Anno: 2023

  • Esplorando il Google Golden Triangle: Dalla Definizione agli Impatti Attuali sul SEO

    Esplorando il Google Golden Triangle: Dalla Definizione agli Impatti Attuali sul SEO

    Il Google Golden Triangle è un concetto cruciale nel mondo del SEO che ha un impatto significativo sulla visibilità online.

    Approfondiamo questo concetto sotto vari aspetti.

    Indice

    1. Definizione del Google Golden Triangle:

    Il Google Golden Triangle si riferisce all’area nella parte superiore della pagina dei risultati di ricerca (SERP) in cui gli utenti tendono a concentrare la loro attenzione.

    Solitamente, questa zona è triangolare e comprende i primi risultati organici e gli snippet in primo piano.

    2. Traduzione e Significato

    Google Golden Triangle può essere semplicemente tradotto come “Triangolo d’oro di Google (o meglio, dei risultati di ricerca Google) .

    La traduzione del termine è diretta, ma il suo significato va oltre. Indica la porzione della SERP che attrae la massima attenzione, influenzando le interazioni degli utenti con i risultati di ricerca.

    3. Valore del Google Golden Triangle in Termini di Visite

    I siti posizionati nel Google Golden Triangle hanno maggiori probabilità di ricevere clic. Tuttavia, il valore preciso in termini di visite può variare in base alla query di ricerca, alla concorrenza e alla pertinenza del contenuto.

    Il valore del Google Golden Triangle in termini di visite è sostanziale e gioca un ruolo cruciale nella visibilità di un sito web. Questo triangolo d’oro rappresenta la porzione più preziosa della pagina dei risultati di ricerca (SERP) e ha un impatto significativo sul comportamento degli utenti.

    Google golden triangle
    Google golden triangle

    Esaminiamo più nel dettaglio il suo valore in termini di visite:

    1. Concentrazione dell’Attenzione

    Gli utenti tendono a concentrare la loro attenzione nella parte superiore della SERP, dove si colloca il Google Golden Triangle. Questa è l’area che cattura maggiormente gli sguardi, aumentando le probabilità di clic e visite.

    2. Credibilità e Affidabilità

    Essere posizionati nei primi risultati organici conferisce un senso di credibilità e affidabilità al sito agli occhi degli utenti. Di conseguenza, gli utenti sono più propensi a fare clic sui siti posizionati in questa zona, aumentando il traffico.

    3. Migliore Rilevanza e Pertinenza

    I siti che raggiungono il Google Golden Triangle sono spesso quelli che meglio rispondono alle query di ricerca degli utenti. Essere rilevanti e pertinenti per le intenzioni di ricerca contribuisce a massimizzare il valore delle visite provenienti da questa posizione.

    4. Competizione e Visibilità

    Data la concorrenza per ottenere posizioni in questa zona, il raggiungimento del Google Golden Triangle implica una maggiore visibilità rispetto ai concorrenti. Una visibilità elevata si traduce spesso in un maggiore numero di visite.

    5. Impatto sui Tassi di Clic (CTR)

    Gli utenti sono più propensi a fare clic sui risultati organici e sugli snippet in primo piano posizionati nel Google Golden Triangle. Un CTR più elevato significa un maggior numero di visite al sito.

    6. Fattore Mobile

    Con sempre più utenti che effettuano ricerche da dispositivi mobili, il valore del Google Golden Triangle diventa ancora più critico. Gli spazi limitati sullo schermo mobile rendono queste posizioni di ancor maggiore valore per ottenere clic.

    7. Risonanza con la Long Tail

    Anche se tradizionalmente associato a query più generiche, il Google Golden Triangle mantiene importanza anche per ricerche di parole chiave a coda lunga. Rispondere alle esigenze degli utenti in modo completo e rilevante contribuisce al valore delle visite.

    In definitiva, il Google Golden Triangle rappresenta il punto di partenza ideale per ottenere visite di alta qualità. La sua influenza sul comportamento degli utenti e la percezione della credibilità del sito ne fanno un elemento centrale nella strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO).

    4. Quando i SEO Iniziano ad Occuparsene

    I consulenti SEO si occupano del Google Golden Triangle fin dai primi stadi dell’ottimizzazione del sito.

    L’attenzione è posta sulla creazione di contenuti rilevanti, l’ottimizzazione delle parole chiave e l’implementazione di strategie che mirano a garantire una presenza in questa zona di visibilità chiave.

    5. In Particolare: Collegamento del Google Golden Triangle con la Long Tail

    Mentre il Google Golden Triangle è spesso associato alle query più generiche, la sua importanza si estende anche alle ricerche a coda lunga. Creare contenuti di qualità e rispondenti alle intenzioni di ricerca è fondamentale per raggiungere e mantenere una posizione in questa zona.

    Il Google Golden Triangle e la Long Tail rappresentano due aspetti distinti delle strategie di ricerca online, ma sono collegati in modi che influenzano la visibilità complessiva di un sito web.

    Esaminiamo il collegamento tra il Google Golden Triangle e la Long Tail:

    1. Posizionamento in Risultati Generici e Specifici

    • Google Golden Triangle: Si focalizza sui risultati organici nella parte superiore della SERP, spesso associati a query più generiche.
    • Long Tail: Si riferisce a query più specifiche e lunghe che tendono a generare risultati più dettagliati e specifici.

