Lavorare con Google o con una delle grandi aziende del panorama BigTech richiede di sostenere un colloquio di lavoro. Anche se sei superbravo e credi di meritare quel posto ambito fai molta attenzione a quanto rivelato di seguito.
Daniel Rizea, Director of Engineering presso Google, ha rivelato su Business Insider gli errori comuni che i candidati fanno durante il colloquio di lavoro. I consigli di Daniel possono valere anche per ogni opportunità di lavoro non solo in Google ma verso qualsiasi altra azienda.
Il direttore tecnico di Google, Daniel Rizea, con oltre 1000 colloqui condotti nella sua carriera, ha rivelato quattro errori spesso commessi dai candidati provenienti da varie esperienze e livelli di anzianità durante i colloqui.
Non sopravvalutarsi
Il primo errore ricorrente è l’auto-sopravvalutazione. Molti candidati pensano di essere preparati solo perché sono esperti nel proprio campo. Rizea consiglia invece di simulare interviste, esercitarsi su piattaforme online o risolvere le domande potenziali in anticipo. Sottolinea che non ci sono scorciatoie per il successo, e la pratica è fondamentale per ottenere un buon risultato.
Non presentarsi stanchi
In secondo luogo, è essenziale essere riposati prima del colloquio per garantire una performance ottimale. La stanchezza non è indicativa di mancanza di competenza, ma può rallentare la capacità di rispondere con chiarezza e precisione. Mantenersi freschi e concentrati è fondamentale per affrontare con successo il colloquio.
Non essere passivo
Il terzo errore comune è non sfruttare i suggerimenti forniti dal reclutatore quando ci si trova in difficoltà. Rizea consiglia di porre domande all’intervistatore anziché farsi trascinare in direzioni non desiderate.
Sii preparato sulle domande comportamentali
Infine, la preparazione alle domande comportamentali è cruciale. A differenza delle domande tecniche, le domande sul comportamento sono spesso soggettive e non vi è una risposta giusta o sbagliata. Pertanto, è importante articolare chiaramente le tue risposte e considerare l’impatto delle tue azioni.
Rizea suggerisce di riflettere su domande come “Cosa è successo?”, “Cosa hai fatto?” e “Qual è stato il risultato?”.
Nel rapporto, viene suggerito di esaminare i valori aziendali di Google sul sito web o chiedere al reclutatore. Le domande poste durante il colloquio probabilmente valuteranno se hai dimostrato tali valori nelle tue esperienze passate.
In definitiva, la raccomandazione di Rizea è di investire tempo ed energie nella preparazione dei colloqui, considerandoli un passo fondamentale per il tuo futuro professionale. Una preparazione accurata è un investimento che garantirà un ritorno positivo nel lungo periodo.
La Google Pagerank toolbar ha accompagnato il nostro lavoro di consulenza seo per sei anni fino al 2006. Passavamo intere giornate al lavoro per festeggiare quando di mese in mese notavamo variazioni della barretta verde: un solo punticino in più anche solo da 3 a 4 era motivo di soddisfazione e conferma di aver fatto un buon lavoro.
C’è nostalgia di quei tempi in cui PageRank accompagnava le nostre giornate. Ci chiedevamo se il nome PageRank derivasse dal rank della “pagina” o semplicemente dal nome di uno dei due suoi inventori. Io scommettevo sulla seconda ma in realtà non ho mai avuto una conferma ufficiale.
Ricordo che nel 2012 a Mountain View, nel campus di Google, in un momento di pausa chiesi ad una dipendente Google se PageRank faceva riferimento al nome di Larry Page e la risposta fu semplicemente : “non lo so… è probabile”.
Ma cos’è esattamente il pagerank? Esiste ancora? In questo articolo cercherò di sintetizzare il mio pensiero.
Google PageRank (PR) è un algoritmo di Google che misura l’importanza di una pagina web. È un valore da 0 a 10 che viene assegnato a ciascuna pagina web in base alla quantità e alla qualità dei link in entrata. In poche parole, il PageRank è un’indicazione di quanto una pagina web è importante agli occhi di Google. Più alto è il PageRank di una pagina, più probabile è che venga visualizzata in alto nei risultati di ricerca.
Storia di Google Pagerank
Il PageRank è stato sviluppato da Larry Page e Sergey Brin nel 1996 come parte del loro progetto di ricerca alla Stanford University. L’algoritmo è stato originariamente pubblicato come articolo di ricerca nel 1998.
Evoluzione del pagerank di Google
1996: Larry Page e Sergey Brin sviluppano l’algoritmo PageRank nell’ambito del loro progetto di ricerca presso l’Università di Stanford. L’algoritmo si basa sull’idea che l’importanza di una pagina web possa essere determinata dal numero e dalla qualità dei link che puntano ad essa. 1998: Page e Brin pubblicano un documento che descrive l’algoritmo PageRank. L’articolo è ampiamente citato e influente e contribuisce ad affermare Google come motore di ricerca leader. 2000: Google lancia la sua barra degli strumenti, che include un punteggio di PageRank per ogni sito web. La toolbar diventa uno strumento popolare per i webmaster e i professionisti SEO.
Pagerank Toolbar
2004: Google annuncia che inizierà a utilizzare il PageRank come segnale di ranking meno importante. Ciò è dovuto al fatto che il PageRank sta diventando più facile da manipolare. 2006: Google smette di aggiornare il punteggio di PageRank nella barra degli strumenti. Questo perché il punteggio non è più un indicatore affidabile dell’importanza di un sito web. 2009: Google deposita un brevetto per una versione aggiornata dell’algoritmo PageRank. Il nuovo algoritmo è stato progettato per essere più resistente alle manipolazioni. 2016: Google annuncia che l’algoritmo PageRank viene ancora utilizzato, ma che è solo uno dei tanti fattori presi in considerazione per classificare i siti web. 2018: Il brevetto del PageRank scade. Google non rinnova il brevetto, il che suggerisce che l’algoritmo non viene più utilizzato come importante fattore di ranking.
Il Pagerank esiste ancora?
Il brevetto è scaduto e in teoria non esisterebbe più ma siamo in tanti a scommettere che l’idea di base piuttosto evoluta in realtà sia ancora ben presente e funzionante.
In sostanza l’algoritmo PageRank sarebbe ancora utilizzato da Google, e sarebbe ancora importante insieme ad altri fattori, come la qualità dei contenuti di un sito web e la sua esperienza utente, sono ora più importanti per il posizionamento.
Come si calcola il Pagerank?
Google non ha reso pubblico il suo algoritmo di PageRank. Tuttavia, si ritiene che l’algoritmo si basi sui seguenti fattori:
Quantità di link in entrata: più link in entrata una pagina ha, più alto è il suo PageRank. Qualità dei link in entrata: i link da pagine di alta qualità contribuiscono maggiormente al PageRank di una pagina. Peso dei link in entrata: il peso di un link dipende dalla popolarità della pagina da cui proviene.
Come aumentare il PageRank
Esistono diversi modi per aumentare il PageRank di un sito web. Alcuni consigli includono:
Ottenere link da siti web di alta qualità. I link da siti web di alta qualità contribuiscono maggiormente al PageRank di una pagina. Creare contenuti di alta qualità. I contenuti di alta qualità attirano più link, il che può aumentare il PageRank di un sito web. Ottenere link da fonti diverse. I link da fonti diverse aiutano a diversificare il profilo di link di un sito web, il che può migliorare il suo PageRank.
Pagerank e oltre?
Oltre al PageRank, Google utilizza una varietà di fattori per indicizzare e rank di siti web. Questi fattori includono:
Qualità del contenuto: Google considera la qualità del contenuto di una pagina web come un fattore importante per il ranking. Il contenuto di alta qualità è pertinente per la query di ricerca, ben scritto e aggiornato. Pertinenza della pagina per la query di ricerca: Google considera la pertinenza di una pagina web per la query di ricerca dell’utente come un fattore importante per il ranking. Le pagine web più pertinenti per la query di ricerca vengono visualizzate più in alto nei risultati di ricerca. Struttura del sito web: Google considera la struttura di un sito web come un fattore importante per il ranking. I siti web con una struttura chiara e facile da navigare sono più facili da indicizzare e classificare. Usabilità: Google considera l’usabilità di un sito web come un fattore importante per il ranking. I siti web che sono facili da usare e navigare sono più apprezzati dagli utenti e quindi più propensi a essere classificati più in alto nei risultati di ricerca. Popolarità del sito web: Google considera la popolarità di un sito web come un fattore importante per il ranking. I siti web più popolari sono più propensi a essere classificati più in alto nei risultati di ricerca. Link in entrata: Google considera il numero e la qualità dei link in entrata a un sito web come un fattore importante per il ranking. I link in entrata da siti web di alta qualità contribuiscono maggiormente al ranking di un sito web.
