La User Experience (UX) è uno dei concetti più importanti nel mondo digitale moderno. Spesso confusa con l’estetica o la semplicità d’uso, in realtà è molto di più: rappresenta l’esperienza complessiva che un utente vive quando interagisce con un sito web, un’app o un servizio digitale.
In questo articolo esploreremo cos’è, perché è così fondamentale, quali sono i suoi ambiti applicativi, come si misura e come migliorarla concretamente in un progetto digitale.
Indice
- Cos’è la User Experience
- Un po’ di storia: le origini della UX
- Perché la User Experience è così importante
- Cosa fa un User Experience Designer
- Come si diventa UX designer
- Come si misura l’User Experience
- L’importanza della UX nel design in generale
- Migliorare la User Experience nel web design
- UX e siti ecommerce
- UX e Digital Marketing
- UX e SEO
- UX e Social Media
- UX e Email Marketing
- UX vs UI: qual è la differenza?
- Come migliorare concretamente la UX
- Domande e risposte
Cos’è la User Experience
La User Experience (UX), o esperienza utente, è l’insieme delle emozioni, percezioni, pensieri e comportamenti che una persona prova e manifesta durante l’interazione con un prodotto, un servizio o un sistema digitale. Non riguarda solo l’usabilità tecnica, ma coinvolge anche aspetti emotivi, estetici, cognitivi e funzionali.
In parole semplici, è come si sente un utente quando utilizza un sito web, un’app o un software. Se l’esperienza è positiva (intuitiva, fluida, piacevole), l’utente continuerà a usare quel prodotto. Se invece è negativa (frustrante, lenta, confusa), l’utente lo abbandonerà — e spesso per sempre.
Esempi pratici
Esempio negativo: Pensa a un sito di un ristorante che si carica lentamente, non mostra il menu, e su mobile richiede zoom continui. L’utente si sentirà frustrato e probabilmente passerà a un concorrente.
Esempio positivo: Immagina di voler prenotare una camera su Airbnb. Inserisci la destinazione, le date e in pochi click trovi una casa adatta alle tue esigenze, con foto chiare, recensioni affidabili e un processo di pagamento semplice. Questo è un esempio di User Experience ottimale, dove ogni passo è pensato per guidare l’utente con facilità.
Le componenti principali della UX
- Usabilità: Quanto è facile da usare il prodotto?
- Accessibilità: È fruibile da tutti, anche da utenti con disabilità?
- Desiderabilità: Il design è accattivante? L’utente è invogliato a tornare?
- Utilità: Risponde a un bisogno reale?
- Affidabilità: I contenuti sono chiari, coerenti e aggiornati?
Un po’ di storia: le origini della UX
Sebbene il termine User Experience sia diventato popolare solo negli anni ’90, le sue radici storiche affondano molto più indietro nel tempo, intrecciandosi con l’ergonomia, la psicologia cognitiva, il design industriale e l’interazione uomo-macchina.
Dall’ergonomia al design digitale
Negli anni ’50 e ’60, l’ergonomia (la scienza che studia l’interazione tra l’uomo e i sistemi) era già applicata nella progettazione di cabine di aerei, strumenti medici e dispositivi industriali. L’obiettivo era rendere questi oggetti sicuri, facili da usare ed efficienti.
Nel tempo, questi principi sono stati trasferiti anche nel mondo digitale. Con la nascita dell’informatica personale negli anni ’80, si è fatto urgente il bisogno di interfacce accessibili, pensate non solo per ingegneri, ma anche per utenti comuni.
Don Norman e la nascita del termine “UX”
Il termine User Experience fu coniato da Don Norman negli anni ’90, quando lavorava per Apple come User Experience Architect — uno dei primi al mondo. Norman sosteneva che:
“Non basta che un prodotto sia funzionale, deve anche essere bello, piacevole da usare e coerente in ogni punto di contatto.”
Da allora, il concetto di UX ha preso piede in ogni settore digitale: dai siti web alle app mobili, dai software aziendali agli e-commerce.
Esempi storici significativi
- Il mouse del Macintosh (1984): Semplice da usare e pensato per tutti, è un esempio di progetto UX inclusivo.
