Dal 21 novembre 2024, Google rimuoverà la sitelinks search box dai risultati di ricerca per semplificare l’esperienza utente.
La fine di un’era: l’addio alla Sitelinks Search Box
Dopo oltre dieci anni dall’introduzione, Google ha annunciato che la sitelinks search box, uno strumento visuale che permetteva agli utenti di cercare direttamente all’interno di un sito dai risultati di ricerca, verrà definitivamente rimosso a partire dal 21 novembre 2024. Questa decisione è stata presa a seguito di un calo nell’uso di questa funzione, con l’obiettivo di semplificare i risultati di ricerca.
casella ricerca sitelink
Cosa cambierà per i siti web
Questo cambiamento avrà un impatto globale, applicandosi a tutte le lingue e paesi. Tuttavia, non influenzerà il ranking dei siti né altri elementi visivi come i sitelinks stessi. Inoltre, non sarà necessario modificare i dati strutturati del proprio sito: anche se la sitelinks search box non sarà più supportata, la sua presenza non genererà errori nei report di Search Console.
Cosa succederà ai report di Search Console
Una volta rimossa la sitelinks search box, Google eliminerà anche i relativi report di rich results da Search Console, e non evidenzierà più il markup nel test dei rich results. Tuttavia, il dati strutturati WebSite, utilizzato anche per i nomi dei siti, continuerà a essere supportato.
Cosa fare ora?
Non è necessario intervenire sul sito per rimuovere i dati strutturati relativi alla sitelinks search box, poiché la loro presenza non causerà problemi o errori nei report. Per ulteriori chiarimenti, Google invita gli utenti a contattare la Search Central community o interagire tramite i social media.
Google Analytics: aggiungere un utente è difficile per te? Ti spiego io come fare per aggiungere utenti ad Analytics.
GA4 è uno strumento fondamentale per monitorare le performance del tuo sito web.
In un team di digital marketing, è spesso necessario condividere l’accesso con altri membri del team o collaboratori esterni. Se ti stai chiedendo come aggiungere più utenti su Analytics, questa guida ti aiuterà a capire come farlo in modo semplice e sicuro.
Vedremo nel dettaglio i passaggi per aggiungere un utente ad Analytics, gestire i livelli di autorizzazioni e mantenere il controllo sull’accesso ai tuoi dati.
Per aggiungere utenti a Google Analytics, il primo passo è accedere al tuo account Google Analytics.
Dovrai usare le tue credenziali Google, quindi assicurati di aver effettuato l’accesso del tuo account Google associato all’account di Google Analytics. Una volta dentro la piattaforma, avrai accesso alla dashboard principale.
Istantanea Report in Google Analytics
Navigare verso la gestione utenti
Dopo aver effettuato l’accesso, ti troverai di fronte alla schermata principale di Google Analytics. Da qui, per aggiungere nuovi utenti, dovrai navigare nella sezione di amministrazione, che si trova in basso a sinistra dello schermo.
Pulsante Amministrazione su Google Analytics
Qui, vedrai due colonne principali: Account, Proprietà oltre ad altre (Visualizzazione dei dati ecc.). Ogni colonna rappresenta un livello di accesso diverso all’interno di Google Analytics.
Schermata Amministrazione su Google Analytics
Il primo passo è cliccare sulla colonna Account se desideri dare accesso a tutti i dati (allora clicca su Gestione dell’accesso all’account), oppure potresti scegliere di dare l’accesso solo a una specifica proprietà o vista. In quest’ultimo caso clicca su Gestione dell’accesso alla proprietà).
Questa seconda opzione è consigliata.
Gestione accesso all’account e gestione accesso alla proprietà su Google Analytics
Aggiungere un nuovo utente
Una volta entrato nella sezione Gestione all’accesso della proprietà, vedrai una lista degli utenti che attualmente hanno accesso all’account o alla proprietà. A questo punto, per aggiungere un nuovo utente, dovrai cliccare in alto a destra su “Aggiungi” che potrebbe essere visualizzato con il segno “+”. Questo pulsante ti permetterà di inserire i dettagli del nuovo utente.
Pulsante per aggiungere utenti su Google Analytics
Ti verrà richiesto se vuoi aggiungere singoli utenti o gruppi di utenti.
Selezioniamo Aggiungi utenti e si aprirà una pagina dove si chiederà di inserire l’indirizzo email della persona che desideri aggiungere. L’indirizzo deve essere associato ad un account Google, altrimenti non potrà accedere alla piattaforma.
passaggi per aggiungere utente in Google Analytics
Impostare i livelli di autorizzazione
Google Analytics permette di assegnare diversi livelli di autorizzazioni in base alle necessità del nuovo utente. Quando stai per aggiungere un utente ad Analytics, avrai diverse opzioni tra cui scegliere:
Amministratore: ha il controllo completo della proprietà
Professionista del marketing: può modificare i segmenti di pubblico, le conversioni, i modelli di attribuzione, le finestre temporali e gli eventi per la proprietà. Include il ruolo Analista.
Analista: può creare e modificare le risorse condivise, come dashboard e annotazioni, per la proprietà. Include il ruolo Visualizzatore
Visualizzatore: può visualizzare i dati e le impostazioni di configurazione dei rapporti per la proprietà
Ci sono poi ulteriori limitazioni ai dati: in particolare si possono escludere le metriche relative ai costi e alle entrate.
A seconda delle necessità, puoi scegliere il giusto livello di autorizzazione per il nuovo utente. Se, ad esempio, la persona deve solo leggere i dati senza apportare modifiche, può essere sufficiente selezionare l’opzione “Lettura e analisi”. Se invece desideri che l’utente abbia pieno accesso, puoi assegnargli il livello “Modifica” o “Gestione utenti”.
Conferma dell’aggiunta del nuovo utente
Una volta inserito l’indirizzo e-mail del nuovo utente e scelto il suo livello di autorizzazione, dovrai confermare cliccando su “Aggiungi utente”. A questo punto, l’utente riceverà un’email di invito che gli permetterà di accedere a Google Analytics con i permessi che gli hai assegnato.
Gestire gli utenti esistenti e rimuovere accessi
Oltre a aggiungere utenti a Google Analytics, potrebbe anche essere necessario gestire o rimuovere utenti esistenti. Questo può essere fatto sempre dalla sezione Gestione utenti, dove puoi vedere tutti gli utenti con accesso e le loro autorizzazioni.
Se un utente non fa più parte del progetto, puoi rimuoverlo cliccando sull’icona del cestino accanto al suo nome. Ricorda di rivedere periodicamente gli accessi per assicurarti che solo le persone necessarie abbiano accesso ai dati del tuo sito web.
Aggiungere più utenti su Analytics
Se ti serve aggiungere più utenti su Analytics, puoi ripetere il processo quante volte è necessario. Non c’è un limite immediato al numero di utenti che puoi aggiungere, ma assicurati di gestire correttamente le autorizzazioni per evitare problemi di sicurezza o errori nell’analisi dei dati.
Google Search Console è uno strumento essenziale per chi gestisce un sito web, consentendo di monitorare le prestazioni e la presenza del sito nei risultati di ricerca.
Uno degli aspetti più importanti della gestione di un account Google Search Console è la capacità di collaborare con altre persone, fornendo loro accesso in modo sicuro e controllato.
In questo articolo vedremo come aggiungere un utente in Google Search Console, gestire i permessi e ottimizzare la collaborazione con il tuo team.
Cos’è Google Search Console e perché è importante gestire gli accessi?
Google Search Console è una piattaforma gratuita offerta da Google che permette ai proprietari di siti web di controllare lo stato di indicizzazione, monitorare le prestazioni, e ricevere notifiche su eventuali problemi legati alla presenza del sito nei risultati di ricerca.
Se hai un team o collaboratori esterni, è essenziale sapere come aggiungere un utente alla Search Console per condividere dati e report senza compromettere la sicurezza o il controllo totale della proprietà del tuo sito.
Gestire gli accessi tramite l’aggiunta di nuovi utenti offre flessibilità operativa, permettendo ai membri del team di accedere solo ai dati necessari per il loro lavoro. Tuttavia, è importante comprendere i diversi livelli di autorizzazione e scegliere chi può fare cosa.
Schermata principale di Google Search Conaole
Come aggiungere un utente in Google Search Console
Il processo per aggiungere un utente alla Search Console è piuttosto semplice, ma richiede alcuni passaggi fondamentali. Ecco la procedura dettagliata per farlo in sicurezza:
1.Accedi al tuo account Google Search Console
Per prima cosa, devi accedere al tuo account Google Search Console utilizzando l’email con cui hai registrato il sito web. Se non hai ancora configurato Search Console per il tuo sito, dovrai inserire l’indirizzo del sito e seguire le procedure di verifica.
Accesso alla Google Search Console
2.Scegli la proprietà a cui vuoi aggiungere un utente
Dopo aver effettuato l’accesso, seleziona la proprietà del sito web a cui desideri aggiungere un nuovo utente. Assicurati di essere un proprietario verificato della proprietà, poiché solo i proprietari verificati possono gestire gli utenti.
Accesso alla proprietà di Google Search Console
3.Accedi alla sezione “Utenti e autorizzazioni”
Clicca su Impostazioni e poi su “Utenti e autorizzazioni”. Dal alcuni devices nella schermata della proprietà del sito, vai in alto a destra e clicca sui tre puntini per aprire il menu. Da qui, clicca su utenti e autorizzazioni per gestire i permessi.