    2. Ricerca Generale vs. Dettagliata

    • Google Golden Triangle: Attrae l’attenzione su risultati generali che rispondono alle ricerche più ampie degli utenti.
    • Long Tail: Si concentra su risultati più specifici e mirati che rispondono alle ricerche dettagliate degli utenti.

    3. Rilevanza e Risposte Esaurienti

    • Google Golden Triangle: Relevante per risposte più generali; la pertinenza è cruciale per catturare l’attenzione nella zona d’oro.
    • Long Tail: Relevante per risposte più specifiche; risponde in modo approfondito e dettagliato alle esigenze degli utenti.

    4. Keyword di Coda Lunga nei Contenuti

    • Google Golden Triangle: Si basa spesso su keyword più generiche e competitive.
    • Long Tail: Si sfrutta attraverso l’ottimizzazione di contenuti per keyword specifiche e di coda lunga, rispondendo a esigenze particolari degli utenti.

    5. Ampliamento della Copertura

    • Google Golden Triangle: Offre visibilità iniziale e ampia sulla SERP, ma la concorrenza è forte.
    • Long Tail: Permette di ampliare la copertura rispondendo a una vasta gamma di query specifiche, riducendo la concorrenza diretta.

    6. Complementarietà Strategica

    • Google Golden Triangle: Fornisce un punto di ingresso cruciale per attirare traffico di qualità in modo rapido.
    • Long Tail: Offre opportunità di ottimizzazione più lungimiranti, generando traffico nel tempo attraverso una vasta gamma di query specifiche.

    7. Sinergia nella Strategia SEO

    • Google Golden Triangle: Serve da trampolino di lancio, ma il mantenimento richiede costante attenzione e adattamento.
    • Long Tail: Fornisce una base stabile, generando traffico costante e più specifico.

    In conclusione, il collegamento tra il Google Golden Triangle e la Long Tail risiede nella complementarietà strategica. Un approccio bilanciato che sfrutta entrambi gli aspetti può massimizzare la visibilità complessiva, attirando sia il traffico immediato che quello a lungo termine.

    6. Valore del GGT e la Presenza di Snippet

    Con l’evoluzione delle SERP, l’importanza del Google Golden Triangle persiste. La presenza di snippet in primo piano e altri elementi in evidenza rende cruciale posizionarsi strategicamente per massimizzare la visibilità.

    7. GGT e le Intenzioni di Ricerca

    Il Google Golden Triangle è strettamente legato alle intenzioni di ricerca degli utenti. Comprendere le motivazioni dietro una query consente ai SEO di creare contenuti che rispondano efficacemente alle esigenze degli utenti, aumentando le probabilità di occupare posizioni chiave.

    In conclusione, il Google Golden Triangle è un concetto che continua a dettare le dinamiche del SEO. Adattarsi alle evoluzioni delle SERP e alle intenzioni di ricerca degli utenti è fondamentale per sfruttare appieno il suo potenziale.

  • Gmail è stato violato? Ecco cosa fare

    Gmail è stato violato? Ecco cosa fare

    Rilevare e Affrontare una Violazione di Gmail: Segnali e Azioni da Intraprendere

    Il mantenimento della sicurezza online è vitale. Google ha rivelato importanti segnali che indicano una possibile violazione del tuo account Gmail e ha consigliato azioni da intraprendere per mitigare tali minacce.

    I Segnali d’Allarme

    Uno dei segnali più evidenti di una violazione è l’attività inusuale sul tuo account Google o Gmail. Modifiche non autorizzate alla password, al numero di telefono di recupero o l’impossibilità di accedere al tuo account sono campanelli d’allarme che non possono essere ignorati.

    Google suggerisce di prestare particolare attenzione a eventuali azioni inattese o sconosciute che potrebbero compromettere la sicurezza del tuo account.

    “Se notate attività sconosciute sul vostro account Google, su Gmail o su altri prodotti Google, è possibile che qualcun altro lo stia utilizzando senza il vostro permesso. Se pensate che il vostro account Google o Gmail sia stato violato, seguite i passaggi seguenti per individuare le attività sospette, rientrare nel vostro account e renderlo più sicuro.”

    Google Account Help

    Azioni da Intraprendere

    Se sospetti un’attività sospetta sul tuo account, è cruciale agire rapidamente. Il primo passo è accedere al tuo account. Nel caso in cui non sia possibile accedere, Google offre una pagina di recupero per assisterti.

    Una volta all’interno del tuo account, controlla l’attività recente. Dirigiti alla sezione Sicurezza nel tuo Account Google, quindi esamina gli eventi di sicurezza recenti. Qualsiasi attività sospetta deve essere prontamente segnalata selezionando “No, non sono stato io”. Seguirai una procedura guidata per proteggere il tuo account.

    Verifica i dispositivi che utilizzano il tuo account. Se noti dispositivi sconosciuti, segnala immediatamente la situazione.

    Rafforzare la Sicurezza

    Google raccomanda l’attivazione della verifica in due passaggi per un livello di sicurezza aggiuntivo. Inoltre, se sospetti una compromissione più ampia, considera il ripristino alle impostazioni di fabbrica, eliminando eventuali app o estensioni sospette.

