Anno: 2024

  • Come impedire a Google di indicizzare una pagina web?

    Come impedire a Google di indicizzare una pagina web?

    Un cliente mi ha chiesto di creare una pagina web da mostrare ai propri partner ma vuole che tale pagina non sia indicizzata nei motori di ricerca e, in particolare, risulti invisibile a Google.

    Indice

    Perché fare pagine web da non indicizzare in Google o chiederne l’esclusione dall’indice?

    I motivi per non far indicizzare una nuova pagina web o per far rimuovere una pagina web dall’indicizzazione di Google possono essere diversi.

    Ecco alcuni esempi:

    • Pagine di lavoro in corso o pagine di bozza. Queste pagine non sono ancora pronte per essere visualizzate dal pubblico.
    • Pagine di errore o pagine di manutenzione. Queste pagine vengono visualizzate quando qualcosa va storto sul tuo sito.
    • Pagine personali o private. Queste pagine non sono destinate al pubblico.
    • Pagine che non sono pertinenti per la tua attività. Queste pagine potrebbero abbassare il ranking del tuo sito nei risultati di ricerca.
    • Pagine che violano le linee guida di Google. Queste pagine potrebbero essere penalizzate da Google.

    Ecco alcuni esempi specifici di pagine web che potresti voler escludere dalla indicizzazione:

    • Pagine di ringraziamento o di conferma dell’ordine. Queste pagine non sono importanti per gli utenti e possono essere facilmente trovate attraverso i link di riferimento.
    • Pagine di FAQ. Queste pagine sono spesso utilizzate per fornire informazioni di base ai clienti, ma non sono necessarie per la ricerca.
    • Pagine di download. Queste pagine possono essere indicizzate, ma non è necessario che lo siano.
    • Pagine di blog. Se hai un blog, potresti voler escludere alcuni post dal tuo sito dalla indicizzazione. Ad esempio, potresti voler escludere post che sono obsoleti o che non sono pertinenti per la tua attività.

    La decisione di escludere una pagina web dalla indicizzazione è una decisione personale. Dovrai considerare le tue esigenze specifiche e i motivi per cui vuoi escludere la pagina.

    Ecco alcuni consigli per decidere se escludere una pagina web dalla indicizzazione:

    • Considera il contenuto della pagina. È il contenuto della pagina rilevante per la tua attività? È importante per gli utenti?
    • Considera il pubblico della pagina. È la pagina destinata al pubblico? È appropriata per il pubblico?
    • Considera gli obiettivi del tuo sito. L’indicizzazione della pagina ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi?

    Se non sei sicuro se escludere una pagina web dalla indicizzazione, è sempre meglio chiedere consiglio a un professionista SEO.

    Come escludere una pagina del sito web dall’indicizzazione di Google?

    Per escludere una pagina web del tuo sito dalla indicizzazione di Google, puoi utilizzare uno dei seguenti metodi:

    Aggiungi un meta tag noindex all’intestazione della pagina.

    Il meta tag noindex è un tag HTML che indica ai motori di ricerca di non indicizzare una pagina. Per aggiungere un meta tag noindex alla tua pagina, aggiungi il seguente codice all’intestazione della pagina:

    <meta name="robots" content="noindex">

    Aggiungi un’intestazione HTTP X-Robots-Tag.

    L’intestazione HTTP X-Robots-Tag è un’intestazione HTTP che indica ai motori di ricerca di non indicizzare una pagina. Per aggiungere un’intestazione HTTP X-Robots-Tag alla tua pagina, aggiungi il seguente codice al file di configurazione del tuo server web:

    X-Robots-Tag: noindex

    Proteggi la pagina con una password.

    Se proteggi la pagina con una password, Google non sarà in grado di accedervi e indicizzarla. Per proteggere la pagina con una password, aggiungi un file .htaccess alla directory della pagina e aggiungi le seguenti regole:

    AuthType Basic
    AuthName "Area riservata"
    AuthUserFile /path/to/.htpasswd
    Require valid-user

    Utilizza un file robots.txt.

    Il file robots.txt è un file di testo che contiene istruzioni per i motori di ricerca su quali pagine del tuo sito devono essere indicizzate. Per escludere una pagina dal file robots.txt, aggiungi la seguente riga al file:

    User-agent: *
    Disallow: /pagina-da-escludere/

    Se hai un sito web gestito da un CMS, come WordPress o Joomla, potrebbe esserci un modo integrato per escludere le pagine dalla indicizzazione. Consulta la documentazione del tuo CMS per ulteriori informazioni.

    Una volta che hai escluso la pagina dalla indicizzazione, Google impiegherà alcuni giorni per aggiornare il suo indice.

    Puoi verificare se la pagina è ancora indicizzata eseguendo una ricerca su Google con l’URL della pagina. Se la pagina non viene visualizzata nei risultati di ricerca, significa che è stata esclusa correttamente.

