Il Critical CSS è una tecnica di ottimizzazione delle prestazioni web che consiste nell’identificare e inlineare i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold di una pagina web. Il contenuto above-the-fold è la parte della pagina web che è visibile senza scorrere.
Perché è importante il Critical CSS?
Il Critical CSS è importante perché può migliorare significativamente i tempi di caricamento delle pagine web. Quando un browser carica una pagina web, deve scaricare tutti i file CSS necessari per renderizzare la pagina. I file CSS possono essere di grandi dimensioni, e questo può rallentare il caricamento della pagina.
Il Critical CSS inlinea i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold, il che significa che il browser non deve scaricare tutti i file CSS necessari per renderizzare la pagina. Questo può migliorare significativamente i tempi di caricamento della pagina, soprattutto per gli utenti che hanno connessioni internet lente.
Come implementare il Critical CSS
Esistono diversi modi per implementare il Critical CSS. Un modo è quello di utilizzare un Critical CSS Generator. Un Critical CSS Generator è un tool che analizza una pagina web e identifica i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold. Il tool genera quindi un file CSS contenente i CSS essenziali, che può essere inlineato nella pagina web.
Un altro modo per implementare il Critical CSS è quello di estrarre manualmente i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold. Questo può essere fatto utilizzando uno strumento di sviluppo web come Chrome DevTools.
Critical CSS Generator
Esistono diversi Critical CSS Generator disponibili online. Alcuni dei più popolari sono:
Una volta identificati i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold, è possibile utilizzare l’attributo defer per posticipare il caricamento dei CSS non essenziali. L’attributo defer indica al browser di caricare i CSS non essenziali solo dopo che il contenuto above-the-fold è stato visualizzato.
Come estrarre manualmente il critical CSS
Per estrarre manualmente i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold, è possibile utilizzare uno strumento di sviluppo web come
Per fare ciò, seguire questi passaggi:
Apri la pagina web in Chrome DevTools (F12).
Clicca sulla scheda “Network”.
Ricarica la pagina web.
Nella scheda “Network”, seleziona il file CSS che vuoi estrarre.
Clicca sulla scheda “Headers”.
Copia il contenuto del campo “Content-Type”.
Crea un nuovo file CSS e incolla il contenuto del campo “Content-Type” all’inizio del file.
Copia il contenuto del file CSS originale nel nuovo file CSS.
Salva il nuovo file CSS.
Come trovare il critical CSS
Un altro modo per trovare i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold è quello di utilizzare uno strumento di analisi delle prestazioni web come PageSpeed Insights. PageSpeed Insights analizza una pagina web e fornisce consigli su come migliorare le prestazioni della pagina. Uno dei consigli che PageSpeed Insights può fornire è quello di inlineare il Critical CSS.
Critical CSS: plugin WordPress
Esistono diversi plugin WordPress che possono essere utilizzati per implementare il Critical CSS in WordPress. Alcuni dei plugin più popolari sono:
Esistono diverse estensioni Magento 2 che possono essere utilizzate per implementare il Critical CSS in Magento 2. Alcuni dei plugin più popolari sono:
Il Critical CSS è una tecnica di ottimizzazione delle prestazioni web che può migliorare significativamente i tempi di caricamento delle pagine web. Esistono diversi modi per implementare il Critical CSS, tra cui l’utilizzo di un Critical CSS Generator o l’estrazione manuale dei CSS essenziali. Se stai cercando un modo per migliorare le prestazioni del tuo sito web, l’implementazione del Critical CSS è un ottimo punto di partenza.
AMP, acronimo di Accelerated Mobile Pages, è un framework open source che consente di creare pagine web veloci e responsive per dispositivi mobili. Le pagine AMP sono ottimizzate per il caricamento rapido e la visualizzazione fluida su smartphone e tablet, anche con una connessione a internet lenta.
AMP è stato sviluppato da Google nel 2015 in collaborazione con altri grandi publisher e aziende tecnologiche. L’obiettivo era quello di creare un modo per migliorare l’esperienza di navigazione mobile, rendendo le pagine web più veloci e facili da usare.
Come funziona AMP
Le pagine AMP sono basate su un set di regole e specifiche che limitano l’uso di JavaScript, CSS e HTML per migliorare le prestazioni. Le pagine AMP sono inoltre cacheate dai server di Google, il che significa che vengono caricate più velocemente dai dispositivi mobili.
Perché AMP è utile per la SEO
Le pagine AMP sono ottimizzate per la SEO, il che significa che hanno maggiori probabilità di essere visualizzate nei risultati di ricerca di Google.
Per l’esperto seo AMP è un fattore di ranking mobile, il che significa che le pagine AMP possono essere posizionate più in alto nei risultati di ricerca per dispositivi mobili.