    Evita di utilizzare la stessa password per altri servizi, proteggendo il tuo Account Google da possibili violazioni esterne.

    Mantenere la sicurezza online è cruciale. Seguire questi passaggi può aiutare a rilevare e mitigare possibili violazioni del tuo account Gmail, garantendo la protezione dei tuoi dati e della tua privacy.

    Guida: Cosa fare se il tuo account Gmail è stato violato

    Se noti uno di questi segnali, è importante agire rapidamente per proteggere il tuo account. Ecco i passaggi da seguire:

    Accedi al tuo account. Per accedere al tuo account clicca qui. Se non riesci ad accedere, dovrai andare alla pagina di recupero dell’account di Google.

    Rivedi l’attività del tuo account. Vai al tuo Account Google e seleziona Sicurezza nel pannello di sinistra. Ora guarda in Eventi di sicurezza recenti e scegli Rivedi eventi di sicurezza. Cerca eventuali attività che sembrano sospette o sconosciute.

    La pagina Sicurezza del Google Account
    La pagina Sicurezza del Google Account

    Cambia la tua password. Usa una password complessa che non hai utilizzato in altri account.

    Attiva la verifica in due passaggi. La verifica in due passaggi aggiunge un ulteriore livello di sicurezza al tuo account.

    Controlla i dispositivi che utilizzano il tuo account. Vai al tuo Account Google e seleziona Sicurezza > I tuoi dispositivi > Gestisci dispositivi. Se vedi dispositivi che non riconosci, seleziona Non riconosci un dispositivo?

    Come proteggere il tuo account Gmail

    Oltre a seguire i passaggi precedenti se il tuo account è stato violato, puoi anche prendere alcune misure per proteggerlo in futuro:

    • Utilizza una password complessa e unica per il tuo account Gmail.
    • Attiva la verifica in due passaggi.
    • Evita di fare clic su link o aprire allegati da e-mail sconosciute.
    • Mantieni aggiornato il software del tuo dispositivo.

  • L’Influenza delle Prime Posizioni nei Risultati di Ricerca sul Click-Through Rate (CTR)

    L’Influenza delle Prime Posizioni nei Risultati di Ricerca sul Click-Through Rate (CTR)

    Nel vasto panorama dell’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO), la posizione di un sito web nei risultati di ricerca ha un ruolo fondamentale nel determinare il traffico e l’engagement.

    Tra i numerosi fattori che influenzano il successo di un sito web, la correlazione tra la posizione nei risultati di ricerca e il Click-Through Rate (CTR) è un aspetto di notevole importanza.

    Cos’è il Click Through Rate? La Definizione di CTR

    Il Click-Through Rate (CTR) è una metrica utilizzata nel marketing online e pubblicità per misurare la percentuale di persone che cliccano su un link, un annuncio o un contenuto rispetto al numero totale di persone che lo hanno visualizzato.

    La formula per calcolare il CTR è:

    Formula per calcolare il CTR
    Formula per calcolare il CTR

    Ad esempio, se un annuncio viene visualizzato 1000 volte e riceve 50 clic, il calcolo del CTR sarebbe (50/1000)×100=5%.

    Questo significa che il 5% delle persone che hanno visualizzato l’annuncio ha effettivamente cliccato su di esso.

    Il CTR è un indicatore importante dell’efficacia e della rilevanza di un annuncio o di un link.

    La Competizione per le Prime Posizioni

    Le prime posizioni nei risultati di ricerca di Google sono ambite da tutti coloro che vogliono massimizzare la visibilità online.

    Statistiche e ricerche dimostrano che i primi risultati di ricerca ricevono una percentuale significativamente maggiore di clic rispetto alle posizioni successive.

    Questa realtà ha portato a una competizione sempre più agguerrita per ottenere le prime posizioni.

    Il Legame tra Posizione e CTR

    L’analisi dei dati evidenzia un forte legame tra la posizione di un sito web nei risultati di ricerca e il Click-Through Rate.

    In genere, i primi tre risultati di ricerca, spesso denominato “golden triangle, il triangolo d’oro“, attraggono la maggior parte dei clic degli utenti.

    Posizioni più basse, al contrario, ricevono significativamente meno attenzione e click.

    La Dinamica del CTR

    Le fluttuazioni del CTR in relazione alle posizioni nei risultati di ricerca dipendono da vari fattori, inclusi il settore di appartenenza, il tipo di query di ricerca e la concorrenza per determinate parole chiave.

    Inoltre, l’aspetto visuale e la prominenza visiva dei risultati di ricerca influenzano notevolmente la decisione degli utenti di cliccare su un determinato link.

    Le parole chiave di nicchia, ad esempio, spesso meno competitive e più specifiche, possono generare CTR più alti, poiché attirano un pubblico più mirato e interessato a contenuti specifici.

    Ottimizzazione e Miglioramento del CTR

    Migliorare la posizione in un risultato di ricerca richiede una solida strategia di ottimizzazione SEO.

    L’uso mirato di parole chiave rilevanti, la creazione di contenuti di alta qualità e l’ottimizzazione dell’esperienza utente sono solo alcune delle pratiche fondamentali per migliorare la visibilità online. Questo, a sua volta, ha un impatto diretto sul CTR.