  • Google Chrome per Android: “Ascolta questa pagina” ora disponibile

    Google Chrome per Android: “Ascolta questa pagina” ora disponibile

    Scopri la nuova funzionalità di Chrome che ti consente di ascoltare il contenuto delle pagine web in background.

    Google Chrome per Android ha recentemente introdotto una nuova e utile funzionalità chiamata “Ascolta questa pagina”. Questa funzione, disponibile con Chrome 125, permette agli utenti di ascoltare il contenuto delle pagine web in background. La novità è stata riportata da 9To5Google e si prevede che verrà gradualmente resa disponibile a un numero sempre maggiore di utenti nei prossimi giorni.

    Come funziona “Ascolta questa pagina”

    La funzionalità “Ascolta questa pagina” sfrutta la tecnologia text-to-speech (TTS) e può essere particolarmente utile per le pagine web ricche di testo. Per utilizzare questa funzione, basta toccare il menu a tre punti nell’angolo in alto a destra di Chrome per Android. Nel menu a discesa, tra le opzioni “Traduci” e “Aggiungi alla schermata Home”, apparirà l’opzione per ascoltare la pagina.

    Una volta selezionata, comparirà un lettore audio nella parte inferiore della pagina, con pulsanti di play/pausa e un’indicazione della durata dell’audio già ascoltato. Il lettore audio mostrerà anche il nome della pagina e del sito web. Toccare il mini-lettore audio permetterà di riavvolgere o avanzare l’audio di 10 secondi, cambiare la velocità di riproduzione, modificare la voce e attivare o disattivare l’opzione “Evidenzia testo e scorrimento automatico”.

    Opzioni di Voce Disponibili

    Le voci disponibili per la funzione TTS includono:

    • Ruby: Tono medio, Calda
    • River: Tono medio, Calma
    • Field: Tono basso, Vivace
    • Moss: Tono basso, Rilassante

    Altre Caratteristiche

    La riproduzione audio continuerà anche quando si aprono altre pagine web o si blocca il dispositivo, ma si interromperà se si esce dal browser Chrome. Riavviando il mini-lettore, l’audio riprenderà da dove si era interrotto.

    Gli utenti possono anche aggiungere un collegamento rapido nella Toolbar accanto all’Omnibox. Per fare ciò, andare su Impostazioni, scorrere fino ad Avanzate e selezionare Collegamento nella Toolbar. Questa opzione è disponibile anche in Chrome Custom Tabs e permette di riprodurre l’audio con un solo tocco.

    La nuova funzione “Ascolta questa pagina” rappresenta un passo avanti significativo per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei contenuti web su dispositivi Android, offrendo agli utenti un modo semplice e comodo per ascoltare le loro letture preferite.

  • Google agli utenti Android: “Controllate subito le impostazioni!”

    Google agli utenti Android: “Controllate subito le impostazioni!”

    Un aggiornamento di sicurezza critico è disponibile per i dispositivi Pixel. Verificate ora!

    Google ha emesso un avviso urgente per i possessori di telefoni Android, invitandoli a controllare le impostazioni dei loro dispositivi e scaricare immediatamente l’ultimo aggiornamento software gratuito.

    Il colosso tecnologico ha rilasciato questa direttiva insieme all’aggiornamento di giugno 2024 per i dispositivi della linea Pixel, destinato a correggere “vulnerabilità di sicurezza” e migliorare le funzionalità di tutti gli smartphone Pixel supportati.

    È fondamentale controllare le impostazioni del dispositivo il prima possibile per verificare se c’è un aggiornamento software in attesa di essere scaricato. Google ha sottolineato che l’aggiornamento risolve 50 problemi di sicurezza nei telefoni Pixel, tra cui sette classificati come “critici”.

    Uno di questi è stato etichettato come vulnerabilità “zero-day”, il che significa che si tratta di un bug già sfruttato dagli hacker. Non scaricare questo aggiornamento gratuito espone il telefono e i suoi dati a rischi di intrusione.

    “Tutti i dispositivi Google supportati riceveranno un aggiornamento al livello di patch 2024-06-05,” ha dichiarato Google nella sua nota di aggiornamento. “Incoraggiamo tutti i clienti ad accettare questi aggiornamenti per i loro dispositivi. Ci sono indicazioni che CVE-2024-32896 potrebbe essere sfruttato in modo limitato e mirato,” ha aggiunto l’azienda, riferendosi al nome ufficiale del bug.

    Google è arrivato all’ottava generazione dei suoi telefoni Pixel, con i modelli Pixel 8a, Pixel 8 e Pixel 8 Pro tutti idonei a ricevere questo aggiornamento di sicurezza di giugno 2024. Anche altri modelli Pixel come il Pixel 7a, Pixel 7, Pixel 7 Pro, Pixel 6a, Pixel 6, Pixel 6 Pro e Pixel Fold sono compatibili con l’aggiornamento.

