In questo articolo esploreremo cos’è il User Interface Design (UI Design), perché è cruciale per il successo di un prodotto digitale e come si differenzia dal User Experience Design (UX Design). Analizzeremo anche i principi fondamentali per creare interfacce intuitive, accessibili ed esteticamente piacevoli.
La User Interface (UI) Design è il processo di progettazione delle interfacce con cui l’utente entra in contatto per utilizzare un prodotto digitale: può trattarsi di uno smartphone, di una web app, di un assistente vocale o di un sistema in realtà aumentata.
L’obiettivo principale è combinare funzionalità ed estetica, creando interazioni semplici, fluide e visivamente coerenti. Non basta che un’interfaccia sia “bella”: deve permettere all’utente di raggiungere i propri obiettivi nel modo più efficace e piacevole possibile.
Le GUI (Graphical User Interfaces) sono le più comuni. Comprendono tutto ciò che l’utente vede e tocca: bottoni, menu, icone, slider, form, ecc.
Esempio pratico – App di e-commerce:
Pensa a Zalando. La UI è pulita, con menu facilmente raggiungibili, immagini grandi, pulsanti “aggiungi al carrello” ben visibili e percorsi d’acquisto lineari. Un buon UI design qui aiuta a ridurre gli abbandoni del carrello e a far sì che l’utente trovi subito ciò che cerca.
Esempio pratico – App mobile:
Nell’app di Instagram, l’interfaccia è pensata per far emergere i contenuti: pochi pulsanti, chiari e posizionati in modo ergonomico. Il cuore in basso per mettere like è un classico esempio di UI pensata per la gestualità mobile.
Le VUI (Voice User Interfaces) permettono all’utente di interagire con la voce, senza schermo o con uno schermo secondario.
Esempio pratico – Assistenti vocali:
Quando dici “Ehi Siri, accendi la luce in soggiorno”, l’interfaccia non è visibile, ma c’è comunque un design dietro: riconoscimento vocale, risposta audio, conferma visiva sullo schermo (nei modelli più evoluti). Un buon UI vocale è quello che capisce comandi naturali e risponde nel modo atteso, senza frizioni.
Le interfacce gestuali permettono all’utente di usare movimenti del corpo per interagire, soprattutto in ambienti immersivi come VR e AR.
Esempio pratico – Oculus VR:
Nell’ambiente di Meta Quest, puoi afferrare, lanciare o ruotare oggetti virtuali solo con il movimento delle mani. Il design dell’interfaccia deve quindi essere intuitivo, con feedback visivo o aptico per confermare le azioni. Il rischio in questi contesti è creare gesti “non naturali” o affaticanti.
Il concetto chiave di un buon UI Design è che non deve farsi notare. Se l’utente si chiede “e adesso cosa devo cliccare?”, il design ha fallito.
Esempio – Domino’s Zero Click App:
Basta aprire l’app per ordinare la pizza preferita senza fare nulla. Un’interfaccia così minimale da scomparire, ma progettata in modo sofisticato per leggere preferenze, contesto e agire in automatico.
Un buon UI Design:
Spesso confusi, UI e UX design sono due discipline complementari ma distinte, fondamentali nella progettazione di qualsiasi prodotto digitale.
UX sta per User Experience Design. Si riferisce all’esperienza globale che un utente ha quando interagisce con un prodotto o servizio digitale: come si sente, quanto è facile raggiungere un obiettivo, quanto è soddisfatto del percorso.
Un designer UX si occupa di:
UI sta per User Interface Design. È il lato visivo e interattivo dell’esperienza: tutto ciò che l’utente vede e con cui interagisce direttamente.
Un designer UI si occupa di:
Immagina di guidare un’auto.
Un’interfaccia bellissima (UI) non serve a nulla se l’esperienza (UX) è confusa o frustrante. Allo stesso tempo, un’esperienza ben progettata avrà bisogno di un’interfaccia curata per funzionare davvero.
In un team di design:
Entrambi devono collaborare per creare un prodotto coerente, efficace e piacevole.
Progettare una User Interface (UI) efficace richiede un equilibrio tra empatia, logica e estetica. Il primo passo è conoscere a fondo il pubblico di riferimento: chi sono gli utenti? Cosa cercano? Quali sono i loro limiti tecnici, cognitivi, sensoriali?