    Approcci per Aumentare il CTR

    Per migliorare il CTR, è essenziale puntare non solo a posizionarsi più in alto nei risultati di ricerca ma anche a rendere più attraenti i propri snippet.

    L’ottimizzazione del titolo e della descrizione meta, l’uso di snippet in evidenza, l’aggiunta di elementi visivi e l’ottimizzazione per dispositivi mobili sono strategie chiave per aumentare il CTR.

    Conclusione

    La relazione tra le prime posizioni nei risultati di ricerca e il Click-Through Rate è un elemento cruciale per il successo online.

    Ottimizzare sia la posizione che l’aspetto visivo dei risultati di ricerca è fondamentale per massimizzare il CTR e, di conseguenza, il traffico verso il proprio sito web.

    Essere consapevoli di questa relazione e lavorare costantemente per migliorare entrambi gli aspetti può fare la differenza nel panorama competitivo online.

  • Google vuole che il chatbot AI Bard lo aiuti a raggiungere miliardi di utenti

    Google vuole che il chatbot AI Bard lo aiuti a raggiungere miliardi di utenti

    Google ha grandi ambizioni per il suo chatbot AI Bard. L’azienda crede che Bard possa diventare un altro prodotto con due miliardi di utenti, come Gmail e YouTube.

    A dichiararlo lo scorso giovedì è stato il responsabile del prodotto Jack Krawczyk alla in una intervista nell’ambito della conferenza Reuters NEXT a New York.

    Bard è un chatbot sperimentale che consente agli utenti di fare brainstorming e recuperare informazioni con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Può generare testo, tradurre lingue, scrivere diversi tipi di contenuti creativi e rispondere alle domande in modo informativo.

    Google sta esplorando diversi modi per integrare Bard in altri prodotti e servizi. Ad esempio, l’azienda sta lavorando per collegare Bard all’Assistente Google. Ciò consentirebbe agli utenti di utilizzare Bard per impostare timer, eseguire comandi e altro ancora.

    Google crede che questo tipo di integrazioni renderanno Bard più accessibile a un pubblico più ampio. L’azienda sta anche lavorando per migliorare le capacità di Bard in modo che possa fornire risposte più accurate e informative.

    Le ambizioni di Google per Bard sono audaci, ma non sono senza precedenti. Amazon e OpenAI stanno sviluppando chatbot AI simili. La concorrenza in questo spazio è destinata ad aumentare man mano che le aziende cercano di sviluppare nuovi modi per utilizzare l’intelligenza artificiale per coinvolgere i consumatori.

    Competitori come Amazon, attraverso il loro assistente Alexa, stanno lavorando per integrare miglioramenti simili nell’intelligenza artificiale generativa. In aggiunta, OpenAI ha recentemente potenziato ChatGPT con funzionalità di comandi vocali e capacità simili a quelle degli agenti, aumentando la concorrenza nel panorama attuale.

    Ecco alcuni dei modi in cui Google potrebbe utilizzare Bard per raggiungere miliardi di utenti:

    • Integrazione con l’Assistente Google: Questa è la possibilità più immediata per Google di portare Bard a un pubblico più ampio. L’Assistente Google è già presente su più di un miliardo di dispositivi, quindi l’aggiunta di Bard lo renderebbe ancora più utile.
    • Integrazione con altri prodotti e servizi di Google: Google potrebbe puntare all’integrazione di Bard in altri prodotti e servizi, come Gmail, Google Drive e Google Maps. Ciò consentirebbe agli utenti di utilizzare Bard per svolgere una varietà di attività, come scrivere e-mail, gestire i file e pianificare i viaggi.
    • Pubblicazione di Bard come prodotto standalone: Google potrebbe spingere Bard come prodotto standalone. Ciò consentirebbe agli utenti di accedere a Bard indipendentemente dai prodotti e servizi di Google.

    È ancora presto per dire se Google sarà in grado di raggiungere i suoi obiettivi per Bard. Tuttavia, l’azienda è chiaramente impegnata a rendere Bard un successo.

  • Google eliminerà milioni di account Gmail il mese prossimo

    Google eliminerà milioni di account Gmail il mese prossimo

    Google ha annunciato che eliminerà milioni di account Gmail a dicembre 2023.

    Il provvedimento si applica solo agli account Google personali che non hanno aperto il proprio account Gmail da due anni.

    In un post sul blog scritto lo scorso maggio dal vicepresidente della gestione dei prodotti di Google, Ruth Kricheli, BigG ha affermato che sta adottando misure per ridurre il rischio di sicurezza associato agli account inattivi.

    Le persone vogliono che i prodotti e i servizi che utilizzano online siano sicuri e protetti. Ecco perché abbiamo investito in tecnologia e strumenti per proteggere i nostri utenti dalle minacce alla sicurezza, come spam, truffe di phishing e compromissione degli account.” così esordisce il post pubblicato sul blog di Google.

    Gli account dimenticati o incustoditi spesso si basano su password vecchie o riutilizzate che potrebbero essere state compromesse, non hanno impostato l’autenticazione a due fattori e ricevono meno controlli di sicurezza da parte dell’utente“, si legge nel post.

    La nostra analisi interna mostra che gli account abbandonati hanno almeno 10 volte meno probabilità rispetto agli account attivi di avere la verifica in due passaggi impostata. Ciò significa che questi account sono spesso vulnerabili e, una volta compromesso, può essere utilizzato per qualsiasi cosa, dal furto di identità a un vettore di contenuti indesiderati o addirittura dannosi, come lo spam.