    Se possedete un vecchio Pixel, potreste considerare l’idea di aggiornare il vostro dispositivo. I modelli Pixel 5 e precedenti non ricevono più aggiornamenti di sicurezza ufficiali da Google, il che vi lascia a rischio, sebbene improbabile, di attacchi che sfruttano bug presenti nel sistema operativo Android.

    Per verificare se c’è un aggiornamento software da scaricare, aprite l’app Impostazioni sul vostro Pixel (lo stesso vale per qualsiasi dispositivo Android). Da lì, toccate Sistema e poi Aggiornamento di sistema, e potreste trovare un nuovo aggiornamento pronto per essere installato.

    Google ha promesso fino a sette anni di aggiornamenti software e di sicurezza per i telefoni Pixel, una promessa senza precedenti nel settore, superando anche il supporto ufficiale di cinque anni offerto da Apple. Questo significa che un Pixel 8 è una scelta eccellente se desiderate un telefono Android sicuro per molti anni, mentre molti dispositivi Android ricevono supporto per periodi molto più brevi, lasciandovi con un dispositivo tecnicamente insicuro dopo solo due o tre anni. Controllate sempre la promessa di supporto software del produttore prima di acquistare

  • Google Meet introduce video ad alta definizione per le registrazioni delle riunioni

    Google Meet introduce video ad alta definizione per le registrazioni delle riunioni

    Ora disponibili contenuti video Full HD a 1080p per riunioni registrate e dispositivi con telecamere compatibili

    Google Meet ha recentemente migliorato la qualità delle registrazioni delle riunioni aumentando la risoluzione massima del video del relatore da 720p a 1080p. Questo aggiornamento, insieme al supporto già esistente per i contenuti presentati in 1080p, eleva notevolmente la qualità visiva delle registrazioni delle riunioni, offrendo un’esperienza visiva più chiara e dettagliata per gli utenti.

    Ad annunciarlo è Google stesso in questo articolo pubblicato su Google Workspace Updates.

    Inoltre, la risoluzione video a 1080p è ora disponibile su tutti i computer dotati di una telecamera compatibile. Tuttavia, questa funzione è disattivata di default e richiede che l’utente la attivi manualmente attraverso il menu delle impostazioni di Google Meet. È importante notare che la risoluzione a 1080p sarà utilizzata solo quando la registrazione è abilitata o quando uno o più utenti hanno fissato a schermo intero l’utente con telecamera 1080p. In questi specifici scenari, sarà necessaria una larghezza di banda aggiuntiva per inviare il video a 1080p, e Google Meet regolerà automaticamente la risoluzione in base alla disponibilità di banda del dispositivo, garantendo comunque la migliore qualità possibile.

    Per quanto riguarda gli amministratori, il contenuto video e lo schermo condiviso nelle registrazioni delle riunioni saranno in 1080p di default. Gli amministratori possono visitare il Centro assistenza per ulteriori informazioni su come attivare o disattivare la registrazione su Meet per la loro organizzazione. Va notato che non esiste un controllo amministrativo per l’invio di video a 1080p; questa funzione è disattivata di default e richiede l’attivazione da parte dell’utente finale.

    Per gli utenti finali, se la funzione è abilitata dall’amministratore, è possibile consultare un articolo del Centro assistenza per ulteriori informazioni sulle registrazioni delle riunioni e su chi può registrare. Per abilitare l’invio di video a 1080p, gli utenti possono visitare il Centro assistenza per imparare a cambiare la risoluzione della telecamera.

    La distribuzione della nuova funzionalità avverrà gradualmente per i domini Rapid e Scheduled Release a partire dal 14 giugno 2024, con un rollout che potrebbe richiedere fino a 15 giorni per essere visibile a tutti gli utenti.

    La disponibilità del video Full HD per le registrazioni delle riunioni copre diversi piani di Google Workspace, inclusi Business Standard e Plus, Enterprise Essentials e Essentials Plus, Enterprise Starter, Standard e Plus, Education Plus e Teaching & Learning Upgrade. L’invio di video Full HD su computer con telecamere 1080p è disponibile anche per Google Workspace nei piani Business Standard e Plus, Enterprise Starter, Standard e Plus, Education Plus, Teaching & Learning Upgrade, Enterprise Essentials e Essentials Plus, nonché per gli abbonati a Google One con 2TB o più di spazio di archiviazione.

    FAQ

    1. Cos’è cambiato nella risoluzione video di Google Meet?

    Google Meet ha aumentato la risoluzione massima per il video del relatore nelle registrazioni delle riunioni da 720p a 1080p. Inoltre, è ora possibile inviare video a 1080p su tutti i computer dotati di telecamere compatibili.

    2. Come posso attivare la risoluzione video a 1080p per le mie riunioni su Google Meet?

    Per attivare la risoluzione video a 1080p, devi abilitare l’opzione tramite il menu delle impostazioni di Google Meet. La risoluzione a 1080p è disattivata di default e richiede che l’utente la attivi manualmente.