- Il telecomando TV degli anni ’90: Molti erano confusi e pieni di tasti inutili. Da qui la consapevolezza che semplificare l’interfaccia migliora l’esperienza utente.
- Amazon (anni 2000): Ha rivoluzionato la UX nell’ecommerce introducendo funzioni come “1-Click Buy”, recensioni utenti e suggerimenti personalizzati.
Oggi la UX è una disciplina strutturata, con professionisti, strumenti, metodologie e corsi universitari dedicati.
Perché la User Experience è così importante
La User Experience (UX) è molto più di un dettaglio estetico o tecnico: è uno dei fattori più decisivi per il successo di un prodotto o servizio digitale. Una buona UX crea fiducia, migliora l’efficacia della comunicazione, aumenta le conversioni e genera fedeltà. Una cattiva UX, al contrario, può causare frustrazione, abbandono e danni alla reputazione del brand.
L’esperienza dell’utente determina il comportamento
Gli utenti, oggi, hanno aspettative altissime. Sono abituati a interfacce fluide, design puliti e navigazione intuitiva. Se un sito è lento, poco chiaro o difficile da usare, l’utente lo abbandonerà senza pensarci due volte. E spesso non tornerà.
Un esempio concreto
- Caso positivo: Pensa a Google. Entri, scrivi una parola, premi invio e hai subito i risultati. Il tutto in meno di due secondi. Questo è UX eccellente: soddisfa un bisogno reale in modo veloce e senza frizioni.
- Caso negativo: Vai su un sito per comprare un biglietto del treno, ma non riesci a trovare il bottone “cerca”, il modulo non accetta i dati, e ti fa ricaricare la pagina. Risultato? L’utente rinuncia e cerca un’alternativa.
Impatti concreti della UX
Maggiore competitività
Un sito o un’app con UX superiore si distingue dalla concorrenza e guadagna quote di mercato.
Aumento delle conversioni
Una UX ben progettata guida l’utente passo dopo passo verso l’obiettivo: una vendita, una richiesta di contatto, una registrazione.
Riduzione del tasso di abbandono (bounce rate)
Se la prima impressione è positiva, l’utente rimane, esplora, si fida.
Fidelizzazione degli utenti
Quando l’esperienza è piacevole, l’utente torna e diventa promotore del brand.
Riduzione dei costi di assistenza
Se l’utente riesce a trovare da solo quello che cerca, l’azienda riceve meno richieste di supporto.
Cosa fa un User Experience Designer
Un User Experience (UX) Designer è il professionista che progetta l’esperienza dell’utente con un prodotto digitale. Il suo compito non è semplicemente “fare siti belli”, ma creare percorsi intuitivi, piacevoli e funzionali, mettendo sempre al centro le esigenze e i comportamenti degli utenti.
Il UX Designer agisce come un ponte tra tecnologia, design e psicologia umana, assicurandosi che ogni interazione — da un clic a una pagina di checkout — sia fluida, chiara e coerente.
Le attività principali di un UX Designer
- Ricerca utente (User Research)
Raccoglie dati tramite interviste, sondaggi, analisi di mercato, heatmap o sessioni di osservazione. L’obiettivo è capire chi sono gli utenti, cosa vogliono e quali sono i loro punti critici. - Creazione di personas e user journey
Sviluppa profili utente fittizi (personas) e tracciati esperienziali (user journey) per visualizzare i bisogni e i comportamenti dell’utente tipo in ogni fase. - Architettura dell’informazione e wireframe
Organizza i contenuti e disegna lo scheletro del sito o dell’app (wireframe) per testare la struttura e la gerarchia visiva. - Prototipazione interattiva
Crea prototipi navigabili che simulano il comportamento finale del prodotto. Questo permette di fare test prima dello sviluppo effettivo. - Test di usabilità
Osserva come gli utenti reali interagiscono con il prototipo e individua eventuali ostacoli, difficoltà o confusioni. - Collaborazione cross-funzionale
Lavora con sviluppatori, UI designer, content strategist e marketing per tradurre le esigenze degli utenti in soluzioni reali.
