Autore: Dopstart

  • Prova virtualmente i vestiti con l’IA di Google

    Prova virtualmente i vestiti con l’IA di Google

    Google lancia uno strumento per la prova virtuale dei vestiti con tecnologia IA generativa.

    Google ha appena lanciato una nuova funzione che permette agli utenti di provare virtualmente i vestiti mentre fanno shopping online. Grazie a un sistema avanzato di intelligenza artificiale (IA) generativa, è possibile vedere come vari abiti si adattano su una gamma diversificata di modelli.

    Questo strumento è stato progettato per risolvere le sfide legate ai dettagli complessi e alla copertura dei vestiti, fornendo immagini realistiche degli abiti direttamente su Google Search.

    Da ora, è possibile provare virtualmente vestiti di centinaia di brand, tra cui SIMKHAI, Boden, Staud, Sandro e Maje.

    Shopping online senza sorprese

    Fare shopping online può essere divertente, ma spesso comporta il rischio di acquistare qualcosa che non si adatta come ci si aspetta. Per questo, Google ha introdotto una funzione di prova virtuale l’anno scorso per le magliette, che ha aiutato gli acquirenti a vedere ogni dettaglio, dalle pieghe alle ombre dei tessuti.

    Questo strumento si è dimostrato efficace, portando a un aumento del 60% delle visualizzazioni di immagini di alta qualità su Google. Ora, Google ha esteso questa funzionalità anche ai vestiti, una delle categorie di abbigliamento più cercate.

    Come funziona la prova virtuale

    Il nuovo strumento di prova virtuale è semplice da usare. Se ti trovi negli Stati Uniti, basta cercare un abito su Google e cliccare su uno che ha il badge “prova“.

    Potrai vedere come il vestito appare su un’ampia gamma di modelli, con taglie che vanno dalla XXS alla XXXL. Puoi selezionare un modello che rispecchia il tuo fisico per avere una rappresentazione più accurata di come ti starà l’abito.

    Prova virtuale vestiti Simkhai

    La tecnologia dietro lo strumento

    Questo innovativo strumento è reso possibile grazie a una tecnologia di IA generativa chiamata diffusione, che genera pixel da zero per creare immagini realistiche degli abiti sui modelli.

    Per adattare questa tecnologia ai vestiti, che sono spesso più complessi delle magliette, Google ha dovuto sviluppare un approccio chiamato “strategia di allenamento progressivo”, in cui le immagini a bassa risoluzione vengono gradualmente allenate a risoluzioni più alte.

    Inoltre, Google ha sviluppato una nuova tecnica chiamata VTO-UDiT, che preserva i dettagli del corpo dei modelli, offrendo così un’immagine accurata sia del vestito che della persona che lo indossa.

    Prova i vestiti direttamente dalle passerelle

    Con l’arrivo della stagione autunnale, centinaia di brand stanno presentando le loro collezioni a New York. Dopo la sfilata di SIMKHAI, gli utenti potranno provare virtualmente alcuni vestiti della collezione direttamente dalle passerelle e preordinarli dal sito del brand. Anche se l’attenzione è rivolta a New York Fashion Week, sarà comunque possibile provare virtualmente vestiti e magliette da centinaia di brand.

    Che ne pensi? Lascia un commento qui sotto e facci sapere la tua opinione!

    Domande e risposte

    Cos’è la prova virtuale dei vestiti su Google?
    La prova virtuale è una funzione che ti permette di vedere come i vestiti si adatteranno a modelli di diverse taglie utilizzando l’intelligenza artificiale.

    Come funziona la prova virtuale?
    Basta cercare un vestito su Google e cliccare su uno che abbia il badge “prova”. Potrai scegliere un modello di varie taglie e vedere come il vestito apparirà.

    In quali paesi è disponibile questa funzione?
    Attualmente, la prova virtuale è disponibile solo negli Stati Uniti.

    Quali marchi partecipano alla prova virtuale?
    Centinaia di marchi partecipano, tra cui SIMKHAI, Boden, Staud, Sandro e Maje.

    È possibile provare anche altri capi oltre ai vestiti?
    Sì, l’anno scorso Google ha lanciato questa funzione per le magliette e ora è disponibile anche per i vestiti.

    La prova virtuale funziona su dispositivi mobili?
    Sì, la funzione è disponibile su dispositivi mobili e desktop.

    Come fa Google a creare immagini realistiche dei vestiti sui modelli?
    Google utilizza un’innovativa tecnologia di intelligenza artificiale chiamata diffusione per generare immagini realistiche.

    La prova virtuale è precisa al 100%?
    Sebbene la tecnologia sia molto avanzata, la prova virtuale offre una rappresentazione accurata ma potrebbe non riflettere perfettamente ogni dettaglio fisico.

    Posso acquistare i vestiti direttamente dopo averli provati virtualmente?
    Sì, una volta scelto il vestito, puoi cliccare sul link per essere reindirizzato al sito del rivenditore e acquistarlo.

    Quanto spesso Google aggiunge nuovi marchi o capi di abbigliamento?
    Google aggiorna regolarmente i marchi disponibili e aggiunge nuovi capi in base alle collaborazioni e alle stagioni.

  • Cosa è un link? Un tuffo nell’ipertesto e oltre

    Cosa è un link? Un tuffo nell’ipertesto e oltre

    (articolo aggiornato il giorno 9 settembre 2024)

    I link sono come le vie di una città gigante chiamata Internet. Sono strade che ci consentono di spostarci da una parte all’altra, di esplorare nuovi luoghi e di scoprire tesori nascosti.

    In questo articolo, esamineremo da vicino il concetto di link e la loro importanza in varie sfere di Internet, inclusi l’ipertesto, l’esperienza utente, la link building e gli errori da evitare, l’autorità delle pagine, la SEO, la “link popularity” e altro.

    Indice

    Iniziamo con la definizione di link.

    Un link (o collegamento ipertestuale) è un elemento su una pagina web che consente agli utenti di navigare verso un’altra pagina o una risorsa su Internet. I link possono puntare a diverse destinazioni, come altre pagine del sito, pagine di altri siti, immagini, video o documenti.

    I link sono una delle fondamenta del web, consentendo agli utenti di spostarsi facilmente tra diverse risorse e contenuti sia all’interno del sito web, sia all’esterno di esso.

    I link sono costituiti da un testo o un’immagine cliccabili che, quando vengono selezionati (cliccati), reindirizzano l’utente a un’altra risorsa online, come un’altra pagina web, un documento, un’immagine o qualsiasi altra risorsa collegata.

    Inoltre, i link possono essere incorporati in vari contesti, come e-mail, documenti digitali, messaggi di testo, app e molto altro ancora. Sono uno strumento cruciale per la condivisione di informazioni e la creazione di connessioni tra risorse online.