A partire da qui, si applicano alcuni principi universali:
Ogni elemento deve avere uno scopo chiaro. Evita sovraccarichi visivi o funzionalità inutili. Meno è meglio.
Esempio pratico:
In una pagina di login bastano due campi (email e password) e un pulsante.
<form>
<label for="email">Email</label>
<input type="email" id="email" placeholder="Inserisci la tua email">
<label for="password">Password</label>
<input type="password" id="password" placeholder="Inserisci la password">
<button type="submit">Accedi</button>
</form>
Colori, font, stili e layout devono essere coerenti in tutte le schermate. La coerenza aiuta l’utente a sentirsi a proprio agio e a navigare più velocemente.
Esempio pratico:
Se un pulsante “Call to Action” è arancione su una pagina, dovrebbe avere lo stesso stile ovunque.
button.cta {
background-color: #FF6600;
color: #fff;
font-size: 18px;
border-radius: 8px;
padding: 12px 20px;
}
Il design deve essere utilizzabile anche da persone con disabilità. Per l’accessibilità usa contrasto sufficiente, etichette leggibili, e consenti la navigazione da tastiera.
Esempio pratico:
Uso corretto delle etichette aria
e contrasto colori.
<button aria-label="Aggiungi al carrello">
<immagine del carrello>
</button>
body {
background-color: #fff;
color: #222; /* Contrasto elevato per migliorare la leggibilità */
}
Ogni azione dell’utente deve avere una risposta visiva o sonora immediata: un’animazione, un cambio colore, una notifica. Questo riduce l’ansia e migliora il controllo percepito.
Esempio pratico:
Un pulsante che cambia colore al click.
button:active {
transform: scale(0.98);
background-color: #cc5200;
}
Tramite dimensione del testo, contrasto, spaziatura e colore, guida l’occhio dell’utente verso le aree più importanti.
Esempio pratico:
Titolo grande, sottotitolo più piccolo, pulsante evidente.
<h1>Scopri il nostro servizio</h1>
<p class="subtitle">Più veloce, più semplice, più sicuro.</p>
<button class="cta">Inizia ora</button>
h1 {
font-size: 32px;
margin-bottom: 10px;
}
.subtitle {
font-size: 18px;
color: #555;
}
Il design invisibile è una filosofia che mette al centro la fluidità dell’esperienza, riducendo al minimo il bisogno di spiegazioni o istruzioni.
Non serve che l’utente impari ad usare l’interfaccia.
È il design che si adatta al comportamento naturale dell’utente.
L’interfaccia guida senza farsi notare, come un bravo maggiordomo.
La Zero Click App di Domino’s Pizza è un caso celebre.
Una volta configurata, basta aprire l’app e aspettare 10 secondi: la tua pizza preferita verrà ordinata automaticamente.
Nessun bottone, nessun menu, nessuna interazione visibile.
Questo è design invisibile allo stato puro: l’interfaccia non chiede nulla all’utente. Agisce in base al contesto, alle preferenze, alle abitudini.
Nel User Interface Design, spesso si parla di funzionalità, usabilità, accessibilità… Ma c’è un elemento che fa davvero la differenza e che viene troppo spesso trascurato: l’emozione.
Ogni interazione che un utente compie con un prodotto digitale genera un’emozione. Che sia frustrazione, sollievo, curiosità o entusiasmo, quella sensazione rimarrà legata al tuo brand.
Se l’esperienza è piacevole → l’utente ritornerà
Se l’esperienza è frustrante → l’utente abbandonerà
Non basta che un’interfaccia sia funzionale. Deve anche essere piacevole, coinvolgente, umana.
L’utente dimentica ciò che ha cliccato, ma ricorda come si è sentito.
Dare emozione a un’interfaccia non è un vezzo estetico, è una leva strategica.
Nel mondo digitale di oggi, un’interfaccia non può più essere pensata solo per desktop o mobile. L’utente si connette da smartphone, tablet, notebook, smart TV, e persino orologi intelligenti.
Per questo, il design responsive e il design adattivo sono due approcci fondamentali.
Il responsive design è un metodo in cui la stessa interfaccia si adatta dinamicamente alle dimensioni dello schermo, grazie a media query CSS, griglie fluide, e elementi scalabili.