    Chi è a rischio di cancellazione della Gmail?

    La norma si applica solo agli account Google personali che non hanno aperto il proprio account Gmail da due anni e non influirà sugli account di organizzazioni come scuole o aziende.

    Come mantenere attivo il tuo account

    Secondo il post sul blog di Google, il modo più semplice per mantenere attivo un account Google è accedere almeno una volta ogni due anni.

    Se di recente hai effettuato l’accesso al tuo Account Google o a uno qualsiasi dei servizi Google, il tuo account è considerato attivo e non verrà eliminato.

    L’attività potrebbe includere questi tipi di azioni che esegui quando accedi o mentre sei connesso al tuo Account Google:

    • Leggere o inviare un’e-mail
    • Utilizzare Google Drive
    • Guardare un video di YouTube
    • Scaricare una app dal Google Play Store
    • Utilizzare il motore di ricerca Google

    Cosa fare se il tuo account viene eliminato

    Se il tuo account viene eliminato, non sarai in grado di accedere a nessun contenuto o servizio associato all’account, inclusi Gmail, Google Drive, Google Foto e altri.

    Se desideri recuperare il tuo account, dovrai contattare il supporto di Google.

    Conclusione

    Se hai un account Gmail personale che non utilizzi regolarmente, è importante accedervi almeno una volta ogni due anni per evitare che venga eliminato.

    Se non sei sicuro se il tuo account è inattivo, puoi verificare lo stato dell’account accedendo a myaccount.google.com.

  • Corso di web design

    Corso di web design

    Benvenuti a “Web Design Essentials”, il corso che Dopstart e i suoi partner offrono gratuitamente su questa pagina.

    Pubblicheremo da oggi e ogni venerdì una pagina del programma del corso. Restate sintonizzati su questa pagina.

    Titolo del Corso: “Web Design Essentials”

    Il corso vi condurrà nel mondo affascinante del design per il web! In questo percorso, esploreremo i fondamenti del web design e impareremo le competenze essenziali per creare esperienze digitali coinvolgenti e visivamente accattivanti.

    Descrizione del Corso:

    Il web design è molto più di semplici linee di codice o di posizionare elementi su una pagina. È un’arte che combina estetica e funzionalità, creando siti web che non solo catturano l’attenzione, ma offrono anche un’esperienza utente straordinaria. Questo corso è progettato per guidarvi attraverso ogni aspetto del processo di progettazione, dalla teoria del colore alla scelta della tipografia, dall’HTML e CSS fondamentali all’esperienza utente e al design responsive.

    Cosa Imparerete:

    • Creare pagine web utilizzando HTML e stili avanzati con CSS.
    • Comprendere i principi di una buona tipografia e la scelta efficace dei colori.
    • Progettare per dispositivi mobili e garantire un’esperienza utente ottimale.
    • Utilizzare strumenti di progettazione grafica e software di web design.
    • Esplorare i concetti di base dello sviluppo web con JavaScript.
    • Applicare le vostre competenze in progetti pratici e reali.

    Metodologia del Corso:

    Il corso sarà una combinazione di lezioni teoriche, sessioni pratiche e progetti reali. Sarete incoraggiati a mettere in pratica ciò che imparate attraverso esercitazioni pratiche e progetti che vi aiuteranno a costruire un solido portafoglio di design.

    Sia che siate principianti assoluti o che abbiate già qualche esperienza nel campo, “Web Design Essentials” vi fornirà le conoscenze e le competenze necessarie per eccellere nel mondo sempre in evoluzione del web design.

    Preparatevi a esplorare la fusione di creatività e tecnologia mentre vi immergete in questo viaggio emozionante nel design digitale. Siamo entusiasti di accompagnarvi in questo percorso!

    Programma del Corso

    Introduzione al Web Design

    HTML e CSS Fondamentali

    Web Typography

    Colori e Design Visivo

    • Teoria del colore
    • Uso efficace del colore nel web design
    • Strumenti di progettazione grafica

    Immagini e Grafica Web

    • Formati di immagine web
    • Editing di base con strumenti online
    • Uso di immagini vettoriali

    User Experience (UX) Design

    Design per Dispositivi Mobili

    • Considerazioni specifiche per il mobile
    • Test e ottimizzazione per dispositivi diversi

    Strumenti e Software di Web Design

    • Utilizzo di software come Adobe XD, Sketch, o Figma
    • Introduzione a CMS come WordPress

    Introduzione al Web Development

    • Concetti di base di JavaScript
    • Interazione tra HTML, CSS e JavaScript
    • Introduzione a librerie/framework come Bootstrap

    Progetto Finale e Portafoglio

    • Applicare tutte le competenze acquisite in un progetto completo
    • Creare un portafoglio online

    Proveremo in questo corso a mantenere un equilibrio tra teoria e pratica, e di incoraggiare gli studenti a lavorare su progetti reali durante il corso.

    Buon divertimento nell’insegnare il magico mondo del web design!