    Ci sono diversi tipi di link da considerare nella link building:

    Link interni (internal links) : questi collegamenti si trovano all’interno del tuo sito web e puntano ad altre pagine del tuo stesso dominio. Sono utili per la navigazione interna e per guidare gli utenti verso contenuti correlati.

    Esempio: un articolo sul tuo sito collega a un altro articolo presente sullo stesso dominio.

    Link esterni (external links): sono collegamenti che puntano a una risorsa su un altro sito web. Possono essere utili per fornire ulteriori informazioni o citare una fonte autorevole.

    Esempio: Un link che rimanda a un sito di notizie o a una fonte esterna per supportare un’affermazione.

    Link nofollow e dofollow: I link “rel nofollow” non trasmettono l’autorità di un sito web a quello collegato, mentre i link dofollow lo fanno. È importante bilanciare entrambi i tipi di link nella tua strategia SEO.

    Link con attributo rel="ugc" (user generated content): viene utilizzato in HTML per indicare che un link porta a contenuto generato dagli utenti, come commenti, post di forum, o recensioni. Questo aiuta i motori di ricerca a distinguere i link creati spontaneamente dagli utenti da quelli editoriali o pubblicitari, influenzando potenzialmente il trattamento del link in termini di ranking e di fiducia.

    Backlink (o inbound links): Questi sono link in ingresso al tuo sito web da altre fonti online. Possono essere ottenuti tramite guest posting, recensioni, menzioni sui social media e altro. Alcuni di questi links possono essere considerati “tossici” e richiedere la necessità di inviare a Google un disavow file.

      Come si può intuire dalle definizioni appena scritte, i link interni e i link esterni sono due tipi di collegamenti ipertestuali che svolgono ruoli diversi all’interno di un sito web o su Internet in generale. Ecco le principali differenze tra i due:

      I link interni sono progettati per guidare gli utenti attraverso il sito web, permettendo loro di navigare tra pagine correlate o trovare contenuti correlati all’interno del sito stesso.

      Gli amministratori del sito web hanno un controllo completo sui link interni. Possono scegliere quali pagine o contenuti collegare tra loro e determinare come questi link sono strutturati all’interno del sito.

      Benefici dei link interni: I link interni possono migliorare l’esperienza dell’utente, aiutare gli utenti a scoprire contenuti correlati e migliorare la navigabilità del sito. Inoltre, possono distribuire l’autorità all’interno del sito, contribuendo al posizionamento nelle ricerche interne.

      I link esterni possono essere utilizzati per riferire i lettori a risorse o informazioni esterne che sono rilevanti per il contenuto del sito. Ad esempio, un articolo su un blog potrebbe includere un link esterno a una fonte di notizie o a un articolo di approfondimento.

      Gli amministratori del sito che riceve il link esterno hanno un certo controllo sulla gestione dei backlink in modo da mantenere l’autorità e la coerenza del sito. Gli amministratori del sito web che inviano link esterni ad altri siti non hanno lo stesso grado di controllo.

      Benefici dei link esterni: essi possono migliorare l’autorità di un sito web, la visibilità nei motori di ricerca e l’interconnessione tra siti web correlati. I motori di ricerca spesso valutano i link esterni come segnali di affidabilità e autorità, il che può influenzare il posizionamento nei risultati di ricerca.

      In HTML (Hypertext Markup Language), i link sono creati utilizzando l’elemento <a> (anchor). Ecco un esempio di come puoi creare un link in HTML:

      <a href="https://www.example.com">Visita il sito di esempio</a>

      Nel codice sopra:

      • <a> è l’elemento anchor che indica l’inizio di un link.
      • href è un attributo che specifica l’URL della risorsa a cui il link punta. Nel caso dell’esempio, il link punta a “https://www.example.com”.
      • Il testo tra <a> e </a> è il testo del link visualizzato nella pagina web. In questo caso, il testo è “Visita il sito di esempio”.

      Puoi anche creare link interni nel tuo sito, collegando a sezioni specifiche della stessa pagina o di altre pagine del tuo sito. Ad esempio:

      <a href="#sezione-1">Vai alla Sezione 1</a>

      In questo caso, “#sezione-1” rappresenta l’ID di un elemento nella stessa pagina a cui il link punta.

      <a href="/pagina-1">Vai alla Pagina 1</a>

      In questo caso, “/pagina-1” rappresenta la diversa pagina del sito a cui il link punta.

      Ricorda che è importante fornire un testo significativo per i link in modo che gli utenti sappiano cosa aspettarsi quando fanno clic su di essi.

      La disposizione e la struttura dei link sono fondamentali per l’esperienza dell’utente. Un sito web ben progettato presenta un layout intuitivo che permette agli utenti di trovare facilmente ciò che cercano. Link organizzati in modo logico, accompagnati da testi informativi, semplificano la navigazione e migliorano la fruibilità.

      La riconoscibilità dei link è data dal colore diverso rispetto a quello del testo. A volte oltre al colore diverso possiamo trovare altri elementi come il “sottolineato”.

      Si tratta in poche parole di vere e proprie guide virtuali, che permettono agli utenti di esplorare il vasto mondo del web e navigare tra pagine, siti e contenuti.

      L’efficace utilizzo dei link è importante per garantire una navigazione fluida e intuitiva, oltre a influire sulla riuscita di siti web, blog e altre risorse online. Una buona progettazione dei links è fondamentale per un’ottima esperienza utente.

      Il sistema di collegamenti tramite link interni ed esterni, noto come ipertesto (o collegamenti ipertestuali), è alla base della struttura di Internet. E’ caratteristica propria di internet permettere agli internauti di spostarsi tra siti web, pagine e contenuti con facilità.

      I link svolgono un ruolo importantissimo nel rendere la navigazione sul web intuitiva. Quando gli utenti visitano un sito web o leggono un articolo online, i link rendono possibile l’accesso a ulteriori informazioni e contenuti correlati.

      Ad esempio, quando si legge un articolo di notizie su un sito, i link possono portare a fonti correlate, approfondimenti o articoli correlati. Questo permette agli utenti di esplorare argomenti in modo approfondito.

      Struttura dei menù e della navigazione Interna

      I link sono anche utilizzati per strutturare i menù di navigazione interna dei siti web.

      Ad esempio, un sito web può avere un menù principale con collegamenti alle pagine principali, come “Home,” “Chi Siamo,” “Servizi” e “Contatti.”

      Ciascuna di queste opzioni di menù è un link che indirizza l’utente alla pagina corrispondente. Questa struttura semplifica la navigazione e consente agli utenti di trovare ciò di cui hanno bisogno in modo efficiente.