    3. La risoluzione a 1080p è disponibile per tutti gli utenti di Google Meet?

    La risoluzione video a 1080p è disponibile per gli utenti di Google Workspace con i seguenti piani: Business Standard e Plus, Enterprise Starter, Standard e Plus, Education Plus, Teaching & Learning Upgrade, Enterprise Essentials e Essentials Plus. È inoltre disponibile per gli abbonati a Google One con 2TB o più di spazio di archiviazione.

    4. Cosa devo fare se non vedo l’opzione per la risoluzione a 1080p nelle mie impostazioni?

    Assicurati di avere una telecamera compatibile con 1080p e che la funzione sia stata abilitata dall’amministratore della tua organizzazione, se applicabile. Se la funzione è disponibile e ancora non vedi l’opzione, visita il Centro assistenza di Google Meet per ulteriori istruzioni su come abilitare questa impostazione.

    5. L’utilizzo della risoluzione a 1080p richiede più larghezza di banda?

    Sì, l’invio di video a 1080p richiede una larghezza di banda maggiore. Google Meet regolerà automaticamente la risoluzione in base alla disponibilità di banda del dispositivo per garantire una trasmissione ottimale.

    6. Posso registrare le riunioni in 1080p su Google Meet?

    Sì, i contenuti video e lo schermo condiviso nelle registrazioni delle riunioni saranno in 1080p di default per gli utenti con piani Google Workspace compatibili.

    7. Cosa succede se la mia larghezza di banda non è sufficiente per supportare il video a 1080p?

    Se la tua larghezza di banda non è sufficiente, Google Meet ridurrà automaticamente la risoluzione del video per adattarsi alle condizioni di rete disponibili, garantendo comunque la migliore qualità possibile.

    8. Devo essere un amministratore per abilitare la registrazione delle riunioni in 1080p?

    Gli amministratori possono abilitare o disabilitare la registrazione delle riunioni per l’organizzazione. Tuttavia, l’abilitazione della risoluzione a 1080p per le registrazioni dipende dall’utente finale e dalle impostazioni del proprio dispositivo.

    9. Dove posso trovare ulteriori informazioni sull’abilitazione della risoluzione video a 1080p?

    Per ulteriori informazioni su come abilitare la risoluzione video a 1080p, visita il Centro assistenza di Google Meet. Troverai guide dettagliate su come configurare le impostazioni della telecamera e sulla gestione delle registrazioni delle riunioni.

    10. La risoluzione a 1080p sarà disponibile automaticamente per tutti gli utenti a partire dal 14 giugno 2024?

    La funzione sarà rilasciata gradualmente a partire dal 14 giugno 2024, con un rollout che potrebbe richiedere fino a 15 giorni per essere visibile a tutti gli utenti nei domini Rapid e Scheduled Release.

  • Nuovo traguardo per il Progetto SEO S23-2: 2500 visite registrate negli ultimi 28 giorni

    Nuovo traguardo per il Progetto SEO S23-2: 2500 visite registrate negli ultimi 28 giorni

    Il progetto SEO S23-2, curato da Dopstart, ha recentemente raggiunto un nuovo traguardo significativo: 2500 visite registrate su Google Search Console Insight. Questo risultato rappresenta una crescita continua e costante per un sito di servizi che, solo qualche mese fa, aveva celebrato il raggiungimento di 2000 visite.

    Obiettivi raggiunti su Google Search Console Insight

    Un cliente soddisfatto

    La soddisfazione del cliente continua a crescere, riflettendo l’efficacia delle strategie SEO implementate da Dopstart. Questo incremento di traffico non solo aumenta la visibilità online del sito, ma contribuisce anche alla generazione di nuovi lead e clienti.

    “Il nostro impegno è rivolto a una SEO che produca risultati tangibili. Non ci limitiamo a incrementare le visite, ma puntiamo a convertire queste visite in clienti effettivi. Il successo del progetto SEO S23-2 dimostra che con il giusto approccio, è possibile ottenere risultati concreti e duraturi.”

    Donato Paolino, Digital Marketer di Dopstart

    Impegno e strategia

    Il successo del progetto SEO S23-2 è il frutto di un lavoro meticoloso e strategico che ha visto l’ottimizzazione continua dei contenuti, l’analisi delle parole chiave e l’implementazione di tecniche avanzate di link building.

    Dopstart si conferma ancora una volta leader nel settore del digital marketing, capace di portare i propri clienti a raggiungere obiettivi importanti nel mondo digitale.

  • Che significa Google? Le teorie complottiste sul nome Google

    Che significa Google? Le teorie complottiste sul nome Google

    Google è senza dubbio uno dei motori di ricerca più utilizzati al mondo. Ma il significato del suo nome e la sua origine hanno dato vita a numerose teorie complottiste. La storia ufficiale è ben documentata, ma alcune persone continuano a speculare su significati nascosti e trame segrete.