Esempio concreto
Un e-commerce vuole migliorare il tasso di conversione. Il UX Designer:
- Analizza i dati di Google Analytics e le mappe di calore
- Scopre che molti utenti abbandonano il carrello nella fase di pagamento
- Ridisegna la checkout page con meno campi, indicazioni chiare e un sistema di pagamento più veloce
- Testa la nuova versione con utenti reali
- Il risultato? Le conversioni aumentano del 25%
Soft skill fondamentali
Oltre alla parte tecnica, un UX Designer deve avere:
- Spirito collaborativo
- Empatia verso gli utenti
- Capacità analitiche
- Pensiero critico
- Comunicazione efficace
Come si diventa UX designer
Diventare UX Designer significa imparare a progettare esperienze digitali centrate sull’utente, combinando competenze in ricerca, design, analisi e comunicazione. Non esiste un solo percorso per arrivarci: è una professione multidisciplinare, aperta sia a chi proviene da studi tecnici che umanistici.
1. Comprendere cos’è davvero la UX
Il primo passo è capire che la User Experience non si limita alla grafica: è il modo in cui l’utente percepisce l’interazione con un prodotto. Per questo è utile leggere libri fondamentali come:
- “La caffettiera del masochista” di Don Norman
- “Don’t Make Me Think” di Steve Krug
2. Formazione (universitaria o autonoma)
Puoi intraprendere studi accademici (Design, Psicologia, Comunicazione, Informatica) oppure seguire corsi online, bootcamp e master specializzati. Alcuni esempi:
- Google UX Design Certificate (Coursera)
- Interaction Design Foundation (IDF)
- Master UX/UI in scuole come IED o TAG Innovation School
3. Imparare gli strumenti fondamentali
Un UX Designer deve saper usare strumenti digitali per progettare, prototipare e testare:
- Figma: per wireframe e prototipi interattivi
- Sketch / Adobe XD: alternative per il design
- Maze / Lookback / Hotjar: per i test di usabilità
- Notion / Miro: per mappe mentali, user journey, brainstorming
4. Sviluppare un portfolio
Il portfolio UX è essenziale per mostrare il tuo approccio. Ogni progetto dovrebbe includere:
- Analisi del problema
- Ricerca utente
- Prototipo e wireframe
- Test e miglioramenti
- Risultati misurabili
5. Fare esperienza concreta
Anche senza clienti reali, puoi:
- Partecipare a progetti open source
- Migliorare l’usabilità di siti esistenti come esercizio
- Lavorare su challenge disponibili su siti come UX Challenge o Briefbox
- Collaborare a startup o piccole agenzie per fare esperienza
6. Soft skill da coltivare
Essere UX Designer non significa solo usare strumenti, ma anche saper:
- Adattarsi a feedback e cambiamenti
- Ascoltare gli utenti
- Collaborare con team diversi
- Comunicare idee in modo semplice e visivo
Come si misura l’User Experience
Una buona User Experience (UX) non è solo questione di sensazioni: può (e deve) essere misurata con strumenti e indicatori oggettivi. Misurare la UX permette di identificare i punti critici, ottimizzare l’esperienza utente e dimostrare l’impatto del design sui risultati di business.
Due approcci fondamentali
- Test qualitativi
Si basano sull’osservazione diretta del comportamento degli utenti. Permettono di cogliere emozioni, difficoltà, frustrazione o soddisfazione. Esempi:- Interviste: per comprendere bisogni, aspettative e impressioni dopo l’uso
- Test di usabilità: l’utente svolge compiti reali davanti a un osservatore
- Think aloud: l’utente racconta ad alta voce cosa sta facendo e perché
- Metriche quantitative
Forniscono dati misurabili e confrontabili nel tempo, spesso integrati con strumenti di analytics o sondaggi. Ecco le più utilizzate:
Le metriche principali della UX
Tasso di conversione (Conversion Rate)
Indica la percentuale di utenti che completano un obiettivo, come un acquisto, una registrazione o una richiesta di contatto.
Esempio: migliorando la chiarezza della call-to-action, un e-commerce aumenta le conversioni dal 2% al 4%.