      I link non sono solo uno strumento per guidare la navigazione all’interno di un sito, ma anche per collegare risorse e contenuti tra siti web diversi. Quando un sito web inserisce un link verso un’altra risorsa esterna, si tratta di un link esterno. Allo stesso modo, quando un sito esterno inserisce un link verso il nostro sito si può parlare anche di backlink.

      Questi links creano una rete di interconnessione tra siti web e risorse online. Possono essere utilizzati per riferire i lettori a fonti esterne, condividere approfondimenti o attribuire credito a risorse citate.

      Per un’esperienza utente ottimale, è importante che i link siano di alta qualità e pertinenti. Linkare a contenuti di bassa qualità o non correlati può confondere gli utenti e danneggiare la reputazione del sito. Inoltre, la struttura dei link dovrebbe essere chiara e coerente, con etichette descrittive che indichino chiaramente dove condurrà il link.

      Una strategia di link efficace, sia internamente che esternamente, contribuisce notevolmente a rendere il web un luogo più accessibile, informativo ed interconnesso.

      La link building è una pratica cruciale nel mondo del marketing online e dell’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO). Si tratta di una strategia che mira a ottenere link da altri siti web verso il proprio sito, al fine di costruire fiducia e autorità agli occhi dei motori di ricerca, oltre a fornire valore agli utenti. In questo articolo, esploreremo l’importanza della link building, i diversi tipi di link, e come costruire una strategia efficace.

      I motori di ricerca, come Google, utilizzano algoritmi complessi per determinare quali siti web sono rilevanti e affidabili per le query degli utenti. Uno dei fattori chiave considerati da questi algoritmi è la quantità e la qualità dei link che puntano a un sito web. In altre parole, i motori di ricerca valutano la link building come un segno di affidabilità e autorevolezza di un sito.

      La link building è fondamentale per costruire l’autorità del tuo sito web. Maggiore è l’autorità del tuo sito, maggiore sarà la sua capacità di posizionarsi bene nei motori di ricerca. Gli algoritmi dei motori di ricerca valutano la quantità e la qualità dei backlink, quindi è essenziale concentrarsi su entrambi gli aspetti.

      Mentre la link building è una strategia preziosa, è fondamentale evitare alcuni errori comuni:

      1. Backlink di bassa qualità: ottenere backlink da siti di scarsa qualità o spam può danneggiare la tua reputazione online.
      2. Anchor text non naturale: l’uso di anchor text irrilevanti o troppo ottimizzati può sollevare bandiere rosse per i motori di ricerca.
      3. Guest posting eccessivo: se esageri con il guest posting, rischi di sembrare troppo auto-promozionale, il che può danneggiare la tua credibilità.
      4. Link reciproci: lo scambio di link tra siti web può essere visto come una pratica non etica dai motori di ricerca.

      Evitando questi errori si fa in modo che la link building costruisca fiducia e autorità online. Una strategia ben pianificata e attuata può migliorare notevolmente il posizionamento del tuo sito web nei motori di ricerca, oltre a fornire valore agli utenti.

      Ricorda sempre di mirare a ottenere link di alta qualità.

      Cosa sono i link su Internet? I link, o collegamenti ipertestuali, sono elementi cliccabili su una pagina web che permettono di passare da una risorsa a un’altra all’interno di Internet.

      Perché sono importanti i link sul web? I link facilitano la navigazione tra contenuti correlati, fornendo un’esperienza più fluida e interattiva per l’utente, e aiutano a costruire una rete di informazioni connesse.

      Che differenza c’è tra link interni ed esterni? I link interni rimandano a pagine all’interno dello stesso sito web, mentre i link esterni portano l’utente a siti diversi.

      Come influiscono i link sulla SEO di un sito web? I motori di ricerca considerano i link un fattore di ranking: un buon profilo di link (in entrata e uscita) può migliorare la visibilità di un sito web nei risultati di ricerca.

      Cos’è un anchor text e perché è rilevante? L’anchor text è la parte visibile e cliccabile di un link. Deve essere descrittivo per aiutare i motori di ricerca e gli utenti a comprendere il contenuto della pagina collegata.

      Qual è la differenza tra un link follow e nofollow? I link follow trasferiscono autorità da una pagina all’altra, mentre i link nofollow non passano valore SEO, indicando ai motori di ricerca di non considerare quel collegamento.

      Come posso evitare di creare link rotti (broken links)? Mantenendo aggiornati i collegamenti e verificando regolarmente che i siti esterni non abbiano cambiato URL o siano stati rimossi.

      Che ruolo hanno i link nei social media? I link condivisi sui social media possono aumentare il traffico verso un sito web e ampliare la visibilità del contenuto, sebbene spesso abbiano l’attributo nofollow.

      Cosa sono i backlink e perché sono importanti? I backlink sono link che puntano al tuo sito da altre pagine web. Sono fondamentali per la SEO, in quanto rappresentano una sorta di voto di fiducia da altri siti.

      I link possono influenzare l’accessibilità di un sito web? Sì, i link ben strutturati e descrittivi migliorano l’accessibilità, permettendo a tutti gli utenti, incluse persone con disabilità, di navigare più facilmente nel sito.

    1. Novità ricerca su Google Foto: strumenti più precisi e interattivi

      Novità ricerca su Google Foto: strumenti più precisi e interattivi

      Le ultime novità di Google Foto rendono la ricerca di immagini e video più facile e intuitiva.

      Google Foto ha lanciato un nuovo aggiornamento che semplifica il modo in cui cerchiamo immagini e video nella nostra libreria. Con questo miglioramento, le ricerche saranno più precise e immediate, utilizzando un linguaggio naturale che ci avvicina sempre più a un’interazione fluida con la tecnologia.

      Nuove funzionalità di ricerca

      La novità principale riguarda l’aggiornamento che permette di creare query testuali dettagliate per trovare esattamente ciò che stiamo cercando. Grazie a questo strumento, è possibile descrivere le immagini con frasi del linguaggio comune. Ad esempio, puoi cercare una foto scrivendo semplicemente: “kayak su un lago circondato da montagne.” Questo approccio riduce il tempo necessario per trovare un’immagine specifica nella vasta galleria di Google Foto.

      Disponibilità e accesso

      Attualmente, questa funzionalità avanzata è disponibile per gli utenti di lingua inglese su Android e iOS. Ciò significa che, per ora, solo chi utilizza Google Foto in inglese potrà sfruttare appieno le nuove possibilità di ricerca.

      Anteprima di Ask Photos

      Oltre alla nuova funzione di ricerca, Google ha anche annunciato l’accesso anticipato a Ask Photos, uno strumento innovativo che utilizza i modelli Gemini di ultima generazione. Questo sistema permette di ottenere risultati ancora più accurati utilizzando prompt conversazionali. In pratica, sarà come avere una vera e propria conversazione con il tuo archivio fotografico per trovare l’immagine perfetta.