Quali sono i plugin migliori per WordPress
Esistono diversi plugin per WordPress che consentono di creare pagine AMP. Alcuni dei plugin più popolari includono:
AMP è una tecnologia che può essere utilizzata per migliorare l’esperienza di navigazione mobile. Le pagine AMP sono veloci, responsive e ottimizzate per la SEO. Se stai cercando un modo per migliorare le tue pagine web per dispositivi mobili, AMP è una soluzione da considerare.
Un mio cliente mi ha chiesto di iniziare una campagna test con Google ADS e tra le domande poste vi era questa: “E’ necessario costruire una landing page?”. Vi sembrerà strano ma la risposta non è scontata per i seguenti motivi:
non è detto che una sola landing page sia sufficiente. Anche per una sola campagna potrebbero ben prevedersi più pagine di atterraggio (anche solo per il test A/B)
non è detto che il consulente web marketing opti per la landing page in quanto in determinati casi potrebbe essere utile puntare su una “normale” pagina interna.
Scrivo dunque questi appunti non solo per il mio cliente che li leggerà con calma ma anche per chiunque voglia giovare di questi dati di esperienza.
Una landing page (dall’inglese “pagina di atterraggio” detta anche “pagina di destinazione”) è la pagina web a cui si giunge dopo aver cliccato un link contenuto ad esempio in un banner o un annuncio pubblicitario.
In senso stretto si tratta di una pagina web autonoma, creata appositamente ai fini di ottenere una conversione in una strategia di una campagna pubblicitaria o di digital marketing.
Scopo di una pagina di destinazione
Le pagine di destinazione sono progettate con un unico obiettivo focalizzato: convertire in seguito ad una azione richiesta da un invito noto anche con il nome di Call to Action (CTA).
Tipologie di landing page
Esistono due tipologie di landing page:
landing page in senso lato: si tratta di qualsiasi pagina di atterraggio dopo aver cliccato un link.
landing page in senso stretto: è la pagina di destinazione contenente una call to action a cui si accede solitamente dopo aver cliccato un annuncio, un banner o un risultato di ricerca sponsorizzato. Si tratta di pagine studiate per aumentare le percentuali di conversione soprattutto di campagne payperclick come per esempio Google ADS o Facebook ADS.
La prima può essere raggiunta da un link esterno e da un link interno ad esempio una voce di menu di navigazione.
La comunicazione di una pagina di atterraggio in senso lato risponde comunque alla necessità di costruire un percorso di comunicazione del sito web che punti ad una conversione.
La pagina di atterraggio in senso stretto, della quale tratteremo ora in avanti, è molto importante ed utilizzata dai consulenti di web marketing come strumento del processo di conversione soprattutto nelle campagne pay per click.
In questo senso la landing page deve essere concisa (preferibilmente visibile above the fold) e contenere una call to action che porti ad una conversione, ad esempio un pulsante che (click-through) o la compilazione del form (lead generation vera e propria).
Utilizzo delle landing page
Google ADS
Le pagine di destinazione sono particolarmente utilizzate nelle campagne di pubblicità su internet come Google ADS.
In questo caso la pagina di destinazione va costruita avendo ben presente lo scopo di ottenere l’effetto positivo del Quality Score, il punteggio di qualità richiesto da Google ADS per poter posizionare meglio il proprio annuncio.
Campagne social a pagamento
Le pagine di destinazione sono fondamentali anche per le campagne social. Più mirata e targetizzata è una campagna social, più è necessario avere una landing page ad hoc che rappresenti velocemente la soluzione di un problema specifico.
Campagne di retargeting
Lo strumento del retargeting permette creare annunci basati sul comportamento dei potenziali clienti (o dei clienti già acquisiti). Anche in questo caso la landing page va confezionata ad hoc per offrire la migliore esperienza possibile al visitatore a cui si chiede una determinata azione (ad esempio comprare se non lo si è già fatto, ricomprare se lo si è già fatto in precedenza).
SEO
Negli ultimi anni le landing page sono molto utilizzate anche per specifiche tecniche di SEO, in particolare la generazione di contenuti automatici su un database di parole chiave. I contenuti del sito (di solito un sito satellite rispetto a quello istituzionale) sono spesso soltanto landing page con poche parole chiave (quelle estratte dal database) e una chiamata in azione (CTA).
Questo tipo di tecnica SEO mira a dotare il sito migliaia di pagine da far posizionare con più parole chiave possibili o frasi chiave soprattutto unite ai nomi delle città di una intera provincia o regione.
Come creare una landing page efficace
Una landing page efficace è fondamentale per convertire i visitatori in azioni desiderate, come l’iscrizione a una newsletter, il download di un ebook o l’acquisto di un prodotto. Ecco alcuni elementi essenziali di una landing page efficace:
Titolo accattivante: Il titolo deve catturare l’attenzione del visitatore e comunicare chiaramente il valore dell’offerta o dell’azione che si desidera che il visitatore compia.
Sottotitolo o descrizione: Un breve testo o una descrizione chiara e concisa che spiega in dettaglio ciò che l’utente otterrà o farà se compie l’azione desiderata.