Come entrare in Utenti e autorizzazioni su Google Search Console
4.Aggiungi un nuovo utente
Una volta aperta la sezione, troverai l’opzione “Aggiungi utente”.
Aggiungi utente in Google Search Console
Qui dovrai inserire l’indirizzo email della persona che vuoi aggiungere. Ricorda che l’email deve essere collegata a un account Google.
Inserire email utente in Google Search Console
5.Scegli il tipo di autorizzazione
Quando aggiungi un nuovo utente, dovrai selezionare il tipo di autorizzazione che vuoi assegnare. Ci sono due opzioni principali:
Accesso completo: Consente di visualizzare tutti i dati e prendere alcune azioni, come inviare sitemap o richiedere nuove scansioni. Tuttavia, l’utente non avrà il controllo totale della proprietà.
Accesso limitato: Consente di visualizzare i dati ma non di apportare modifiche importanti al sito o di prendere azioni all’interno di Google Search Console.
Assegnazione ruolo utente in Google Search Console
6.In alcuni casi, puoi anche assegnare ruoli specifici come proprietario delegato, se vuoi dare a una persona più poteri senza renderla un proprietario verificato.
7.Clicca su “Aggiungi” Dopo aver selezionato il tipo di autorizzazione appropriato, clicca su aggiungi per confermare. L’utente riceverà un’email di notifica che gli darà accesso alla proprietà del sito sulla tua Google Search Console.
Differenza tra proprietario verificato e proprietario delegato
Quando si parla di gestione degli accessi su Google Search Console, è importante capire la differenza tra proprietario verificato e proprietario delegato. Il proprietario verificato ha il controllo completo sulla proprietà e può aggiungere, modificare o rimuovere utenti.
Questo ruolo deve essere attribuito solo a persone di cui ti fidi pienamente.
Il proprietario delegato, invece, ha quasi tutti i privilegi di un proprietario verificato, ma non può aggiungere o rimuovere altri proprietari. Questo ruolo è ideale per un amministratore che deve avere un’ampia autonomia senza compromettere la sicurezza del sito.
Perché è importante scegliere i giusti livelli di autorizzazione
Assegnare il giusto tipo di autorizzazione è fondamentale per garantire che le persone abbiano accesso solo alle informazioni di cui hanno bisogno. Se, ad esempio, un membro del team deve solo analizzare le prestazioni del sito, potrebbe essere sufficiente l’accesso limitato.
Al contrario, un SEO specialist che deve gestire problemi tecnici potrebbe aver bisogno di accesso completo per eseguire azioni come l’invio di sitemap o la gestione di richieste di indicizzazione.
Domande e risposte
Come aggiungere un utente a Search Console? Accedi al tuo account, seleziona la proprietà e vai su “Utenti e autorizzazioni” per aggiungere un nuovo utente.
Come inserire utenti in Search Console in modo sicuro? Assicurati di essere un proprietario verificato e scegli il livello di autorizzazione adatto a ogni utente.
Posso aggiungere più utenti alla proprietà di Search Console? Sì, puoi aggiungere quanti utenti desideri, assegnando loro livelli di autorizzazione diversi.
Quali sono i livelli di autorizzazione disponibili? I livelli principali sono “accesso completo” e “accesso limitato”. Solo il proprietario verificato può gestire gli utenti.
Qual è la differenza tra proprietario verificato e delegato? Il proprietario verificato ha pieno controllo del sito, mentre il delegato ha quasi gli stessi permessi ma non può gestire altri proprietari.
Cosa posso fare con l’accesso completo a Google Search Console? Con l’accesso completo, puoi visualizzare tutti i dati e compiere alcune azioni come inviare sitemap o richiedere nuove scansioni.
Come rimuovere un utente da Google Search Console? Vai su “Utenti e autorizzazioni”, seleziona l’utente da rimuovere e clicca su “Rimuovi”.
Posso aggiungere un utente senza dargli accesso completo? Sì, puoi scegliere l’accesso limitato, che consente solo la visualizzazione dei dati.
Quante persone possono avere accesso a una proprietà di Search Console? Non ci sono limiti al numero di utenti che possono essere aggiunti.
Gli utenti aggiunti possono apportare modifiche importanti al sito? Solo gli utenti con accesso completo possono fare alcune modifiche, ma non hanno il controllo totale della proprietà.
Scopri come ottimizzare il posizionamento su Google, Bing, YouTube, Amazon e social media per una strategia SEO completa.
Il posizionamento sui motori di ricerca è una disciplina in costante evoluzione, influenzata dalle mutevoli dinamiche di Google e di altre piattaforme.
Il posizionamento di siti sui motori di ricerca è obiettivo proprio della nostra agenzia SEO. L’acronimo SEO sta proprio per Search Engine Optimization.
Ottimizzare la propria presenza online non significa solo posizionare il sito su Google, ma anche considerare altri strumenti di ricerca come Bing, YouTube, Amazon e i social media.
In questo articolo esploreremo le migliori strategie per il posizionamento sui motori di ricerca, con un’attenzione particolare a Google ma non solo: ci sono anche alternative a Google.
Il posizionamento sui motori di ricerca si riferisce all’insieme di strategie e tecniche utilizzate per migliorare la visibilità di un sito web nei risultati organici di ricerca.
L’obiettivo è raggiungere le prime pagine delle SERP (Search Engine Results Pages), ottenendo un aumento del traffico organico.
Questo processo coinvolge diverse attività, tra cui la creazione di contenuti di qualità, l’ottimizzazione della struttura del sito, e l’uso corretto di meta tag e parole chiave.
In molti casi, le aziende scelgono di collaborare con un’agenzia di comunicazione e posizionamento sui motori di ricerca per ottenere risultati più rapidi e mirati. Se ti trovi in Toscana, ad esempio, potresti considerare un’agenzia di posizionamento sui motori di ricerca a Pisa che offre consulenze personalizzate.
Oppure potresti considerare di rivolgerti a noi e chiederci subito una prima analisi SEO gratuita del tuo sito internet.
Come posizionare un sito su Google
Per Google il posizionamento di un sito web è pubblico e segreto al contempo. Pubblico perché Google stesso offre una guida introduttiva SEO di base. Segreto perché nessuno veramente conosce le dinamiche degli algoritmi di Google.
Il posizionamento sito su Google è il principale obiettivo di chi lavora nell’ambito SEO. Per raggiungere la prima posizione su Google, è necessario ottimizzare sia i fattori on-page (ciò che riguarda direttamente il sito) che off-page (fattori esterni, come i link in entrata).
Per fare un esempio: cercando “associazione imprese” su Google trovi un nostro cliente al primo posto.
Alcuni consigli chiave per il posizionamenti dei siti web includono:
Ottimizzazione SEO on-page: assicurati che il tuo sito abbia una struttura chiara e facile da navigare. E’ importante creare contenuti usando le parole chiave principali in modo naturale sia nei titoli, nei meta tag e nei testi e immagini. La velocità del sito è cruciale: pagine lente possono penalizzare il posizionamento google del sito incidendo direttamente sulla user experience.
SEO off-page: una buona strategia di backlink da siti autorevoli è fondamentale per migliorare l’autorità del tuo sito. Ottenere link da altre pagine di alta qualità verso il proprio sito web può far crescere notevolmente la tua visibilità.
Google Search Console: utilizza strumenti come Google Search Console per monitorare il traffico del tuo sito e riconoscere eventuali problemi che potrebbero influenzare il posizionamento di un sito in maniera negativa.
Come migliorare il posizionamento su altri motori di ricerca
Nonostante Google domini il mercato con oltre il 90% delle ricerche globali, ci sono altri motori di ricerca che non dovresti ignorare, soprattutto se il tuo target di mercato si trova in paesi o settori specifici.
Bing: mentre Google è predominante, Bing offre una valida alternativa, soprattutto negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Il processo di ottimizzazione per i motori di ricerca su Bing è simile a quello di Google, ma questo motore di ricerca privilegia i contenuti multimediali e i social media. Integrare le immagini e i video nel tuo sito può migliorare il posizionamento su Bing.
Yahoo: anche se ha perso terreno, Yahoo è ancora utilizzato da una percentuale importante di utenti, specialmente negli Stati Uniti. La SEO per Yahoo è strettamente legata a Bing, quindi ottimizzando il tuo sito per Bing, coprirai anche Yahoo.
DuckDuckGo: se ti rivolgi a un pubblico attento alla privacy, DuckDuckGo potrebbe essere un motore di ricerca di riferimento. Questo motore non traccia gli utenti, e i risultati di ricerca sono meno influenzati dalle abitudini di navigazione delle persone. Una buona ottimizzazione per DuckDuckGo include un’attenzione particolare alla qualità dei contenuti e alla pertinenza delle parole chiave.
Posizionamento su piattaforme video: come posizionarsi su YouTube
YouTube è il secondo motore di ricerca più utilizzato al mondo, subito dopo Google. Ottimizzare i tuoi video su YouTube è essenziale per essere trovati dai potenziali clienti o spettatori.
Titoli e descrizioni ottimizzati: utilizza parole chiave pertinenti nel titolo del video e nella descrizione. Questi campi sono fondamentali per far capire a YouTube di cosa tratta il tuo contenuto.
