Giorno: 5 Febbraio 2024

  • Come promuovere un Bed & Breakfast a Pompei?

    Come promuovere un Bed & Breakfast a Pompei?

    Nei giorni scorsi un vecchio amico mi ha detto che sta aprendo un B&B a Pompei (Napoli). La città è notoriamente piena di turisti grazie agli Scavi e al Santuario mariano e dunque sembra già di per sé essere un buon business.

    Tuttavia la concorrenza sembra spietata e sembra decisivo emergere sul web per poter vendere le camere tutto l’anno.

    Ecco di seguito una bozza di piano di digital marketing con i punti che attenzionerei sperando di fare cosa utile ad altri lettori di questo articolo.

    Il Digital Marketing per il B&B a Pompei

    Creare un piano di digital marketing efficace per un bed & breakfast a Pompei richiede un’approccio strategico mirato a valorizzare l’unicità dell’ospitalità offerta, sfruttando la ricca storia e cultura dell’area.

    1. Analisi del mercato e della concorrenza

    • Per prima cosa cercherei di identificare per bene il target di riferimento (turisti culturali, famiglie, coppie, viaggiatori singoli).
    • Farei una analisi dei principali competitor nella zona di Pompei, con focus su servizi offerti, pricing, e strategie di marketing (ovviamente con le limitazioni imposte dal cliente)

    2. Definizione degli obiettivi

    Gli obiettivi che mi porrei sono i seguenti:

    • Aumentare la visibilità online del bed & breakfast.
    • Incrementare le prenotazioni dirette attraverso il sito web.
    • Migliorare l’engagement con i potenziali ospiti sui social media.
    • Costruire una solida reputazione online con recensioni positive.

    3. Ottimizzazione del sito web (SEO)

    Dopo aver realizzato un sito per il bed & breakfast bisogna ottimizzarlo.

    Dal punto di vista SEO mi muoverei non tanto Local SEO perché i turisti arrivano da lontano, a volte anche da molto, molto lontano. Dunque focalizzerei su un piano seo internazionale considerando tra l’atro:

    • Creazione di contenuti SEO-friendly che mettano in evidenza la storia, la cultura e le attrazioni di Pompei.
    • Ottimizzazione per dispositivi mobili e velocità di caricamento.
    • Implementazione di un sistema di prenotazione online facile e veloce.

    4. Content marketing

    • Blog posts che raccontino storie interessanti su Pompei e dintorni, consigli di viaggio, eventi locali.
    • Guide pratiche su come sfruttare al meglio la visita a Pompei.
    • Contenuti visivi (foto e video) che mostrino le camere, la colazione, e le esperienze uniche offerte dal B&B.

    5. Social media marketing

    • Utilizzo di Instagram e Facebook per condividere contenuti visivi stimolanti, storie degli ospiti, e promozioni speciali.
    • Campagne hashtag per incoraggiare la condivisione di esperienze da parte degli ospiti.
    • Collaborazioni con influencer locali o del settore viaggi.

    6. Email marketing

    • Sviluppo di una newsletter per aggiornare gli ospiti su eventi, offerte speciali e nuovi servizi.
    • Campagne email mirate per promuovere offerte stagionali o last minute.

    7. Gestione delle recensioni online

    • Strategie per incoraggiare gli ospiti a lasciare recensioni positive su piattaforme come TripAdvisor, Google My Business, e Booking.com.
    • Risposte tempestive e costruttive a tutte le recensioni, positive e negative.

    8. Campagne pubblicitarie online

    • Campagne Google Ads mirate a parole chiave rilevanti per attrarre traffico qualificato.
    • Utilizzo di Facebook Ads per targetizzare geograficamente e demograficamente gli annunci.

    9. Partnership e collaborazioni locali

    • Collaborazione con attività turistiche locali (musei, guide turistiche, ristoranti) per creare pacchetti offerta.
    • Partecipazione a eventi locali per aumentare la visibilità.

    10. Monitoraggio e analisi

    • Uso di Google Analytics per tracciare le visite al sito e valutare l’efficacia delle campagne.
    • Analisi periodica dei dati di prenotazione per ottimizzare le strategie.

    Domande frequenti (FAQs) da inserire nel sito

    • Consigli per chi visita Pompei per la prima volta.
    • Come raggiungere il bed & breakfast dai principali punti di ingresso.
    • Informazioni su pacchetti e offerte speciali per soggiorni prolungati.
  • Google Bard diventa Gemini: rivoluzione nell’Intelligenza Artificiale di Google

    Google Bard diventa Gemini: rivoluzione nell’Intelligenza Artificiale di Google

    L’evoluzione tecnologica di Google prende una svolta significativa con il suo chatbot AI, noto finora come Google Bard, destinato a subire una trasformazione radicale, assumendo il nuovo nome di Gemini. Questa mossa segna non solo un cambio di denominazione ma anticipa anche l’integrazione di questa intelligenza artificiale in un numero maggiore di applicazioni, promettendo di ampliare ulteriormente le sue capacità e la sua accessibilità.