    2. Aggiornamento di sicurezza per Google Chrome: risolte 4 vulnerabilità

      Aggiornamento di sicurezza per Google Chrome: risolte 4 vulnerabilità

      Google rilascia un aggiornamento di sicurezza per Chrome: 2 vulnerabilità ad alta gravità corrette

      Google ha rilasciato un aggiornamento per il browser Chrome che corregge 4 vulnerabilità di sicurezza, di cui 2 classificate come “ad alta gravità”. Questo aggiornamento riguarda tutte le principali piattaforme, comprese Windows, Mac e Linux. Ecco cosa c’è da sapere per proteggere il proprio dispositivo.

      Dettagli sull’aggiornamento

      Google ha recentemente reso disponibile un aggiornamento per la versione stabile di Google Chrome, risolvendo alcune vulnerabilità critiche che potrebbero compromettere la sicurezza degli utenti. Le vulnerabilità identificate riguardano la possibilità di eseguire codice arbitrario, con un impatto stimato ALTO/ARANCIONE (65,12/100). È dunque essenziale aggiornare il proprio browser alla versione più recente per evitare potenziali attacchi.

      Prodotti e versioni affette

      Le versioni interessate da queste vulnerabilità includono:

      • Google Chrome su Windows e Mac: versioni precedenti alla 128.0.6613.119/.120
      • Google Chrome su Linux: versioni precedenti alla 128.0.6613.119

      Se il tuo browser utilizza una di queste versioni, è fortemente consigliato procedere immediatamente all’aggiornamento.

      Tipologia di vulnerabilità

      Le vulnerabilità scoperte riguardano specifiche tipologie di attacchi, come l’arbitrary code execution. Due delle più critiche sono le seguenti:

      • CVE-2024-8362: Vulnerabilità “use after free” in WebAudio, segnalata da Cassidy Kim.
      • CVE-2024-7970: Vulnerabilità “out of bounds write” nel motore V8 di Chrome.

      Entrambe queste vulnerabilità sono state classificate come di “alta gravità”, il che significa che potrebbero permettere a un attaccante di eseguire codice dannoso sul dispositivo della vittima.

      Azioni di mitigazione

      Per proteggere i dispositivi, Google consiglia di aggiornare Chrome all’ultima versione disponibile:

      • Versioni Windows e Mac: 128.0.6613.120
      • Versioni Linux: 128.0.6613.119

      L’aggiornamento verrà distribuito nei prossimi giorni/settimane, ma è possibile verificare manualmente la disponibilità di nuovi aggiornamenti direttamente nelle impostazioni del browser.

      La sicurezza online è una questione fondamentale, e mantenere aggiornati i propri software è il modo migliore per ridurre i rischi. Ti invitiamo a verificare immediatamente se il tuo browser è aggiornato per evitare di essere esposto a queste vulnerabilità.

      Esprimi la tua opinione su questo aggiornamento di sicurezza e su come gestisci la sicurezza dei tuoi dispositivi, commentando nel form qui sotto!

    3. Come creare una dashboard SEO

      Come creare una dashboard SEO

      Creare la dashboard SEO perfetta

      Nel mondo dei professionisti del marketing digitale , avere una dashboard SEO è essenziale per monitorare e ottimizzare la propria strategia SEO .

      Che tu voglia monitorare le prestazioni del tuo sito web, tracciare il traffico di ricerca organico o perfezionare i tuoi sforzi SEO , una dashboard di reporting SEO ben strutturata può fornirti informazioni preziose. 

      In questo articolo esploreremo come creare una dashboard SEO efficace che sia in linea con i tuoi obiettivi aziendali , fornisca una chiara visualizzazione dei dati e ti aiuti a gestire la tua campagna SEO in modo più efficiente.

      Perché hai bisogno di una dashboard SEO

      Una dashboard SEO è più di un semplice strumento per tracciare i dati SEO . È un hub centrale per tutti i tuoi report SEO , che ti fornisce informazioni in tempo reale su metriche chiave che possono avere un impatto diretto sui tuoi sforzi di marketing . 

      Gli esperti di marketing digitale possono utilizzare queste dashboard per prendere decisioni informate, adattare rapidamente le strategie e mantenere l’intero team allineato con gli obiettivi aziendali .

      Con una dashboard SEO puoi monitorare facilmente il traffico di ricerca organico , il tasso di conversione , il tasso di rimbalzo e altri dati importanti . 

      Se realizzato correttamente, ti consentirà di accedere ai dati provenienti da piattaforme chiave come Google Search Console e strumenti di analisi , offrendo una visione unificata delle prestazioni del tuo sito web.

      Dashboard SEO di Semrush
      Dashboard SEO di Semrush

      Guida passo passo su come creare una dashboard SEO

      Per creare una dashboard di reporting SEO funzionale ed efficace , devi seguire un approccio strutturato che tenga conto delle tue metriche chiave e delle fonti di dati. Ecco come procedere.

      1. Definisci i tuoi obiettivi aziendali e i KPI

      Prima di buttarti nella creazione della tua dashboard per SEO , inizia identificando i tuoi obiettivi aziendali e gli indicatori chiave di prestazione (KPI) che contano di più per te. Diverse aziende possono dare priorità a metriche diverse: alcune possono concentrarsi sul miglioramento del tasso di conversione , mentre altre possono mirare ad aumentare il traffico di ricerca organico . Comprendere come appare il successo per la tua campagna SEO ti aiuterà a scegliere i dati SEO giusti da monitorare.

      Ad esempio, se gestisci un sito di e-commerce, vorrai monitorare il tasso di conversione del traffico di ricerca organico, delle visite alle pagine dei prodotti e delle vendite complessive. Per i siti Web basati sui contenuti, metriche come il tasso di rimbalzo e la durata della sessione potrebbero essere più critiche.

      2. Scegli gli strumenti SEO e le fonti di dati giusti

      Una dashboard SEO completa estrae dati da più fonti. Strumenti SEO come Google Search Console , Google Analytics, SEMrush, Ahrefs e Moz sono fondamentali per estrarre informazioni utili. Queste piattaforme ti forniscono una grande quantità di dati, come classifiche delle parole chiave, prestazioni del sito e profili di backlink, che sono essenziali per la tua dashboard di reporting .

      Per semplificare il processo, puoi integrare questi strumenti tramite un’interfaccia drag and drop in piattaforme come Google Looker Studio, Tableau o altri strumenti di dashboard di marketing . Questi sistemi ti consentono di personalizzare facilmente la tua dashboard per SEO e di aggiornarla automaticamente in tempo reale .

