselezionare il checkbox per togliere il “noindex”.
Utilizzo di un plugin SEO come Yoast SEO
Yoast SEO è uno dei plugin più utilizzati per la gestione del SEO su WordPress. Una delle sue funzionalità principali è proprio la possibilità di gestire i meta tag robots, inclusi noindex e nofollow.
Installare Yoast SEO: Se non lo hai già fatto, installa e attiva Yoast SEO.
Accedere alla singola pagina: Vai nella sezione Pagine o Articoli e modifica la pagina in cui desideri aggiungere il tag noindex.
Sezione Yoast SEO: Scorri verso il basso fino a trovare la sezione Yoast SEO.
Impostazioni Avanzate: Sotto la tab “Avanzato”, troverai l’opzione “Permettere ai motori di ricerca di mostrare questa pagina nei risultati di ricerca?”. Seleziona “No” per aggiungere il tag noindex.
Salva le modifiche: Dopo aver selezionato l’opzione, salva la pagina. Ora il tag sarà aggiunto al codice sorgente della pagina.
Con questo metodo, la tua pagina del sito verrà esclusa in base al tag noindex WordPress e non apparirà nei risultati di ricerca.
Modifica manuale del codice HTML
Se preferisci modificare direttamente il codice HTML, puoi inserire manualmente il tag meta name robots content noindex nofollow WordPress nella sezione head della pagina.
Accedere al tema WordPress: Vai su Aspetto > Editor del tema.
Modifica del file header.php: Trova e modifica il file header.php. Questo file contiene la sezione head della pagina.
Aggiungere il tag meta: Inserisci il seguente codice all’interno del tag <head> della pagina che vuoi escludere dall’indicizzazione:
<meta name="robots" content="noindex, nofollow">
Questo impedirà sia l’indicizzazione della pagina che il follow dei link presenti nella stessa.
Questo metodo è più tecnico, ma ti offre il pieno controllo su dove e come posizionare i tuoi meta tag robots.
Come rimuovere tag noindex in WordPress
Se una pagina è stata precedentemente esclusa in base al tag noindex WordPress, potresti voler rimuovere questo tag in futuro per indicizzare la pagina. Anche in questo caso, Yoast SEO e la modifica manuale del codice sorgente sono due opzioni valide.
Rimuovere tag noindex con Yoast SEO
Accedi alla pagina in questione.
Vai alla sezione Yoast SEO.
Impostazioni Avanzate: Nella scheda Avanzato, imposta “Permettere ai motori di ricerca di mostrare questa pagina nei risultati di ricerca?” su “Sì”.
Salva la pagina.
Ora la pagina verrà indicizzata dai motori di ricerca e potrà comparire nei risultati.
Modifica manuale
Se hai inserito manualmente il tag noindex, devi rimuoverlo dal codice HTML della pagina. Torna nel file header.php o nel modello della pagina e cancella la riga che contiene il tag:
<meta name="robots" content="noindex, nofollow">
In alternativa, puoi cambiarlo in:
<meta name="robots" content="index, follow">
Questo permetterà ai motori di ricerca di indicizzare le pagine e di seguire i link interni ed esterni.
Come rimuovere tag nofollow in WordPress
Il tag nofollow viene utilizzato per indicare ai motori di ricerca di non seguire i link presenti in una pagina o di non passare autorità da un link interno o esterno su altre pagine su altri siti web.
Se hai utilizzato il tag nofollow per un link specifico e vuoi rimuoverlo, ci sono due modalità:
Plugin SEO come Yoast SEO
Simile a quanto visto per il tag noindex, puoi utilizzare Yoast SEO per gestire l’attributo rel nofollow.
Modifica del link: Accedi alla pagina e trova il link su cui hai applicato il nofollow.
Modifica delle impostazioni: Nella finestra di gestione del link, deseleziona l’opzione “Aggiungi rel=”nofollow” ai link”.
Salva le modifiche.
Modifica manuale del codice
Per rimuovere il tag nofollow manualmente, devi accedere al codice HTML della pagina e cercare il link che contiene l’attributo:
<a href="URL" rel="nofollow">Testo del link</a>
Rimuovi l’attributo rel=”nofollow”, lasciando intatto il link:
<a href="URL">Testo del link</a>
Questo permetterà ai motori di ricerca di seguire il link e passare valore SEO al sito collegato.
