accessibilita digitale
L’accessibilità è un processo, non un obiettivo da raggiungere una sola volta. Richiede consapevolezza, aggiornamento costante e un impegno condiviso.
Dopstart ti accompagna in ogni fase: dalla valutazione iniziale alla pubblicazione della dichiarazione di accessibilità, offrendo una prima consulenza gratuita. Inizia oggi.
L’accessibilità digitale è oggi una responsabilità concreta per tutte le realtà che operano online, pubbliche o private. Riguarda non solo il rispetto delle normative, ma anche la volontà di offrire esperienze inclusive e senza barriere. Che tu sia un designer, uno sviluppatore, un responsabile comunicazione o il titolare di un’azienda, sapere come iniziare a rendere accessibile il tuo sito web è il primo passo per costruire un ambiente digitale più equo per tutti.
In questo articolo troverai indicazioni chiare su obblighi, buone pratiche, strumenti e risorse utili per avviare un percorso di accessibilità solido e conforme.
L’accessibilità digitale è la capacità di siti web, applicazioni, documenti digitali e servizi online di essere utilizzabili da tutte le persone, incluse quelle con disabilità permanenti o temporanee. Questo significa progettare e sviluppare contenuti che possano essere percepiti, compresi, navigati e interagiti da chiunque, indipendentemente dalle proprie condizioni fisiche, sensoriali o cognitive.
Molte persone non vedono le immagini e usano lettori di schermo. È fondamentale usare l’attributo alt
.
<img src="logo-azienda.png" alt="Logo dell'azienda Dopstart">
I campi dei form devono avere etichette chiare per essere compresi da chi utilizza screen reader.
<label for="email">Indirizzo email</label>
<input type="email" id="email" name="email">
Un sito accessibile consente la navigazione solo tramite tastiera. I link e i pulsanti devono essere focalizzabili:
<a href="/contatti" tabindex="0">Contattaci</a>
Oppure con role
espliciti in caso di componenti custom:
<div role="button" tabindex="0" >
Il testo deve avere un contrasto sufficiente rispetto allo sfondo. Le WCAG raccomandano un rapporto minimo 4.5:1 per il testo normale.
Poco accessibile:
color: #777;
background-color: #fff;
Accessibile:
color: #000;
background-color: #fff;
In Italia, la base normativa dell’accessibilità dei siti web è rappresentata dalla Legge n. 4 del 9 gennaio 2004, conoLa base giuridica: la Legge Stanca
Il punto di partenza per l’accessibilità dei siti web in Italia è la Legge 4 del 9 gennaio 2004, conosciuta come Legge Stanca, che impone alle Pubbliche Amministrazioni di garantire l’accessibilità digitale dei propri servizi informatici.
L’obiettivo è garantire pari opportunità di accesso anche alle persone con disabilità, e di ridurre il digital divide.
Articolo chiave:
“La presente legge ha lo scopo di garantire il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione alle persone disabili”.
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) è l’organismo incaricato di:
Le Linee Guida AGID sull’accessibilità stabiliscono gli standard tecnici, i criteri di conformità e gli strumenti per rendere accessibili:
Le Linee Guida si basano sulle WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines), che definiscono 4 principi fondamentali:
Ogni principio ha successivi criteri da soddisfare per raggiungere i livelli A, AA o AAA.
Obbligo legale in Italia: conformità almeno al livello WCAG 2.1 AA.
Tutti i siti della PA devono pubblicare una dichiarazione di accessibilità conforme al modello europeo. Questa deve indicare:
Esempio: https://form.agid.gov.it
AGID richiede che anche i documenti allegati siano accessibili. Un PDF accessibile:
Puoi usare strumenti come Adobe Acrobat Pro o LibreOffice per creare PDF accessibili.
Fino a pochi anni fa, il concetto di accessibilità digitale era spesso percepito come un’esclusiva della Pubblica Amministrazione, in virtù del suo dovere istituzionale di garantire l’accesso ai servizi da parte di tutti i cittadini. Ma dal 2022, qualcosa è cambiato radicalmente.
Con l’adozione della Direttiva Europea sull’accessibilità dei prodotti e dei servizi (European Accessibility Act), anche il settore privato è stato coinvolto. In Italia, questa direttiva è stata recepita con il Decreto Legislativo 82/2022, che ha introdotto l’obbligo di accessibilità anche per alcune imprese private.
Le Linee Guida Accessibilità per i Privati, pubblicate da AGID, precisano i soggetti tenuti al rispetto dei requisiti di accessibilità:
Esempi concreti di soggetti coinvolti:
Le aziende coinvolte devono:
L’accessibilità non è più solo una buona pratica, ma un vero e proprio obbligo normativo anche per il settore privato.
Si tratta di un cambio di paradigma: l’accessibilità digitale entra a far parte del compliance aziendale, al pari della protezione dei dati (GDPR) o della sicurezza informatica.
Inoltre, il rispetto dell’accessibilità:
Una compagnia assicurativa con più di 500 milioni di fatturato dovrà assicurarsi che:
AGID e il Garante possono effettuare controlli e applicare sanzioni amministrative, in caso di:
Se la tua azienda rientra nei soggetti obbligati o vuole anticipare gli obblighi normativi, Dopstart può supportarti nell’analisi del sito, nella conformità tecnica e nella redazione della dichiarazione. La prima consulenza è gratuita. L’accessibilità non è più solo un valore etico, ma un vero e proprio obbligo legale, anche nel settore privato.
L’accessibilità digitale non è solo una questione di codice e normative: inizia già nella fase di progettazione. Il design accessibile significa pensare fin dall’inizio a un’interfaccia che possa essere usata da tutti, indipendentemente da età, abilità fisiche, condizioni temporanee o strumenti tecnologici.