Immagine o video rilevante: Un elemento multimediale, come un’immagine o un video, che supporta e illustra il messaggio principale della landing page.
Call to Action (CTA): Un pulsante ben visibile e ben posizionato che invita l’utente a compiere l’azione desiderata, come “Iscriviti ora,” “Scarica l’ebook,” o “Acquista ora.”
Form di contatto: Se si desidera raccogliere informazioni dai visitatori, come indirizzi email o dati personali, un modulo di contatto ben progettato è essenziale. Tuttavia, è importante non richiedere troppe informazioni, altrimenti si rischia di scoraggiare i visitatori.
Testimonianze o recensioni: Feedback positivo da parte di clienti o utenti precedenti può aumentare la fiducia e la credibilità della tua offerta.
Garanzie o promesse: Se applicabile, includere garanzie o promesse che riducano l’ansia del visitatore, ad esempio una politica di rimborso o una garanzia di soddisfazione.
Elementi di fiducia: Includere loghi di aziende partner, certificazioni o riconoscimenti che dimostrino l’affidabilità e la credibilità del tuo brand.
Contenuto persuasivo: Il testo e il design della landing page dovrebbero essere persuasivi, focalizzati sul vantaggio per il visitatore e orientati all’azione.
Mobile Responsiveness: Assicurarsi che la landing page sia ottimizzata per i dispositivi mobili, poiché sempre più utenti accedono al web tramite smartphone.
Chiaro flusso di conversione: Assicurarsi che il visitatore sappia chiaramente cosa fare e quali passaggi seguire per compiere l’azione desiderata.
Design pulito e attraente: Una presentazione visuale pulita e attraente è essenziale. Utilizzare colori, tipografia e layout che enfatizzino il messaggio principale.
Rimozione di distrazioni: Evitare elementi o link che possano distogliere l’attenzione del visitatore dalla call to action principale.
Test A/B: Effettuare test A/B per sperimentare con diverse versioni della landing page e determinare quale ottiene migliori risultati in termini di conversioni.
Analisi e monitoraggio: Utilizzare strumenti di analisi web per monitorare le prestazioni della landing page e apportare miglioramenti in base ai dati raccolti.
Ogni landing page può avere scopi diversi, quindi è importante adattare questi elementi in base agli obiettivi specifici della pagina e al pubblico di destinazione.
La maggior parte delle landing page sono veri e propri strumenti creati sotto la supervisione del consulente web marketing e puntano alla lead generation.
Esistono tantissimi tipi diversi di landing page in rete ma pochi e circoscritti sono gli elementi fondamentali e necessari che non devono mai mancare in una pagina di destinazione efficace nel condurre i visitatori del sito ad effettuare una conversione che può ad esempio consistere nell’acquisto di un prodotto o servizio.
Navigazione inesistente: al visitatore si richiede un’azione precisa. Ulteriori links o addirittura la presenza di un menu di navigazione potrebbero distrarlo dal compimento dell’azione richiesta.
Titolo affascinante: titolo ed eventuale sottotitolo devono persuadere. Spesso sono poste in forma di domanda e risposta dando al visitatore la sensazione di aver trovato il posto giusto per risolvere il proprio problema (Leggi anche i consigli per un titolo SEO efficace).
Call to action convincente: che sia costituito da un pulsante o un form, l’accettazione dell’invito all’azione determina la conversione vera e propria. Nel caso di utilizzo di form si consiglia di fare attenzione all’usabilità dello stesso da ogni dispositivo come raccomanda il Nielsen Norman Group.
Usare piccoli blocchi di testo: più tempo il visitatore passa a cercare di capire cosa gli offriamo più c’è il rischio che lo perdiamo. Testi lunghi sono da evitare.
Creare una landing page efficace significa non far mancare questi elementi e aggiungerne altri (come ad esempio video esplicativi brevi o testimonianze) che possono essere utili nel caso concreto a seconda della strategia di web marketing che si voglia adottare.
Consigli grafici per creare una landing page efficace
Analizzando il comportamento di milioni di utenti si è giunti a delle regole di base che gli esperti di digital marketing seguono nella costruzione delle landing pages.
Dimensioni: gli elementi importanti hanno una dimensione maggiore di quelli meno importanti. Solitamente Titolo e pulsante CTA hanno le dimensioni maggiori.
Peso: il grassetto evidenzia le parole più importanti nel testo che elenca i benefici. Senza grassetto quelle meno importanti.
Colore: si usa maggiore contrasto per gli elementi più importanti (per esempio il pulsante CTA).
Spazio bianco: di norma si mette più spazio bianco intorno agli elementi più importanti per permetterne la migliore visualizzazione possibile.
Densità: Evitare troppo testo in piccoli spazi. Maggiore densità significa minore leggibilità e dunque efficacia.