Gli algoritmi per il ranking Google
Google non rivela i dettagli esatti dei suoi algoritmi di ranking. Questo è fatto per prevenire la manipolazione del ranking. Tuttavia, Google ha rilasciato alcune informazioni sui fattori che considera quando classifica i siti web.
Ecco alcuni esempi specifici di fattori che Google utilizza per indicizzare e rank di siti web:
Qualità del codice: Google considera la qualità del codice di un sito web come un fattore importante per il ranking. Il codice ben scritto è più facile da indicizzare e classificare. Velocità di caricamento: Google considera la velocità di caricamento di un sito web come un fattore importante per il ranking. I siti web che si caricano rapidamente sono più apprezzati dagli utenti e quindi più propensi a essere classificati più in alto nei risultati di ricerca. Utilizzo di immagini: Google considera l’utilizzo di immagini in un sito web come un fattore importante per il ranking. Le immagini pertinenti e ben ottimizzate possono aiutare a migliorare il ranking di un sito web. Sicurezza del sito web: Google considera la sicurezza di un sito web come un fattore importante per il ranking. I siti web che sono sicuri e protetti da malware sono più apprezzati dagli utenti e quindi più propensi a essere classificati più in alto nei risultati di ricerca.
I webmaster possono migliorare il ranking dei propri siti web ottimizzandoli per questi fattori.
Il Pagerank anche per gli altri motori di ricerca?
Gli altri motori di ricerca utilizzano una varietà di fattori per determinare il ranking delle pagine web. Alcuni dei fattori più comuni includono:
Quantità di link in entrata: Più link in entrata una pagina ha, più alto è il suo ranking. Qualità dei link in entrata: I link da pagine di alta qualità contribuiscono maggiormente al ranking di una pagina. Pertinenza della pagina per la query di ricerca: La pagina web è pertinente per la query di ricerca dell’utente? Qualità del contenuto: Il contenuto della pagina web è di alta qualità? User experience:La pagina web è facile da usare e navigare?
Alcuni motori di ricerca, come Bing e Yahoo!, utilizzano algoritmi simili a PageRank. Altri motori di ricerca, come DuckDuckGo, utilizzano algoritmi più recenti che danno maggiore importanza alla qualità del contenuto e alla pertinenza per la query di ricerca.
Ecco alcuni esempi di fattori specifici utilizzati da altri motori di ricerca:
Bing: Bing utilizza un algoritmo chiamato Bing Webmaster Tools che tiene conto di fattori come la qualità del codice, la velocità di caricamento e l’utilizzo di immagini. Yahoo!: Yahoo! utilizza un algoritmo chiamato Yahoo! Search Ranking che tiene conto di fattori come la qualità del contenuto, la pertinenza per la query di ricerca e la popolarità della pagina web. DuckDuckGo: DuckDuckGo utilizza un algoritmo chiamato DuckDuckGo Privacy Protection che tiene conto di fattori come la qualità del contenuto e la pertinenza per la query di ricerca. È importante notare che i motori di ricerca non rivelano i dettagli esatti dei loro algoritmi di ranking. Questo è fatto per prevenire la manipolazione del ranking.
Link utili
Ecco alcune fonti utili per saperne di più sul PageRank:
Nel continuo sforzo per migliorare l’esperienza dell’utente, Google sta per lanciare una nuova funzionalità che potrebbe rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il testo nelle immagini.
La nuova funzione “Scansione testo” su Gboard per Android promette di semplificare l’estrazione di testo da foto direttamente tramite la tastiera virtuale del tuo smartphone.
In che modo funziona questa innovativa funzione? Simile all’app Lens di Google, “Scansione testo” utilizza il “riconoscimento ottico dei caratteri” (OCR) per identificare e estrarre il testo da immagini catturate dalla fotocamera del tuo dispositivo Android. Ciò significa che ora potrai selezionare il testo da qualsiasi foto e incollarlo direttamente dove desideri, rendendo più agevole la condivisione di informazioni da immagini a testo.
L’integrazione con Gboard
Secondo quanto riportato da 9to5Google, la nuova opzione “Scansione testo” comparirà accanto ai pulsanti “Traduci” e “Correggi bozze” all’interno di Gboard. Toccando questa opzione, si aprirà un mirino nella parte inferiore dello schermo, consentendo agli utenti di scegliere se selezionare una foto già esistente o acquisirne una nuova in tempo reale. È importante notare che l’app richiederà l’autorizzazione per accedere alla fotocamera del dispositivo.
Una volta rilevato il testo in un’immagine, “Scansione testo” lo evidenzierà, pronto per essere incollato in qualsiasi campo di testo. Inoltre, l’opzione rimarrà aperta in modo che gli utenti possano continuare a estrarre testo da altre immagini.
Precisione e Disponibilità
Secondo quanto riportato, la precisione dell’OCR di questa funzionalità è in linea con altri prodotti Google, come l’app Lens. Al momento, la nuova funzionalità “Scansione testo” è disponibile sulla versione beta di Gboard per Android 13.6, ma non è ancora chiaro quando verrà rilasciata per tutti gli utenti.
Un Costante Impegno nell’Innovazione
Questa non è che l’ultima di una serie di innovazioni introdotte da Google per migliorare l’esperienza di Gboard. Recenti aggiornamenti hanno incluso una funzione di ridimensionamento per adattare l’altezza della tastiera alle preferenze individuali e una nuova interfaccia con tastiera divisa.
L’aggiunta di “Scansione testo” dimostra l’impegno di Google nel rendere Gboard una delle tastiere virtuali più versatili sul mercato, fornendo agli utenti strumenti per semplificare la loro vita quotidiana.
Conclusione
La nuova funzionalità “Scansione testo” su Gboard per Android rappresenta un’importante passo avanti nel mondo dell’OCR e dell’accessibilità al testo nelle immagini.
Mentre aspettiamo il rilascio completo di questa funzione, possiamo aspettarci che semplificherà notevolmente il processo di estrarre testo da immagini e renderà la condivisione di informazioni più intuitiva ed efficiente.
Cercare di capire come si compone una pagina web per Google è importante per tutta una serie di valutazioni che il consulente web marketing è tenuto a fare nel costruire la comunicazione delle diverse pagine web.
Per Google il contenuto di una pagina web può essere classificata in tre parti (non necessariamente coesistenti): contenuto principale (Main Content o MC), contenuto supplementare (Supplementary Content o SC), e pubblicità / monetizzazione (ADS).
Per comprendere la qualità del contenuto della pagina è importante distinguere tra queste diverse parti della pagina web.
Google invita i quality raters (vedi Google – Search Quality evaluator guidelines, Dec 15, 2022) ad approfondire e andare oltre eventuali difficoltà che possono essere poste dalla progettazione grafica della stessa pagina. Alcuni contenuti potrebbero essere, per esempio, nascosti da tabs che ne rivelerebbero il testo soltanto cliccandoci sopra, e quel contenuto può essere considerato sia MC che SC (difficilmente si rendono non visibili immediatamente le ADS).
Si distingue dunque tra:
Contenuto principale (MC): parte del contenuto che aiuta direttamente la pagina raggiungere il suo scopo. E’ la ragione dell’esistenza della pagina. La qualità del MC gioca un ruolo molto importante nella valutazione della qualità di una pagina web.
Contenuto complementare (SC): E’ la parte del contenuto che di per sé non potrebbe aiutare la pagina a raggiungere il suo scopo ma contribuisce alla pagina di realizzare meglio il suo scopo aiutando l’esperienza utente.
Annunci / monetizzazione (ADS): Pubblicità e monetizzazione aiutano i siti web a mantenersi e la presenza o meno di annunci non è di per sé motivo per una valutazione di qualità.