Tasso di abbandono (Bounce Rate)
È la percentuale di utenti che lasciano il sito dopo aver visto una sola pagina. Un valore alto può indicare problemi di contenuto o navigazione.
Esempio: se il 70% degli utenti abbandona la homepage, potrebbe essere poco intuitiva o non rispondere subito ai bisogni dell’utente.
Tempo medio sulla pagina (Average Time on Page)
Misura quanto tempo un utente resta su una determinata pagina.
Esempio: un tempo troppo basso su una guida tecnica può significare che non è chiara o utile.
Net Promoter Score (NPS)
È un indice di soddisfazione e fedeltà basato sulla domanda: “Quanto è probabile che tu consigli questo prodotto ad altri?”
Da 0 a 10, chi risponde 9 o 10 è un “promoter”, chi 6 o meno è un “detrattore”.
System Usability Scale (SUS)
È un questionario standardizzato di 10 domande che misura la percezione della facilità d’uso. È utile nei test post-interazione.
Esempio: un’app con un punteggio SUS di 90/100 è percepita come altamente usabile.
Perché misurare la UX è fondamentale
- Permette di basare le decisioni su dati, non solo su opinioni
- Aiuta a prioritizzare le modifiche e le aree critiche
- Mostra ai clienti o stakeholder l’impatto reale del design
- Consente un miglioramento continuo e iterativo
L’importanza della UX nel design in generale
Il design centrato sull’utente non riguarda solo il digitale. Anche nella progettazione di prodotti fisici, ambienti o servizi, una buona UX assicura che le esigenze delle persone siano al centro del processo creativo. Questo approccio migliora la soddisfazione e riduce gli errori.
Migliorare la User Experience nel web design
Nel web design, migliorare la User Experience (UX) significa progettare interfacce che siano utili, accessibili, fluide e intuitive, mettendo sempre l’utente al centro. Una buona UX non è solo estetica: è funzionalità, chiarezza, velocità e soddisfazione.
1. Navigazione semplice e coerente
Un utente deve poter capire dove si trova, dove può andare e come tornarci in ogni momento.
Esempio pratico: inserire una barra di navigazione ben visibile, sempre accessibile anche da mobile.
<nav>
<ul class="menu">
<li><a href="/">Home</a></li>
<li><a href="/servizi">Servizi</a></li>
<li><a href="/contatti">Contatti</a></li>
</ul>
</nav>
<style>
.menu {
display: flex;
gap: 1rem;
list-style: none;
}
.menu a {
text-decoration: none;
color: #333;
}
</style>
2. Velocità di caricamento
Un sito lento è una UX disastrosa. Oltre i 3 secondi di attesa, la maggior parte degli utenti abbandona. Ottimizza immagini, codice CSS/JS, e usa lazy loading per i contenuti non essenziali.
Esempio con immagini lazy load:
<img src="placeholder.jpg" data-src="foto-reale.jpg" class="lazyload" alt="immagine esempio">
<script>
document.addEventListener("DOMContentLoaded", function () {
const images = document.querySelectorAll("img.lazyload");
images.forEach(img => {
img.src = img.dataset.src;
});
});
</script>
3. Design responsivo (mobile-first)
Oltre il 60% degli utenti naviga da mobile. Il design deve adattarsi a ogni schermo.
Esempio CSS:
body {
font-family: sans-serif;
}
.container {
max-width: 1200px;
margin: auto;
padding: 1rem;
}
@media (max-width: 768px) {
.container {
padding: 0.5rem;
}
}
4. Call to action chiare e visibili
Ogni pagina deve guidare l’utente verso un’azione chiara: iscriversi, acquistare, contattare.
Esempio HTML/CSS:
<a href="/acquista" class="cta">Acquista ora</a>
<style>
.cta {
background-color: #0066ff;
color: white;
padding: 1rem 2rem;
text-decoration: none;
border-radius: 8px;
font-weight: bold;
display: inline-block;
margin-top: 1rem;
}
</style>
5. Accessibilità e leggibilità
Contrasto, grandezza del testo, alt tag per le immagini e uso semantico dei tag HTML sono fondamentali.