      3. Seleziona le metriche giuste da monitorare

      Scegliere le metriche giuste è un passaggio fondamentale nella creazione di una dashboard SEO efficace , poiché assicura di concentrarsi sui dati che contano davvero per la strategia SEO e gli obiettivi aziendali generali . Ogni azienda può dare priorità a metriche diverse in base ai propri  sforzi SEO , al pubblico di destinazione e agli obiettivi di marketing . Di seguito sono riportate le metriche chiave che ogni dashboard SEO dovrebbe includere, con uno sguardo più approfondito al motivo per cui sono essenziali per 
      i marketer digitali .

      Traffico di ricerca organico

      Una delle metriche più importanti da monitorare in qualsiasi dashboard SEO è il traffico di ricerca organico . Questo si riferisce al numero di visitatori che arrivano al tuo sito Web tramite risultati di ricerca non a pagamento su motori di ricerca come Google. Il traffico organico è spesso un risultato diretto dei tuoi sforzi SEO, rendendolo un indicatore fondamentale di quanto bene il tuo sito si stia classificando per le parole chiave target.

      Monitorando il traffico di ricerca organico puoi vedere l’impatto della tua campagna SEO sulla visibilità complessiva.  

      Tasso di conversione

      Oltre a generare traffico, l’obiettivo finale della tua strategia SEO è convertire i visitatori in clienti o lead. Il tasso di conversione misura la percentuale di visitatori che completano un’azione desiderata sul tuo sito, come effettuare un acquisto, iscriversi a una newsletter o compilare un modulo di contatto.

      Includere il tasso di conversione nella dashboard dei report SEO ti aiuta a valutare l’efficacia dei tuoi sforzi SEO non solo nel generare traffico, ma anche nel generare un coinvolgimento significativo. 

      Un tasso di conversione elevato suggerisce che le tue landing page e i tuoi contenuti sono in linea con le intenzioni dell’utente, mentre un tasso di conversione basso potrebbe indicare una discrepanza tra le parole chiave che stai prendendo di mira e le effettive esigenze del tuo pubblico.

      Frequenza di rimbalzo

      Il tasso di rimbalzo si riferisce alla percentuale di visitatori che abbandonano il tuo sito web dopo aver visualizzato solo una pagina. Un tasso di rimbalzo elevato può essere un indicatore del fatto che il tuo sito non fornisce le informazioni che gli utenti stanno cercando o che il contenuto non è abbastanza coinvolgente da incoraggiare un’ulteriore esplorazione.

      Monitorare il tasso di rimbalzo nella dashboard per la SEO è essenziale per capire come gli utenti interagiscono con il tuo sito. 

      Un tasso di rimbalzo elevato potrebbe anche indicare tempi di caricamento della pagina lenti o problemi tecnici, che incidono negativamente sull’esperienza utente e sul posizionamento nei risultati di ricerca.

      Classifiche delle parole chiave

      Le classifiche delle parole chiave misurano dove il tuo sito web appare nei risultati dei motori di ricerca per parole chiave o frasi specifiche. Monitorare le tue classifiche nel tempo ti aiuta a comprendere il successo della tua campagna SEO e se i tuoi contenuti soddisfano le richieste del tuo pubblico di riferimento.

      Quando imposti la dashboard dei report SEO , è importante includere non solo le classifiche per le parole chiave primarie, ma anche per le parole chiave a coda lunga. 

      Le parole chiave a coda lunga, più specifiche e meno competitive, spesso generano traffico con un tasso di conversione più elevato. 

      Puoi anche monitorare i cambiamenti nelle posizioni di ranking in seguito agli aggiornamenti dell’algoritmo o ai cambiamenti nella tua strategia SEO .

      I backlink, ovvero i link da altri siti web che puntano al tuo sito, sono una componente cruciale di qualsiasi strategia SEO . I backlink di alta qualità da siti affidabili segnalano ai motori di ricerca che il tuo sito web è autorevole e affidabile, il che può aumentare significativamente il tuo posizionamento.

      Nella tua dashboard SEO , dovresti tenere traccia del numero di backlink e della qualità dei domini di riferimento. Questi dati possono aiutarti a valutare il successo delle tue campagne di link building e a identificare opportunità di miglioramento. 

      Inoltre, il monitoraggio dei backlink aiuta a garantire che il tuo sito non attragga link dannosi o spam, che potrebbero avere un impatto negativo sul tuo posizionamento.

      Velocità di pagina e Core Web Vitals

      Con l’attenzione di Google sull’esperienza utente, la velocità della pagina e i Core Web Vitals sono diventati sempre più importanti per le prestazioni SEO. Queste metriche valutano la velocità di caricamento del tuo sito, quanto è interattivo e quanto rimane stabile durante il caricamento dei contenuti. 

      Le pagine che si caricano lentamente possono causare tassi di rimbalzo più elevati, una scarsa esperienza utente e un posizionamento più basso nei risultati di ricerca.

      Incorporare le metriche della velocità di pagina nella dashboard SEO ti consente di individuare i colli di bottiglia delle prestazioni e migliorare gli aspetti tecnici del tuo sito. Ciò può includere la riduzione delle dimensioni delle immagini, l’ottimizzazione del codice o lo sfruttamento della cache del browser per garantire tempi di caricamento più rapidi, in particolare sui dispositivi mobili.

      Metriche di coinvolgimento degli utenti

      Il monitoraggio delle metriche di coinvolgimento degli utenti, come tempo sulla pagina , pagine per sessione e profondità di scorrimento, fornisce ulteriori informazioni su come i visitatori interagiscono con i tuoi contenuti. Livelli elevati di coinvolgimento suggeriscono che i tuoi contenuti stanno riscuotendo successo tra gli utenti, mentre un basso coinvolgimento potrebbe indicare che i tuoi contenuti necessitano di miglioramenti.

      Ad esempio, se gli utenti trascorrono molto tempo sui post del tuo blog o leggono più pagine in una sessione, è una buona indicazione che la tua strategia SEO sta attraendo traffico pertinente. Queste informazioni ti consentono di perfezionare i tuoi contenuti per adattarli meglio all’intento dell’utente e aumentare il coinvolgimento.

      Traffico e prestazioni mobili

      Con un numero sempre maggiore di utenti che navigano sul web su dispositivi mobili, è fondamentale monitorare le metriche delle prestazioni specifiche per i dispositivi mobili. La tua dashboard SEO dovrebbe includere dati sul traffico mobile , nonché velocità e prestazioni del sito mobile.

      Google dà priorità all’indicizzazione mobile-first, il che significa che la versione mobile del tuo sito web è il fattore principale per determinare il tuo posizionamento. 

      Assicurarti che la tua esperienza su dispositivi mobili sia ottimizzata ti aiuterà a mantenere un buon posizionamento e ad attrarre utenti che preferiscono cercare e navigare su smartphone o tablet.