Non tutti gli elementi contenutistici di una pagina possono essere giudicati nello stesso modo. Si deve sempre vedere allo scopo di una pagina web. Pertanto le recensioni possono essere considerate parte del contenuto principale mentre altre recensioni possono essere considerate contenuto supplementare.
Il contenuto principale (MC) di una pagina web
Il contenuto principale (MC acronimo di Main Content) è una parte della pagina che aiuta direttamente a raggiungere il suo scopo.
Solitamente sono i webmaster a determinare e a controllare il contenuto principale della pagina con eccezione nei casi, per esempio, di contenuti user generated.
Il contenuto principale può essere formato di testo, immagini, video, programmi (ad esempio una calcolatrice). Nelle pagine con contenuto generato dagli utenti il contenuto principale può essere fatto di recensioni, articoli, video.
Le stesse recensioni possono essere considerate come parte del contenuto principale di una pagina web quando per esempio una scheda di un hotel si arricchisce con le maggiori informazioni generate dalle recensioni degli utenti e le stesse si concretano in un giudizio complessivo sulla qualità del prodotto (spesso espresso con un vero e proprio numero o segno).
Ricollegandoci al concetto di scopo si possono fare alcuni esempi di contenuti principali tipici:
La home page di un sito di news ha come scopo di fornire notizie. Dunque il suo contenuto principale sono le news richiamate in home page.
Un articolo di un sito di news ha come scopo di permettere la fruizione della notizia. Il contenuto principale è dunque l’articolo stesso.
La pagina prodotto di un sito di e-commerce ha lo scopo di vendere il prodotto o dare informazioni sul prodotto. Il contenuto principale è la pagina stessa del prodotto, considerando che recensioni, informazioni sulle spedizioni e pagamenti che spesso corredano la pagina prodotto possono essere considerati come parti del contenuto principale.
La pagina video ha come scopo di permettere agli utenti di vedere il video. Il suo contenuto principale è dunque il video.
Una pagina di conversione euro-dollaro ha come scopo di permettere il calcolo nelle due differenti valute. Il suo contenuto principale è il convertitore di valuta.
Un post di un blog ha come scopo quello di far leggere il post stesso. Il suo contenuto principale è il post.
La home page di un motore di ricerca ha come scopo quello di permettere agli utenti di scrivere una query di ricerca e cercare informazioni su internet. Il suo contenuto principale è la casella di ricerca.
La login page di una banca on line ha come scopo di permettere gli utenti a loggarsi. Il suo contenuto principale sono le caselle di login e password.
Il contenuto supplementare (SC) di una pagina web
La funzione del contenuto supplementare è quella di arricchire l’esperienza utente sulla pagina, ma da sola non è sufficiente a raggiungere lo scopo della pagina.
Anche il contenuto supplementare è solitamente controllato dal webmaster ed è una parte importante della user experience (UX).
Sue caratteristiche distintive dunque sono:
collegamento al topic e al contenuto principale ( MC )
compatibilità con lo scopo della pagina
utilità per il lettore che vede migliorata la sua esperienza
Esempi tipici: il breadcrumb che aiuta l’utente nella navigazione da una pagina all’altra, le foto di corredo ad un articolo di news, il testo di help che spiega come loggarsi prima delle caselle di login e pass, gli articoli correlati o consigliati all’utente che aggiungono valore al contenuto principale, i link verso altre pagine o siti ecc., i tasti di condivisione social, i commenti ad un articolo di news.
Riconoscere le ADS di una pagina web
La presenza di annunci pubblicitari o Ads non è di per sé un motivo di abbassamento della qualità della pagina in quanto possono contribuire ad una buona esperienza utente.
Inoltre senza la possibilità di monetizzare probabilmente non esisterebbero tanti siti web utili e seguiti.
Gli annunci pubblicitari possono essere etichettati come “annunci”, “link sponsorizzati”, “Annunci sponsorizzati”, “risultati sponsorizzati”, ecc ma potrebbero non avere alcuna etichetta. Pensiamo ad annunci che sembrano ben mascherati da articoli correlati.
Gli annunci sono comunque sempre riconoscibili dal fatto che cliccandoci sopra portano ad un altro sito (ed ovviamente non sono ascrivibili alla categoria dei link esterni in qualità di contenuto supplementare).
Gli annunci possono cambiare quando si ricaricare la pagina, e diversi utenti possono vedere diversi annunci sulla stessa pagina.
Il webmaster può scegliere di far visualizzare gli annunci sulla loro pagina in determinate posizioni ma nel caso delle reti pubblicitarie non possono determinare il contenuto dell’annuncio che sarà visto agli occhi dell’utente (pensiamo per esempio ad Adsense).
Con il lancio di Math Tutor, il nuovo tutor di matematica basato sull’intelligenza artificiale, Google AI ha fatto un passo avanti nell’ambito dell’istruzione e dell’accesso alla conoscenza.
Questo strumento innovativo è progettato per assistere studenti di tutte le età e livelli di abilità nell’affrontare problemi complessi di matematica.
La combinazione di intelligenza artificiale avanzata e un’ampia conoscenza matematica lo rende un compagno di studio potente e versatile per chiunque desideri migliorare le proprie abilità matematiche.
Math Tutor: Un Tutor Matematico di Ultima Generazione
Il tutor di matematica di Google AI è un vero e proprio compagno di studio virtuale. Grazie all’IA, può fornire istruzioni personalizzate e soluzioni ai problemi matematici. Questo significa che può adattarsi alle esigenze specifiche di ciascuno studente, indipendentemente dal loro livello di abilità o dall’argomento matematico affrontato. Che si tratti di algebra, geometria, calcolo o statistica, il tutor è in grado di offrire assistenza.
Ma le sue capacità non si fermano qui. Il tutor può anche aiutare gli studenti a risolvere problemi specifici, come trovare la soluzione a un’equazione quadratica o calcolare la derivata di una funzione. Questo lo rende un compagno di studio ideale per affrontare esami, compiti o semplicemente per esplorare ulteriormente il mondo della matematica.
Ricerca Intuitiva e Apprendimento Attivo
Google è consapevole che a volte descrivere esattamente ciò che si sta cercando in matematica può essere un compito arduo. Ecco perché il tutor di matematica è stato progettato per rendere la ricerca di informazioni e spiegazioni matematiche più naturale e intuitiva.
Come affermato nel blog di Google, le nuove funzionalità di Ricerca e Lens permettono agli utenti di visualizzare concetti relativi alle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) in modo più naturale e intuitivo. Questo può fare la differenza quando si tratta di comprendere e applicare concetti complessi.
Esercitarsi e Migliorare con Math Tutor
Il tutor di matematica AI di Google non è solo uno strumento per trovare risposte. Gli studenti possono anche utilizzarlo per esercitarsi e migliorare le proprie abilità matematiche. Possono scegliere tra una varietà di problemi pratici o persino crearne di propri. Il tutor fornirà feedback sul loro lavoro e li aiuterà a identificare le aree in cui necessitano di più pratica.
Questo aspetto interattivo è particolarmente prezioso per gli studenti, poiché consente loro di sviluppare una comprensione più approfondita dei concetti matematici e di applicarli in modo pratico.
Come Utilizzare Math Tutor?
L’utilizzo del tutor di matematica AI di Google è semplice e accessibile.
Attualmente, questa funzionalità è disponibile sulla piattaforma web, ma a breve sarà resa disponibile anche per i dispositivi mobili.
Per iniziare, basta digitare l’equazione o l’integrale nella barra di ricerca, oppure è possibile scattare una foto con Lens per ricevere una spiegazione e una soluzione passo dopo passo.
Inoltre, digitando “risolutore matematico,” è possibile sperimentare questa eccitante esperienza direttamente dal proprio desktop, con l’opzione per dispositivi mobili in arrivo.
Questo significa che gli studenti possono accedere alle risorse matematiche di Google in modo conveniente, ovunque si trovino.
Conclusione
Il tutor di matematica AI di Google rappresenta un passo significativo nell’evoluzione dell’istruzione e dell’accesso alla conoscenza. Grazie all’intelligenza artificiale avanzata, gli studenti di tutto il mondo hanno ora a disposizione uno strumento potente per migliorare le proprie abilità matematiche e affrontare problemi complessi in modo più efficace. La sua capacità di adattarsi alle esigenze specifiche di ciascun studente lo rende un compagno di studio eccezionale, pronto ad assistere chiunque desideri esplorare il mondo affascinante della matematica.