    Vai alla prima lezione >>

  • Vuoi lavorare con Google? Ecco i 4 errori comuni da non fare

    Vuoi lavorare con Google? Ecco i 4 errori comuni da non fare

    Lavorare con Google o con una delle grandi aziende del panorama BigTech richiede di sostenere un colloquio di lavoro. Anche se sei superbravo e credi di meritare quel posto ambito fai molta attenzione a quanto rivelato di seguito.

    Daniel Rizea, Director of Engineering presso Google, ha rivelato su Business Insider gli errori comuni che i candidati fanno durante il colloquio di lavoro. I consigli di Daniel possono valere anche per ogni opportunità di lavoro non solo in Google ma verso qualsiasi altra azienda.

    Il direttore tecnico di Google, Daniel Rizea, con oltre 1000 colloqui condotti nella sua carriera, ha rivelato quattro errori spesso commessi dai candidati provenienti da varie esperienze e livelli di anzianità durante i colloqui.

    Non sopravvalutarsi

    Il primo errore ricorrente è l’auto-sopravvalutazione. Molti candidati pensano di essere preparati solo perché sono esperti nel proprio campo. Rizea consiglia invece di simulare interviste, esercitarsi su piattaforme online o risolvere le domande potenziali in anticipo. Sottolinea che non ci sono scorciatoie per il successo, e la pratica è fondamentale per ottenere un buon risultato.

    Non presentarsi stanchi

    In secondo luogo, è essenziale essere riposati prima del colloquio per garantire una performance ottimale. La stanchezza non è indicativa di mancanza di competenza, ma può rallentare la capacità di rispondere con chiarezza e precisione. Mantenersi freschi e concentrati è fondamentale per affrontare con successo il colloquio.

    Non essere passivo

    Il terzo errore comune è non sfruttare i suggerimenti forniti dal reclutatore quando ci si trova in difficoltà. Rizea consiglia di porre domande all’intervistatore anziché farsi trascinare in direzioni non desiderate.

    Sii preparato sulle domande comportamentali

    Infine, la preparazione alle domande comportamentali è cruciale. A differenza delle domande tecniche, le domande sul comportamento sono spesso soggettive e non vi è una risposta giusta o sbagliata. Pertanto, è importante articolare chiaramente le tue risposte e considerare l’impatto delle tue azioni.

    Rizea suggerisce di riflettere su domande come “Cosa è successo?”, “Cosa hai fatto?” e “Qual è stato il risultato?”.

    Nel rapporto, viene suggerito di esaminare i valori aziendali di Google sul sito web o chiedere al reclutatore. Le domande poste durante il colloquio probabilmente valuteranno se hai dimostrato tali valori nelle tue esperienze passate.

    In definitiva, la raccomandazione di Rizea è di investire tempo ed energie nella preparazione dei colloqui, considerandoli un passo fondamentale per il tuo futuro professionale. Una preparazione accurata è un investimento che garantirà un ritorno positivo nel lungo periodo.

  • Google PageRank: come funziona e come aumentarlo

    Google PageRank: come funziona e come aumentarlo

    La Google Pagerank toolbar ha accompagnato il nostro lavoro di consulenza seo per sei anni fino al 2006. Passavamo intere giornate al lavoro per festeggiare quando di mese in mese notavamo variazioni della barretta verde: un solo punticino in più anche solo da 3 a 4 era motivo di soddisfazione e conferma di aver fatto un buon lavoro.

    C’è nostalgia di quei tempi in cui PageRank accompagnava le nostre giornate. Ci chiedevamo se il nome PageRank derivasse dal rank della “pagina” o semplicemente dal nome di uno dei due suoi inventori. Io scommettevo sulla seconda ma in realtà non ho mai avuto una conferma ufficiale.

    Ricordo che nel 2012 a Mountain View, nel campus di Google, in un momento di pausa chiesi ad una dipendente Google se PageRank faceva riferimento al nome di Larry Page e la risposta fu semplicemente : “non lo so… è probabile”.

    Ma cos’è esattamente il pagerank? Esiste ancora? In questo articolo cercherò di sintetizzare il mio pensiero.

    Indice

    Definizione di Google Pagerank

    Google PageRank (PR) è un algoritmo di Google che misura l’importanza di una pagina web. È un valore da 0 a 10 che viene assegnato a ciascuna pagina web in base alla quantità e alla qualità dei link in entrata.
    In poche parole, il PageRank è un’indicazione di quanto una pagina web è importante agli occhi di Google. Più alto è il PageRank di una pagina, più probabile è che venga visualizzata in alto nei risultati di ricerca.

    Storia di Google Pagerank

    Il PageRank è stato sviluppato da Larry Page e Sergey Brin nel 1996 come parte del loro progetto di ricerca alla Stanford University. L’algoritmo è stato originariamente pubblicato come articolo di ricerca nel 1998.

    Evoluzione del pagerank di Google

    1996: Larry Page e Sergey Brin sviluppano l’algoritmo PageRank nell’ambito del loro progetto di ricerca presso l’Università di Stanford. L’algoritmo si basa sull’idea che l’importanza di una pagina web possa essere determinata dal numero e dalla qualità dei link che puntano ad essa.
    1998: Page e Brin pubblicano un documento che descrive l’algoritmo PageRank. L’articolo è ampiamente citato e influente e contribuisce ad affermare Google come motore di ricerca leader.
    2000: Google lancia la sua barra degli strumenti, che include un punteggio di PageRank per ogni sito web. La toolbar diventa uno strumento popolare per i webmaster e i professionisti SEO.