Tag video e categorie: i tag aiutano a classificare meglio i tuoi video e a collegarli a contenuti simili. Inserisci tag pertinenti che riflettano il contenuto del video.
Anteprima accattivante: crea una miniatura (thumbnail) attraente per attirare più clic. YouTube premia i video che ottengono più visualizzazioni nei primi minuti dalla pubblicazione.
Engagement: incoraggia i tuoi spettatori a interagire con i tuoi video (like, commenti, condivisioni). Maggiore è l’engagement, migliore sarà il posizionamento del video nelle ricerche.
Posizionamento su Amazon: come ottimizzare per il marketplace
Se vendi prodotti online, Amazon è una piattaforma che non puoi ignorare. Amazon funziona come un vero e proprio motore di ricerca per i prodotti, e ottimizzare le tue inserzioni può fare la differenza nelle vendite.
Titoli ottimizzati: includi nel titolo del prodotto parole chiave rilevanti, ma mantieni il testo leggibile e descrittivo.
Descrizioni dettagliate: usa le descrizioni per includere parole chiave correlate, ma anche per rispondere alle domande che i clienti potrebbero avere sul prodotto.
Recensioni: le recensioni giocano un ruolo chiave nel posizionamento dei prodotti su Amazon. Più recensioni positive ottieni, più alta sarà la tua visibilità.
Parole chiave backend: Amazon permette di aggiungere parole chiave “nascoste” nell’area backend del prodotto. Queste aiutano ad aumentare le probabilità che il tuo prodotto venga trovato nelle ricerche.
Posizionamento sui social media: Facebook, Instagram e LinkedIn
I social media non funzionano come i tradizionali motori di ricerca, ma ottimizzare i contenuti che pubblichi su queste piattaforme può incrementare notevolmente la tua visibilità.
Ottimizzare sui social significa dare anche segnali positivi agli algoritmi dei motori di ricerca. Un SEO, dunque, non può esimersi dal considerarli.
Facebook: usa parole chiave nei post e nei titoli degli articoli che condividi su Facebook. Inoltre, incoraggia la condivisione e l’interazione con i contenuti per aumentare la visibilità organica.
Instagram: su Instagram, gli hashtag svolgono un ruolo simile alle parole chiave. Utilizzare hashtag pertinenti ai tuoi contenuti aiuta a raggiungere un pubblico più ampio.
LinkedIn: ottimizza il tuo profilo personale o aziendale su LinkedIn inserendo parole chiave pertinenti nella descrizione. Questo ti aiuterà a essere trovato dai professionisti del settore che cercano competenze o servizi specifici.
Conclusione
Migliorare il posizionamento sui motori di ricerca è un processo complesso, che richiede una strategia su più fronti. Non solo Google, ma anche altri motori di ricerca, piattaforme video come YouTube, marketplace come Amazon e i social media offrono enormi opportunità di visibilità per chi sa ottimizzare i propri contenuti.
Affidarsi a un’agenzia di comunicazione e posizionamento sui motori di ricerca può accelerare questo processo, ma è importante che anche i proprietari di siti web e aziende siano consapevoli delle tecniche più efficaci per posizionare il proprio sito su ogni piattaforma.
Domande e risposte:
Come si ottimizza un video su YouTube per il posizionamento? Ottimizza il titolo, la descrizione, usa tag pertinenti e incoraggia l’engagement degli spettatori per migliorare il ranking su YouTube.
Come funziona il posizionamento su Bing rispetto a Google? Bing premia contenuti multimediali e social, ed è influenzato da una SEO simile a Google, ma con alcune differenze nella priorità degli elementi.
Quali sono i fattori più importanti per posizionarsi su Amazon? Titoli ottimizzati, descrizioni dettagliate, recensioni positive e l’uso di parole chiave backend sono essenziali per il ranking su Amazon.
Come funziona la SEO per Facebook? Su Facebook, l’engagement è fondamentale. Usa parole chiave nei post e incoraggia interazioni per migliorare la visibilità.
Gli hashtag su Instagram aiutano nel posizionamento? Sì, gli hashtag funzionano come parole chiave su Instagram, aumentando la probabilità che i tuoi contenuti vengano scoperti.
Cosa sono i meta tag e perché sono importanti? I meta tag sono dati che descrivono il contenuto di una pagina web. Aiutano i motori di ricerca a comprendere e indicizzare meglio i contenuti.
Posso migliorare il posizionamento del mio sito su DuckDuckGo? Sì, DuckDuckGo premia contenuti di qualità e privi di tracciamento. Concentrati sulla pertinenza e sulla qualità del sito per migliorare il ranking.
Quanto è importante la velocità del sito per la SEO? La velocità di caricamento del sito è un fattore cruciale per la SEO, in quanto influisce sia sull’esperienza utente che sul ranking sui motori di ricerca.
Posso usare le stesse strategie SEO per tutti i motori di ricerca? Molte strategie SEO sono universali, ma ogni motore di ricerca può avere alcune differenze nelle priorità e nei criteri di posizionamento.
Il mio sito è già ottimizzato per Google, devo fare qualcosa per Bing? Sì, anche se Google e Bing condividono molti principi SEO, Bing tende a valorizzare di più i contenuti multimediali e l’integrazione con i social media.
Linee guida aggiornate sui cambiamenti negli algoritmi di Google e su come restare competitivi nei risultati di ricerca.
Nel 2025, il panorama SEO continua a evolversi a un ritmo impressionante, con algoritmi di Google sempre più sofisticati e focalizzati sull’esperienza utente.
In questo articolo, esploreremo le migliori pratiche per posizionarsi in cima a Google nel 2025, analizzando le ultime tendenze e aggiornamenti dell’algoritmo più celebre e spaventoso per i SEO del mondo.
Nel 2025, l’algoritmo di Google ha raggiunto un nuovo livello di complessità. Le tecniche SEO che erano valide qualche anno fa potrebbero non essere più efficaci.
Ora appare chiaro che Google dà sempre più importanza a fattori legati all’esperienza utente (UX), ai contenuti di qualità e ai segnali di autorità.
Il motore di ricerca utilizza l’intelligenza artificiale (AI) per comprendere meglio il contenuto delle pagine web e il loro valore per gli utenti.
2. Cambiamenti chiave nell’algoritmo di Google nel 2024
Core Web Vitals Aggiornati
I Core Web Vitals rimangono un pilastro dell’ottimizzazione SEO. Nel maggio 2024, Google PageSpeed Insights e l’API sono stati aggiornati a Lighthouse 12.0 .
Gli indicatori da tener presente restano quelli ormai di nostra conoscenza quotidiana:
Interaction to Next Paint (INP): adattabilità complessiva di una pagina alle interazioni degli utenti, osservando la latenza di tutte le interazioni con clic, tocco e tastiera che si verificano durante la durata della visita di un utente a una pagina.
First Contentful Paint (FCP): metrica importante e incentrata sull’utente per la misurazione della velocità di caricamento percepita, in quanto segna il primo punto nella sequenza temporale di caricamento della pagina in cui l’utente può vedere qualsiasi cosa sullo schermo.
Time to First Byte (TTFB): metrica fondamentale per misurare il tempo di configurazione della connessione e la reattività del server web sia nel lab che sul campo. Consente di identificare quando un server web è troppo lento per rispondere alle richieste. Nel caso delle richieste di navigazione, ovvero delle richieste di un documento HTML, precede ogni altra metrica significativa relativa alle prestazioni di caricamento.
Va da sé che migliorare queste metriche è essenziale per garantire un buon posizionamento e mantenere una UX positiva.
L’uso dell’intelligenza artificiale, attraverso algoritmi come RankBrain e BERT, ha migliorato la capacità di Google di comprendere le query e fornire risultati pertinenti. Nel 2025, questi sistemi sono diventati ancora più precisi, privilegiando contenuti che rispondono direttamente alle domande degli utenti con un linguaggio naturale.
Helpful Content Update
Google ha rafforzato il suo impegno nel premiare contenuti utili per le persone. Il Helpful Content Update del 2025 incoraggia la creazione di pagine che risolvano problemi reali, penalizzando chi cerca di manipolare il ranking con contenuti scritti solo per attrarre traffico.
E-E-A-T: Esperienza, Competenza, Autorevolezza e Affidabilità
L’algoritmo di Google ha aggiornato i suoi criteri E-A-T (Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) aggiungendo l’elemento dell’Esperienza. Nel 2025, viene data grande importanza ai contenuti creati da persone con esperienza diretta su un argomento specifico, oltre alla loro competenza e affidabilità.
3. Ottimizzazione della struttura del sito web per il 2025
Un sito web ben strutturato resta sempre fondamentale per un buon posizionamento. Alcune pratiche per ottimizzare la struttura includono:
Architettura del sito web
Organizzare il sito con una struttura gerarchica e ben definita aiuta Google a comprendere la relazione tra le pagine. È importante:
Creare un menu di navigazione chiaro.
Usare URL leggibili e ottimizzati per SEO.
Implementare una breadcrumbs per facilitare la navigazione.
Ottimizzazione per dispositivi mobili
Con l’indicizzazione mobile-first, Google valuta la versione mobile di un sito per determinare il ranking. È fondamentale che il sito sia responsive, offrendo un’esperienza utente ottimale su qualsiasi dispositivo.
SEO Tecnico
Utilizzare dati strutturati per aiutare Google a interpretare meglio il contenuto.