Un buon design:
1. Contrasto sufficiente tra testo e sfondo
Per rendere i contenuti leggibili anche da persone ipovedenti o in ambienti difficili (sole, schermo sporco ecc.).
Esempio CSS:
body {
color: #000; /* testo nero */
background-color: #ffffff; /* sfondo bianco */
}
WCAG raccomanda un contrasto minimo di 4.5:1 per il testo normale.
2. Tipografia leggibile
Evita font decorativi o troppo piccoli. Usa un’interlinea adeguata e testi allineati a sinistra.
Buona prassi CSS:
p {
font-family: Arial, sans-serif;
font-size: 1rem;
line-height: 1.6;
text-align: left;
}
3. Navigazione semplice e coerente
Tutti i contenuti devono essere accessibili da tastiera, con una struttura logica e coerente dei menu.
Struttura HTML con landmarks semantici:
<header>...</header>
<nav>...</nav>
<main>...</main>
<footer>...</footer>
4. Pulsanti e link chiari e grandi abbastanza
Evita elementi troppo piccoli da cliccare. Aggiungi sempre il testo alternativo visibile.
<a href="/contatti" class="button">Contattaci</a>
.button {
padding: 12px 24px;
font-size: 1rem;
}
5. Feedback visivi e testuali
Ogni azione (invio form, errore, caricamento) deve generare un feedback chiaro, anche per chi non sente o non vede.
Esempio:
<p role="alert">Hai dimenticato di inserire l’email.</p>
AGID ha pubblicato le Linee Guida di Design per i servizi digitali della PA, che definiscono:
Pensare in ottica accessibile conviene a tutti. Migliora l’esperienza utente per ogni tipo di visitatore, riduce il tasso di abbandono, aumenta la visibilità nei motori di ricerca (grazie alla SEO accessibile) e rende il brand più etico e affidabile.
Inoltre, in un contesto sempre più digitale, ignorare l’accessibilità significa escludere una fetta importante della popolazione da contenuti e servizi. È un danno non solo etico, ma anche economico.
Rendere un sito accessibile non è un’operazione da fare una volta sola, ma un percorso continuo di miglioramento e responsabilità. Che tu stia partendo da zero o debba aggiornare un sito esistente, l’accessibilità digitale inizia da piccoli passi consapevoli e si basa su norme tecniche, buon senso progettuale e strumenti dedicati.
Effettua un audit del sito per identificare:
Strumenti utili:
Consulta le WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines) e verifica la conformità ai criteri di livello AA, obbligatori in Italia.
Esempio:
alt
alle immagini:<img src="logo.png" alt="Logo dell’azienda Dopstart">
Evita <div>
e <span>
per strutture importanti. Utilizza tag semantici come:
<header>, <nav>, <main>, <section>, <article>, <footer>
Esempio corretto:
<main>
<section>
<h1>Chi siamo</h1>
<p>Benvenuti nel nostro sito...</p>
</section>
</main>
Tutti gli elementi interattivi devono poter essere raggiunti e attivati con Tab + Invio.
Aggiungi tabindex="0"
a elementi custom e role
semantici:
<div role="button" tabindex="0" >
Ogni campo del form deve avere una label associata:
<label for="email">Email</label>
<input type="email" id="email" name="email" required>
Tutti i documenti scaricabili devono essere accessibili, con:
Usa strumenti come Acrobat Pro, LibreOffice, Microsoft Word Checker.
Se sei una PA o un soggetto obbligato, compila e pubblica la tua dichiarazione di accessibilità su form.agid.gov.it.
L’accessibilità è cultura progettuale. Forma chi si occupa di contenuti, design e sviluppo. Rivedi periodicamente il sito per mantenerlo aggiornato.
Vuoi iniziare subito a rendere il tuo sito più accessibile e conforme alle Linee Guida AGID?
Scarica la checklist Dopstart con tutti i passaggi fondamentali in italiano e in inglese per iniziare oggi stesso il tuo percorso verso l’accessibilità digitale.
Se la tua azienda o la tua amministrazione pubblica vuole rendere il proprio sito conforme agli standard di accessibilità web, Dopstart offre una prima consulenza gratuita. Possiamo accompagnarti in tutto il processo: analisi, progettazione accessibile, sviluppo, test e monitoraggio della conformità alle Linee Guida AGID. Scrivici per capire insieme come costruire un web davvero inclusivo.
1. Cosa si intende per accessibilità digitale?
È la capacità di siti, app e servizi informatici di essere fruibili da chiunque, anche con disabilità.
2. Cos’è la Legge Stanca?
È la legge italiana che impone la conformità all’accessibilità dei siti della PA.
3. Le aziende private devono rispettare l’accessibilità?
Sì, se superano determinati limiti di fatturato o offrono servizi pubblici essenziali.
4. Quali sono i livelli WCAG?
Tre: A, AA e AAA. La normativa italiana richiede il livello AA.
5. Cosa contiene la dichiarazione di accessibilità?
Descrive il livello di conformità del sito, gli eventuali contenuti non accessibili e come segnalarli.
6. Qual è il ruolo dell’AGID?
L’AGID fornisce le Linee Guida e monitora la conformità dei siti della PA.
7. Come si testa un sito per l’accessibilità?
Con validatori automatici, test manuali e prove con tecnologie assistive.
8. L’accessibilità è utile anche per chi non ha disabilità?
Sì, migliora l’esperienza per tutti, specialmente in mobilità o con connessioni lente.
9. Qual è la differenza tra accessibilità e usabilità?
L’accessibilità riguarda l’inclusione; l’usabilità riguarda la facilità d’uso per tutti.
10. Dopstart può aiutarmi a rendere accessibile il mio sito?
Sì, offriamo consulenza e supporto completo, partendo da una prima analisi gratuita.
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