Differenze tra una home page e una pagina di destinazione
La home page di un sito web risulta essere poco utile ad una strategia di paid advertising in quanto contiene molto contenuto e soprattutto molti link (menu di navigazione, link dai blocchi di testo ecc.) che possono distrarre il visitatore dal capire e accettare l’invito a convertire.
Una scelta corretta in una campagna Ads è dunque quella di non puntare sulla generica home page ma creare una pagina di destinazione appositamente studiata per permettere in pochissimo tempo all’utente di percepire un messaggio chiaro, un invito con beneficio e richiedere un’azione il cui compimento comporterà una conversione.
Tuttavia notiamo come molti web marketing strategist a volte puntano i link delle campagne ADS verso home page o pagine interne che, in quanto tali non rientrano nella categoria di pagine di destinazione in senso stretto.
In questo caso lo scopo non è l’aumento di lead generation e del ROI, ma soprattutto di brand awareness offrendo al visitatore un percorso di navigazione e comunicazione più vario e personalizzato per fargli prima acquisire consapevolezza del brand, dei propri servizi e poi eventualmente chiedere una scelta e la relativa azione di conversione.
Esempi di landing page
Sotto tre esempi di tre tipologie di landing page apparentemente completamente diverse ma che dimostrano in modo diverso la presenza degli elementi fondamentali.
Landing Page Uber
Nella landing di Uber è evidente la presenza di elementi fondamenti: in una unica schermata above the fold è presente un chiaro messaggio che invita all’azione e prospetta un beneficio ed un form di iscrizione al servizio.
landing page moz
La landing di Moz è certamente più complessa:
vi è un titolo più lungo e un sottotitolo che rappresentano la proposta
il pulsante permette la conversione
il body elenca i vantaggi dell’utilizzo di questa piattaforma
landing page linkedin
La landing di Linkedin Marketing Solutions contiene:
un testo che comunica in modo immediato i vantaggi e l’utilità della piattaforma di marketing del famoso social media
l’immagine mostra chiaramente una funzionalità interessante
Il form permette la conversione
un valore aggiunto è dato dall’auto fill del form tramite apposito pulsante posto all’inizio dello stesso.
Un buon progetto web non può prescindere dall’identificazione degli obiettivi che il progetto stesso deve perseguire.
Un errore che spesso si compie è di fare questa operazione senza considerare di coinvolgere anche un professionista che offre consulenza seo che, invece, spesso viene investito solo quando il sito è già stato pubblicato.
Come leggerete di seguito, tra le operazioni fondamentali da compiere per l’identificazione degli obiettivi di un progetto web vi sono alcune attività che richiedono l’esperienza di un esperto seo.
L’identificazione degli obiettivi del progetto web è una fase cruciale nella progettazione di un sito web, poiché aiuta a stabilire chiaramente cosa si vuole ottenere con il sito e a guidare tutte le decisioni di progettazione e sviluppo.
Ecco come effettuiamo l’identificazione degli obiettivi del progetto web:
Raccogliamo Informazioni Preliminari:
Conduciamo ricerche di mercato per comprendere il settore in cui il cliente opera.
Analizziamo la concorrenza e studiamo i loro siti web per identificare punti di forza e debolezza.
Coinvolgiamo le Parti Interessate:
Coinvolgiamo il team interno, i dirigenti aziendali e qualsiasi altra parte interessata nel processo decisionale.
Chiediamo feedback e opinioni su cosa dovrebbe realizzare il sito web.
Definiamo Obiettivi SMART:
Gli obiettivi dovrebbero essere Specifici, Misurabili, Attribuibili, Realistici e Temporizzati (SMART). Ad esempio, invece di “Aumentare le vendite”, preferiamo fissare un obiettivo specifico come “Aumentare le vendite online del 20% entro 12 mesi”.
Priorità degli Obiettivi:
Identifichiamo gli obiettivi principali e quelli secondari. Quali obiettivi sono più critici per il successo del tuo business?
Segmentiamo il Pubblico Target:
Chi è il pubblico target? Identifichiamo le diverse fasce di utenti e quali obiettivi potrebbero avere quando visitano il tuo sito.
Definiamo Obiettivi Specifici:
Gli obiettivi potrebbero riguardare la vendita di prodotti, la generazione di lead, l’aumento del traffico, la brand awareness, la condivisione di contenuti, ecc.
Misurabilità e KPI:
Determiniamo come misurare il successo degli obiettivi. Ad esempio, utilizziamo indicatori performance (KPI) come il tasso di conversione, il traffico organico, il tempo medio trascorso sul sito, ecc.
Valore e ROI:
Consideriamo quale valore porteranno gli obiettivi al business del cliente. Calcoliamo il possibile ritorno sugli investimenti (ROI) associato al raggiungimento di ciascun obiettivo.
Sviluppiamo una Strategia:
Basandoci sugli obiettivi, sviluppiamo una strategia SEO per il tuo web del cliente. Pianifichiamo il design, il contenuto, le funzionalità e il marketing del sito, tutti fattori che contribuiranno a raggiungere quegli obiettivi.