Differenza tra noindex e nofollow
Un errore comune è confondere i due tag. Il noindex serve per impedire la indicizzazione delle pagine da parte dei motori di ricerca, mentre il nofollow si applica ai link e dice ai motori di ricerca di non seguirli. Puoi usare questi tag insieme o separatamente, a seconda delle tue esigenze.
Ad esempio, un tipico meta name robots content noindex follow indica che la pagina non verrà indicizzata, ma i link presenti saranno seguiti dai motori di ricerca.
Altre soluzioni per controllare l’indicizzazione
Oltre ai meta tag robots, puoi controllare l’indicizzazione delle tue pagine utilizzando il file robots.txt, che indica ai motori di ricerca quali sezioni del tuo sito web non devono essere scansionate.
Per esempio se vuoi escludere una certa pagina da tutti i motori di ricerca puoi usare nel robots.txt questo codice:
User-agent: *
Disallow: /pagina-da-escludere/
Tuttavia, il file robots.txt non sempre garantisce l’esclusione di una pagina dai risultati di ricerca; per questo è spesso consigliato combinare l’uso di meta name robots content noindex nofollow con il file robots.txt.
Dal 21 novembre 2024, Google rimuoverà la sitelinks search box dai risultati di ricerca per semplificare l’esperienza utente.
La fine di un’era: l’addio alla Sitelinks Search Box
Dopo oltre dieci anni dall’introduzione, Google ha annunciato che la sitelinks search box, uno strumento visuale che permetteva agli utenti di cercare direttamente all’interno di un sito dai risultati di ricerca, verrà definitivamente rimosso a partire dal 21 novembre 2024. Questa decisione è stata presa a seguito di un calo nell’uso di questa funzione, con l’obiettivo di semplificare i risultati di ricerca.
casella ricerca sitelink
Cosa cambierà per i siti web
Questo cambiamento avrà un impatto globale, applicandosi a tutte le lingue e paesi. Tuttavia, non influenzerà il ranking dei siti né altri elementi visivi come i sitelinks stessi. Inoltre, non sarà necessario modificare i dati strutturati del proprio sito: anche se la sitelinks search box non sarà più supportata, la sua presenza non genererà errori nei report di Search Console.
Cosa succederà ai report di Search Console
Una volta rimossa la sitelinks search box, Google eliminerà anche i relativi report di rich results da Search Console, e non evidenzierà più il markup nel test dei rich results. Tuttavia, il dati strutturati WebSite, utilizzato anche per i nomi dei siti, continuerà a essere supportato.
Cosa fare ora?
Non è necessario intervenire sul sito per rimuovere i dati strutturati relativi alla sitelinks search box, poiché la loro presenza non causerà problemi o errori nei report. Per ulteriori chiarimenti, Google invita gli utenti a contattare la Search Central community o interagire tramite i social media.
Come fare un backup su Google Foto da telefonino e da PC
Il backup Google Foto è una delle soluzioni più pratiche per conservare i propri file multimediali in modo sicuro. Google offre uno spazio di archiviazione gratuito per le immagini e i video tramite Google Drive.
Questa funzione è ideale per evitare la perdita dei dati, specialmente quando si utilizza uno smartphone Android o un computer. Vediamo nel dettaglio come effettuare il backup su Google Foto sia da dispositivo Android che da PC, e come disattivare il backup Google Foto se necessario.
Come eseguire il backup su Google Foto da smartphone
Se usi uno smartphone Android, eseguire il backup su Google Foto è semplice. Ecco i passaggi principali da seguire per sincronizzare le foto e i video con il cloud di Google.
Apri Google Foto: Cerca l’app sul tuo dispositivo, generalmente preinstallata sugli smartphone Android.