Dopo l’aggiornamento principale di ottobre, Google ha introdotto l’ultimo core update a novembre 2023, che è attualmente in fase di implementazione. Il completamento di questo processo potrebbe richiedere fino a due settimane.
Questo rappresenta il quarto aggiornamento principale dell’algoritmo core di Google nel corso del 2023, seguendo quelli di marzo, agosto e ottobre dello stesso anno.
Novità nell’aggiornamento di novembre
Google ha dichiarato che questo “aggiornamento principale porta miglioramenti a un sistema principale diverso rispetto a quello del mese precedente”.
Abbiamo ricevuto una serie di aggiornamenti importanti di cui abbiamo condiviso le ultime settimane e ne abbiamo due per questo mese
Le linee guida di Google per gli aggiornamenti principali rimangono invariate per entrambi.
Aggiornamento delle recensioni in arrivo la prossima settimana
Google ha annunciato che nella prossima settimana sarà lanciato un aggiornamento delle recensioni. Questo segna anche il momento in cui Google cesserà di fornire notifiche periodiche sugli sviluppi del proprio sistema di recensioni, poiché tali miglioramenti avverranno regolarmente e costantemente.
Ci aspettiamo che un aggiornamento al nostro sistema di recensioni inizi a essere implementato la prossima settimana. Ciò segnerà anche il momento in cui non forniremo più notifiche periodiche sui miglioramenti al nostro sistema di recensioni, perché avverranno a un ritmo regolare e continuo. Aggiorneremo la nostra pagina sul sistema per riflettere questo; aggiorneremo anche quella pagina se il sistema si evolve in qualche modo notevole, ad esempio coprendo più lingue. Coloro che effettuano revisioni dovrebbero leggere le nostre indicazioni e rimanere concentrati su di esse nel tempo.
Google ha reso disponibile una sessione di domande e risposte dettagliata per approfondire ulteriormente il nuovo aggiornamento principale e il prossimo aggiornamento delle recensioni.
Motivazioni dietro l’aggiornamento core così tempestivo
Google ha spiegato: “Abbiamo diversi sistemi fondamentali per il nostro processo di classificazione, e l’aggiornamento principale di questo mese mira a migliorare un sistema principale diverso rispetto a quello del mese precedente.”
Differenza tra aggiornamento del ranking e del sistema di classificazione
Google ha chiarito:
I sistemi di classificazione sono ciò che utilizziamo per generare risultati di ricerca. Utilizziamo più sistemi di classificazione che fanno cose diverse. Abbiamo una guida ai sistemi di classificazione della ricerca di Google che spiega alcuni dei nostri più importanti. Gli aggiornamenti avvengono quando apportiamo un miglioramento a un sistema di classificazione.
Ruolo degli aggiornamenti
Google ha affermato:
Utilizziamo sistemi automatizzati per classificare i risultati di ricerca e, come ogni cosa, questi non sono perfetti. Cerchiamo sempre modi per migliorare questi sistemi per mostrare risultati migliori. Il nostro post sul blog del 2021 è ancora utile per spiegare meglio l’argomento: Come aggiorniamo la Ricerca per migliorare i risultati .
Motivo degli sovrapposizioni degli aggiornamenti:
Google ha spiegato che:
Cerchiamo di separare gli aggiornamenti importanti, in modo che, se producono modifiche, i proprietari dei siti possano identificare meglio quale sistema è coinvolto. Tuttavia, dato che nel complesso abbiamo così tanti aggiornamenti, non è sempre possibile. Inoltre, quando un aggiornamento viene valutato e approvato perché migliorerà la Ricerca, non vogliamo trattenerlo.
Aggiornamenti durante le festività natalizie
Google ha dichiarato:
Cerchiamo di evitare di ricevere aggiornamenti durante il periodo da fine novembre a metà dicembre, quando possibile. Ma non è sempre possibile. Se disponiamo di aggiornamenti che possono migliorare la Ricerca, che sono stati sviluppati nel corso di diversi mesi, li rilasciamo quando sono pronti.
Cosa fare in caso di impatto negativo sulle pagine web
Google ha fornito consigli su cosa prendere in considerazione se il tuo sito è stato influenzato negativamente da un aggiornamento principale in passato. Non ci sono azioni specifiche per il ripristino, ma è possibile osservare un recupero graduale tra gli aggiornamenti principali, con il cambiamento più significativo che si verifica dopo il successivo aggiornamento principale.
Importanza degli aggiornamenti per i SEO
Ogni volta che Google aggiorna i suoi algoritmi di ranking nella ricerca, i risultati del tuo sito possono variare. Tenere traccia di quando avvengono questi aggiornamenti fornisce un punto di riferimento per capire se le modifiche riguardano il tuo sito o le modifiche apportate da Google al suo algoritmo di ranking. Con l’aggiornamento della ranking principale rilasciato oggi, è consigliabile monitorare attentamente le tue analisi e le classifiche nelle prossime due settimane.
Anche se l’aggiornamento antispam viene lanciato contemporaneamente, potrebbe risultare complicato determinare quale aggiornamento o aggiornamenti abbiano influenzato il tuo sito.
Google afferma che:
Se si verifica un particolare aggiornamento e noti un cambiamento nel traffico, esamina attentamente le indicazioni che forniamo specifiche per quell’aggiornamento. La dashboard dello stato di Ricerca Google si collegherà a questa guida. Controlla per vedere se ci sono miglioramenti che dovresti apportare.
Google ha recentemente condiviso dettagli sul suo processo di classificazione dei contenuti presenti sui siti web di ricette.
Questa è una tematica rilevante data la proliferazione di siti di cucina su Internet.
Spesso, quando si cerca una ricetta su Google, si viene accolti da una serie di siti, alcuni dei quali sono ben noti. Tuttavia, spesso l’esperienza utente può essere compromessa da lunghi testi introduttivi creati da copywriter SEO per migliorare la posizione dei siti web nei risultati di ricerca.
La domanda che molti si pongono è: come decide Google quale sito web di ricette classificare più in alto?Preferisce i siti con contenuti più concisi e diretti?
L’interrogativo non riguarda solo i cuochi casalinghi, ma è stato sollevato anche da un utente su Twitter il 27 ottobre scorso, che ha ottenuto una risposta ufficiale da Google.
Google ha fornito una risposta dettagliata, spiegando il suo approccio complesso alla classificazione delle ricette, cercando di bilanciare la convenienza per chi cerca le ricette con il rispetto per l’intento dell’autore.
In breve, Google cerca di soddisfare una varietà di preferenze per le ricette, non solo per quelle con ingredienti e passaggi semplici. I creatori di contenuti sono incoraggiati a ottimizzare la comodità, ma Google tiene anche in considerazione l’intenzione dell’autore. Google si affida all’intelligenza artificiale avanzata per determinare cosa costituisce un contenuto “generalmente utile” per la classificazione delle ricette.
Il dibattito sulla formattazione delle ricette è emerso negli ultimi anni, con alcune accuse rivolte a siti web che aggiungono contenuti eccessivi al fine di migliorare la loro posizione nei risultati di ricerca. In un contesto competitivo come quello delle ricette online, alcuni creatori hanno utilizzato tecniche SEO, mentre altri cercano di differenziarsi attraverso la semplicità.
Google si trova quindi in una posizione complessa, dovendo soddisfare sia i creatori di ricette che gli utenti in cerca di ricette rapide e dirette.
Some people want just a list of ingredients. Some people want recipes from people or places they might recognize. Some people might want a recipe along with some background about the recipe, what it means to the person who is sharing it and so on. All people don't want the exact…
L’utente Introverted Geek ha postato su Twitter la seguente domanda:
@searchliaison Aiutami a capire Danny! Siti di ricette: in teoria l’utente vuole una ricetta e basta. Niente fronzoli. Nessun ritocco. Ma Google classificherà davvero (e saprà come farlo) un elenco scarno di ingredienti e metodi?