    L’origine del nome Google

    Google che significa? Il nome “Google” deriva da una variante errata del termine matematico “Googol”, che rappresenta il numero 1 seguito da cento zeri. Questo nome fu suggerito durante una sessione di brainstorming da Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google, mentre erano studenti di dottorato alla Stanford University. La parola “Google” venne scelta casualmente, ma la semplicità di questa spiegazione non è sufficiente per alcuni teorici del complotto.

    Teorie complottiste

    Acronimi e società segrete

    Una delle teorie più diffuse negli ultimi tempi è che “Google” sia in realtà un acronimo per “Global Organization of Oriented Group Language of Earth”. Questa teoria è stata rivelata a giugno 2024 da un articolo del New York Post

    Secondo questa teoria Google sarebbe parte di un’organizzazione segreta con obiettivi nascosti, che potrebbero includere il controllo dell’informazione globale o la sorveglianza di massa.

    Nonostante la mancanza di prove concrete, questa teoria continua a trovare sostenitori tra coloro che sono diffidenti nei confronti delle grandi corporazioni tecnologiche.

    Simbolismi e numerologia

    Alcuni complottisti credono che il nome “Google” contenga significati simbolici nascosti. Il numero “Googol” stesso, che rappresenta una quantità quasi inconcepibile, è visto come una indicazione del potere vasto e apparentemente illimitato che Google ha accumulato nel corso degli anni. Edward Kasner, lo zio del bambino che coniò il termine “Googol”, potrebbe aver ispirato simbolismi inaspettati.

    Errori voluti

    Un’altra teoria intrigante riguarda la storia dell’errore di battitura che ha trasformato “Googol” in “Google”. Alcuni sostengono che questo errore non sia stato affatto casuale. Si ritiene che sia  piuttosto una mossa deliberata per creare un marchio che sembrasse innocuo e amichevole, mentre in realtà serviva scopi più oscuri. Questa teoria si intreccia con l’idea che le grandi aziende tecnologiche utilizzino tecniche sottili di manipolazione per guadagnare fiducia e influenza.

    Realtà vs. fantasia

    Nonostante queste teorie possano sembrare affascinanti, la realtà è che la maggior parte di esse manca di qualsiasi supporto fattuale. La spiegazione ufficiale del nome di Google, seppur meno sensazionale, è ben documentata e ampiamente accettata. Google Inc, fondata il 15 settembre 1997, è diventata un colosso tecnologico con un numero di utenti che supera di gran lunga i due anni di attività iniziale.

    Google è diventata sinonimo di ricerca su Internet, con il termine “to google” entrato nel linguaggio comune. Il motore di ricerca di Google indicizza una infinità di informazioni e siti web, con risultati di ricerca che coprono miliardi di pagine web. Oltre a questo, Google offre una varietà di servizi come Google Maps, la posta elettronica Gmail e il sistema operativo Android, utilizzato in oltre 70 paesi.

    In definitiva, mentre è sempre interessante esplorare le varie ipotesi e speculazioni, è cruciale mantenere un approccio critico e basato sui fatti. Google, come molte altre grandi aziende, può essere oggetto di critiche e teorie varie. Le teorie complottiste che circondano il suo nome rimangono, per ora, più nell’ambito della fantasia che della realtà.

  • Termini di ricerca in Google ADS. Come vederli e gestirli.

    Termini di ricerca in Google ADS. Come vederli e gestirli.

    Gestire correttamente i termini di ricerca in Google Ads è fondamentale per ottimizzare le campagne pubblicitarie e ottenere il massimo ROI. Conoscere e analizzare i termini di ricerca permette di capire meglio le intenzioni degli utenti e di affinare le strategie di keyword advertising. In questo articolo, esploreremo cosa sono i termini di ricerca in Google Ads, come vederli e come gestirli in modo efficace.

    Cosa sono i termini di ricerca in Google Ads

    I termini di ricerca in Google Ads sono le parole o le frasi che gli utenti digitano nella barra di ricerca di Google prima di cliccare sull’annuncio ADS. Si tratta delle parole che scrivono quando cercano informazioni, prodotti o servizi. 

    Questi termini sono cruciali perché riflettono direttamente le intenzioni di ricerca degli utenti e offrono insight preziosi su cosa cercano realmente.

    Quando un utente esegue una ricerca su Google, Google Ads confronta i termini di ricerca con le parole chiave definite nelle campagne pubblicitarie. Le parole chiave sono i termini che gli inserzionisti scelgono per attivare i propri annunci. 

    È importante notare che i termini di ricerca e le parole chiave non sono per forza identici. I termini di ricerca infatti sono specifici per l’utente, mentre le parole chiave sono selezionate da chi imposta Google ADS per attivare gli annunci.