    Pagerank Toolbar
    Pagerank Toolbar


    2004: Google annuncia che inizierà a utilizzare il PageRank come segnale di ranking meno importante. Ciò è dovuto al fatto che il PageRank sta diventando più facile da manipolare.
    2006: Google smette di aggiornare il punteggio di PageRank nella barra degli strumenti. Questo perché il punteggio non è più un indicatore affidabile dell’importanza di un sito web.
    2009: Google deposita un brevetto per una versione aggiornata dell’algoritmo PageRank. Il nuovo algoritmo è stato progettato per essere più resistente alle manipolazioni.
    2016: Google annuncia che l’algoritmo PageRank viene ancora utilizzato, ma che è solo uno dei tanti fattori presi in considerazione per classificare i siti web.
    2018: Il brevetto del PageRank scade. Google non rinnova il brevetto, il che suggerisce che l’algoritmo non viene più utilizzato come importante fattore di ranking.

    Il Pagerank esiste ancora?

    Il brevetto è scaduto e in teoria non esisterebbe più ma siamo in tanti a scommettere che l’idea di base piuttosto evoluta in realtà sia ancora ben presente e funzionante.

    In sostanza l’algoritmo PageRank sarebbe ancora utilizzato da Google, e sarebbe ancora importante insieme ad altri fattori, come la qualità dei contenuti di un sito web e la sua esperienza utente, sono ora più importanti per il posizionamento.

    Come si calcola il Pagerank?

    Google non ha reso pubblico il suo algoritmo di PageRank. Tuttavia, si ritiene che l’algoritmo si basi sui seguenti fattori:

    Quantità di link in entrata: più link in entrata una pagina ha, più alto è il suo PageRank.
    Qualità dei link in entrata: i link da pagine di alta qualità contribuiscono maggiormente al PageRank di una pagina.
    Peso dei link in entrata: il peso di un link dipende dalla popolarità della pagina da cui proviene.

    Come aumentare il PageRank

    Esistono diversi modi per aumentare il PageRank di un sito web. Alcuni consigli includono:

    Ottenere link da siti web di alta qualità. I link da siti web di alta qualità contribuiscono maggiormente al PageRank di una pagina.
    Creare contenuti di alta qualità. I contenuti di alta qualità attirano più link, il che può aumentare il PageRank di un sito web.
    Ottenere link da fonti diverse. I link da fonti diverse aiutano a diversificare il profilo di link di un sito web, il che può migliorare il suo PageRank.

    Pagerank e oltre?

    Oltre al PageRank, Google utilizza una varietà di fattori per indicizzare e rank di siti web. Questi fattori includono:

    Qualità del contenuto: Google considera la qualità del contenuto di una pagina web come un fattore importante per il ranking. Il contenuto di alta qualità è pertinente per la query di ricerca, ben scritto e aggiornato.
    Pertinenza della pagina per la query di ricerca: Google considera la pertinenza di una pagina web per la query di ricerca dell’utente come un fattore importante per il ranking. Le pagine web più pertinenti per la query di ricerca vengono visualizzate più in alto nei risultati di ricerca.
    Struttura del sito web: Google considera la struttura di un sito web come un fattore importante per il ranking. I siti web con una struttura chiara e facile da navigare sono più facili da indicizzare e classificare.
    Usabilità: Google considera l’usabilità di un sito web come un fattore importante per il ranking. I siti web che sono facili da usare e navigare sono più apprezzati dagli utenti e quindi più propensi a essere classificati più in alto nei risultati di ricerca.
    Popolarità del sito web: Google considera la popolarità di un sito web come un fattore importante per il ranking. I siti web più popolari sono più propensi a essere classificati più in alto nei risultati di ricerca.
    Link in entrata: Google considera il numero e la qualità dei link in entrata a un sito web come un fattore importante per il ranking. I link in entrata da siti web di alta qualità contribuiscono maggiormente al ranking di un sito web.

    Gli algoritmi per il ranking Google

    Google non rivela i dettagli esatti dei suoi algoritmi di ranking. Questo è fatto per prevenire la manipolazione del ranking. Tuttavia, Google ha rilasciato alcune informazioni sui fattori che considera quando classifica i siti web.

    Ecco alcuni esempi specifici di fattori che Google utilizza per indicizzare e rank di siti web:

    Qualità del codice: Google considera la qualità del codice di un sito web come un fattore importante per il ranking. Il codice ben scritto è più facile da indicizzare e classificare.
    Velocità di caricamento: Google considera la velocità di caricamento di un sito web come un fattore importante per il ranking. I siti web che si caricano rapidamente sono più apprezzati dagli utenti e quindi più propensi a essere classificati più in alto nei risultati di ricerca.
    Utilizzo di immagini: Google considera l’utilizzo di immagini in un sito web come un fattore importante per il ranking. Le immagini pertinenti e ben ottimizzate possono aiutare a migliorare il ranking di un sito web.
    Sicurezza del sito web: Google considera la sicurezza di un sito web come un fattore importante per il ranking. I siti web che sono sicuri e protetti da malware sono più apprezzati dagli utenti e quindi più propensi a essere classificati più in alto nei risultati di ricerca.

    I webmaster possono migliorare il ranking dei propri siti web ottimizzandoli per questi fattori.