Comunicazione Chiara:
Ci assicuriamo che tutti i membri del team coinvolto comprendano chiaramente gli obiettivi del progetto web e siano allineati sulla loro importanza.
Monitoraggio e Ottimizzazione Continua:
Una volta che il sito è online, impostiamo sistemi di monitoraggio per misurare il progresso verso gli obiettivi. Prevediamo anche come apportare aggiustamenti e ottimizzazioni in base ai risultati ottenuti.
Da poco ho acquisito un cliente per il quale mi occupo di consulenza SEO e tra le varie criticità riscontrate vi è l’assenza della pagina “Chi siamo”. Di conseguenza dal menu principale non vi è modo di conoscere informazioni importanti dell’azienda con cui l’utente si sta interfacciando attraverso il sito web aziendale.
L’unico riferimento all’azienda del cliente è appena accennata esclusivamente in home page.
In sostanza un utente che entra in una delle qualsiasi pagine interne senza passare per la home page non ha alcun modo di accedere alle informazioni sull’azienda con eccezione della generica pagina contatti.
Vedremo in questo articolo quanto è importante prevedere una pagina chi siamo e collegarla al menu principale.
La pagina “Chi Siamo” è uno strumento prezioso per stabilire una connessione con i visitatori del sito web, costruire fiducia e comunicare l’identità e la credibilità dell’azienda. Aiuta anche a distinguersi dalla concorrenza e può influenzare positivamente la decisione dei visitatori di impegnarsi con l’azienda.
La pagina “Chi Siamo” in un sito web svolge un ruolo fondamentale per le seguenti ragioni:
Fornisce Credibilità: La pagina “Chi Siamo” è uno spazio in cui l’azienda può presentarsi in modo professionale e autentico. Questo aiuta a costruire la fiducia tra l’azienda e i visitatori del sito web. La trasparenza sulla storia, i valori e la missione dell’azienda contribuisce a creare una percezione positiva.
Comunica l’Identità dell’Azienda: La pagina “Chi Siamo” permette all’azienda di comunicare la sua identità unica. Questo include informazioni sulle persone coinvolte, la cultura aziendale, gli obiettivi e le motivazioni. Gli utenti desiderano spesso conoscere chi sta dietro a un’azienda prima di intraprendere una relazione commerciale.
Risponde alle Domande dei Visitatori: I visitatori del sito web possono avere domande sulla storia, sulle competenze o sulle esperienze dell’azienda. La pagina “Chi Siamo” è il luogo ideale per rispondere a queste domande e per offrire dettagli aggiuntivi che possono essere importanti per i potenziali clienti.
Differenziazione dalla Concorrenza: La pagina “Chi Siamo” può essere utilizzata per evidenziare ciò che rende l’azienda diversa dalla concorrenza. Questo può includere la presentazione di premi, riconoscimenti o caratteristiche uniche che mettono in risalto la posizione di leadership dell’azienda nel settore.
Promuove l’Engagement: Una pagina “Chi Siamo” ben progettata può incoraggiare l’engagement degli utenti. Questo può includere inviti a contattare l’azienda, a iscriversi alla newsletter o a seguire l’azienda sui social media.
L’importanza della pagina “chi siamo” per la SEO
L’assenza della pagina Chi Siamo (About us) è certamente fondamentale per la SEO per almeno tre motivi:
Primo: aumentare la fiducia, la credibilità, l’autorevolezza e il branding per i clienti Il primo posto in cui i visitatori tipici vanno sul vostro sito web è la vostra landing page.
Se si interessano alla vostra pagina di destinazione, probabilmente andranno alla vostra “Homepage”, alla pagina “Prodotto” o alla pagina “Chi siamo” per saperne di più.
In effetti, la pagina “Chi siamo” è una delle pagine più visitate del vostro sito web.
La pagina “Chi siamo” è l’occasione per presentarvi ai vostri potenziali clienti. Potete stabilire la vostra reputazione e costruire la fiducia di un visitatore descrivendo la vostra esperienza, raccontando la vostra storia e mostrando la personalità unica del vostro marchio.
Potete dimostrare ciò che siete in grado di fare, dimostrare che siete in grado di fornire risultati e illustrare come vi distinguete dalla concorrenza.
Questo aiuta gli utenti a capire che dietro il sito web o l’azienda ci sono persone vere.
Secondo : la pagina “Chi siamo” è una miniera d’oro per le conversioni
Le persone tendono a comprare da chi conoscono, amano e si fidano (è un cliché, ma è vero); questa importantissima pagina “Chi siamo” può far sì che i vostri lettori sentano che vi conoscono, che gli piacete e che si fidano abbastanza tanto da diventare vostri clienti.
Terzo La pagina “Chi siamo” fa sì che i motori di ricerca si fidino di voi Sappiamo che i visitatori e gli utenti preferiscono un sito web affidabile e credibile, e lo stesso vale per Google. Anche Google preferisce classificare i siti “degni di fiducia” rispetto a quelli meno “degni di fiducia”.