    I termini di ricerca mostrano diverse informazioni utili per l'ottimizzazione della campagna
    La funzione “search terms” mostra diverse informazioni utili per l’ottimizzazione della campagna ADS

    Come vedere i termini di ricerca in Google Ads

    Per vedere i termini di ricerca in Google Ads, segui questi passaggi:

    1. Accedi al tuo account Google Ads: Utilizza le tue credenziali per accedere alla piattaforma di Google Ads.
    2. Naviga alle tue campagne: Nel menu principale, seleziona la campagna e il gruppo di annunci di interesse.
    3. Seleziona la scheda “Parole chiave”: Qui troverai un’opzione denominata “Termini di ricerca”. Clicca su questa opzione per vedere i termini di ricerca che hanno attivato i tuoi annunci.

    Questa sezione mostra un elenco di parole chiave: si tratta dei termini di ricerca effettivi utilizzati dagli utenti, insieme a 

    • metriche come clic, 
    • impressioni, 
    • tasso di clic (CTR), 
    • costo per clic (CPC) 
    • e conversioni.

    Analizzare questi dati è fondamentale per capire quali termini stanno portando traffico di qualità e quali no.

    Come gestire i termini di ricerca in Google Ads

    La gestione dei termini di ricerca è un processo continuo che può influenzare in modo importante le performance delle campagne. Ecco alcuni suggerimenti su come gestire i termini di ricerca in Google Ads:

    Aggiungi parole chiave nuove: Identifica i termini che stanno generando traffico di qualità e considera di aggiungerli come nuove parole chiave nei tuoi gruppi di annunci. Questo può essere utile a migliorare la rilevanza dei tuoi annunci e a catturare ulteriori volumi di ricerca.

    Utilizza le parole chiave negative: I termini che non sono pertinenti o che non portano conversioni dovrebbero essere aggiunti come parole chiave negative. Questo evita che i tuoi annunci vengano visti per ricerche non rilevanti, ottimizzando il budget pubblicitario.

    Affina i tipi di corrispondenze: Google Ads offre diversi tipi di corrispondenze delle parole chiave, come corrispondenza generica, a frase e esatta. Utilizzare correttamente questi tipi di corrispondenze può migliorare la precisione con cui i tuoi annunci vengono mostrati agli utenti giusti.

    Monitoraggio continuo: È essenziale monitorare regolarmente i termini di ricerca e apportare le modifiche necessarie. 

    L’analisi continua delle ricerche degli utenti ti permette di adattare le tue strategie di keyword advertising in base ai cambiamenti:

    • nel comportamento degli utenti 
    • e nelle tendenze di ricerca.

    Utilizza lo strumento di pianificazione delle parole chiave: Questo strumento di Google Ads può aiutarti:

    • a scoprire nuove parole chiave, 
    • a capire i volumi di ricerca 
    • e ottenere previsioni sulle performance. È un valido alleato nella gestione dei termini di ricerca.

    Conclusione

    Capire cosa sono i termini di ricerca in Google Ads e sapere come vederli e gestirli con efficacia è cruciale per ottimizzare le tue campagne pubblicitarie. 

    Analizzare regolarmente i termini utilizzati dagli utenti ti permette di:

    • migliorare la rilevanza dei tuoi annunci, 
    • massimizzare il ROI, 
    • e comprendere meglio le intenzioni degli utenti. 

    Passi fondamentali per una gestione efficace delle tue campagne di ricerca in Google ADS sono:

    • utilizzare parole chiave negative, 
    • affinare i tipi di corrispondenze 
    • e sfruttare gli strumenti e impostazioni disponibili 

    Ricorda, ogni volta che analizzi i termini di ricerca, hai l’opportunità di perfezionare la tua strategia e ottenere risultati migliori.

    Per ulteriori informazioni è possibile consultare il supporto ufficiale di Google ADS.

    FAQ sui termini di ricerca in Google Ads

    1. Cosa sono i termini di ricerca in Google Ads?

    I termini di ricerca in Google Ads sono le parole o le frasi che gli utenti inseriscono nella barra di ricerca di Google. Questi termini attivano la pubblicazione degli annunci pubblicitari quando corrispondono alle parole chiave impostate dagli inserzionisti nelle loro campagne.

    2. Come posso vedere i termini di ricerca nel mio account Google Ads?

    Per vedere i termini di ricerca:

    • accedi al tuo account Google Ads, 
    • vai alla campagna e al gruppo di annunci di interesse, seleziona la scheda “Parole chiave” e clicca su “Termini di ricerca”. 
    • Qui troverai un elenco dettagliato dei termini di ricerca utilizzati dagli utenti che hanno attivato i tuoi annunci.

    3. Qual è la differenza tra termini di ricerca e parole chiave?

    I termini di ricerca sono le frasi effettive inserite dagli utenti nella barra di ricerca di Google. Le parole chiave, invece, sono i termini scelti dagli inserzionisti per attivare i loro annunci. I termini di ricerca possono essere più specifici e variare rispetto alle parole chiave impostate.

