Giorno: 18 Dicembre 2023

  • Google MedML: Rivoluzione nel settore sanitario con l’intelligenza artificiale

    Google MedML: Rivoluzione nel settore sanitario con l’intelligenza artificiale

    Nel costante sforzo di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria e ottimizzare i processi medici, Google ha recentemente presentato MedML, un modello linguistico basato sull’intelligenza artificiale (IA) appositamente sviluppato per il settore sanitario.

    Questo innovativo strumento, ora disponibile per i clienti Google Cloud negli Stati Uniti tramite la piattaforma Vertex AI, promette di rivoluzionare la pratica medica, alleggerendo il carico di lavoro del personale medico e migliorando la precisione diagnostica.

    MedML: panoramica del modello linguistico AI

    Google MedML si basa sul successo dei precedenti modelli linguistici AI, Med-PaLM e Med-PaLM 2, utilizzati per applicazioni mediche nel 2022 e 2023.

    Secondo gli studi condotti da Google, MedML è costruito su Med-PaLM 2 e corrisponde approssimativamente al livello di conoscenza di uno specialista medico, come un oncologo o un ortopedico.

    Questo modello linguistico è disponibile in due versioni negli Stati Uniti, ciascuna progettata per specifici casi d’uso.

    Due modelli MedLM per diversi contesti

    Il primo modello MedLM è progettato per compiti complessi, offrendo un’ampia gamma di funzionalità.

    Al contrario, il secondo modello è di dimensioni medie ed è ideale per adattarsi a una varietà di attività, con la possibilità di essere messo a punto in base alle esigenze specifiche. Ad esempio, un modello potrebbe essere utilizzato per registrare i riepiloghi delle conversazioni dei pazienti, mentre un altro potrebbe essere più adatto per la ricerca sui farmaci.

    Integrazione con Google Gemini

    In un passo ulteriore verso l’espansione delle applicazioni dell’IA nel settore sanitario, Google prevede di integrare il suo nuovo modello di intelligenza artificiale, Gemini, nella suite MedLM nei prossimi mesi.

    Ciò consentirà una gamma ancora più ampia di applicazioni, promuovendo ulteriormente l’efficienza e la versatilità di MedML.

    Successi e applicazioni pratiche

    Diverse aziende del settore medico hanno già sperimentato con successo MedML, ottenendo risultati significativi.

    Ad esempio, l’app Augmedix ha implementato MedLM per generare automaticamente report dalle conversazioni medico-paziente registrate, semplificando il processo di documentazione.

    Inoltre, l’AI BenchSci è stata ottimizzata attraverso la collaborazione con MedLM, accelerando la ricerca e lo sviluppo di medicinali e consentendo ai ricercatori di estrarre conoscenze da un vasto numero di esperimenti.

    Con l’introduzione di Google MedML nel settore sanitario, l’IA si afferma sempre di più come un alleato prezioso per i professionisti medici, offrendo soluzioni innovative per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria.

    L’integrazione continua di tecnologie avanzate come Gemini promette di aprire nuove prospettive e di rendere MedML uno strumento ancora più versatile ed essenziale per la comunità medica.

  • Google Maps. Fine della cronologia posizione per evitare l’accesso da parte delle forze dell’ordine

    Google Maps. Fine della cronologia posizione per evitare l’accesso da parte delle forze dell’ordine

    La cronologia delle posizioni di Google Maps è stata identificata come un bersaglio attraente per le autorità di polizia.

    In un annuncio significativo per la privacy, Google ha dichiarato che sarà eseguita una modifica nella gestione dei dati sulla posizione degli utenti.

    L’app mobile di Google Maps non trasmetterà più la cronologia delle posizioni al cloud; invece, manterrà in modo sicuro i dati direttamente sul telefono dell’utente.

    Dunque Google non potrà più accedere a questi dati e dunque nemmeno le forze dell’ordine e le persone innocenti che si trovano nella zona non saranno oggetto di indagine né i loro dati personali potranno essere esaminati dalla polizia.

    Questa decisione potrebbe potenzialmente porre fine alla pratica delle richieste sulla posizione di persone oggetto di indagine, che fino ad ora erano principalmente rivolti a Google.

    Precedentemente, i dati sulla posizione di Google Maps venivano archiviati nella funzione Timeline, accessibile online e tramite il dispositivo.

    Sebbene la sequenza temporale fosse utile per individuare luoghi memorabili, comportava un compromesso significativo sulla privacy. Questo cambiamento mira a mitigare tali preoccupazioni.

    Negli ultimi anni, le forze dell’ordine statunitensi hanno intensificato l’uso di richieste per accedere ai dati sulla posizione dei telefoni in specifiche aree al momento di un crimine.

    Tra il 2018 e il 2019, le richieste inviate a Google dalla polizia sono più che triplicati. Nel 2021, Google ha ricevuto circa 3.000 richieste di questo tipo ogni trimestre.

    Questa rete digitale è stata impiegata in situazioni di alto profilo, come nell’identificare responsabili di incendi durante le proteste del 2020 e nel rintracciare i partecipanti all’assalto al Campidoglio il 6 gennaio 2021.

    Tuttavia, spesso le informazioni sarebbero state utilizzate anche in modo eccessivo, invadendo la privacy per indagare su reati minori.

    Con la nuova politica, i dati rimarranno solo sul telefono dell’utente, a meno che non scelgano di eseguirne il backup sul cloud, ma in questo caso, Google crittograferà i dati prima della trasmissione.

    La decisione di interrompere la registrazione della cronologia delle posizioni sembra essere una risposta diretta alle richieste di geolocalizzazione da parte delle forze dell’ordine, un fatto rivelato recentemente da un collaboratore di Google a Forbes.

    Sebbene le forze dell’ordine possano ancora emettere mandati per i dati sulla posizione, Google non sarà più in grado di fornirli in futuro.

    Le nuove funzionalità di localizzazione di Maps saranno implementate gradualmente su Android e iOS nel corso dell’anno successivo, insieme a un cambiamento nel periodo di conservazione dei dati dell’utente, che passerà da 18 mesi a tre mesi.

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