Assicurarsi che il sito utilizzi HTTPS per garantire la sicurezza.
Creare e inviare una sitemap XML aggiornata per facilitare la scansione delle pagine.
4. Creazione di contenuti di alta qualità nel 2025
Approccio “People-first”
Google premia sempre più i contenuti che mettono gli utenti al centro. Questo significa rispondere direttamente alle domande degli utenti in modo dettagliato e accurato. Evita contenuti creati solo per soddisfare l’algoritmo.
Lunghezza e Profondità dei Contenuti
Articoli approfonditi che coprono un argomento da diverse angolazioni tendono a classificarsi meglio. Nel 2025, articoli che offrono valore reale, come guide dettagliate, tutorial e analisi approfondite, sono favoriti rispetto a contenuti più brevi e superficiali.
Uso di immagini, video e grafica
Il contenuto visivo gioca un ruolo cruciale per migliorare l’esperienza utente. Le pagine arricchite con immagini, video e infografiche migliorano non solo il coinvolgimento ma anche il tempo trascorso sul sito, un fattore che può influenzare positivamente il ranking.
Ottimizzazione per la ricerca vocale
Con l’aumento dell’uso degli assistenti vocali come Google Assistant e Alexa, ottimizzare i contenuti per la ricerca vocale è essenziale. Utilizzare frasi colloquiali e rispondere direttamente alle domande in un formato di domanda-risposta aiuta a comparire nei risultati di ricerca vocale.
5. SEO locale e ottimizzazione per ricerche geolocalizzate
Nel 2025, la SEO locale è fondamentale per le aziende che vogliono attrarre clienti nella propria area geografica. Ecco alcune strategie chiave:
Google My Business
Assicurarsi che il proprio profilo Google My Business sia aggiornato con informazioni precise e complete (indirizzo, orari, recensioni) è essenziale per comparire nei risultati locali.
Ottimizzazione per ricerche locali
Google utilizza sempre più la geolocalizzazione per personalizzare i risultati di ricerca. Le query locali come “vicino a me” possono essere dominate da aziende con ottimizzazioni locali corrette.
Recensioni online
Le recensioni positive influenzano direttamente il ranking locale. Incoraggiare i clienti a lasciare recensioni su Google e altre piattaforme aumenta la visibilità nei risultati locali.
6. SEO Off-Page e backlinking nel 2025
La SEO off-page continua a essere un elemento importante per aumentare l’autorità di un sito. I backlink da siti affidabili e autorevoli sono da sempre e restano un forte segnale per Google.
Backlink di qualità
Guadagnare backlink da siti con una buona reputazione aumenta significativamente la credibilità del proprio sito agli occhi di Google.
Link building naturale
Nel 2025, le tecniche di link building devono essere autentiche e naturali. Collaborare con siti di alta qualità attraverso guest posting o menzioni può aiutare a generare backlink organici.
Social signals
La presenza sui social media influisce sempre di più sul ranking. Un engagement elevato sui social è un segnale di fiducia per Google e può aiutare indirettamente a migliorare la posizione nelle SERP.
7. Ottimizzazione delle prestazioni del sito
Velocità di caricamento del sito
Abbiamo già visto sopra come un sito veloce è cruciale per mantenere una buona esperienza utente e migliorare il ranking. Strumenti come Google PageSpeed Insights aiutano a identificare aree di miglioramento.
Hosting Veloce
Un hosting di qualità è essenziale per garantire tempi di caricamento rapidi. Considerate che anche la scelta di un server vicino alla posizione geografica dei propri utenti può fare la differenza. Per cui se i vostri utenti sono in Italia è giusta la scelta di un hosting che garantisce la presenza del vostro sito web in un server posizionato in Italia.
Compressione delle immagini
Ridurre la dimensione delle immagini e implementare tecniche come il lazy loading può migliorare significativamente la velocità del sito. Il formato immagine inoltre può fare la differenza: pensate per esempio a quanto pesante può essere una immagine in .png mentre la buona qualità può essere mantenuta insieme alla leggerezza da un file immagine .webp.
8. Misurazione e monitoraggio delle performance SEO
Strumenti SEO
Nel 2025, strumenti come Google Search Console, Google Analytics 4 (GA4), SEMrush e Ahrefs sono indispensabili per monitorare le performance SEO. Questi strumenti offrono, tra l’altro, una panoramica su traffico organico, parole chiave, e problemi tecnici che potrebbero influenzare il ranking.
Analisi dei core web vitals
Monitorare costantemente i Core Web Vitals consente di correggere rapidamente eventuali problemi di performance che possono influenzare negativamente l’indicizzazione.
Analisi della concorrenza
Con l’aiuto di strumenti come Ahrefs e SEMrush, analizzare la concorrenza permette di identificare nuove opportunità e strategie SEO.
9. Strategia SEO per l’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale sta giocando un ruolo sempre più importante nella SEO del 2025. Come già detto sopra algoritmi come Google Bard e gli strumenti AI di generazione di contenuti sono integrati nelle SERP e nelle funzionalità di ricerca. Dunque se ne deve tenere conto.
Ottimizzazione per l’AI generativa
È fondamentale adattare i contenuti per rispondere alle query gestite dall’AI. In sostanza l’intelligenza artificiale non è poi tanto intelligente. E’ di conseguenza molto intelligente strutturare i contenuti in modo chiaro, con risposte concise e dirette, permette di essere meglio compresi e presentati nelle risposte AI.
10. Conclusioni
La SEO del 2025 continua a richiedere un approccio multidimensionale, che va dalla creazione di contenuti di alta qualità all’ottimizzazione tecnica e al monitoraggio continuo delle performance. Da questo punto di vista dunque non cambia molto nel lavoro del consulente SEO. Tuttavia bisogna sempre mantenersi al passo con i cambiamenti dell’algoritmo di Google e degli altri motori di ricerca. Ciò è essenziale per restare competitivi e continuare a crescere nel panorama digitale.
La tua azienda ha bisogno di un partner SEO?
Se hai bisogno di un partner che possa aiutarti nella SEO non esitare a contattarmi. Sarà per me un piacere lavorare per la tua azienda.
Domande e risposte
Cosa sono i Core Web Vitals e perché sono importanti nel 2025? I Core Web Vitals sono un insieme di metriche che misurano l’esperienza utente su un sito, inclusa la velocità di caricamento e la stabilità visiva. Sono fondamentali per il posizionamento su Google.
Come posso migliorare la SEO del mio sito per la ricerca vocale? Utilizza un linguaggio naturale e ottimizza i contenuti in formato di domanda-risposta per rispondere alle query vocali in modo conciso.
Quali sono le principali novità del SEO nel 2025? L’importanza dell’ottimizzazione AI, il focus sui Core Web Vitals aggiornati e la maggiore rilevanza dei contenuti esperienziali.
Cos’è il “Helpful Content Update”? È un aggiornamento di Google che premia contenuti utili per gli utenti e penalizza quelli creati principalmente per manipolare l’algoritmo.
Qual è l’importanza di E-E-A-T nel 2025? Google premia contenuti basati su esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità, per fornire risultati di alta qualità.
Come posso migliorare i backlink del mio sito? Focalizzati su contenuti di valore che attraggono link naturali e collabora con siti autorevoli per ottenere menzioni e link.
Quali sono i migliori strumenti SEO per monitorare le performance nel 2025? Strumenti come Google Search Console, Google Analytics 4, SEMrush e Ahrefs sono indispensabili per monitorare il traffico e le prestazioni SEO.
I link sono come le vie di una città gigante chiamata Internet. Sono strade che ci consentono di spostarci da una parte all’altra, di esplorare nuovi luoghi e di scoprire tesori nascosti.
In questo articolo, esamineremo da vicino il concetto di link e la loro importanza in varie sfere di Internet, inclusi l’ipertesto, l’esperienza utente, la link building e gli errori da evitare, l’autorità delle pagine, la SEO, la “link popularity” e altro.
Un link (o collegamento ipertestuale) è un elemento su una pagina web che consente agli utenti di navigare verso un’altra pagina o una risorsa su Internet. I link possono puntare a diverse destinazioni, come altre pagine del sito, pagine di altri siti, immagini, video o documenti.
A cosa serve un link?
I link sono una delle fondamenta del web, consentendo agli utenti di spostarsi facilmente tra diverse risorse e contenuti sia all’interno del sito web, sia all’esterno di esso.
I link sono costituiti da un testo o un’immagine cliccabili che, quando vengono selezionati (cliccati), reindirizzano l’utente a un’altra risorsa online, come un’altra pagina web, un documento, un’immagine o qualsiasi altra risorsa collegata.
Inoltre, i link possono essere incorporati in vari contesti, come e-mail, documenti digitali, messaggi di testo, app e molto altro ancora. Sono uno strumento cruciale per la condivisione di informazioni e la creazione di connessioni tra risorse online.
I diversi tipi di link
Ci sono diversi tipi di link da considerare nella link building:
Link interni (internal links) : questi collegamenti si trovano all’interno del tuo sito web e puntano ad altre pagine del tuo stesso dominio. Sono utili per la navigazione interna e per guidare gli utenti verso contenuti correlati.
Esempio: un articolo sul tuo sito collega a un altro articolo presente sullo stesso dominio.