    4. Come posso gestire i termini di ricerca in Google Ads?

    Per gestire i termini di ricerca, puoi:

    • aggiungere nuovi termini efficaci come parole chiave. l’utilizzo di appositi strumenti SEO di terze parti possono aiutare a capire anche eventuali ricerche correlate utili. 
    • utilizzare parole chiave negative per escludere ricerche non pertinenti, 
    • affinare i tipi di corrispondenze delle parole chiave 
    • e monitorare regolarmente i dati per apportare miglioramenti continui.

    5. Cos’è una parola chiave negativa e come si usa?

    Una parola chiave negativa è un termine che impedisce ai tuoi annunci di essere pubblicati per ricerche non pertinenti (parola chiave esclusa). Puoi aggiungere parole chiave negative nella tua campagna per evitare che il tuo annuncio venga mostrato per termini che non portano traffico di qualità o conversioni.

    6. Quali sono i vantaggi dell’uso dello strumento di pianificazione delle parole chiave in Google Ads?

    Lo strumento di pianificazione delle parole chiave aiuta a scoprire nuove parole chiave, a capire i volumi di ricerca e a ottenere previsioni sulle performance delle parole chiave. Questo strumento è utile per ottimizzare le tue campagne e per dedurre opportunità di miglioramento.

    7. Perché è importante monitorare i termini di ricerca regolarmente?

    Monitorare regolarmente i termini di ricerca ti permette di adattare le tue strategie di keyword advertising in base a:

    • cambiamenti nel comportamento degli utenti 
    • e nelle tendenze di ricerca.

    Questo ti aiuta a mantenere le tue campagne efficaci e a massimizzare il ROI.

  • Novità Chromebook Plus: Gemini, Help Me Write e altro ancora

    Novità Chromebook Plus: Gemini, Help Me Write e altro ancora

    Google ha annunciato che ora è possibile trovare l’intelligenza artificiale integrata direttamente nei laptop Chromebook Plus. Gli utenti possono ora chattare con Gemini, reinventare le loro foto e molto altro, tutto su questi nuovi dispositivi.

    A partire da oggi, nuove funzionalità di Google AI e gaming sono disponibili su Chromebook Plus. Gli utenti possono scrivere come professionisti con Help Me Write, potenziare le loro idee con Gemini, modificare le foto in un attimo con Magic Editor e molto altro, tutto su Chromebook Plus, a partire da 350 USD.

    Inoltre, Google ha introdotto nuovi strumenti e integrazioni che rendono più semplice portare a termine le attività su tutti i Chromebook. Con una vasta gamma di dispositivi, inclusi alcuni nuovi modelli in arrivo questa primavera, gli utenti possono trovare il Chromebook perfetto per le loro esigenze.

    Chromebook Plus con nuove funzionalità Google AI integrate

    Con Google AI, completare le attività su Chromebook Plus diventa più semplice che mai, grazie al lancio di nuove funzionalità integrate direttamente nel dispositivo.

    Scrivi come un professionista con Help Me Write

    Help Me Write sfrutta la potenza dell’intelligenza artificiale di Google per migliorare l’esperienza di scrittura. Gli utenti possono utilizzare questa funzionalità per scrivere recensioni su siti web, compilare moduli PDF o utilizzare app web sul Chromebook. Basta fare clic con il tasto destro per ottenere suggerimenti o modificare il tono del testo per adattarlo al pubblico di riferimento. Help Me Write aiuta a generare testo da zero o a riscrivere il testo esistente per renderlo più formale, breve o completamente riformulato.

    Crea sfondi personalizzati per desktop e videochiamate

    Gli sfondi generati dall’intelligenza artificiale e quelli per le videochiamate sono integrati nel sistema operativo del Chromebook Plus. Gli utenti possono scegliere tra una varietà di prompt per creare sfondi che spaziano dal divertente e stravagante al zen e professionale. Google AI si occupa di generare gli sfondi selezionati, migliorando l’aspetto delle videochiamate su qualsiasi app di videoconferenza.

    Modifica foto con Magic Editor

    Magic Editor di Google Photos arriva in esclusiva sui Chromebook Plus. Gli utenti possono selezionare una foto da modificare nell’app Google Photos e iniziare a utilizzare il Magic Editor con un semplice clic. Con questa funzionalità, possono toccare o cerchiare l’oggetto da modificare, trascinarlo per riposizionarlo o pizzicarlo per ridimensionarlo. I suggerimenti contestuali aiutano a migliorare l’illuminazione e lo sfondo, permettendo di reinventare la foto con pochi clic.

    Gemini sul Chromebook Plus, pronto all’uso

    Google ha integrato Gemini direttamente nella schermata iniziale del Chromebook Plus. Per i momenti in cui gli utenti desiderano fare brainstorming su una nuova idea o necessitano di assistenza per pianificare un viaggio, possono semplicemente toccare l’icona di Gemini nella barra delle applicazioni. Questo consente di iniziare a pianificare, scrivere, imparare e molto altro.