      4. Personalizzare la visualizzazione dei dati per una facile interpretazione

      Una buona visualizzazione dei dati rende le informazioni complesse più facili da comprendere. La dashboard dei report SEO dovrebbe essere organizzata visivamente in modo da consentire a te e ai membri del tuo team di interpretare rapidamente le metriche chiave. Piattaforme come Google Data Studio offrono modelli personalizzabili che puoi modificare in base ai tuoi obiettivi aziendali .

      Grafici, diagrammi e tabelle sono essenziali per mostrare le tendenze nel traffico di ricerca organico , classifiche delle parole chiave e tasso di conversione . Strumenti come SEMrush e Ahrefs forniscono anche widget personalizzati che puoi integrare direttamente nella tua dashboard SEO per visualizzare backlink, performance delle parole chiave e audit SEO tecnici.

      5. Imposta report automatizzati per informazioni in tempo reale

      L’ultimo passaggio nella creazione della tua dashboard SEO è impostare un reporting automatico. La maggior parte degli strumenti SEO e delle piattaforme di dashboard di marketing offre la possibilità di estrarre dati in tempo reale o pianificare aggiornamenti regolari, assicurando che il tuo reporting SEO sia sempre aggiornato.

      Questa funzionalità è particolarmente utile per i team più grandi, poiché consente a tutti i membri del team di accedere ai dati SEO più recenti senza dover recuperare manualmente le informazioni. Con i dati in tempo reale , puoi identificare rapidamente i problemi, adattare la tua campagna SEO e garantire che i tuoi sforzi di marketing rimangano allineati con i tuoi obiettivi aziendali .

      Vantaggi di una dashboard SEO efficace

      Avere una dashboard SEO ben strutturata può trasformare il modo in cui affronti la tua strategia SEO . Innanzitutto, semplifica i tuoi report SEO , facendoti risparmiare tempo e riducendo la necessità di recupero manuale dei dati. Avrai anche accesso a informazioni chiave in tempo reale , che possono aiutarti a rispondere rapidamente a qualsiasi fluttuazione nel traffico di ricerca organico o a improvvisi cambiamenti nelle classifiche delle parole chiave.

      Inoltre, una dashboard SEO può aiutarti a dimostrare il valore dei tuoi sforzi SEO agli stakeholder o ai clienti. Con report visivi chiari e concisi, puoi mostrare miglioramenti nel tasso di conversione , nel tasso di rimbalzo e nelle prestazioni complessive del sito web, rafforzando l’efficacia dei tuoi sforzi di marketing .

      Domande frequenti su come creare una dashboard SEO

      Cos’è una dashboard SEO?

      Una dashboard SEO è uno strumento che fornisce una visione centralizzata delle principali metriche SEO, come traffico organico, frequenza di rimbalzo e classifiche delle parole chiave, aiutando i professionisti del marketing digitale a monitorare i propri sforzi SEO in tempo reale.

      Perché è importante una dashboard SEO?

      Una dashboard SEO aiuta le aziende a monitorare le prestazioni del proprio sito web, a tracciare l’efficacia delle campagne SEO e a prendere decisioni basate sui dati per migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca e i tassi di conversione.

      Quali metriche dovrebbero essere incluse in una dashboard SEO?

      Parametri quali traffico di ricerca organico, frequenza di rimbalzo, tasso di conversione, classifiche delle parole chiave e backlink sono fondamentali per una dashboard SEO completa.

      Come faccio a impostare una dashboard SEO?

      Per impostare una dashboard SEO, scegli gli strumenti SEO giusti (ad esempio Google Analytics, SEMrush), identifica le metriche chiave e integrale in una piattaforma di dashboard come Google Looker Studio o Tableau.

      Quali sono gli strumenti migliori per creare una dashboard SEO?

      Tra gli strumenti migliori ci sono Google Looker Studio, Google Analytics, Google Search Console, SEMrush, Ahrefs e Moz.

      Con quale frequenza dovrei aggiornare la mia dashboard SEO?

      L’ideale sarebbe che la dashboard SEO venisse aggiornata in tempo reale o almeno su base giornaliera o settimanale, per fornire dati aggiornati utili al processo decisionale.

      Posso creare una dashboard SEO senza saper programmare?

      Sì, piattaforme come Google Data Studio e Tableau offrono funzionalità drag-and-drop, che consentono di creare una dashboard SEO senza alcuna conoscenza di programmazione.

      Come posso utilizzare una dashboard SEO per monitorare i tassi di conversione?

      Puoi integrare Google Analytics nella tua dashboard SEO per monitorare quanti visitatori provenienti dalla ricerca organica si convertono in lead o clienti, ottenendo così informazioni sulle prestazioni del tuo sito web.

      Qual è la differenza tra una dashboard SEO e una dashboard di marketing?

      Una dashboard SEO si concentra specificamente sulle metriche relative alla SEO, mentre una dashboard di marketing tiene traccia di metriche più ampie come il traffico complessivo, le campagne a pagamento e le prestazioni dei social media.

      Come posso visualizzare i dati SEO in una dashboard SEO?

      È possibile utilizzare grafici, tabelle e diagrammi per visualizzare punti dati quali classifiche delle parole chiave, tendenze del traffico e frequenza di rimbalzo, semplificando l’interpretazione dei dati e l’azione su di essi.

    4. Google Contacts rimuove la sezione “Aggiunti di recente”

      Google Contacts rimuove la sezione “Aggiunti di recente”

      Google ha apportato una modifica significativa alla sua app Contatti, eliminando la sezione dei contatti recentemente aggiunti, con implicazioni per l’usabilità.

      Una modifica che semplifica (troppo) Google Contatti

      Google Contatti, l’app preinstallata su molti dispositivi Android con sistema operativo stock, ha subito un cambiamento di non poca importanza.

      Dopo aver introdotto qualche anno fa la scheda “In evidenza” nella barra inferiore, che includeva funzionalità come i contatti preferiti e i compleanni, Google ha ora deciso di rimuovere una sezione.

      La scheda “In evidenza” precedentemente conteneva anche le sezioni “Visti” e “Aggiunti”, che permettevano agli utenti di accedere rapidamente ai contatti aperti e creati più di recente.

      Schermata Google Contacts che mostra i contatti visti e aggiunti di recente

      Cosa comporta la rimozione della sezione “visti” e “aggiunti” nei contatti recenti

      Con questa recente modifica, la sezione che mostrava i contatti appena aggiunti è stata eliminata.

      Ora, i contatti appena creati compariranno direttamente nella sezione “Recenti” solo quando verranno aperti subito dopo essere stati salvati.

      Questa semplificazione, però, potrebbe risultare un po’ troppo radicale per alcuni utenti, in quanto a nostro giudizio riduce la facilità con cui è possibile trovare i contatti più recenti.