Esempio:
<img src="grafico.png" alt="Grafico delle vendite trimestrali">
<h1>Analisi vendite Q2</h1>
<p>Il secondo trimestre mostra una crescita del 15% rispetto al precedente...</p>
UX e siti ecommerce
Nel mondo degli e-commerce, la User Experience (UX) è un fattore critico di successo. Non basta avere un bel sito: se l’esperienza di navigazione, ricerca e acquisto non è fluida, l’utente abbandona il carrello, non torna e non consiglia il brand.
Una UX efficace aumenta le vendite, riduce i resi e migliora la reputazione online.
I momenti chiave della UX in un e-commerce
- Ricerca del prodotto
L’utente deve trovare rapidamente ciò che cerca: filtri, ricerca interna, categorie chiare.Esempio: Zalando mostra subito i filtri per taglia, colore, brand, prezzo. - Scheda prodotto informativa e rassicurante
Le informazioni devono essere complete: descrizione chiara, immagini di qualità, recensioni, disponibilità.Esempio: Amazon include foto multiple, video, specifiche, Q&A e recensioni degli utenti. - Processo di checkout semplice
Il percorso d’acquisto deve essere breve, senza obblighi inutili (come la registrazione forzata). Errore comune: checkout in 5 pagine con richieste ridondanti.
Buona pratica: Shopify consente il checkout in una sola pagina. - Fiducia e sicurezza
Il sito deve comunicare affidabilità: HTTPS, badge di sicurezza, politiche di reso chiare, contatti reali. - Esempio: l’inserimento dei loghi Visa/Mastercard/PayPal e di badge “100% soddisfatti o rimborsati”.
Metriche UX da monitorare in un e-commerce
- Tasso di abbandono del carrello: oltre il 70% in media → va ridotto ottimizzando il checkout.
- Conversion Rate: aumenta con una UX chiara, coerente e mobile friendly.
- Customer Satisfaction e recensioni: sono indicatori di esperienza percepita.
Strumenti utili per migliorare la UX e-commerce
- Google Optimize / GA4: per collegare i dati UX alle performance di vendita.
- Hotjar o Microsoft Clarity: per vedere come gli utenti interagiscono con le pagine.
- A/B testing: per testare versioni diverse di pulsanti, testi, layout.
UX e Digital Marketing
Nel Digital Marketing, la User Experience (UX) non è un aspetto tecnico secondario, ma un elemento strategico che può determinare il successo o il fallimento di una campagna. Una landing page ben progettata, un percorso utente fluido o un form ottimizzato possono moltiplicare le conversioni, mentre una UX trascurata può sprecare anche il miglior traffico a pagamento.
Perché UX e marketing digitale sono inseparabili
Ogni attività di marketing — SEO, ADV, social, email — ha un solo obiettivo: portare un utente a compiere un’azione (acquisto, iscrizione, richiesta contatto). La UX entra in gioco dal momento in cui l’utente clicca, e accompagna ogni passo del suo percorso.
Esempi concreti
- Campagna Google Ads + UX ottimizzata
Un utente clicca su un annuncio “Richiedi il tuo preventivo gratuito”.
Trova una landing page veloce, con titolo coerente, benefici evidenti, form semplice.
Risultato: +40% richieste rispetto alla versione precedente. - Email marketing + UX efficace
Un’email promozionale porta al sito.
Se il sito è lento o disorientante, l’utente abbandona.
Se il sito è responsive, chiaro e accogliente, l’utente prosegue e converte.
Aspetti UX che migliorano il marketing
- Tempo di caricamento
Un sito lento rovina le performance di ogni campagna (soprattutto mobile).
Soluzione: immagini ottimizzate, codice minificato, caching. - Coerenza tra messaggio e pagina
Ogni clic deve portare a una pagina rilevante e coerente.
Soluzione: landing page dedicate per ogni campagna. - Form facili da compilare
Meno campi, etichette chiare, invio immediato.
Soluzione: usare l’autofill, ridurre l’attrito. - Mobile first design
Il 70% del traffico digitale viene da smartphone.
Soluzione: progettare prima per mobile, poi per desktop.