    Per offrire l’accesso agli strumenti di intelligenza artificiale più avanzati, Google ha annunciato che il piano Google One AI Premium sarà disponibile gratuitamente per 12 mesi per i nuovi utenti di Chromebook Plus. Questo piano include l’accesso a Gemini Advanced, 2 TB di spazio di archiviazione e Gemini integrato in Docs, Sheets, Slides, Gmail e altro ancora.

    Nuove funzionalità per tutti i Chromebook

    Google ha lanciato nuove funzionalità che integrano ulteriormente i servizi Google su tutti i Chromebook, migliorando l’efficienza lavorativa e la produttività.

    • Configurazione semplice con Android: Gli utenti possono configurare il loro nuovo Chromebook con l’assistenza del telefono Android. Scansionando un codice QR, il telefono condividerà le credenziali Wi-Fi e dell’account Google, eliminando la necessità di ricordare e inserire lunghe password.
    • Accesso rapido a Google Tasks: Una nuova vista integrata di Google Tasks permette di aggiungere o spuntare attività con un solo tocco sulla data nell’angolo inferiore destro della schermata iniziale. Gli utenti possono accedere alle attività da tutte le app e i dispositivi di Google Workspace.
    • Registrazione schermo in formato GIF: Con lo strumento di cattura dello schermo integrato, gli utenti possono scegliere di salvare automaticamente le registrazioni dello schermo in formato GIF, creando demo o reaction GIF personalizzate.
    • Game Dashboard: Questa nuova funzionalità permette di controllare l’esperienza di gioco con opzioni come la mappatura dei controlli di gioco, consentendo di giocare a qualsiasi gioco mobile mappando i controlli sulla tastiera. Google ha anche presentato il nuovo Acer Chromebook Plus 516 GE, disponibile negli Stati Uniti.

    Prossimamente sui Chromebook

    Google ha annunciato che i Chromebook verranno aggiornati automaticamente ogni poche settimane, portando sempre le ultime funzionalità. Nei prossimi mesi, gli utenti possono aspettarsi:

    • Help me read con Gemini: Su Chromebook Plus, sarà possibile riassumere siti web o PDF con un clic destro e fare domande di approfondimento per ottenere risposte generate dall’AI.
    • Riprendi da dove hai lasciato: Una schermata mostrerà ciò che era aperto tra finestre, schede e app ogni volta che si accede al laptop, facilitando la ripresa delle attività interrotte.
    • Focus migliorato: Gli utenti possono scegliere una finestra di tempo, un’attività di Google Tasks e una playlist di YouTube Music. Chromebook attiverà automaticamente la modalità Non disturbare e il conto alla rovescia del progresso per aiutare a concentrarsi sulle attività urgenti.
    • Controllo a mani libere con tracciamento facciale e gestuale: Google sta integrando le funzionalità del Project Gameface direttamente in ChromeOS, permettendo agli utenti di comporre e inviare email, aprire app e navigare sul web senza usare la tastiera, rendendo i prodotti più accessibili per tutti.

    In sintesi, Google sta trasformando i Chromebook Plus con l’integrazione di avanzate funzionalità di intelligenza artificiale, rendendo i dispositivi più potenti, versatili e accessibili per tutti gli utenti.

  • Google ritira la funzionalità di chat da Google Business Profile

    Google ritira la funzionalità di chat da Google Business Profile

    A partire dal 31 luglio 2024, Google eliminerà la funzionalità di chat dal Profilo dell’attività su Google (Google Business Profile).

    Questa decisione, sebbene possa sembrare negativa, secondo Google è necessaria per migliorare continuamente i loro strumenti e mantenere Google come partner affidabile per la gestione delle attività.

    Cosa cambia?

    Dal 15 luglio 2024, non sarà più possibile avviare nuove conversazioni in chat con la tua attività tramite Google. I clienti con cui hai conversazioni aperte riceveranno una notifica sulla prossima eliminazione di questa funzionalità. Successivamente, il 31 luglio, la chat sarà completamente disabilitata e non riceverai più messaggi tramite questo canale.

    Altre modalità di contatto

    Nonostante la rimozione della chat, i clienti potranno ancora trovarti e contattarti utilizzando Ricerca Google e Maps. Potranno conoscere la tua attività attraverso il sito web, la descrizione, le foto e altre informazioni che condividi nel tuo profilo.

    Come prepararsi alla modifica

    Per chi desidera conservare un registro delle chat passate, è possibile scaricare la cronologia delle conversazioni tramite Google Takeout. Inoltre, si consiglia di invitare i clienti a continuare le conversazioni utilizzando altre soluzioni di comunicazione via chat.

    Date importanti

    • 15 luglio 2024: fine della possibilità di avviare nuove conversazioni in chat.
    • 31 luglio 2024: disabilitazione completa della funzionalità di chat.

    Ulteriori informazioni

    Per qualsiasi domanda o chiarimento riguardo a questa modifica, è possibile ottenere maggiori dettagli qui.

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