      Inoltre, la modifica sembra escludere i contatti aggiunti via web, rendendo l’esperienza meno integrata tra dispositivi.

      Google contacts: come appare la schermata "In Evidenza" ora.

      Il futuro di Google Contatti e l’evoluzione del widget Pixel Besties

      Mentre Google continua a ottimizzare la sua app Contatti, sta anche lavorando su altre funzionalità, come il widget “Pixel Besties” (precedentemente noto come “Besties”).

      Questo widget, secondo la descrizione, dovrebbe consentire di visualizzare le comunicazioni recenti e i ricordi con le persone preferite. Tuttavia, rimangono incertezze su quali specifici ricordi saranno inclusi e come questa funzione si integrerà con il resto dell’ecosistema Google.

      Cosa ne pensi di queste modifiche a Google Contatti? Lascia un commento qui sotto e condividi la tua opinione su come queste modifiche influenzeranno la tua esperienza d’uso.

    5. Google lancia il chatbot AI per Gmail su Android

      Google lancia il chatbot AI per Gmail su Android

      La funzionalità Gmail Q&A arriva su Android, consentendo agli utenti di sfruttare l’intelligenza artificiale di Gemini per gestire meglio le email.

      Google porta la sua AI chatbot per Gmail su Android

      Google ha recentemente introdotto la possibilità di utilizzare il suo chatbot AI Gemini per fare domande sulla tua casella di posta Gmail sul web. Ora, questa funzionalità è disponibile anche su dispositivi mobili, iniziando con Android. Secondo Google, la funzione Gmail Q&A sta cominciando a essere distribuita su Android e sarà “disponibile presto” anche per i dispositivi iOS.

      Come funziona Gmail Q&A

      Con la funzione Gmail Q&A, gli utenti possono fare domande a Gemini sulla propria casella di posta. Puoi chiedere di trovare dettagli specifici nelle email, mostrare messaggi non letti, visualizzare messaggi da un mittente specifico o riassumere email su un determinato argomento nella tua casella di posta. Google ha presentato in anteprima questa funzione all’inizio dell’anno durante la sua conferenza I/O.

      Una gestione più efficace delle email

      Questa nuova funzione offre un modo innovativo per setacciare le email o trovare qualcosa che potrebbe essere sepolto nelle profondità della tua casella di posta. Tuttavia, è importante notare che la funzione non è disponibile per tutti gli utenti. Per utilizzarla, è necessario essere abbonati a Google One AI Premium o avere un piano Google Workspace con i componenti aggiuntivi Gemini Business, Enterprise, Education o Education Premium.

      Un avvertimento sull’uso dell’intelligenza artificiale

      Come per molti strumenti di intelligenza artificiale generativa, è consigliabile verificare sempre che Gemini non crei “allucinazioni” nei risultati che fornisce. La funzione Gmail Q&A ha iniziato a essere distribuita da giovedì e Google afferma che potrebbe volerci fino a 15 giorni per apparire a tutti gli utenti.

      Cosa ne pensi dell’introduzione di questa nuova funzione AI su Gmail? Lascia il tuo commento nel form qui sotto e condividi la tua opinione con noi.

    6. Google Gemini: sì a immagini di persone con nuove misure di sicurezza

      Google Gemini: sì a immagini di persone con nuove misure di sicurezza

      Google ha annunciato il rilascio di nuove funzionalità per il suo strumento di generazione di immagini AI, promettendo miglioramenti significativi per garantire rappresentazioni più accurate e sicure.

      Google Gemini ripristina la generazione di immagini

      Google ha recentemente annunciato che sta reintroducendo la generazione di immagini di persone per alcuni utenti di Gemini AI. Questa funzione, temporaneamente sospesa a causa di problemi legati alla corretta rappresentazione delle persone, è stata ora migliorata per rispondere meglio alle aspettative degli utenti.

      Secondo il post sul blog dell’azienda, l’ultima versione del generatore di immagini, chiamata Imagen 3, sarà presto disponibile per coloro che possiedono abbonamenti Gemini Advanced, Business ed Enterprise. Questo strumento permette agli utenti di creare immagini a partire da semplici prompt di testo, trasformando le descrizioni scritte in immagini visive.

      I miglioramenti tecnici e le nuove funzionalità

      Google ha dichiarato che sono stati apportati diversi miglioramenti tecnici per garantire che le immagini generate siano più accurate e rispettose delle diversità culturali e razziali. Questi includono set di valutazione migliorati, esercizi di red-teaming e l’introduzione di chiari principi di prodotto.

      Un esempio di prompt fornito dall’azienda includeva la descrizione di “un piccolo drago che esce da un uovo in un prato soleggiato, circondato da farfalle luminose”. Imagen 3 ha trasformato questa descrizione in un’immagine colorata e dettagliata, dimostrando le capacità avanzate dello strumento.

      Sicurezza e limitazioni della generazione di immagini

      Google ha implementato nuove misure di sicurezza per evitare che lo strumento venga utilizzato in modo improprio. Gemini ora limita la generazione di immagini che potrebbero essere pericolose o inappropriate, come “istruzioni per l’autolesionismo” o la creazione di contenuti violenti o sessuali. Queste misure sono state introdotte per rispettare i principi di progettazione etica dell’azienda.

      Tuttavia, Google ha avvertito che, essendo lo strumento ancora in fase di sviluppo, non tutte le immagini generate saranno perfette. L’azienda ha promesso di continuare a raccogliere feedback dagli utenti per migliorare ulteriormente lo strumento e renderlo disponibile in più lingue e per un numero maggiore di utenti.

      Lancio graduale e feedback degli utenti

      Attualmente, la funzione di generazione di immagini non è ancora disponibile per tutti gli abbonati Gemini Advanced, ma Google ha assicurato che sarà presto accessibile. L’azienda invita gli utenti a fornire feedback per perfezionare ulteriormente la tecnologia.

      Cosa ne pensi di queste nuove funzionalità di Google Gemini? Condividi la tua opinione nel form in basso e unisciti alla conversazione!

    7. Google disavow file: guida completa alla creazione

      Google disavow file: guida completa alla creazione

      Una delle domande che un esperto SEO si pone già in fase di prima strategia SEO è se e quando compilare il disavow file.

      Il Google Disavow file è uno strumento fondamentale per chi si occupa di digital marketing e SEO. Esso consente di segnalare a Google i backlink che si ritengono dannosi o di bassa qualità, affinché vengano ignorati dall’algoritmo del motore di ricerca. Ma cos’è esattamente il disavow file, come funziona, e soprattutto, come si può creare? In questo articolo esploreremo tutti questi aspetti in maniera approfondita.

      Indice

      Cos’è il Google disavow file?