UX e ROI nel digital marketing
Una UX ben progettata aumenta il ROI delle campagne, perché:
- Rafforza la percezione del brand
- Migliora il Quality Score di Google Ads
- Riduce il costo per conversione (CPC)
- Aumenta il tempo sul sito e le interazioni
UX e SEO
Fino a qualche anno fa, la SEO si concentrava su parole chiave, backlink e contenuti ottimizzati. Oggi, però, Google valuta anche l’esperienza dell’utente. Per questo, la UX è diventata un fattore SEO essenziale.
Quando un sito offre un’esperienza positiva — navigazione semplice, caricamento veloce, struttura chiara — gli utenti rimangono più a lungo, interagiscono di più e tornano. Tutti segnali che Google interpreta come alta qualità.
Come la UX migliora la SEO (e viceversa)
- Core Web Vitals
Sono metriche ufficiali di Google che misurano l’esperienza utente: velocità, interattività e stabilità visiva. Esempio: se la homepage si carica in meno di 2 secondi (LCP), l’esperienza è considerata positiva.
Ottimizza immagini, script e CSS per migliorare i punteggi. - Struttura chiara e gerarchia semantica
Una UX ben fatta organizza i contenuti in modo logico e gerarchico, con tag H1–H2–H3, breadcumb e URL chiari.
Questo facilita la lettura umana e la scansione dei crawler. - Mobile-first design
Dal 2018 Google indicizza i siti mobile-first. Un design responsive e ben leggibile da smartphone è fondamentale. Esempio: menù hamburger, font leggibili, pulsanti grandi. - Riduzione del bounce rate
Se l’utente trova subito ciò che cerca, non abbandona. Questo migliora tempo medio sul sito, profondità di navigazione e segnali positivi per la SEO. - Contenuti leggibili e coinvolgenti
Una buona UX significa testi ben formattati, paragrafi brevi, titoli chiari, call to action coerenti.
Il contenuto è più digeribile per l’utente, e Google lo premia.
Esempio concreto
Un sito aziendale aveva pagine con ottimi contenuti ma layout disordinato, testi troppo lunghi e call to action nascoste. Dopo un intervento UX (struttura, leggibilità, bottoni evidenti), il tempo medio sulla pagina è aumentato del 70%, e con esso anche il ranking su Google per parole chiave competitive.
UX come leva SEO: vantaggi
- Aumento delle conversioni, non solo delle visite
- Migliore posizionamento nei risultati organici
- Aumento del traffico qualificato
- Riduzione della frequenza di rimbalzo
UX e Social Media
Quando si parla di UX, si pensa spesso a siti e app, ma anche i social media sono ambienti digitali dove l’esperienza dell’utente gioca un ruolo decisivo. Ogni interazione — dallo scroll al like, dal click su un link alla compilazione di un form — è parte di un percorso che deve essere intuitivo, piacevole e coerente.
Una User Experience ben progettata sui social aumenta il coinvolgimento, riduce la frizione tra utente e contenuto e rafforza la percezione del brand.
Perché la UX è fondamentale sui social media
- L’utente decide in pochi secondi
Se un post non è chiaro o visivamente piacevole, lo scorre via. La UX lavora su gerarchia visiva, leggibilità e immediatezza. - Ogni clic conta
Il passaggio da un post a una landing page o a un link esterno deve essere rapido, coerente e senza errori.
Esempio negativo: link rotti, pagine che non si aprono su mobile.
Buona UX: link tracciati, landing page responsive e coerenti col contenuto del post. - Esperienza cross-canale
L’esperienza deve essere fluida tra Instagram, sito, newsletter, e-commerce. L’utente non deve mai sentirsi “trasportato” in un ambiente diverso. - Microinterazioni e accessibilità
Reaction, animazioni, caroselli: le microinterazioni migliorano la UX solo se non distraggono e sono accessibili anche da mobile e con screen reader.
Esempi pratici di UX efficace sui social
- Instagram: un brand che usa copertine coerenti nei reel e CTA chiare nel link in bio migliora l’esperienza utente e il funnel.
- Facebook: inserire pulsanti “Shop Now” o “Scopri di più” ben visibili facilita la conversione.