Link esterni (external links): sono collegamenti che puntano a una risorsa su un altro sito web. Possono essere utili per fornire ulteriori informazioni o citare una fonte autorevole.
Esempio: Un link che rimanda a un sito di notizie o a una fonte esterna per supportare un’affermazione.
Link nofollow e dofollow: I link “rel nofollow” non trasmettono l’autorità di un sito web a quello collegato, mentre i link dofollow lo fanno. È importante bilanciare entrambi i tipi di link nella tua strategia SEO.
Link con attributo rel="ugc" (user generated content): viene utilizzato in HTML per indicare che un link porta a contenuto generato dagli utenti, come commenti, post di forum, o recensioni. Questo aiuta i motori di ricerca a distinguere i link creati spontaneamente dagli utenti da quelli editoriali o pubblicitari, influenzando potenzialmente il trattamento del link in termini di ranking e di fiducia.
Backlink (o inbound links): Questi sono link in ingresso al tuo sito web da altre fonti online. Possono essere ottenuti tramite guest posting, recensioni, menzioni sui social media e altro. Alcuni di questi links possono essere considerati “tossici” e richiedere la necessità di inviare a Google un disavow file.
Differenza tra link interni e link esterni
Come si può intuire dalle definizioni appena scritte, i link interni e i link esterni sono due tipi di collegamenti ipertestuali che svolgono ruoli diversi all’interno di un sito web o su Internet in generale. Ecco le principali differenze tra i due:
I link interni sono progettati per guidare gli utenti attraverso il sito web, permettendo loro di navigare tra pagine correlate o trovare contenuti correlati all’interno del sito stesso.
Gli amministratori del sito web hanno un controllo completo sui link interni. Possono scegliere quali pagine o contenuti collegare tra loro e determinare come questi link sono strutturati all’interno del sito.
Benefici dei link interni: I link interni possono migliorare l’esperienza dell’utente, aiutare gli utenti a scoprire contenuti correlati e migliorare la navigabilità del sito. Inoltre, possono distribuire l’autorità all’interno del sito, contribuendo al posizionamento nelle ricerche interne.
I link esterni possono essere utilizzati per riferire i lettori a risorse o informazioni esterne che sono rilevanti per il contenuto del sito. Ad esempio, un articolo su un blog potrebbe includere un link esterno a una fonte di notizie o a un articolo di approfondimento.
Gli amministratori del sito che riceve il link esterno hanno un certo controllo sulla gestione dei backlink in modo da mantenere l’autorità e la coerenza del sito. Gli amministratori del sito web che inviano link esterni ad altri siti non hanno lo stesso grado di controllo.
Benefici dei link esterni: essi possono migliorare l’autorità di un sito web, la visibilità nei motori di ricerca e l’interconnessione tra siti web correlati. I motori di ricerca spesso valutano i link esterni come segnali di affidabilità e autorità, il che può influenzare il posizionamento nei risultati di ricerca.
Come creare links in codice html
In HTML (Hypertext Markup Language), i link sono creati utilizzando l’elemento <a> (anchor). Ecco un esempio di come puoi creare un link in HTML:
<a href="https://www.example.com">Visita il sito di esempio</a>
Nel codice sopra:
<a> è l’elemento anchor che indica l’inizio di un link.
href è un attributo che specifica l’URL della risorsa a cui il link punta. Nel caso dell’esempio, il link punta a “https://www.example.com”.
Il testo tra <a> e </a> è il testo del link visualizzato nella pagina web. In questo caso, il testo è “Visita il sito di esempio”.
Puoi anche creare link interni nel tuo sito, collegando a sezioni specifiche della stessa pagina o di altre pagine del tuo sito. Ad esempio:
<a href="#sezione-1">Vai alla Sezione 1</a>
In questo caso, “#sezione-1” rappresenta l’ID di un elemento nella stessa pagina a cui il link punta.
<a href="/pagina-1">Vai alla Pagina 1</a>
In questo caso, “/pagina-1” rappresenta la diversa pagina del sito a cui il link punta.
Ricorda che è importante fornire un testo significativo per i link in modo che gli utenti sappiano cosa aspettarsi quando fanno clic su di essi.
I Link nell’esperienza utente: guidano la navigazione
La disposizione e la struttura dei link sono fondamentali per l’esperienza dell’utente. Un sito web ben progettato presenta un layout intuitivo che permette agli utenti di trovare facilmente ciò che cercano. Link organizzati in modo logico, accompagnati da testi informativi, semplificano la navigazione e migliorano la fruibilità.
La riconoscibilità dei link è data dal colore diverso rispetto a quello del testo. A volte oltre al colore diverso possiamo trovare altri elementi come il “sottolineato”.
Si tratta in poche parole di vere e proprie guide virtuali, che permettono agli utenti di esplorare il vasto mondo del web e navigare tra pagine, siti e contenuti.
L’efficace utilizzo dei link è importante per garantire una navigazione fluida e intuitiva, oltre a influire sulla riuscita di siti web, blog e altre risorse online. Una buona progettazione dei links è fondamentale per un’ottima esperienza utente.
Link: la struttura dell’ipertesto su internet
Il sistema di collegamenti tramite link interni ed esterni, noto come ipertesto (o collegamenti ipertestuali), è alla base della struttura di Internet. E’ caratteristica propria di internet permettere agli internauti di spostarsi tra siti web, pagine e contenuti con facilità.
Navigazione Intuitiva
I link svolgono un ruolo importantissimo nel rendere la navigazione sul web intuitiva. Quando gli utenti visitano un sito web o leggono un articolo online, i link rendono possibile l’accesso a ulteriori informazioni e contenuti correlati.
Ad esempio, quando si legge un articolo di notizie su un sito, i link possono portare a fonti correlate, approfondimenti o articoli correlati. Questo permette agli utenti di esplorare argomenti in modo approfondito.
Struttura dei menù e della navigazione Interna
I link sono anche utilizzati per strutturare i menù di navigazione interna dei siti web.
Ad esempio, un sito web può avere un menù principale con collegamenti alle pagine principali, come “Home,” “Chi Siamo,” “Servizi” e “Contatti.”
Ciascuna di queste opzioni di menù è un link che indirizza l’utente alla pagina corrispondente. Questa struttura semplifica la navigazione e consente agli utenti di trovare ciò di cui hanno bisogno in modo efficiente.
Backlink e interconnessione
I link non sono solo uno strumento per guidare la navigazione all’interno di un sito, ma anche per collegare risorse e contenuti tra siti web diversi. Quando un sito web inserisce un link verso un’altra risorsa esterna, si tratta di un link esterno. Allo stesso modo, quando un sito esterno inserisce un link verso il nostro sito si può parlare anche di backlink.
Questi links creano una rete di interconnessione tra siti web e risorse online. Possono essere utilizzati per riferire i lettori a fonti esterne, condividere approfondimenti o attribuire credito a risorse citate.
L’Importanza della qualità e della pertinenza dei link
Per un’esperienza utente ottimale, è importante che i link siano di alta qualità e pertinenti. Linkare a contenuti di bassa qualità o non correlati può confondere gli utenti e danneggiare la reputazione del sito. Inoltre, la struttura dei link dovrebbe essere chiara e coerente, con etichette descrittive che indichino chiaramente dove condurrà il link.
Una strategia di link efficace, sia internamente che esternamente, contribuisce notevolmente a rendere il web un luogo più accessibile, informativo ed interconnesso.
Link building: costruire fiducia e autorità
La link building è una pratica cruciale nel mondo del marketing online e dell’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO). Si tratta di una strategia che mira a ottenere link da altri siti web verso il proprio sito, al fine di costruire fiducia e autorità agli occhi dei motori di ricerca, oltre a fornire valore agli utenti. In questo articolo, esploreremo l’importanza della link building, i diversi tipi di link, e come costruire una strategia efficace.
Link Building: una fondamentale strategia SEO
I motori di ricerca, come Google, utilizzano algoritmi complessi per determinare quali siti web sono rilevanti e affidabili per le query degli utenti. Uno dei fattori chiave considerati da questi algoritmi è la quantità e la qualità dei link che puntano a un sito web. In altre parole, i motori di ricerca valutano la link building come un segno di affidabilità e autorevolezza di un sito.
Costruire autorità con Link Building
La link building è fondamentale per costruire l’autorità del tuo sito web. Maggiore è l’autorità del tuo sito, maggiore sarà la sua capacità di posizionarsi bene nei motori di ricerca. Gli algoritmi dei motori di ricerca valutano la quantità e la qualità dei backlink, quindi è essenziale concentrarsi su entrambi gli aspetti.
Errori di Link building da evitare
Mentre la link building è una strategia preziosa, è fondamentale evitare alcuni errori comuni:
Backlink di bassa qualità: ottenere backlink da siti di scarsa qualità o spam può danneggiare la tua reputazione online.
Anchor text non naturale: l’uso di anchor text irrilevanti o troppo ottimizzati può sollevare bandiere rosse per i motori di ricerca.
Guest posting eccessivo: se esageri con il guest posting, rischi di sembrare troppo auto-promozionale, il che può danneggiare la tua credibilità.
Link reciproci: lo scambio di link tra siti web può essere visto come una pratica non etica dai motori di ricerca.
Evitando questi errori si fa in modo che la link building costruisca fiducia e autorità online. Una strategia ben pianificata e attuata può migliorare notevolmente il posizionamento del tuo sito web nei motori di ricerca, oltre a fornire valore agli utenti.