@IntrovertedGeekUK
Danny Sullivan ha risposto alle preoccupazioni di un utente su Twitter affermando che Google cerca di soddisfare una vasta gamma di preferenze, non concentrandosi solo sulle ricette più semplici. Alcuni utenti desiderano solo un elenco di ingredienti, mentre altri preferiscono ricette personalizzate o con informazioni aggiuntive. Gli algoritmi di Google, alimentati dall’apprendimento automatico, cercano di mostrare ciò che sembra generalmente utile per la maggior parte degli utenti.
Alcune persone vogliono solo un elenco di ingredienti. Alcuni vogliono ricette di persone o luoghi che potrebbero riconoscere. Altri ancora desiderano una ricetta accompagnata da alcune informazioni sulla ricetta stessa, sul significato che ha per la persona che la sta condividendo e così via. Non tutte le persone vogliono esattamente le stesse cose. I nostri sistemi cercano di mostrare ciò che sembra generalmente utile.
Danny Sullivan
Tuttavia, Google ha anche sottolineato che i creatori di contenuti dovrebbero considerare le preferenze degli utenti e cercare di garantire un facile accesso alle parti chiave delle ricette. Allo stesso tempo, l’azienda rispetta il diritto degli autori di condividere ulteriori informazioni sulla loro ricetta, se lo desiderano.
Aggiungo che conosco bene le lamentele per il fatto che le pagine delle ricette a volte sono molto lunghe, mentre alcune persone vogliono solo arrivare agli ingredienti. Credo che questo sia un aspetto che i produttori di contenuti dovrebbero tenere presente. Se volete rivolgervi a questo pubblico, dovrete assicurarvi che le vostre ricette siano utili in questo senso, con un facile accesso alle parti fondamentali.
Ma se qualcuno vuole raccontare di più sulla sua ricetta perché lo desidera, perché è importante per lui, perché pensa che sia utile per lui e per i suoi lettori, è una sua scelta. Questo dovrebbe essere rispettato.
Non stiamo certo dicendo di non scrivere una ricetta lunga o corta. Stiamo dicendo, come per qualsiasi contenuto, di scriverlo in un modo che abbia senso prima di tutto per le persone. Ciò significa anche che non bisogna aggiungere cose solo perché si è sentito dire che vogliamo un testo “lungo” e così via.
Danny Sullivan
In sostanza, Google si affida all’intelligenza artificiale avanzata per comprendere e soddisfare una vasta gamma di richieste di informazioni, non solo riguardanti le ricette, ma anche altri argomenti.
Questo scambio di informazioni fornisce trasparenza sull’approccio di Google ai contenuti delle ricette e sottolinea l’importanza di bilanciare la semplicità con l’espressione dell’autore, tenendo sempre al primo posto le esigenze degli utenti.
Dalla risposta di Danny Sullivan sottolinerei due passaggi interessanti che andrebbero sperimentati a livello SEO:
“Se volete rivolgervi a questo pubblico, dovrete assicurarvi che le vostre ricette siano utili in questo senso, con un facile accesso alle parti fondamentali.” Dunque anche su testo lungo sarebbe fantastico sperimentare un accesso facilitato agli ingredienti e preparazione.
Stiamo dicendo, come per qualsiasi contenuto, di scriverlo in un modo che abbia senso prima di tutto per le persone. Ciò significa anche che non bisogna aggiungere cose solo perché si è sentito dire che vogliamo un testo “lungo” e così via.
Webmaster! Wow era il capo. Ricordo ancora bene quando giovanissimo, umile specialista SEO alle prime armi, appena assunto in una web agency, il mio capo ufficio mi mostrò il bigliettino da visita aziendale dove sotto al suo nome campeggiava la scritta elegante in corsivo: “Webmaster”. Era il nostro capo settore, colui che decideva come doveva essere fatto un sito; colui che dava ordini e organizzava la squadra sui lavori in corso. Era semplicemente il nostro capo!.
La figura del webmaster, quasi mitica, sembra man mano scomparire. Sembra!. Ma cerchiamo di capire di più.
Introduzione: definizione di webmaster, ruolo e competenze
Il webmaster è una figura professionale fondamentale per la creazione e la gestione di siti web. Le sue competenze tecniche e non tecniche gli consentono di garantire che il sito web sia sempre aggiornato, funzionante e accessibile agli utenti.
Definizione di webmaster
Il termine “webmaster” deriva dall’inglese “web master” ed è la traduzione letterale di “padrone del web”. In realtà, il webmaster non è il proprietario del sito web, ma è la persona che ne è responsabile della realizzazione e della manutenzione.
Ruolo del webmaster
Il webmaster svolge un ruolo fondamentale nella creazione e nella gestione di un sito web. Le sue principali attività includono:
Progettazione del sito web: il webmaster deve definire la struttura e il layout del sito web, in linea con gli obiettivi del cliente.
Realizzazione del sito web: il webmaster deve sviluppare il sito web, utilizzando le tecnologie e le tecniche appropriate.
Manutenzione del sito web: il webmaster deve garantire che il sito web sia sempre aggiornato e funzionante.
Competenze del webmaster
Per diventare webmaster, è necessario possedere una serie di competenze tecniche e non tecniche. Tra le competenze tecniche, figurano:
Conoscenza di HTML, CSS e JavaScript: questi sono i linguaggi di base per la creazione di siti web.
Conoscenza di linguaggi di programmazione server-side: questi linguaggi sono utilizzati per sviluppare le funzionalità dinamiche del sito web.
Conoscenza di database: i database sono utilizzati per archiviare i dati del sito web.
Tra le competenze non tecniche, figurano:
Capacità di lavorare in team: il webmaster spesso collabora con altre figure professionali, come web designer, sviluppatori di software e content writer.
Capacità di risolvere problemi: il webmaster deve essere in grado di risolvere i problemi tecnici che possono verificarsi sul sito web.
Capacità di comunicare efficacemente: il webmaster deve essere in grado di comunicare con i clienti e con gli altri membri del team.
Ruolo del webmaster all’interno di un’agenzia web
Attività del webmaster all’interno di un’agenzia web
Come detto sopra, il webmaster si occupa principalmente di progettazione e realizzazione e manutenzione dei siti web ma non solo.
Oltre alle attività generali già menzionate, il webmaster all’interno di un’agenzia web può svolgere anche le seguenti attività specifiche:
Installazione e configurazione del software e dell’hardware necessari per il funzionamento del sito web.
Gestione del database del sito web.
Ottimizzazione del sito web per i motori di ricerca.
Sicurezza del sito web.
Backup e ripristino dei dati.
La specifica attività del webmaster all’interno di un’agenzia web può variare in base alle dimensioni dell’agenzia e alla natura dei siti web che sviluppa.
Le competenze del webmaster possono variare
Come diventare webmaster
Diventare webmaster richiede tempo e impegno, ma può essere una carriera gratificante. Con le giuste competenze e la giusta esperienza, si può avere successo in questo campo.
Se ti piacerebbe diventarlo ecco una guida generale su come diventare un webmaster:
Apprendere le basi del web design e dello sviluppo web:
HTML (HyperText Markup Language): Impara a creare la struttura di base delle pagine web utilizzando HTML.
CSS (Cascading Style Sheets): Scopri come applicare stili e formattazione alle tue pagine web utilizzando CSS.
JavaScript: Approfondisci le tue conoscenze su JavaScript per aggiungere interattività e funzionalità avanzate al tuo sito web.
Conoscere uno o più CMS (Content Management System):
Inizia subito a far pratica. Scegli almeno un CMS popolare come WordPress, Joomla, Drupal o altri, a seconda delle tue esigenze. Questi sistemi semplificano la creazione e la gestione di siti web senza richiedere una conoscenza approfondita della programmazione.
Registrazione del dominio e hosting:
Scegli un nome di dominio adatto al tuo sito web e registrane uno presso un registrar di domini. Successivamente, seleziona un servizio di hosting web per ospitare il tuo sito. Potrebbe diventare il sito con cui troverai nuovi clienti.
Progettazione del sito web:
Progetta il layout e la struttura del tuo sito web. Assicurati che sia intuitivo per gli utenti e risponda alle tue esigenze o agli scopi del sito.
Creazione di contenuti:
Crea contenuti di alta qualità per il tuo sito web, tra cui testi, immagini, video, ecc.
Ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO):
Impara i principi di base dell’ottimizzazione per i motori di ricerca per migliorare la visibilità del tuo sito web nei risultati di ricerca.
Test e debug:
Assicurati che il tuo sito web sia privo di errori e funzioni correttamente su diversi browser e dispositivi.
Sicurezza:
Proteggi il tuo sito web da attacchi e minacce online. Mantieni il software del sito web e i plugin aggiornati per garantire la sicurezza.
Aggiornamenti regolari:
Mantieni il tuo sito web aggiornato con contenuti freschi e nuove funzionalità. Rispondi ai commenti degli utenti e mantieni una presenza online attiva.
Apprendimento continuo:
Il web design e lo sviluppo web sono campi in continua evoluzione. Continua a imparare nuove tecniche e strumenti per migliorare le tue abilità.
Gestione del tempo e delle risorse:
Gestisci il tuo tempo ed eventualmente le risorse (come il personale) in modo efficace per mantenere e sviluppare il tuo sito web.
Comunicazione e promozione:
Promuovi il tuo sito web attraverso i social media, la pubblicità online e altri canali di marketing per attirare visitatori.
Sembra un po’ troppa roba 🙂 in realtà alcune competenze sono proprie di altre figure (per esempio del “web designer” di cui parleremo di seguito) ma un buon webmaster deve gestire un team e deve conoscere più cose possibili e fare esperienze dirette.
La differenza tra webmaster e web designer
Il ruolo del webmaster e del web designer sono distinti e comportano responsabilità e competenze diverse nel mondo del web. Ecco le principali differenze tra i due ruoli:
Webmaster:
Gestione del sito web: Il webmaster è responsabile della gestione quotidiana di un sito web. Questo include l’aggiornamento dei contenuti, l’implementazione di nuove funzionalità, la risoluzione di problemi tecnici e la manutenzione generale del sito.
Sicurezza e manutenzione: I webmaster sono spesso responsabili della sicurezza del sito web. Devono assicurarsi che il sito sia protetto da attacchi informatici, malware e altre minacce online. Devono anche eseguire backup regolari e garantire che il sito funzioni in modo affidabile.
Monitoraggio delle prestazioni: Il webmaster tiene d’occhio le prestazioni del sito web. Questo può includere il monitoraggio del traffico, l’analisi delle statistiche del sito e l’ottimizzazione per migliorare la velocità di caricamento e l’esperienza dell’utente.
Gestione dei server e dell’hosting: Alcuni webmaster possono essere coinvolti nella gestione dei server o dell’hosting web, assicurando che il sito sia sempre disponibile e funzioni correttamente.
Risoluzione dei problemi tecnici: I webmaster sono responsabili della risoluzione di problemi tecnici, sia a livello di codice che di infrastruttura. Devono individuare e risolvere eventuali errori o malfunzionamenti del sito.
Web Designer:
Progettazione e sviluppo del sito: Il web designer è coinvolto nella progettazione visiva e strutturale del sito web. Questo include la creazione del layout, la scelta dei colori, la tipografia, la progettazione dei menu di navigazione e la disposizione dei contenuti.
Usabilità e esperienza dell’utente: I web designer si concentrano sull’usabilità e sull’esperienza dell’utente. Lavorano per assicurarsi che il sito sia intuitivo da utilizzare e offra una buona esperienza all’utente.
Design grafico: I web designer creano elementi grafici come immagini, loghi e icone per il sito web. Devono avere competenze nella progettazione grafica e nell’uso di strumenti come Adobe Photoshop o Illustrator.
Conoscenza dei linguaggi di marcatura e stile: I web designer devono conoscere HTML, CSS e talvolta JavaScript per implementare il loro design sul sito web. Possono anche utilizzare CMS (Content Management System) come WordPress o Joomla per costruire siti web senza scrivere codice da zero.
In sintesi, il webmaster si concentra sulla gestione e manutenzione quotidiana del sito web, inclusa la sicurezza e la gestione del server, mentre il web designer si concentra sulla progettazione visiva e strutturale del sito, assicurandosi che sia attraente ed efficiente per gli utenti. Spesso, questi ruoli collaborano strettamente per creare e gestire un sito web di successo.
La tipica postazione di un webmaster
Attività del webmaster dopo la pubblicazione del sito web
Dopo la pubblicazione di un sito web, il lavoro del webmaster è essenziale per garantire che il sito funzioni correttamente, occupandosi della sua manutenzione.
Tuttavia moltissimi webmaster oggi sono ditte individuali con partita iva che fanno praticamente di tutto. In questo caso la sua preoccupazione sarà anche attirare visitatori e fornire una buona esperienza utente. Ecco alcune delle attività principali che il webmaster lavoratore autonomo dovrebbe svolgere dopo la pubblicazione del sito:
Aggiornamento dei contenuti: Se previsto da contratto il webmaster potrebbe essere chiamato a mantenere il sito web fresco e aggiornato. La figura più idonea sarebbe il “seo copywriter” ma moltissime ditte non possono permettersi una figura aggiuntiva. Ecco che il webmaster pubblica regolarmente nuovi contenuti, come articoli, notizie, immagini o video perché dopo aver fatto un corso SEO sa bene che l’aggiornamento costante del sito web è importante sia per l’interesse degli utenti che per i motori di ricerca.
Ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO): Il webmaster spesso offre direttamente consulenza SEO. Continuerà ad ottimizzare il sito per i motori di ricerca. Rivedrà e aggiornerà le parole chiave, le meta tag e le descrizioni per migliorare la visibilità del sito web nei risultati di ricerca.
Monitoraggio delle prestazioni: Il web master in veste web marketer utilizza strumenti di analisi web per monitorare il traffico del sito, le pagine più visitate e le metriche chiave. Queste informazioni lo aiuteranno a comprendere come gli utenti interagiscono con il sito e a identificare eventuali problemi.
Sicurezza: Mantenere il sito web sicuro da minacce online. Aggiornare regolarmente il software del sito, inclusi plugin e temi, per coprire eventuali vulnerabilità di sicurezza. Eseguire backup regolari dei dati e del database.
Gestione dei commenti: Se si consente ai visitatori di commentare sui contenuti del sito, è importante monitorare e rispondere ai commenti in modo tempestivo. Ciò può contribuire a stimolare l’interazione e a creare una comunità attiva.
Gestione dei problemi tecnici: Risolvere prontamente eventuali problemi tecnici o errori che possono verificarsi sul sito, come link rotti, problemi di caricamento delle pagine o form non funzionanti.
Backup dei dati: Eseguire regolarmente il backup di tutti i dati del sito, inclusi i contenuti, il database e i file del sito. In caso di perdita di dati o problemi tecnici, i backup gli consentiranno di ripristinare il sito.
Aggiornamenti del software: Mantenere tutti i componenti del sito aggiornati, inclusi il sistema di gestione dei contenuti (CMS), i plugin e i temi. Gli aggiornamenti spesso includono correzioni di bug e correzioni di sicurezza.
Assistenza tecnica: Rispondere alle domande e alle richieste degli utenti e fornisci assistenza tecnica quando necessario.
Monitoraggio della concorrenza: Tenere d’occhio la concorrenza e osservare i siti web simili per rimanere aggiornato sulle tendenze e le best practice del settore.
Pianificazione futura: Pianificare il futuro del sito web. Considerare nuove funzionalità, nuovi contenuti e potenziali miglioramenti per mantenere il sito web rilevante e competitivo.
Il lavoro del webmaster non finisce mai dopo il lancio del sito. È un ruolo dinamico che richiede attenzione costante per garantire che il sito web rimanga funzionante, sicuro e rilevante nel tempo.
Come contattare il webmaster di un sito web
Per contattare il webmaster di un sito web, ci sono diverse opzioni. Ecco alcuni modi comuni per farlo:
Ricerca sul sito web: Molte pagine web includono una sezione “Contatti” o “Aiuto” che fornisce informazioni su come contattare il webmaster. Cerca attentamente il sito web per trovare queste informazioni.
Indirizzo email: Spesso, il contatto principale per il webmaster è un indirizzo email. Cerca una pagina “Contatti” o un’apposita sezione sul sito web che fornisca un indirizzo email per contattare il webmaster o il supporto tecnico.