- LinkedIn: un post strutturato con spazi, emoji e formattazione migliora la leggibilità e l’engagement.
Best practice UX per i social
- Inserire CTA chiare e visibili
- Usare immagini leggibili anche su schermi piccoli
- Evitare testi troppo lunghi o compressi
- Garantire la coerenza tra post, link e pagina di destinazione
- Testare ogni link su mobile
UX e Email Marketing
L’Email Marketing è uno strumento potente, ma spesso sottovalutato dal punto di vista della User Experience (UX). Una campagna email ben strutturata deve conquistare l’attenzione in pochi secondi, essere chiara, leggibile, mobile-friendly e guidare l’utente verso un’azione.
Una UX efficace nelle email aumenta i tassi di apertura, di clic e di conversione, riducendo al contempo disiscrizioni e segnalazioni come spam.
Perché la UX è cruciale nelle email
- L’utente decide in 2 secondi
Il soggetto e l’anteprima sono fondamentali. Una cattiva UX in questa fase può portare all’eliminazione immediata. - Scansione visiva immediata
Nessuno legge tutto: l’email deve essere organizzata per blocchi, con spaziature, titoli, bottoni evidenti. - Mobile-first anche nelle email
Oltre il 70% delle email viene aperto da smartphone. Serve layout responsive, testo grande e pulsanti facilmente cliccabili. - CTA chiara e visibile
Ogni email dovrebbe avere una sola azione primaria da compiere. Troppe distrazioni = nessuna azione.
Esempio di struttura UX-friendly per email
<table style="max-width:600px;margin:auto;font-family:sans-serif;">
<tr><td style="padding:20px;">
<h1 style="font-size:24px;">Scopri la nostra nuova guida gratuita</h1>
<p style="font-size:16px;">Abbiamo preparato per te un contenuto esclusivo per migliorare le tue strategie digitali.</p>
<a href="https://tuaazienda.com/guida"
style="display:inline-block;background:#007BFF;color:#fff;padding:12px 24px;
text-decoration:none;border-radius:5px;margin-top:10px;">
Scarica ora
</a>
</td></tr>
</table>
Best practice di UX nell’email marketing
- Inserire il link alla disiscrizione ben visibile
- Oggetto breve, chiaro e “umano” (max 50 caratteri)
- Layout semplice a una colonna
- CTA visibile senza dover scorrere
- Evitare muri di testo: usa elenchi, titoli e immagini leggere
- Testare sempre su mobile e dark mode
UX vs UI: qual è la differenza?
Nel mondo del design digitale, i termini UX (User Experience) e UI (User Interface) vengono spesso confusi o usati come sinonimi, ma rappresentano due ambiti distinti, anche se strettamente collegati.
Una UI ben progettata può attrarre l’utente. Una UX efficace, invece, lo guida, lo coinvolge e lo fa restare.
Cosa significa UX (User Experience)
La User Experience riguarda l’intera esperienza vissuta dall’utente durante l’interazione con un prodotto o servizio digitale. Include aspetti come:
- Navigazione
- Velocità di caricamento
- Facilità nel trovare le informazioni
- Percorso verso l’obiettivo
- Soddisfazione generale
Esempio: un sito con un checkout chiaro, veloce e senza frizioni, anche se graficamente minimale, offre una ottima UX.
Cosa significa UI (User Interface)
La User Interface è il layout visivo e interattivo attraverso cui l’utente interagisce con il sistema. Include elementi come:
- Bottoni
- Colori
- Tipografia
- Spaziatura
- Icone
- Animazioni
Esempio: un’app con icone coerenti, pulsanti ben distanziati e palette armoniosa ha una ottima UI.
La differenza chiave
- UX è come ci si sente
È il viaggio dell’utente: emozioni, fluidità, soddisfazione. - UI è ciò che si vede
È l’aspetto grafico dell’interfaccia: stile, layout, interazioni visive.
Metafora semplice
Pensa a un’auto:
La UX è la sensazione di guida, il comfort, la facilità di parcheggio, la stabilità su strada.
La UI è il cruscotto, il volante, il design dei sedili.