Ricorda sempre di mirare a ottenere link di alta qualità.
Domande e risposte sui links
Cosa sono i link su Internet? I link, o collegamenti ipertestuali, sono elementi cliccabili su una pagina web che permettono di passare da una risorsa a un’altra all’interno di Internet.
Perché sono importanti i link sul web? I link facilitano la navigazione tra contenuti correlati, fornendo un’esperienza più fluida e interattiva per l’utente, e aiutano a costruire una rete di informazioni connesse.
Che differenza c’è tra link interni ed esterni? I link interni rimandano a pagine all’interno dello stesso sito web, mentre i link esterni portano l’utente a siti diversi.
Come influiscono i link sulla SEO di un sito web? I motori di ricerca considerano i link un fattore di ranking: un buon profilo di link (in entrata e uscita) può migliorare la visibilità di un sito web nei risultati di ricerca.
Cos’è un anchor text e perché è rilevante? L’anchor text è la parte visibile e cliccabile di un link. Deve essere descrittivo per aiutare i motori di ricerca e gli utenti a comprendere il contenuto della pagina collegata.
Qual è la differenza tra un link follow e nofollow? I link follow trasferiscono autorità da una pagina all’altra, mentre i link nofollow non passano valore SEO, indicando ai motori di ricerca di non considerare quel collegamento.
Come posso evitare di creare link rotti (broken links)? Mantenendo aggiornati i collegamenti e verificando regolarmente che i siti esterni non abbiano cambiato URL o siano stati rimossi.
Che ruolo hanno i link nei social media? I link condivisi sui social media possono aumentare il traffico verso un sito web e ampliare la visibilità del contenuto, sebbene spesso abbiano l’attributo nofollow.
Cosa sono i backlink e perché sono importanti? I backlink sono link che puntano al tuo sito da altre pagine web. Sono fondamentali per la SEO, in quanto rappresentano una sorta di voto di fiducia da altri siti.
I link possono influenzare l’accessibilità di un sito web? Sì, i link ben strutturati e descrittivi migliorano l’accessibilità, permettendo a tutti gli utenti, incluse persone con disabilità, di navigare più facilmente nel sito.
Nel mondo dei professionisti del marketing digitale , avere una dashboard SEO è essenziale per monitorare e ottimizzare la propria strategia SEO .
Che tu voglia monitorare le prestazioni del tuo sito web, tracciare il traffico di ricerca organico o perfezionare i tuoi sforzi SEO , una dashboard di reporting SEO ben strutturata può fornirti informazioni preziose.
In questo articolo esploreremo come creare una dashboard SEO efficace che sia in linea con i tuoi obiettivi aziendali , fornisca una chiara visualizzazione dei dati e ti aiuti a gestire la tua campagna SEO in modo più efficiente.
Perché hai bisogno di una dashboard SEO
Una dashboard SEO è più di un semplice strumento per tracciare i dati SEO . È un hub centrale per tutti i tuoi report SEO , che ti fornisce informazioni in tempo reale su metriche chiave che possono avere un impatto diretto sui tuoi sforzi di marketing .
Gli esperti di marketing digitale possono utilizzare queste dashboard per prendere decisioni informate, adattare rapidamente le strategie e mantenere l’intero team allineato con gli obiettivi aziendali .
Con una dashboard SEO puoi monitorare facilmente il traffico di ricerca organico , il tasso di conversione , il tasso di rimbalzo e altri dati importanti .
Se realizzato correttamente, ti consentirà di accedere ai dati provenienti da piattaforme chiave come Google Search Console e strumenti di analisi , offrendo una visione unificata delle prestazioni del tuo sito web.
Dashboard SEO di Semrush
Guida passo passo su come creare una dashboard SEO
Per creare una dashboard di reporting SEO funzionale ed efficace , devi seguire un approccio strutturato che tenga conto delle tue metriche chiave e delle fonti di dati. Ecco come procedere.
1. Definisci i tuoi obiettivi aziendali e i KPI
Prima di buttarti nella creazione della tua dashboard per SEO , inizia identificando i tuoi obiettivi aziendali e gli indicatori chiave di prestazione (KPI) che contano di più per te. Diverse aziende possono dare priorità a metriche diverse: alcune possono concentrarsi sul miglioramento del tasso di conversione , mentre altre possono mirare ad aumentare il traffico di ricerca organico . Comprendere come appare il successo per la tua campagna SEO ti aiuterà a scegliere i dati SEO giusti da monitorare.
Ad esempio, se gestisci un sito di e-commerce, vorrai monitorare il tasso di conversione del traffico di ricerca organico, delle visite alle pagine dei prodotti e delle vendite complessive. Per i siti Web basati sui contenuti, metriche come il tasso di rimbalzo e la durata della sessione potrebbero essere più critiche.
2. Scegli gli strumenti SEO e le fonti di dati giusti
Una dashboard SEO completa estrae dati da più fonti. Strumenti SEO come Google Search Console , Google Analytics, SEMrush, Ahrefs e Moz sono fondamentali per estrarre informazioni utili. Queste piattaforme ti forniscono una grande quantità di dati, come classifiche delle parole chiave, prestazioni del sito e profili di backlink, che sono essenziali per la tua dashboard di reporting .
Per semplificare il processo, puoi integrare questi strumenti tramite un’interfaccia drag and drop in piattaforme come Google Looker Studio, Tableau o altri strumenti di dashboard di marketing . Questi sistemi ti consentono di personalizzare facilmente la tua dashboard per SEO e di aggiornarla automaticamente in tempo reale .
3. Seleziona le metriche giuste da monitorare
Scegliere le metriche giuste è un passaggio fondamentale nella creazione di una dashboard SEO efficace , poiché assicura di concentrarsi sui dati che contano davvero per la strategia SEO e gli obiettivi aziendali generali . Ogni azienda può dare priorità a metriche diverse in base ai propri sforzi SEO , al pubblico di destinazione e agli obiettivi di marketing . Di seguito sono riportate le metriche chiave che ogni dashboard SEO dovrebbe includere, con uno sguardo più approfondito al motivo per cui sono essenziali per i marketer digitali .
Traffico di ricerca organico
Una delle metriche più importanti da monitorare in qualsiasi dashboard SEO è il traffico di ricerca organico . Questo si riferisce al numero di visitatori che arrivano al tuo sito Web tramite risultati di ricerca non a pagamento su motori di ricerca come Google. Il traffico organico è spesso un risultato diretto dei tuoi sforzi SEO, rendendolo un indicatore fondamentale di quanto bene il tuo sito si stia classificando per le parole chiave target.
Monitorando il traffico di ricerca organico puoi vedere l’impatto della tua campagna SEO sulla visibilità complessiva.
Tasso di conversione
Oltre a generare traffico, l’obiettivo finale della tua strategia SEO è convertire i visitatori in clienti o lead. Il tasso di conversione misura la percentuale di visitatori che completano un’azione desiderata sul tuo sito, come effettuare un acquisto, iscriversi a una newsletter o compilare un modulo di contatto.
Includere il tasso di conversione nella dashboard dei report SEO ti aiuta a valutare l’efficacia dei tuoi sforzi SEO non solo nel generare traffico, ma anche nel generare un coinvolgimento significativo.
Un tasso di conversione elevato suggerisce che le tue landing page e i tuoi contenuti sono in linea con le intenzioni dell’utente, mentre un tasso di conversione basso potrebbe indicare una discrepanza tra le parole chiave che stai prendendo di mira e le effettive esigenze del tuo pubblico.
Frequenza di rimbalzo
Il tasso di rimbalzo si riferisce alla percentuale di visitatori che abbandonano il tuo sito web dopo aver visualizzato solo una pagina. Un tasso di rimbalzo elevato può essere un indicatore del fatto che il tuo sito non fornisce le informazioni che gli utenti stanno cercando o che il contenuto non è abbastanza coinvolgente da incoraggiare un’ulteriore esplorazione.
Monitorare il tasso di rimbalzo nella dashboard per la SEO è essenziale per capire come gli utenti interagiscono con il tuo sito.
Un tasso di rimbalzo elevato potrebbe anche indicare tempi di caricamento della pagina lenti o problemi tecnici, che incidono negativamente sull’esperienza utente e sul posizionamento nei risultati di ricerca.
Classifiche delle parole chiave
Le classifiche delle parole chiave misurano dove il tuo sito web appare nei risultati dei motori di ricerca per parole chiave o frasi specifiche. Monitorare le tue classifiche nel tempo ti aiuta a comprendere il successo della tua campagna SEO e se i tuoi contenuti soddisfano le richieste del tuo pubblico di riferimento.
Quando imposti la dashboard dei report SEO , è importante includere non solo le classifiche per le parole chiave primarie, ma anche per le parole chiave a coda lunga.
Le parole chiave a coda lunga, più specifiche e meno competitive, spesso generano traffico con un tasso di conversione più elevato.
Puoi anche monitorare i cambiamenti nelle posizioni di ranking in seguito agli aggiornamenti dell’algoritmo o ai cambiamenti nella tua strategia SEO .
Backlink e domini di riferimento
I backlink, ovvero i link da altri siti web che puntano al tuo sito, sono una componente cruciale di qualsiasi strategia SEO . I backlink di alta qualità da siti affidabili segnalano ai motori di ricerca che il tuo sito web è autorevole e affidabile, il che può aumentare significativamente il tuo posizionamento.