E non è certo un caso che quando cercate su Google il nome di una azienda, il “chi siamo” esce tra i sitelinks.
Snippet di Dopstart con indicazione di “chi sono” in sitelinks
Come scrivere la pagina “Chi siamo”?
Scrivere una pagina “Chi Siamo” efficace per il tuo sito web richiede attenzione ai dettagli e la capacità di comunicare chiaramente chi sei, cosa fai e perché lo fai. Ecco alcuni passaggi per aiutarti a scrivere una pagina “Chi Siamo” efficace:
Introduzione Chiara: Inizia con un’introduzione chiara e concisa che spiega chi sei e il motivo per cui il tuo sito web esiste. Sii diretto e attira l’attenzione del lettore fin dall’inizio.
Storia dell’Azienda: Racconta la storia della tua azienda, includendo informazioni come quando è stata fondata, da chi, e come è cresciuta nel tempo. Questa sezione può contribuire a creare un senso di fiducia e autorevolezza.
Missione e Valori: Descrivi la missione e i valori della tua azienda. Quali obiettivi vuoi raggiungere e quali principi guidano il tuo lavoro? Questo può aiutare a definire la tua identità aziendale.
Chi Sono i Fondatori o il Team: Se possibile, presentati e presenta i membri chiave del tuo team. Questo crea un legame personale tra l’azienda e i visitatori del sito.
Cosa Offri: Spiega cosa offri ai tuoi clienti o utenti. Quali prodotti o servizi fornisci e perché dovrebbero sceglierti? Sii convincente e trasmetti il valore che offri.
Successi e Realizzazioni: Se hai ottenuto premi, riconoscimenti o successi significativi, includili. Questo può contribuire a dimostrare la tua competenza nel settore.
Testimonianze e Recensioni: Se hai ricevuto feedback positivi dai clienti o utenti, considera di includere alcune testimonianze o recensioni per dimostrare la tua affidabilità.
Immagini e Media: Utilizza immagini o video pertinenti per rendere la pagina più accattivante e coinvolgente. Puoi anche includere loghi di aziende con cui hai collaborato o menzioni nei media.
Chiamata all’Azione: Concludi la pagina “Chi Siamo” con una chiara chiamata all’azione. Cosa vuoi che i visitatori facciano dopo aver letto la pagina? Ad esempio, potresti incoraggiarli a contattarti, a esplorare i tuoi prodotti o servizi, o a iscriversi alla tua newsletter.
Revisione e Aggiornamento: Periodicamente, rivedi e aggiorna la pagina “Chi Siamo” per riflettere le ultime novità e cambiamenti nella tua azienda.
Due esempi di Pagina “Chi siamo”
Ho scelto due esempi dai template Uncode che mi sono particolarmente piaciuti
Pagina chi siamo di esempioPagina chi siamo di esempio
Conclusione
La pagina “chi siamo” non solo non può mancare ma deve essere scritta bene, esauriente e capace di creare un collegamento con l’utente che in quel momento, attraverso il sito web, sta interagendo con la vostra azienda.
Stamattina un cliente mi ha posto il quesito di poter aggiungere aziende partner sul proprio sito.
Si tratta di aziende che hanno acquistato i propri servizi ma che svolgono e potrebbero rivendere i suoi servizi configurandosi così come competitors o potenziali competitors.
Il quesito: come posso aggiungere aziende sul mio sito e farmi pagare per l’inserimento approfittando della grande visibilità che posso offrire senza rischiare una concorrenza diretta interna?
Ed inoltre: Come potrei chiamarli se non volessi usare la parola “partners”?
Dopo aver fatto una breve intervista al cliente e svolto alcune ricerche, condivido con voi la mia risposta.
Ecco alcune idee per come chiamare le aziende simili alla tua che inserisci sul sito:
Affiliati: Questo termine è spesso usato per indicare aziende che collaborano tra loro, ma che non sono in concorrenza diretta.
Collegamenti: Questo termine è più generico, ma può essere utilizzato per indicare qualsiasi tipo di relazione tra aziende.
Network: Questo termine è spesso usato per indicare un gruppo di aziende che collaborano tra loro per raggiungere un obiettivo comune.
Partnership: Questo termine è simile a “partners”, ma può essere utilizzato per indicare una relazione più informale.
Reseller: Questo termine è spesso usato per indicare aziende che vendono i prodotti o servizi di altre aziende.
Inoltre, potresti utilizzare un termine più creativo o originale, che sia in linea con l’immagine del tuo sito e del tuo business. Ad esempio, potresti utilizzare un termine che descriva il tipo di relazione che hai con queste aziende, o che enfatizzi gli aspetti positivi della collaborazione.
Ecco alcuni esempi di termini creativi o originali:
“Partners in crime“: Questo termine è ironico e divertente, e può essere utilizzato per indicare aziende che collaborano per raggiungere un obiettivo comune.