Come migliorare concretamente la UX
Migliorare la User Experience (UX) non significa solo “rendere il sito più bello”, ma mettere l’utente al centro di ogni scelta progettuale. È un processo continuo, basato su ascolto, analisi, test e ottimizzazione.
Non esiste una formula universale, ma esistono passaggi fondamentali che ogni azienda o team può seguire.
1. Conoscere i propri utenti
Tutto parte dalla ricerca. Non puoi progettare una buona esperienza se non sai chi sono gli utenti, cosa vogliono, cosa li frustra.
Strumenti utili:
- Interviste qualitative
- Sondaggi (es. Google Forms, Typeform)
- Mappe di empatia e personas
2. Mappare i percorsi utente (User Journey)
Disegna il percorso che l’utente compie da quando entra nel sito fino a quando completa un’azione (acquisto, contatto, download).
Individua i punti di frizione.
Strumenti utili:
- Miro, Figma, UXPressia
3. Creare prototipi e testarli
Non aspettare lo sviluppo per testare: crea wireframe e prototipi interattivi per raccogliere feedback prima di investire risorse.
Strumenti utili:
- Figma, Adobe XD, Marvel App
4. Analizzare i dati reali
Usa gli strumenti di analytics per capire come gli utenti si comportano davvero.
Strumenti utili:
- Google Analytics (GA4)
- Hotjar, Microsoft Clarity
- Test A/B (es. Google Optimize, VWO)
5. Rimuovere attriti e semplificare
Ogni clic inutile, ogni campo in più in un form, ogni pagina che carica lentamente è un ostacolo all’esperienza.
Azioni concrete:
- Ridurre i campi nei form
- Velocizzare il caricamento
- Rendere le CTA visibili e immediate
6. Iterare costantemente
La UX non è un progetto una tantum. È un processo ciclico che va rivisto, testato e migliorato nel tempo.
Approccio consigliato:
- Design thinking
- Agile UX
- Continuous feedback loop
In sintesi: UX come cultura aziendale
Migliorare la UX significa migliorare il business, perché un utente soddisfatto è un utente che:
- rimane
- interagisce
- converte
- torna
- consiglia
Hai bisogno di ottimizzare la User Experience del tuo sito o prodotto digitale?
Dopstart offre una prima consulenza gratuita e può accompagnare la tua azienda in tutte le fasi: dall’analisi UX all’implementazione tecnica, fino all’ottimizzazione continua. Contattaci e scopri come possiamo aiutarti!
Migliora l’esperienza dei tuoi utenti
Scarica ora la nostra checklist gratuita sulla User Experience: uno strumento pratico per valutare e ottimizzare ogni fase del tuo progetto digitale.
Clicca qui e ottieni il PDF gratuito di Dopstart.
Domande e risposte
- Cos’è la User Experience (UX)?
È l’esperienza complessiva che un utente prova interagendo con un prodotto o servizio digitale. - Perché la UX è importante nel marketing digitale?
Perché influisce su conversioni, fidelizzazione e soddisfazione dell’utente. - Qual è la differenza tra UX e UI?
La UI riguarda il design visivo, la UX l’esperienza dell’utente. - Come posso migliorare la UX del mio sito?
Lavorando su navigazione, contenuti, performance e test di usabilità. - Che strumenti usa un UX designer?
Figma, Sketch, Adobe XD, Maze, Hotjar, Google Analytics. - UX e SEO sono collegate?
Sì, molti fattori UX influenzano il posizionamento nei motori di ricerca. - La UX è utile anche nei social media?
Certo, migliora l’engagement e la percezione del brand. - UX e ecommerce: qual è il legame?
Una UX efficace aumenta le vendite e riduce l’abbandono del carrello. - Come si misura la UX?
Attraverso metriche quantitative e test qualitativi. - Dove posso formarmi per diventare UX designer?
Esistono corsi online, master e bootcamp specializzati.
Iscriviti alla newsletter. Resta aggiornato!
Te la invieremo periodicamente per comunicazioni importanti e news sul mondo digitale. Potrai disiscriverti in ogni momento cliccando l'apposito link in calce alla newsletter.