Nella tua dashboard SEO , dovresti tenere traccia del numero di backlink e della qualità dei domini di riferimento. Questi dati possono aiutarti a valutare il successo delle tue campagne di link building e a identificare opportunità di miglioramento.
Inoltre, il monitoraggio dei backlink aiuta a garantire che il tuo sito non attragga link dannosi o spam, che potrebbero avere un impatto negativo sul tuo posizionamento.
Velocità di pagina e Core Web Vitals
Con l’attenzione di Google sull’esperienza utente, la velocità della pagina e i Core Web Vitals sono diventati sempre più importanti per le prestazioni SEO. Queste metriche valutano la velocità di caricamento del tuo sito, quanto è interattivo e quanto rimane stabile durante il caricamento dei contenuti.
Le pagine che si caricano lentamente possono causare tassi di rimbalzo più elevati, una scarsa esperienza utente e un posizionamento più basso nei risultati di ricerca.
Incorporare le metriche della velocità di pagina nella dashboard SEO ti consente di individuare i colli di bottiglia delle prestazioni e migliorare gli aspetti tecnici del tuo sito. Ciò può includere la riduzione delle dimensioni delle immagini, l’ottimizzazione del codice o lo sfruttamento della cache del browser per garantire tempi di caricamento più rapidi, in particolare sui dispositivi mobili.
Metriche di coinvolgimento degli utenti
Il monitoraggio delle metriche di coinvolgimento degli utenti, come tempo sulla pagina , pagine per sessione e profondità di scorrimento, fornisce ulteriori informazioni su come i visitatori interagiscono con i tuoi contenuti. Livelli elevati di coinvolgimento suggeriscono che i tuoi contenuti stanno riscuotendo successo tra gli utenti, mentre un basso coinvolgimento potrebbe indicare che i tuoi contenuti necessitano di miglioramenti.
Ad esempio, se gli utenti trascorrono molto tempo sui post del tuo blog o leggono più pagine in una sessione, è una buona indicazione che la tua strategia SEO sta attraendo traffico pertinente. Queste informazioni ti consentono di perfezionare i tuoi contenuti per adattarli meglio all’intento dell’utente e aumentare il coinvolgimento.
Traffico e prestazioni mobili
Con un numero sempre maggiore di utenti che navigano sul web su dispositivi mobili, è fondamentale monitorare le metriche delle prestazioni specifiche per i dispositivi mobili. La tua dashboard SEO dovrebbe includere dati sul traffico mobile , nonché velocità e prestazioni del sito mobile.
Google dà priorità all’indicizzazione mobile-first, il che significa che la versione mobile del tuo sito web è il fattore principale per determinare il tuo posizionamento.
Assicurarti che la tua esperienza su dispositivi mobili sia ottimizzata ti aiuterà a mantenere un buon posizionamento e ad attrarre utenti che preferiscono cercare e navigare su smartphone o tablet.
4. Personalizzare la visualizzazione dei dati per una facile interpretazione
Una buona visualizzazione dei dati rende le informazioni complesse più facili da comprendere. La dashboard dei report SEO dovrebbe essere organizzata visivamente in modo da consentire a te e ai membri del tuo team di interpretare rapidamente le metriche chiave. Piattaforme come Google Data Studio offrono modelli personalizzabili che puoi modificare in base ai tuoi obiettivi aziendali .
Grafici, diagrammi e tabelle sono essenziali per mostrare le tendenze nel traffico di ricerca organico , classifiche delle parole chiave e tasso di conversione . Strumenti come SEMrush e Ahrefs forniscono anche widget personalizzati che puoi integrare direttamente nella tua dashboard SEO per visualizzare backlink, performance delle parole chiave e audit SEO tecnici.
5. Imposta report automatizzati per informazioni in tempo reale
L’ultimo passaggio nella creazione della tua dashboard SEO è impostare un reporting automatico. La maggior parte degli strumenti SEO e delle piattaforme di dashboard di marketing offre la possibilità di estrarre dati in tempo reale o pianificare aggiornamenti regolari, assicurando che il tuo reporting SEO sia sempre aggiornato.
Questa funzionalità è particolarmente utile per i team più grandi, poiché consente a tutti i membri del team di accedere ai dati SEO più recenti senza dover recuperare manualmente le informazioni. Con i dati in tempo reale , puoi identificare rapidamente i problemi, adattare la tua campagna SEO e garantire che i tuoi sforzi di marketing rimangano allineati con i tuoi obiettivi aziendali .
Vantaggi di una dashboard SEO efficace
Avere una dashboard SEO ben strutturata può trasformare il modo in cui affronti la tua strategia SEO . Innanzitutto, semplifica i tuoi report SEO , facendoti risparmiare tempo e riducendo la necessità di recupero manuale dei dati. Avrai anche accesso a informazioni chiave in tempo reale , che possono aiutarti a rispondere rapidamente a qualsiasi fluttuazione nel traffico di ricerca organico o a improvvisi cambiamenti nelle classifiche delle parole chiave.
Inoltre, una dashboard SEO può aiutarti a dimostrare il valore dei tuoi sforzi SEO agli stakeholder o ai clienti. Con report visivi chiari e concisi, puoi mostrare miglioramenti nel tasso di conversione , nel tasso di rimbalzo e nelle prestazioni complessive del sito web, rafforzando l’efficacia dei tuoi sforzi di marketing .
Domande frequenti su come creare una dashboard SEO
Cos’è una dashboard SEO?
Una dashboard SEO è uno strumento che fornisce una visione centralizzata delle principali metriche SEO, come traffico organico, frequenza di rimbalzo e classifiche delle parole chiave, aiutando i professionisti del marketing digitale a monitorare i propri sforzi SEO in tempo reale.
Perché è importante una dashboard SEO?
Una dashboard SEO aiuta le aziende a monitorare le prestazioni del proprio sito web, a tracciare l’efficacia delle campagne SEO e a prendere decisioni basate sui dati per migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca e i tassi di conversione.
Quali metriche dovrebbero essere incluse in una dashboard SEO?
Parametri quali traffico di ricerca organico, frequenza di rimbalzo, tasso di conversione, classifiche delle parole chiave e backlink sono fondamentali per una dashboard SEO completa.
Come faccio a impostare una dashboard SEO?
Per impostare una dashboard SEO, scegli gli strumenti SEO giusti (ad esempio Google Analytics, SEMrush), identifica le metriche chiave e integrale in una piattaforma di dashboard come Google Looker Studio o Tableau.
Quali sono gli strumenti migliori per creare una dashboard SEO?
Tra gli strumenti migliori ci sono Google Looker Studio, Google Analytics, Google Search Console, SEMrush, Ahrefs e Moz.
Con quale frequenza dovrei aggiornare la mia dashboard SEO?
L’ideale sarebbe che la dashboard SEO venisse aggiornata in tempo reale o almeno su base giornaliera o settimanale, per fornire dati aggiornati utili al processo decisionale.
Posso creare una dashboard SEO senza saper programmare?
Sì, piattaforme come Google Data Studio e Tableau offrono funzionalità drag-and-drop, che consentono di creare una dashboard SEO senza alcuna conoscenza di programmazione.
Come posso utilizzare una dashboard SEO per monitorare i tassi di conversione?
Puoi integrare Google Analytics nella tua dashboard SEO per monitorare quanti visitatori provenienti dalla ricerca organica si convertono in lead o clienti, ottenendo così informazioni sulle prestazioni del tuo sito web.
Qual è la differenza tra una dashboard SEO e una dashboard di marketing?
Una dashboard SEO si concentra specificamente sulle metriche relative alla SEO, mentre una dashboard di marketing tiene traccia di metriche più ampie come il traffico complessivo, le campagne a pagamento e le prestazioni dei social media.
Come posso visualizzare i dati SEO in una dashboard SEO?
È possibile utilizzare grafici, tabelle e diagrammi per visualizzare punti dati quali classifiche delle parole chiave, tendenze del traffico e frequenza di rimbalzo, semplificando l’interpretazione dei dati e l’azione su di essi.
Una delle domande che un esperto SEO si pone già in fase di prima strategia SEO è se e quando compilare il disavow file.
Il Google Disavow file è uno strumento fondamentale per chi si occupa di digital marketing e SEO. Esso consente di segnalare a Google i backlink che si ritengono dannosi o di bassa qualità, affinché vengano ignorati dall’algoritmo del motore di ricerca. Ma cos’è esattamente il disavow file, come funziona, e soprattutto, come si può creare? In questo articolo esploreremo tutti questi aspetti in maniera approfondita.
Il disavow file è un file di testo che può essere caricato tramite la Google Search Console per indicare a Google di ignorare specifici backlink che puntano al tuo sito web. Questo strumento è stato introdotto da Google nel 2012 in risposta alle crescenti preoccupazioni riguardo al negative SEO, una pratica scorretta dove i concorrenti cercano di abbassare il ranking di un sito bombardandolo con link tossici o di bassa qualità.
Questi link dannosi possono provenire da siti web spam, reti di link a pagamento o altre fonti non affidabili. Senza il disavow tool, tali collegamenti potrebbero influire negativamente sul profilo di backlink del sito, abbassando il suo ranking nei risultati dei motori di ricerca.
Perché è importante il disavow file?