Esempio pratico:
Un sito e-commerce che su desktop mostra 4 prodotti per riga, su tablet 2, e su smartphone 1 solo, mantenendo lo stesso codice HTML, ma con stili che cambiano in base alla larghezza dello schermo.
cssCopiaModifica/* Esempio base con media query */
.product {
width: 25%;
}
@media (max-width: 768px) {
.product {
width: 50%;
}
}
@media (max-width: 480px) {
.product {
width: 100%;
}
}
Il design adattivo (adaptive) si basa su layout diversi caricati in base al dispositivo. Qui il sistema rileva prima la dimensione dello schermo e carica la versione adatta.
Esempio pratico:
Un’app di prenotazione viaggi che carica una versione desktop con molte opzioni e una versione mobile semplificata, con pochi step, icone grandi e pulsanti ottimizzati per il touch.
Aspetto | Responsive Design | Adaptive Design |
---|---|---|
Tecnica | Una singola interfaccia | Layout diversi predefiniti |
Adattamento | Dinamico e fluido | Su misura per punti di rottura |
Tempo di sviluppo | Più veloce | Più complesso |
Esempio | Siti WordPress moderni | Alcune app bancarie o airline |
em
, %
) al posto di pixel fissi.Il mondo del User Interface Design è in costante evoluzione. Le tendenze non sono solo “moda”: spesso riflettono cambiamenti nel comportamento degli utenti, nuove tecnologie e una maggiore attenzione a usabilità e accessibilità.
Ecco le principali tendenze UI del 2025 da conoscere (e valutare):
Cos’è:
Uno stile che combina elementi piatti e ombre soffuse per creare effetto rilievo.
È visivamente elegante, con pulsanti che sembrano “emergere” o “affondare” nello sfondo.
Esempio:
Pulsanti e card con ombre interne ed esterne, su sfondi chiari e monocromatici.
button {
background: #e0e0e0;
border-radius: 12px;
box-shadow: 5px 5px 10px #bebebe,
-5px -5px 10px #ffffff;
}
Pro: Estetica moderna e minimalista
Contro: Poco contrasto → non ideale per l’accessibilità
Cos’è:
Stile ispirato al vetro smerigliato, con effetti di trasparenza, sfocature e profondità.
Esempio:
Schede semitrasparenti sovrapposte a sfondi colorati o con immagini.
.glass {
background: rgba(255, 255, 255, 0.2);
backdrop-filter: blur(10px);
border-radius: 10px;
border: 1px solid rgba(255, 255, 255, 0.3);
}
Pro: Elegante, futuristico
Contro: Richiede device performanti (sconsigliato su mobile low-end)
Cos’è:
La modalità scura non è più solo estetica, ma si adatta al contesto d’uso, all’orario o alla preferenza di sistema.
Pro: Migliora leggibilità in ambienti scuri, riduce l’affaticamento visivo
Incluso come standard in molti sistemi operativi
Con la maggioranza del traffico web proveniente da mobile, i layout sono progettati pensando prima allo smartphone. I bottoni e le aree interattive sono posizionati nella “zona del pollice”.
Pro: Usabilità top su dispositivi mobili
Contro: Richiede attenzione a spazi, tap target, ordine dei contenuti
L’interfaccia diventa più umana, tramite bottoni parlanti, micro-animazioni, bot chatbot e feedback visivi/sonori.
Esempio:
Un form che ti dice “Ottimo, manca solo la password!” anziché “Campo richiesto”.
Pro: Coinvolge, riduce l’ansia dell’utente
Contro: Da usare con misura (non deve diventare invadente)
UI che si adatta al comportamento dell’utente: suggerimenti personalizzati, dark/light automatico, layout che cambiano in base all’utilizzo.
Pro: Migliora il tasso di conversione
Contro: Richiede analisi dei dati e backend intelligente
Progettare un’interfaccia che funzioni non è improvvisazione. Se stai sviluppando un’app o un sito web, Dopstart offre una prima consulenza gratuita per analizzare il tuo progetto, individuare criticità e costruire insieme una strategia UI vincente. Ti accompagniamo in tutte le fasi, dall’idea al lancio.
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