Accedi alle impostazioni di Google Foto: Una volta aperta l’app, tocca l’icona del profilo che si trova in alto a destra e scorri verso il basso fino alla sezione “Impostazioni di Google Foto”
impostazioni google foto android
Poi seleziona “Backup”
Attiva il backup automatico: Nelle impostazioni, seleziona “Backup”. Assicurati che la levetta sia attiva (colore blu). Questo consente di effettuare il backup di tutte le cartelle del dispositivo sottoposte a backup.
Attivazione della levetta di backup di Google Foto
Seleziona le cartelle del dispositivo: Puoi scegliere quali cartelle sottoporre al backup su Google. Clicca su “Cartelle del dispositivo sottoposte a backup” per selezionare manualmente le cartelle che contengono immagini o video che vuoi salvare su Google.
Selezione cartelle per il backup su Google Foto
Come fare il backup su Google Foto da PC
Google Foto ha recentemente semplificato il processo di backup delle foto e dei video direttamente dal PC, grazie a una nuova funzione disponibile sulla versione web del servizio.
Ora, gli utenti possono facilmente selezionare e sincronizzare cartelle dal proprio computer con Google Foto, simile all’approccio già utilizzato da Google Drive su desktop. Questo aggiornamento consente una gestione più intuitiva del backup, sebbene richieda un intervento manuale periodico per aggiornare i file.
Come attivare il backup delle cartelle su Google Foto:
Accedi a Google Foto su photos.google.com.
Clicca su “Carica” nella barra dell’app.
Seleziona “Backup delle cartelle” per scegliere le cartelle del tuo PC da sincronizzare.
Autorizza Google Foto per procedere al backup.
backup google foto da pc
Puoi gestire in qualsiasi momento le cartelle selezionate, aggiungendone di nuove o rimuovendo quelle già sincronizzate.
Nota: La funzione è in fase di roll-out, quindi alcuni utenti potrebbero non vederla immediatamente, ma è confermato che è già attiva in Italia e disponibile solo sulla versione desktop del browser Chrome. Diversamente da Google Drive, il backup non avviene automaticamente in background, quindi sarà necessario aggiornare manualmente i file tramite accesso periodico al sito.
Come esportare le foto di Google Foto nel proprio pc
Accedi a Google Foto su photos.google.com.
Clicca su “Impostazioni” nella barra dell’app (la rotella).
Seleziona “Esporta i tuoi dati”
Clicca su “Effettua un Backup di archivio dei tuoi dati” per procedere al backup su PC.
Come disattivare il backup di Google Foto
Se non vuoi più eseguire il backup Google Foto, puoi facilmente disattivarlo sia da smartphone che da PC. Questo può essere utile per liberare spazio su Google Drive o se preferisci gestire manualmente le tue immagini.
Da smartphone Android
Apri l’app Google Foto: Sul tuo smartphone Android, apri nuovamente l’app.
Accedi alle impostazioni: Tocca l’icona del profilo in alto a destra e scorri verso il basso fino a “Backup”.
Disattiva il backup: Una volta nella sezione “Backup e sincronizzazione”, disattiva la levetta. In questo modo, interromperai il backup automatico e potrai gestire manualmente i file.
Da PC
Sito web di Google Foto: Se usi il sito web di Google per caricare i file, semplicemente interrompi l’upload manuale.
Sei hai attivato il backup automatico: Per disattivare Google Foto su PC, vai sul sito di Google Foto, clicca su “Carica”, poi seleziona “Esegui backup delle cartelle” e disattiva tutte le cartelle selezionate precedentemente.
Come liberare spazio su Google Foto
Lo spazio di archiviazione su Google Drive è condiviso con Google Foto, quindi è importante gestire correttamente il backup per non esaurirlo. Per liberare spazio, puoi:
Eliminare le foto di grandi dimensioni: Puoi cancellare foto o video che occupano molto spazio.
Cambiare la qualità delle immagini: Nelle impostazioni di backup puoi scegliere se caricare le foto in “Alta qualità” o “Originale”. L’opzione “Alta qualità” consente di comprimere leggermente le immagini per risparmiare spazio.
Utilizzare la funzione “Libera spazio”: Google Foto offre un’opzione nelle impostazioni chiamata “Libera spazio”, che elimina le foto già sottoposte a backup di Google dal tuo dispositivo, senza cancellarle dal cloud.