Utilizzare il disavow tool è cruciale per mantenere un profilo di backlink pulito e salvaguardare il posizionamento del proprio sito web. Quando Google rileva backlink dannosi, può penalizzare il sito, riducendo la sua visibilità nei risultati di ricerca. Sebbene Google sia abbastanza intelligente da ignorare molti link di bassa qualità, alcuni possono comunque passare inosservati e danneggiare la tua SEO.
Il disavow file consente di rifiutare manualmente i backlink che si considerano pericolosi. Questo strumento dovrebbe essere usato con cautela, poiché escludere i backlink sbagliati potrebbe avere un impatto negativo sulla SEO. Perciò, prima di procedere, è consigliabile effettuare un accurato backlink audit.
Come creare il disavow file
La creazione di un disavow file è un processo abbastanza semplice, ma richiede attenzione e precisione. Ecco una guida dettagliata su come procedere:
Analisi dei backlink Prima di tutto, è necessario identificare i backlink che possono essere dannosi per il tuo sito. Questo può essere fatto utilizzando vari strumenti di analisi dei backlink, come Ahrefs, SEMrush o Moz. Questi strumenti forniscono una panoramica completa del profilo di backlink del tuo sito, evidenziando i link tossici o sospetti.
Creazione del file di testo Una volta identificati i backlink dannosi, il passo successivo è creare un file di testo (.txt) che includa gli URL o i domini che vuoi disconoscere. Si tratta sostanzialmente di un elenco per rifiutare i link. Ogni backlink deve essere inserito in una riga separata. Se vuoi disconoscere un intero dominio, puoi utilizzare il prefisso “domain:” seguito dal nome del dominio (es. domain .com). È importante notare che ogni riga deve contenere un solo URL o dominio.
Caricamento del disavow file Dopo aver creato il file, il passo successivo è caricare il file sulla Google Search Console utilizzando il disavow link tool. Accedi alla sezione “Disavow links” e carica il file che hai appena creato. Una volta caricato, Google inizierà a ignorare i backlink elencati nel file.
Monitoraggio e aggiornamento Dopo aver caricato il disavow file, è importante monitorare i risultati nel tempo. Puoi farlo tramite la Google Search Console e altri strumenti di analisi SEO. Se noti ulteriori link dannosi, puoi aggiornare il file e ricaricarlo. Ricorda che il processo di disconoscimento può richiedere diverse settimane prima di avere effetto, cioè che i backlinks indicati verranno ignorati da google.
In questo esempio, il file disavow contiene tre URL di siti web che il proprietario del sito web non desidera che Google consideri nella valutazione del proprio sito web.
Ecco un altro esempio, più dettagliato:
# Disavow file per il sito web www.miodominio.it
# Link a siti web di bassa qualità
https://www.esempio1.com/categoria-dannosa/
https://www.esempio2.com/pagina-spam/
https://www.esempio3.com/contenuti-dannosi/
# Link a siti web con contenuti dannosi
https://www.esempio4.com/pagina-con-virus/
https://www.esempio5.com/pagina-con-malware/
https://www.esempio6.com/pagina-con-contenuti-illegali/
# Link a siti web che sono stati penalizzati dai motori di ricerca
https://www.esempio7.com/penalizzato-per-spam/
https://www.esempio8.com/penalizzato-per-contenuti-ripetuti/
https://www.esempio9.com/penalizzato-per-link-dannosi/
In questo esempio, il file disavow contiene link a siti web che sono stati identificati come dannosi per il sito web www.miodominio.it. I link sono stati classificati in base al tipo di danno che possono causare: bassa qualità, contenuti dannosi o penalizzazione da parte dei motori di ricerca.
Disavow backlinks e considerazioni finali
Il disavow tool è uno strumento potente che può proteggere il tuo sito web da backlink indesiderati e migliorare la sua posizione nei risultati di ricerca. Tuttavia, deve essere utilizzato con cautela e solo dopo aver condotto un approfondito backlink audit. Ignorare i link dannosi potrebbe costare caro in termini di visibilità, mentre un uso improprio del disavow file potrebbe far perdere al sito link utili.
Ricorda che non tutti i link di bassa qualità devono essere disconosciuti, poiché Google è capace di filtrare molti di questi automaticamente. Tuttavia, se ti trovi di fronte a un attacco di negative SEO o noti un significativo calo nel ranking, utilizzare lo strumento di disconoscimento potrebbe essere la soluzione giusta.
Domande Frequenti
Cos’è il disavow file? È un file di testo utilizzato per chiedere a Google di ignorare specifici backlink dannosi o indesiderati.
Quando dovrei usare il disavow tool? Quando noti un aumento di link dannosi o se sospetti un attacco di negative SEO.
Posso rimuovere singoli URL con il disavow file? Sì, è possibile indicare singoli URL o interi domini da ignorare.
Come si carica un disavow file su Google? Il file può essere caricato tramite la Google Search Console, nella sezione “Disavow Links”.
Quanto tempo ci vuole perché Google ignori i link? Il processo può richiedere diverse settimane, a seconda della frequenza di scansione del sito.
Posso aggiornare un disavow file esistente? Sì, puoi aggiornare e ricaricare il file ogni volta che identifichi nuovi backlink da disconoscere.
Cosa succede se disconosco un link utile? Il sito potrebbe perdere un backlink prezioso, influenzando negativamente il ranking.
Quali strumenti posso usare per identificare backlink dannosi? Ahrefs, SEMrush, Moz, e la Google Search Console sono tra i più popolari.
Cosa sono i link tossici? Sono backlink provenienti da siti di spam o non affidabili che possono danneggiare la SEO di un sito.
Il disavow tool è necessario per tutti i siti? Non sempre. È consigliato principalmente per siti con backlink problematici o sospetti.
Dal 1° luglio 2024, le proprietà Google Analytics 4 sostituiranno completamente le proprietà Universal Analytics. A partire da quella data, Google inizierà a disattivare tutti i servizi e le API di Universal Analytics. Se non hai ancora completato la migrazione, è fondamentale iniziare subito.
Esportazione dei dati: proteggi le tue informazioni
Per mantenere l’accesso ai dati delle proprietà Universal Analytics, è necessario scaricarli o esportarli immediatamente. Segui questi passaggi cruciali:
Scarica i dati: Utilizza i metodi indicati nel Centro assistenza Google Analytics per scaricare tutti i dati necessari.
Google eliminerà definitivamente i dati che non verranno esportati entro il termine previsto, rendendoli irrecuperabili.
Integrazione di prodotti: cosa cambia
Dopo la disattivazione dei servizi, i dati e le impostazioni di Universal Analytics non saranno più disponibili tramite le integrazioni per inserzionisti, publisher o altri prodotti. Ecco alcune delle principali conseguenze:
Obiettivi e-commerce: Gli obiettivi e le transazioni e-commerce di Universal Analytics non misureranno più le nuove conversioni, influenzando il rendimento delle campagne pubblicitarie.
Elenchi segmenti di pubblico: Gli elenchi dei segmenti di pubblico di Universal Analytics verranno chiusi, con conseguenze sull’attivazione e sul rendimento dei media delle campagne pubblicitarie.
Richieste API: Le richieste API relative alle proprietà Universal Analytics non riusciranno, inclusa l’API User Deletion. Strumenti come Looker Studio non mostreranno più i dati di Universal Analytics.
Attribuzione dati: I progetti di attribuzione che facevano parte della versione beta di attribuzione in Google Analytics verranno eliminati.
Azioni da intraprendere subito
Per evitare la perdita dei dati e garantire una transizione senza intoppi a Google Analytics 4, è essenziale:
Completare la migrazione: Segui la guida alla migrazione fornita da Google per iniziare il passaggio a Google Analytics 4.
Esportare i dati storici: Richiedi l’esportazione e il backfill dei dati storici delle proprietà Universal Analytics 360 in BigQuery entro il 30 giugno 2024.
Prepara la tua azienda al cambiamento e assicurati di non perdere informazioni preziose durante la transizione a Google Analytics 4.
Domande Frequenti
1. Cosa succede ai miei dati di Universal Analytics dopo il 1° luglio 2024? Google eliminerà definitivamente i dati che non verranno esportati entro il termine previsto, rendendoli irrecuperabili.
2. Posso continuare a utilizzare Universal Analytics dopo il 1° luglio 2024? No, tutti i servizi e le API di Universal Analytics saranno disattivati a partire da quella data.
3. Come posso esportare i miei dati da Universal Analytics? Puoi scaricare o esportare i dati utilizzando i metodi indicati nel Centro assistenza Google Analytics. Per Universal Analytics 360, è consigliabile utilizzare l’integrazione BigQuery.
4. Cosa succede alle mie campagne pubblicitarie che utilizzano i dati di Universal Analytics? Le nuove conversioni non verranno misurate e gli elenchi dei segmenti di pubblico verranno chiusi, influenzando il rendimento delle campagne pubblicitarie.
5. Gli strumenti basati su API continueranno a funzionare? No, strumenti come Looker Studio non mostreranno più i dati di Universal Analytics dopo la disattivazione delle API.
6. Come posso iniziare la migrazione a Google Analytics 4? Consulta la guida alla migrazione fornita da Google per iniziare il passaggio oggi stesso.
7. Cosa succede ai progetti di attribuzione in beta? I progetti di attribuzione che facevano parte della versione beta di attribuzione in Google Analytics verranno eliminati.
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