“Collaboratori di eccellenza“: Questo termine è più formale e professionale, e può essere utilizzato per indicare aziende che collaborano per fornire un servizio di alta qualità.
“Insieme per crescere“: Questo termine è positivo e incoraggiante, e può essere utilizzato per indicare aziende che collaborano per il reciproco successo.
In definitiva, la scelta del termine migliore dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di relazione che hai con queste aziende, l’immagine del tuo sito e del tuo business, e il pubblico a cui ti rivolgi.
Il cliente alla fine ha scelto la parola “network”.
Il markup JSON-LD (JavaScript Object Notation for Linked Data) è un formato di dati strutturato utilizzato per arricchire il contenuto di una pagina web con informazioni semantiche che aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio il significato del contenuto.
Questo markup è particolarmente utile per l’implementazione del Structured Data Markup, che è un insieme di metadati standardizzato utilizzato per descrivere i contenuti presenti su una pagina web in un formato che può essere facilmente compreso dalle macchine.
Caratteristiche principali del markup JSON-LD
Le principali caratteristiche del markup JSON-LD includono:
Sintassi JSON: È scritto nel formato JSON, che è ampiamente utilizzato e facilmente leggibile sia dagli esseri umani che dalle macchine.
Linked Data: JSON-LD è progettato per essere integrato in Linked Data, il che significa che è possibile collegare i dati in modo significativo ad altri dati presenti sul web.
Flessibilità: È flessibile e può essere incorporato direttamente nelle pagine web o incluso tramite script esterni.
Struttura gerarchica: I dati sono organizzati in una struttura gerarchica che consente di rappresentare facilmente relazioni complesse tra gli oggetti.
Concetto di contesto: Utilizza un “contesto” che definisce il significato dei termini utilizzati nei dati strutturati, consentendo una migliore interpretazione da parte delle macchine.
Utilizzo comune: È ampiamente utilizzato per l’implementazione di markup Schema.org, che è uno standard di settore per la descrizione di dati strutturati.
L’uso del markup JSON-LD è essenziale per migliorare la visibilità del contenuto sui motori di ricerca, poiché aiuta a fornire informazioni chiare e strutturate sulle pagine web.
Questo markup può essere utilizzato per descrivere una vasta gamma di contenuti, tra cui eventi, prodotti, organizzazioni, recensioni, ricette e molto altro ancora.
Come configurare il markup JSON-LD
La configurazione del markup JSON-LD per arricchire il contenuto di una pagina web richiede alcuni passaggi. Ecco come puoi farlo:
Identifica le informazioni da marcire: Prima di iniziare, determina quali informazioni desideri marcire sulla tua pagina web. Questo potrebbe includere dati come eventi, prodotti, organizzazioni, recensioni, dati strutturati per articoli di notizie e altro ancora. Schema.org fornisce una vasta gamma di tipi di dati strutturati che è possibile utilizzare.
Scegli il tipo di dati strutturati: Utilizza il sito web Schema.org per trovare il tipo di dati strutturati appropriato per le informazioni che desideri marcire. Ogni tipo di dati ha una pagina dedicata che fornisce dettagli su come utilizzarlo.
Crea il markup JSON-LD: Utilizza JSON-LD per creare il markup dei dati strutturati. Puoi farlo direttamente nella pagina HTML o utilizzare uno script esterno. Ecco un esempio di markup JSON-LD per un evento:
Personalizza il markup: Modifica il markup JSON-LD per riflettere le informazioni specifiche del tuo contenuto. Assicurati di seguire le specifiche del tipo di dati Schema.org che stai utilizzando.
Includi il markup nella pagina: Se stai lavorando direttamente nel codice HTML della pagina, inserisci il markup JSON-LD all’interno del tag <head> o <body> della pagina. Assicurati che sia posizionato correttamente nel codice HTML.
Valida il markup: Prima di pubblicare la pagina, è una buona pratica convalidare il tuo markup JSON-LD utilizzando strumenti di testing strutturati come il “Markup Helper” di Google o il “Rich Results Test”. Questo ti aiuterà a identificare e correggere eventuali errori.
Monitora i risultati: Dopo aver pubblicato la pagina con il markup JSON-LD, monitora come viene visualizzato nei motori di ricerca. Controlla se i dati strutturati sono correttamente interpretati e visualizzati nei risultati di ricerca.
Assicurati di seguire le linee guida specifiche per i tipi di dati strutturati che stai utilizzando e consulta sempre la documentazione di Schema.org per ulteriori dettagli e suggerimenti specifici.
Ci troviamo oggi ad affrontare e a suggerire una soluzione per una delle problematiche tipiche in cui si potrebbe trovare un web designer che realizza un sito con WordPress: inserire un widget direttamente all’interno di un articolo o di una pagina.
Può essere infatti necessario che un certo widget operi esclusivamente in una certa pagina.