    La rivelazione emerge da informazioni divulgate da Dylan Roussel, uno sviluppatore che, tramite Engadget, ha condiviso dettagli su un elenco di aggiornamenti previsti per Google Bard. Le modifiche, previste per essere annunciate mercoledì 7 febbraio, vedranno il chatbot AI rinominato in Gemini, nome che attualmente identifica il modello AI di nuova generazione alla base del funzionamento di Bard. Questa decisione di unificare i nomi suggerisce una strategia volta a semplificare e potenziare l’identità del servizio.

    Una delle novità più attese è l’introduzione di un’app dedicata per Android, almeno negli Stati Uniti, che consentirà a Gemini di integrarsi con altre applicazioni Google di uso quotidiano come Gmail, Google Maps e YouTube. Per gli utenti iPhone, Google ha annunciato che sarà possibile accedere a Gemini attraverso l’app Google già esistente per iOS, garantendo così un’esperienza trasversale ai diversi sistemi operativi.

    In aggiunta, le indiscrezioni rivelano l’introduzione di un livello di abbonamento a pagamento, denominato Gemini Advanced. Questa mossa posiziona Google in diretta competizione con OpenAI e ChatGPT, che offrono già servizi di intelligenza artificiale con opzioni gratuite e premium. L’integrazione di Gemini in app come Google Messages, consentendo agli utenti di interagire con l’AI come con qualsiasi altro contatto, sottolinea la volontà di Google di rendere la sua assistenza virtuale sempre più accessibile e integrata nel quotidiano digitale degli utenti.

    Queste innovazioni, se confermate, potrebbero rappresentare uno dei momenti più significativi per i progetti di intelligenza artificiale di Google, segnando un passo importante verso l’integrazione dell’AI in una vasta gamma di servizi e applicazioni. Mentre Google avanza nel campo dell’intelligenza artificiale, anche Apple si appresta a lanciare le sue iniziative generative AI con l’introduzione di iOS 18 prevista per quest’anno, promettendo una competizione sempre più accesa nel settore.

  • Bard integrato in Google Assistant

    Bard integrato in Google Assistant

    Google sta per inaugurare una nuova era nell’ambito dell’intelligenza artificiale con l’imminente integrazione di Bard, il suo chatbot basato su IA, all’interno del Google Assistant, segnando l’inizio di una profonda trasformazione per l’assistente virtuale.

    Questo importante aggiornamento arriva in un momento cruciale, seguito da una significativa riduzione del personale nell’area della Baia e dalla rimozione di 17 funzionalità dall’assistente di Google, indicando una chiara intenzione dell’azienda di rinnovare e potenziare il suo assistente virtuale.

    Nonostante l’annuncio precedente di Google riguardo l’integrazione di Bard in Google Assistant, molti dettagli sul lancio e sulla funzionalità rimangono avvolti nel mistero. Tuttavia, alcune informazioni trapelate offrono un’anticipazione di quello che sarà il rinnovamento AI.

    Si prevede che questa integrazione sfrutti la nuova famiglia di Modelli di Linguaggio di Grandi Dimensioni (LLM) di Google, denominata Gemini, per amplificare le capacità dell’assistente virtuale. Le informazioni disponibili suggeriscono che il Google Assistant potenziato da Bard sarà accessibile attraverso comandi vocali standard come “Hey Google” o doppio tocco dei pulsanti laterali.

    Con l’attivazione, si dice che il Google Assistant abilitato a Bard offra agli utenti la possibilità di impartire comandi vocali, digitare domande tramite tastiera o persino utilizzare immagini per contestualizzare le richieste.

    9to5Google mette in luce le capacità in espansione dell’assistente integrato, rassicurando gli utenti sulla sua continua capacità di supporto hands-free.

    L’attesa cresce tra gli utenti e gli appassionati di tecnologia, che sono in trepidante attesa di un annuncio ufficiale da parte di Google riguardo agli aggiornamenti rivoluzionari che trasformeranno l’esperienza di utilizzo di Google Assistant.

    Questo passo avanti promette di portare l’assistenza virtuale a un livello superiore, preparando gli utenti a una nuova era di interazioni AI più intuitive e versatili.

error: Content is protected !!