    Il Pagerank anche per gli altri motori di ricerca?

    Gli altri motori di ricerca utilizzano una varietà di fattori per determinare il ranking delle pagine web. Alcuni dei fattori più comuni includono:

    Quantità di link in entrata: Più link in entrata una pagina ha, più alto è il suo ranking.
    Qualità dei link in entrata: I link da pagine di alta qualità contribuiscono maggiormente al ranking di una pagina.
    Pertinenza della pagina per la query di ricerca: La pagina web è pertinente per la query di ricerca dell’utente?
    Qualità del contenuto: Il contenuto della pagina web è di alta qualità?
    User experience: La pagina web è facile da usare e navigare?

    Alcuni motori di ricerca, come Bing e Yahoo!, utilizzano algoritmi simili a PageRank. Altri motori di ricerca, come DuckDuckGo, utilizzano algoritmi più recenti che danno maggiore importanza alla qualità del contenuto e alla pertinenza per la query di ricerca.

    Ecco alcuni esempi di fattori specifici utilizzati da altri motori di ricerca:

    Bing: Bing utilizza un algoritmo chiamato Bing Webmaster Tools che tiene conto di fattori come la qualità del codice, la velocità di caricamento e l’utilizzo di immagini.
    Yahoo!: Yahoo! utilizza un algoritmo chiamato Yahoo! Search Ranking che tiene conto di fattori come la qualità del contenuto, la pertinenza per la query di ricerca e la popolarità della pagina web.
    DuckDuckGo: DuckDuckGo utilizza un algoritmo chiamato DuckDuckGo Privacy Protection che tiene conto di fattori come la qualità del contenuto e la pertinenza per la query di ricerca.
    È importante notare che i motori di ricerca non rivelano i dettagli esatti dei loro algoritmi di ranking. Questo è fatto per prevenire la manipolazione del ranking.

    Link utili

    Ecco alcune fonti utili per saperne di più sul PageRank:

    https://moz.com/blog/20-illustrations-on-search-engines-valuation-of-links
    https://searchengineland.com/what-is-google-pagerank-a-guide-for-searchers-webmasters-11068
    https://en.wikipedia.org/wiki/PageRank

  • Nuova Scansione Testo in Google Gboard per Android

    Nuova Scansione Testo in Google Gboard per Android

    Nel continuo sforzo per migliorare l’esperienza dell’utente, Google sta per lanciare una nuova funzionalità che potrebbe rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il testo nelle immagini.

    La nuova funzione “Scansione testo” su Gboard per Android promette di semplificare l’estrazione di testo da foto direttamente tramite la tastiera virtuale del tuo smartphone.

    Indice

    Un Nuovo Modo di Interagire con il Testo

    In che modo funziona questa innovativa funzione? Simile all’app Lens di Google, “Scansione testo” utilizza il “riconoscimento ottico dei caratteri” (OCR) per identificare e estrarre il testo da immagini catturate dalla fotocamera del tuo dispositivo Android. Ciò significa che ora potrai selezionare il testo da qualsiasi foto e incollarlo direttamente dove desideri, rendendo più agevole la condivisione di informazioni da immagini a testo.

    L’integrazione con Gboard

    Secondo quanto riportato da 9to5Google, la nuova opzione “Scansione testo” comparirà accanto ai pulsanti “Traduci” e “Correggi bozze” all’interno di Gboard. Toccando questa opzione, si aprirà un mirino nella parte inferiore dello schermo, consentendo agli utenti di scegliere se selezionare una foto già esistente o acquisirne una nuova in tempo reale. È importante notare che l’app richiederà l’autorizzazione per accedere alla fotocamera del dispositivo.

    Una volta rilevato il testo in un’immagine, “Scansione testo” lo evidenzierà, pronto per essere incollato in qualsiasi campo di testo. Inoltre, l’opzione rimarrà aperta in modo che gli utenti possano continuare a estrarre testo da altre immagini.

    Precisione e Disponibilità

    Secondo quanto riportato, la precisione dell’OCR di questa funzionalità è in linea con altri prodotti Google, come l’app Lens. Al momento, la nuova funzionalità “Scansione testo” è disponibile sulla versione beta di Gboard per Android 13.6, ma non è ancora chiaro quando verrà rilasciata per tutti gli utenti.

    Un Costante Impegno nell’Innovazione

    Questa non è che l’ultima di una serie di innovazioni introdotte da Google per migliorare l’esperienza di Gboard. Recenti aggiornamenti hanno incluso una funzione di ridimensionamento per adattare l’altezza della tastiera alle preferenze individuali e una nuova interfaccia con tastiera divisa.

    L’aggiunta di “Scansione testo” dimostra l’impegno di Google nel rendere Gboard una delle tastiere virtuali più versatili sul mercato, fornendo agli utenti strumenti per semplificare la loro vita quotidiana.

    Conclusione

    La nuova funzionalità “Scansione testo” su Gboard per Android rappresenta un’importante passo avanti nel mondo dell’OCR e dell’accessibilità al testo nelle immagini.

    Mentre aspettiamo il rilascio completo di questa funzione, possiamo aspettarci che semplificherà notevolmente il processo di estrarre testo da immagini e renderà la condivisione di informazioni più intuitiva ed efficiente.

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