Modulo di contatto: Alcuni siti web offrono un modulo di contatto che puoi compilare con il tuo nome, indirizzo email e il tuo messaggio. Questo è un modo comodo per inviare una richiesta direttamente al webmaster.
Social Media: Se il sito web ha profili su social media come Facebook, Twitter o LinkedIn, potresti essere in grado di inviare un messaggio privato tramite questi canali. Tuttavia, questa potrebbe non essere la modalità più diretta.
Chiamata telefonica: Se riesci a trovare un numero di telefono per il sito web, potresti chiamare direttamente. Tuttavia, questa opzione potrebbe non essere disponibile per tutti i siti web.
Whois Lookup: Se hai bisogno di contattare il proprietario di un dominio, puoi utilizzare servizi di ricerca Whois online per trovare le informazioni di contatto associate al dominio. Questo potrebbe includere l’indirizzo email del registrante o del contatto tecnico.
Forum o community del sito: Se il sito web ha un forum o una community online, potresti essere in grado di inviare la tua domanda o il tuo messaggio attraverso questi canali. Alcuni webmaster partecipano attivamente alle discussioni sul proprio sito.
Segnalazione di problemi: Se il tuo contatto con il webmaster riguarda un problema specifico sul sito, come un errore tecnico o un contenuto dannoso, cerca se c’è un link o un pulsante per segnalare problemi direttamente sulla pagina in questione.
Feedback sui commenti: Se il sito web consente commenti o feedback sugli articoli o i contenuti, puoi utilizzare questa funzione per esprimere le tue domande o preoccupazioni.
Ricorda di essere chiaro e cortese nella tua comunicazione con il webmaster. Fornisci tutte le informazioni rilevanti e dettagliate sul motivo del tuo contatto per facilitare la risposta. Inoltre, tieni presente che la risposta del webmaster potrebbe richiedere del tempo, quindi sii paziente mentre attendi una risposta.
Il formato WebP è un formato di immagine sviluppato da Google che è progettato per comprimere le immagini in modo efficiente senza perdita di qualità. È stato annunciato per la prima volta nel 2010 come un formato aperto e gratuito, ed è diventato una delle opzioni popolari per la compressione di immagini sul web.
La storia del formato webp
Il formato WebP è stato sviluppato da Google ed è stato annunciato per la prima volta nel settembre 2010. Questo formato è stato progettato con l’obiettivo di migliorare l’efficienza della compressione delle immagini su Internet, consentendo di ridurre le dimensioni dei file delle immagini mantenendo una buona qualità visiva. Ecco una breve storia del formato WebP:
Settembre 2010: Google annuncia ufficialmente il formato WebP. Inizialmente, il formato viene presentato come un’alternativa aperta e gratuita a formati come JPEG, con l’obiettivo di ridurre le dimensioni dei file delle immagini sul web e migliorare le prestazioni di caricamento delle pagine.
2011: Google integra il supporto per WebP in Google Chrome, il suo browser web. Questo segna l’inizio dell’adozione del formato da parte di uno dei principali browser web.
2012: Alcuni importanti fornitori di browser, tra cui Opera e Mozilla, iniziano a implementare il supporto per WebP nei loro browser, ampliando così la sua diffusione.
2014: Il formato WebP continua a guadagnare supporto in tutto il settore, con una crescente adozione da parte di siti web e servizi online per migliorare le prestazioni delle immagini.
2018: WebP raggiunge un ulteriore traguardo quando Microsoft Edge, il browser web di Microsoft, annuncia il supporto per il formato WebP, rendendolo compatibile con tutti i principali browser.
2020 e oltre: Il formato WebP continua a essere utilizzato per la compressione delle immagini e per migliorare le prestazioni web. La sua diffusione è particolarmente evidente nei siti web, nelle applicazioni e nei servizi che mirano a ottimizzare il caricamento delle immagini e a ridurre la larghezza di banda necessaria.
Il formato WebP è diventato una delle opzioni preferite per la compressione delle immagini su Internet, soprattutto grazie alla sua combinazione di dimensioni dei file più piccole e buona qualità visiva.
Caratteristiche fondamentali del formato webp
Le caratteristiche principali del formato WebP includono:
Compressione efficiente: WebP utilizza tecniche di compressione avanzate che consentono di ridurre le dimensioni dei file delle immagini mantenendo una buona qualità visiva. Questo è particolarmente utile per il web, poiché le immagini più leggere si caricano più velocemente e richiedono meno larghezza di banda.
Supporto per immagini fisse e animate: WebP supporta sia immagini fisse che immagini animate, rendendolo adatto per GIF animate.
Trasparenza: WebP supporta la trasparenza, consentendo di creare immagini con sfondi trasparenti, simili ai file PNG.
Compatibilità: WebP è supportato da diversi browser web, inclusi Chrome, Opera e Microsoft Edge. Tuttavia, non tutti i browser supportano nativamente il formato WebP, il che potrebbe richiedere l’uso di fallback o la conversione in altri formati per garantire la visualizzazione corretta su tutti i dispositivi.
Riduzione delle dimensioni dei file: A causa della sua capacità di compressione efficiente, le immagini WebP tendono ad essere significativamente più piccole dei corrispondenti formati JPEG o PNG, il che è particolarmente vantaggioso per migliorare le prestazioni dei siti web.
Qualità variabile: WebP offre l’opzione di variare il livello di qualità dell’immagine in base alle esigenze, il che è utile quando è necessario bilanciare la qualità e la dimensione del file.
esempio immagine formato webp. Questa immagine pesa solo 45 Kb
In generale, il formato WebP è diventato popolare per la sua capacità di creare immagini di alta qualità con dimensioni dei file ridotte, contribuendo a migliorare le prestazioni dei siti web e la velocità di caricamento delle pagine. Tuttavia, poiché non è universalmente supportato da tutti i browser, potrebbe essere necessario fornire alternative o conversioni in altri formati per garantire una visualizzazione corretta su tutte le piattaforme.
Qual è la differenza tra webp e altri formati di immagine?
Il formato WebP ha alcune differenze significative rispetto ad altri formati di immagine comuni, come JPEG, PNG e GIF. Ecco alcune delle principali differenze:
Compressione efficace con perdita di dati: WebP è noto per la sua capacità di compressione efficiente con perdita di dati, che riduce le dimensioni dei file mantenendo una buona qualità visiva. Questo è particolarmente vantaggioso per il web, dove le immagini più leggere si caricano più velocemente, risparmiando larghezza di banda e migliorando le prestazioni del sito.
Supporto per trasparenza: A differenza del formato JPEG, che non supporta la trasparenza, WebP consente la creazione di immagini con sfondi trasparenti, rendendolo simile al formato PNG.
Supporto per animazioni: WebP supporta sia immagini fisse che immagini animate, il che lo rende un’alternativa efficace al formato GIF per le animazioni.
Variabilità della qualità: WebP offre un’opzione per variare il livello di qualità dell’immagine, consentendo ai creatori di bilanciare la qualità dell’immagine e le dimensioni del file in base alle esigenze.
Supporto del browser: Anche se WebP è supportato da molti browser moderni, non è universalmente supportato come il formato JPEG o PNG. Pertanto, potrebbe essere necessario fornire alternative o conversioni in altri formati per garantire una visualizzazione corretta su tutte le piattaforme.
Dimensioni dei file più piccole: Le immagini WebP tendono ad essere significativamente più piccole dei file equivalenti in formato JPEG o PNG, il che è particolarmente vantaggioso per i siti web in termini di risparmio di spazio di archiviazione e velocità di caricamento delle pagine.
Qualità visiva: Mentre WebP offre una buona qualità visiva con la compressione, in alcune situazioni potrebbe non essere adatto per immagini ad alta risoluzione o con dettagli molto fini. In questi casi, il formato JPEG o PNG potrebbe essere preferibile.
In sintesi, il formato WebP è una scelta popolare per le immagini web grazie alla sua capacità di ridurre le dimensioni dei file mantenendo una buona qualità visiva. Tuttavia, la sua compatibilità con i browser e l’adeguatezza per specifiche esigenze dipendono dall’uso previsto, e in alcuni casi, potrebbe essere necessario utilizzare altri formati di immagine per ottenere i migliori risultati.
Altro esempi odi immagine in formato webp che pesa solo 46 kb
Perché scegliere il formato webp?