Gestire il backup su diversi dispositivi
Il vantaggio del backup di Google Foto è che puoi accedere alle tue immagini da qualsiasi dispositivo, a condizione che tu abbia effettuato l’accesso al tuo account Google. Questo rende molto semplice trasferire foto da un dispositivo all’altro o condividere file multimediali senza usare memoria fisica.
Perché potrebbe essere conveniente disattivare il foto google backup?
Disattivare il backup automatico su Google Foto può avere senso per diversi motivi, a seconda delle esigenze e preferenze degli utenti. Ecco alcune ragioni principali per cui potrebbe convenire disattivarlo:
1. Risparmio di spazio di archiviazione
Google Foto offre uno spazio limitato per il backup gratuito (fino a 15 GB condivisi tra Google Drive, Gmail e Google Foto). Se si scattano molte foto o si caricano file di grandi dimensioni, lo spazio di archiviazione si riempirà rapidamente, obbligando l’utente a sottoscrivere un piano a pagamento di Google One. Disattivando il backup, si può gestire in modo più consapevole quali foto salvare nel cloud e quali conservare solo localmente.
2. Risparmio di dati mobili
Se si utilizza Google Foto su dispositivi mobili, il backup automatico può consumare rapidamente il piano dati, soprattutto quando si caricano foto e video in alta qualità. Disattivando questa funzione o impostandola per funzionare solo su Wi-Fi, è possibile ridurre significativamente il consumo dei dati.
3. Privacy e sicurezza
Molti utenti potrebbero non sentirsi a proprio agio con l’idea di salvare automaticamente tutte le proprie foto e video personali su un servizio cloud. Disattivare il backup può ridurre il rischio di esposizione accidentale di contenuti sensibili o privati, soprattutto se non si è sicuri della sicurezza del proprio account Google.
4. Controllo sui contenuti caricati
Disattivando il backup automatico, si ha maggiore controllo su quali foto e video vengono caricati su Google Foto. Ciò può essere utile se non si desidera conservare foto o screenshot temporanei o se si vuole fare una selezione più accurata del materiale da caricare.
5. Performance del dispositivo
Il processo di backup automatico può influire sulle prestazioni del dispositivo, soprattutto in termini di batteria e velocità di connessione. Disattivare il backup consente di evitare che il dispositivo lavori costantemente per caricare foto e video nel cloud.
6. Organizzazione personale
Disattivando il backup automatico, si evita di caricare tutte le foto senza filtro, potendo organizzare meglio i propri album, eliminare i duplicati o le immagini non desiderate prima di caricarle su Google Foto.
Domande e risposte
Come posso eseguire il backup delle mie foto su Google Foto da Android? Apri Google Foto, vai su “Backup e sincronizzazione” e attiva l’opzione.
Posso scegliere quali cartelle sottoporre a backup su Google Foto? Sì, nelle impostazioni puoi selezionare manualmente le cartelle da sincronizzare.
Come interrompere il backup su Google Foto dal mio PC? Vai su Backup and Sync, clicca su “Preferenze” e disattiva la sincronizzazione.
È possibile liberare spazio eliminando foto già sottoposte a backup? Sì, Google Foto permette di eliminare dal dispositivo le foto già caricate nel cloud.
Le foto caricate in “Alta qualità” occupano spazio su Google Drive? No, le foto in “Alta qualità” non contano per il limite di archiviazione.
Come faccio a liberare spazio su Google Foto? Puoi cancellare foto grandi o utilizzare la funzione “Libera spazio” nelle impostazioni.
Posso usare Google Foto per il backup su un iPhone? Sì, l’app Google Foto è disponibile anche per dispositivi iOS.
Cosa succede se disattivo il backup su Google Foto? Le foto non verranno più caricate automaticamente, ma potrai comunque caricarle manualmente.
Come accedo alle mie foto su Google Foto da un altro dispositivo? Basta accedere a Google Foto con il tuo account da qualsiasi dispositivo.
Posso ripristinare foto eliminate da Google Foto? Sì, le foto eliminate vanno nel cestino per 30 giorni prima di essere eliminate definitivamente.
error: Content is protected !!
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.