      Il disavow file è un file di testo che può essere caricato tramite la Google Search Console per indicare a Google di ignorare specifici backlink che puntano al tuo sito web. Questo strumento è stato introdotto da Google nel 2012 in risposta alle crescenti preoccupazioni riguardo al negative SEO, una pratica scorretta dove i concorrenti cercano di abbassare il ranking di un sito bombardandolo con link tossici o di bassa qualità.

      Questi link dannosi possono provenire da siti web spam, reti di link a pagamento o altre fonti non affidabili. Senza il disavow tool, tali collegamenti potrebbero influire negativamente sul profilo di backlink del sito, abbassando il suo ranking nei risultati dei motori di ricerca.

      Perché è importante il disavow file?

      Utilizzare il disavow tool è cruciale per mantenere un profilo di backlink pulito e salvaguardare il posizionamento del proprio sito web. Quando Google rileva backlink dannosi, può penalizzare il sito, riducendo la sua visibilità nei risultati di ricerca. Sebbene Google sia abbastanza intelligente da ignorare molti link di bassa qualità, alcuni possono comunque passare inosservati e danneggiare la tua SEO.

      Il disavow file consente di rifiutare manualmente i backlink che si considerano pericolosi. Questo strumento dovrebbe essere usato con cautela, poiché escludere i backlink sbagliati potrebbe avere un impatto negativo sulla SEO. Perciò, prima di procedere, è consigliabile effettuare un accurato backlink audit.

      Come creare il disavow file

      La creazione di un disavow file è un processo abbastanza semplice, ma richiede attenzione e precisione. Ecco una guida dettagliata su come procedere:

      1. Analisi dei backlink
        Prima di tutto, è necessario identificare i backlink che possono essere dannosi per il tuo sito. Questo può essere fatto utilizzando vari strumenti di analisi dei backlink, come Ahrefs, SEMrush o Moz. Questi strumenti forniscono una panoramica completa del profilo di backlink del tuo sito, evidenziando i link tossici o sospetti.
      2. Creazione del file di testo
        Una volta identificati i backlink dannosi, il passo successivo è creare un file di testo (.txt) che includa gli URL o i domini che vuoi disconoscere. Si tratta sostanzialmente di un elenco per rifiutare i link.  Ogni backlink deve essere inserito in una riga separata. Se vuoi disconoscere un intero dominio, puoi utilizzare il prefisso “domain:” seguito dal nome del dominio (es. domain
        .com). È importante notare che ogni riga deve contenere un solo URL o dominio.
      3. Caricamento del disavow file
        Dopo aver creato il file, il passo successivo è caricare il file sulla Google Search Console utilizzando il disavow link tool. Accedi alla sezione “Disavow links” e carica il file che hai appena creato. Una volta caricato, Google inizierà a ignorare i backlink elencati nel file.
      4. Monitoraggio e aggiornamento
        Dopo aver caricato il disavow file, è importante monitorare i risultati nel tempo. Puoi farlo tramite la Google Search Console e altri strumenti di analisi SEO. Se noti ulteriori link dannosi, puoi aggiornare il file e ricaricarlo. Ricorda che il processo di disconoscimento può richiedere diverse settimane prima di avere effetto, cioè che i backlinks indicati verranno ignorati da google.

      Esempio di un disavow file

      Ecco un esempio di disavow file .txt:

      https://www.esempio1.com
      https://www.esempio2.com
      https://www.esempio3.com
      

      In questo esempio, il file disavow contiene tre URL di siti web che il proprietario del sito web non desidera che Google consideri nella valutazione del proprio sito web.

      Ecco un altro esempio, più dettagliato:

      # Disavow file per il sito web www.miodominio.it
      
      # Link a siti web di bassa qualità
      
      https://www.esempio1.com/categoria-dannosa/
      https://www.esempio2.com/pagina-spam/
      https://www.esempio3.com/contenuti-dannosi/
      
      # Link a siti web con contenuti dannosi
      
      https://www.esempio4.com/pagina-con-virus/
      https://www.esempio5.com/pagina-con-malware/
      https://www.esempio6.com/pagina-con-contenuti-illegali/
      
      # Link a siti web che sono stati penalizzati dai motori di ricerca
      
      https://www.esempio7.com/penalizzato-per-spam/
      https://www.esempio8.com/penalizzato-per-contenuti-ripetuti/
      https://www.esempio9.com/penalizzato-per-link-dannosi/
      

      In questo esempio, il file disavow contiene link a siti web che sono stati identificati come dannosi per il sito web www.miodominio.it. I link sono stati classificati in base al tipo di danno che possono causare: bassa qualità, contenuti dannosi o penalizzazione da parte dei motori di ricerca.

      Il disavow tool è uno strumento potente che può proteggere il tuo sito web da backlink indesiderati e migliorare la sua posizione nei risultati di ricerca. Tuttavia, deve essere utilizzato con cautela e solo dopo aver condotto un approfondito backlink audit. Ignorare i link dannosi potrebbe costare caro in termini di visibilità, mentre un uso improprio del disavow file potrebbe far perdere al sito link utili.

      Ricorda che non tutti i link di bassa qualità devono essere disconosciuti, poiché Google è capace di filtrare molti di questi automaticamente. Tuttavia, se ti trovi di fronte a un attacco di negative SEO o noti un significativo calo nel ranking, utilizzare lo strumento di disconoscimento potrebbe essere la soluzione giusta. 

      Domande Frequenti

      1. Cos’è il disavow file?
        È un file di testo utilizzato per chiedere a Google di ignorare specifici backlink dannosi o indesiderati.
      2. Quando dovrei usare il disavow tool?
        Quando noti un aumento di link dannosi o se sospetti un attacco di negative SEO.
      3. Posso rimuovere singoli URL con il disavow file?
        Sì, è possibile indicare singoli URL o interi domini da ignorare.
      4. Come si carica un disavow file su Google?
        Il file può essere caricato tramite la Google Search Console, nella sezione “Disavow Links”.
      5. Quanto tempo ci vuole perché Google ignori i link?
        Il processo può richiedere diverse settimane, a seconda della frequenza di scansione del sito.
      6. Posso aggiornare un disavow file esistente?
        Sì, puoi aggiornare e ricaricare il file ogni volta che identifichi nuovi backlink da disconoscere.
      7. Cosa succede se disconosco un link utile?
        Il sito potrebbe perdere un backlink prezioso, influenzando negativamente il ranking.
      8. Quali strumenti posso usare per identificare backlink dannosi?
        Ahrefs, SEMrush, Moz, e la Google Search Console sono tra i più popolari.
      9. Cosa sono i link tossici?
        Sono backlink provenienti da siti di spam o non affidabili che possono danneggiare la SEO di un sito.
      10. Il disavow tool è necessario per tutti i siti?
        Non sempre. È consigliato principalmente per siti con backlink problematici o sospetti.
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