Per questa operazione ci vengono incontro gli shortcodes generati dal plugin amr shortcode any widget.
Come fare?
Per prima cosa installate il plugin amr shortcode any widget (potete scaricarlo da qui).
Attivando il plugin nella sezione widget di WordPress vi apparirà una nuova zona chiamata Widgets for Shortcodes.
Inserite in questa zona il widget che volete aggiungere alla pagina, personalizzatene eventualmente le impostazioni e poi cliccate su “Salva”.
In calce al widget salvato apparirà magicamente il shortcode da copiare e incollare nell’articolo o nella pagina desiderata.
Facciamo un test passo passo
Ecco un esempio concreto di come faccio ad inserire un certo widget proprio sotto questo articolo.
Per prima cosa installo il plugin amr shortcode any widget tramite la funzione aggiungi plugin di WordPress.
Una volta attivato vedrò apparire la nuova zona nella sezione “Widget” come nella figura di seguito:
nuova zona widget
Diciamo che voglio inserire all’interno di questo articolo la situazione meteo di Roma. Ho ovviamente un plugin meteo installato che mi permette di aggiungere widget.
Inserisco il widget relativo all’interno della nuova zona, ne personalizzo eventualmente le impostazioni e poi clicco su “Salva“.
Apparirà dunque lo shortcode da utilizzare nella pagina o nell’articolo.
shortcode da utilizzare
Inserite lo shortcode all’interno della pagina o dell’articolo con il formato proposto ed ecco in widget in azione.
[do_widget id=td_block_weather_widget-2]
Per altre informazioni e faq sul plugin cliccate qui.
Ottimizzare WordPress significa rendere l’esperienza utente migliore.
WordPress è certamente tra i cms più utilizzati al mondo. Secondo il sito ufficiale il 27% di Internet utilizza wordpress.
Anche noi utilizziamo questo content management system quando realizziamo un sito web e provvediamo ad ottimizzarlo per rendere il prodotto finale migliore.
Un wordpress ottimizzato significa sito più veloce e maggiore fruibilità dello stesso da ogni tipo di device.
In questo articolo riprendiamo quanto scritto nella guida GT Metrix sull’ottimizzazione di un sito web in WordPress.
GT Metrix è un celebre sistema on line di analisi delle performances di un sito web secondo i parametri di Google PageSpeed e YSlow.
Testiamo quanto consigliato direttamente sul sito web della nostra web agency e vediamone i risultati.
1- Analizziamo il sito web con GT Metrix
Vediamo cosa e quanto c’è da ottimizzare di un sito web facendo un’analisi iniziale.
E’ possibile operare l’analisi in due modi:
Nel primo caso è necessario inserire l’API key disponibile a questo link. Sarà necessario registrarsi e loggarsi per accedere alle informazioni della propria chiave API.
Il responso dell’analisi GTMetrix per dopstart è il seguente:
Insomma una situazione non proprio rosea. Dobbiamo dunque assolutamente migliorare. Continuiamo con i prossimi passaggi e vedremo se e quanto riusciremo ad ottimizzare wordpress.
2- Installiamo ed attiviamo UpdraftPlus
Prima di mettere mano all’ottimizzazione di WordPress per le modifiche necessarie è sempre importante eseguire un backup completo del sito.
Per questo installiamo il plugin UpdraftPlus e facciamo un backup.
3- Ottimizziamo le immagini in automatico
La grandezza delle immagini incide non poco sulla velocità di caricamento delle pagine web.
Ottimizzare e comprimere le immagini è possibile farlo in automatico installando e utilizzando il plugin WP Smush (Smush Image Compression and Optimization)
Con questo plugin provvediamo ad ottimizzare le immagini già presenti sul sito. Le prossime che inseriremo saranno già automaticamente ottimizzate
Abilitare la memorizzazione delle pagine nella cache per un caricamento più veloce delle stesse;
Impostare il preload
Il bypass della cache per gli utenti registrati
Minify HTML, cioè la riduzione delle dimensioni dei file html
Minify CSS, cioè la riduzione delle dimensioni dei file CSS
Combine CSS, cioè la possibilità di riunire tutti i file css in un unica risorsa riducendo le richieste http
Combine JS riunendo tutti i file js in un unica risorsa
GZIP per l’ulteriore compressione delle pagine acquisendo ancora più velocità
Impostare il caching del Browser
[/su_list]
[su_note note_color=”#FFFF66″ text_color=”#333333″ radius=”3″ class=””]Nota: E’ importante controllare sempre le funzionalità del sito web dopo le minimizzazioni e combinazioni di file in quanto potrebbero verificarsi errori o problemi di funzionalità.[/su_note]
5- Rianalizziamo il sito web con GTMetrix
Con i passaggi precedenti abbiamo migliorato molto soprattutto in termini di caricamento della pagina e ridotto di molto le richieste http. C’è ovviamente ancora qualcosa da fare ma per ora va bene così.
Risultato GtMetrix dopo l’ottimizzazione
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