Ci sono diverse ragioni per cui potresti scegliere il formato WebP per le tue immagini. Ecco alcune delle motivazioni principali oltre a quelle già esposte sopra:
Risparmio di larghezza di banda: Poiché le immagini WebP sono più piccole, richiedono meno larghezza di banda per essere trasferite via Internet. Questo è particolarmente vantaggioso per gli utenti mobili o con connessioni internet più lente, contribuendo a migliorare l’esperienza dell’utente.
Supporto per animazioni: WebP supporta sia immagini fisse che immagini animate. Questo lo rende un’alternativa efficace al formato GIF per le animazioni, offrendo una maggiore qualità e dimensioni dei file più piccole.
Miglioramento delle prestazioni del sito web: Utilizzando WebP, puoi ridurre le dimensioni complessive delle risorse del tuo sito web, migliorando le prestazioni del sito e ottenendo un posizionamento migliore nei motori di ricerca, dato che la velocità di caricamento della pagina è un fattore importante per l’indicizzazione.
Tuttavia, è importante notare che non tutti i browser supportano nativamente il formato WebP, il che potrebbe richiedere l’uso di fallback o la conversione in altri formati per garantire una visualizzazione corretta su tutte le piattaforme. Prima di utilizzare il formato WebP, è consigliabile verificare la compatibilità dei browser dei tuoi utenti target e considerare la possibilità di fornire alternative quando necessario.
Vantaggi del formato webp
Dimensioni ridotte: le immagini webp sono in genere molto più piccole dei formati JPEG e PNG, senza perdere qualità.
Supporto per l’interattività: le immagini webp possono supportare l’interattività, come l’animazione e il video.
Il formato WebP è principalmente un formato di immagine statica e non è noto per il suo supporto per l’interattività. A differenza di alcuni altri formati di file come GIF, che supportano animazioni semplici e interattività limitata, WebP è progettato principalmente per la compressione di immagini fisse e animate. Ciò significa che è possibile creare animazioni con WebP, ma queste animazioni sono basate su sequenze di immagini fisse e non includono funzionalità interattive avanzate.
Se hai bisogno di immagini interattive o animazioni altamente interattive, potresti voler esplorare altri formati o tecnologie, come GIF interattivi (GIF con funzionalità di clic) o l’uso di JavaScript e HTML5 per creare animazioni e interattività nei tuoi progetti web.
In generale, il formato WebP è più adatto per la compressione efficiente di immagini fisse e animate in modo da migliorare le prestazioni del caricamento delle pagine web e ridurre le dimensioni complessive dei file delle immagini, ma non è pensato per fornire funzionalità interattive avanzate.
Supporto per l’HDR: le immagini webp possono supportare l’HDR, che offre una gamma dinamica più ampia rispetto alle immagini standard.
HDR è una tecnologia che cattura e visualizza una gamma dinamica molto più ampia di luminosità e colore rispetto alle immagini standard. Mentre il formato WebP è noto per la sua capacità di fornire buona qualità con dimensioni dei file più ridotte rispetto ad altri formati, come JPEG e PNG, non è stato specificamente progettato per gestire le esigenze specifiche dell’HDR.
Tuttavia, è possibile creare immagini HDR o visualizzare immagini HDR sul web utilizzando formati e tecnologie specifiche per l’HDR, come il formato OpenEXR o il supporto HTML5. Per visualizzare correttamente immagini HDR sul web, è necessario che il browser web in uso supporti l’HDR.
Svantaggi del formato webp
Compatibilità
il formato webp è ancora relativamente nuovo, quindi non è supportato da tutti i browser.
Nonostante le sue numerose qualità, WebP non è stato universalmente adottato da tutti i browser, e questo può presentare sfide nella visualizzazione delle immagini su diverse piattaforme. Ecco alcune considerazioni sulla compatibilità di WebP:
Supporto crescente: Molti browser moderni, come Google Chrome, Mozilla Firefox, Opera e Microsoft Edge, hanno implementato il supporto nativo per il formato WebP. Questo significa che gli utenti di questi browser possono visualizzare immagini WebP senza problemi.
Mancanza di supporto in alcuni browser: Tuttavia, alcuni browser più anziani o meno diffusi potrebbero non supportare nativamente il formato WebP. Questo include, ad esempio, Internet Explorer 11 e versioni più datate di Safari.
Soluzioni di fallback: Per garantire che le immagini WebP siano visualizzate correttamente anche nei browser che non lo supportano, è possibile utilizzare soluzioni di fallback. Ciò significa fornire una versione alternativa dell’immagine in un formato più ampiamente supportato, come JPEG o PNG, insieme all’immagine WebP. I browser che non supportano WebP visualizzeranno automaticamente la versione di fallback.
Conversione automatica: Alcuni servizi e strumenti di ottimizzazione delle immagini possono convertire automaticamente le immagini WebP in altri formati quando rilevano che il browser dell’utente non supporta WebP. Ciò semplifica notevolmente la gestione della compatibilità.
Aggiornamenti futuri: Con il passare del tempo, è probabile che sempre più browser implementeranno il supporto per WebP o miglioreranno il supporto esistente. Monitorare l’evoluzione delle specifiche dei browser è importante per garantire una migliore compatibilità in futuro.
In generale, quando si utilizza il formato WebP, è consigliabile prendere in considerazione la compatibilità dei browser dei tuoi utenti target e pianificare di conseguenza, adottando le soluzioni di fallback o l’uso di strumenti di conversione quando necessario. Questo ti permetterà di beneficiare della compressione efficiente delle immagini offerta da WebP senza compromettere l’esperienza dell’utente.
Conversione
La conversione di immagini da altri formati a WebP può richiedere tempo e risorse, ma il processo può essere semplificato utilizzando strumenti e software appositamente progettati per questa operazione. Ecco alcune considerazioni sulla conversione di immagini in formato WebP:
Software di conversione: Esistono molti software di conversione disponibili gratuitamente e a pagamento che consentono di convertire immagini in formato WebP. Questi strumenti spesso offrono una varietà di opzioni per personalizzare il processo di conversione.
Strumenti online: Oltre ai software desktop, ci sono servizi online che consentono di caricare e convertire immagini in WebP direttamente dal browser. Questi strumenti sono convenienti e non richiedono l’installazione di software aggiuntivo.
Automatizzazione: Per grandi raccolte di immagini, è possibile automatizzare il processo di conversione utilizzando script o programmi. Questo è particolarmente utile se si deve gestire un grande numero di immagini e si desidera risparmiare tempo.
Selezione delle impostazioni: Al momento della conversione, è possibile selezionare diverse impostazioni per controllare il livello di compressione e la qualità dell’immagine WebP risultante. Questo ti consente di bilanciare le dimensioni del file e la qualità visiva in base alle tue esigenze specifiche.
Monitoraggio delle prestazioni: Durante il processo di conversione, è importante monitorare le prestazioni del software o dello strumento utilizzato. Alcuni strumenti offrono la possibilità di visualizzare l’anteprima delle immagini convertite per valutare la qualità.
Controllo della compatibilità: Prima di utilizzare WebP, è fondamentale verificare la compatibilità dei browser dei tuoi utenti target. Se stai convertendo immagini per un sito web o un’applicazione, assicurati di includere soluzioni di fallback per i browser che non supportano nativamente WebP.
Backup delle immagini originali: Prima di convertire le immagini, assicurati di eseguire il backup delle versioni originali in modo da poterle ripristinare in caso di necessità.
In sintesi, la conversione di immagini in formato WebP può richiedere tempo e risorse, ma il processo può essere semplificato utilizzando gli strumenti e i metodi giusti. La scelta dei software e delle impostazioni appropriati, insieme alla pianificazione e al controllo della compatibilità, sono fondamentali per una conversione efficace delle immagini.
Conversione Webp to Jpg e altri online
Ecco una lista di alcuni siti web che offrono servizi di conversione online in formato WebP:
Convertio (https://convertio.co/it/webp-converter/): Convertio è un servizio di conversione online molto versatile che consente di convertire immagini in formato WebP e in molti altri formati.
Online-Convert (https://image.online-convert.com/convert-to-webp): Online-Convert offre uno strumento specifico per la conversione di immagini in formato WebP. È possibile caricare le immagini e selezionare diverse opzioni di conversione.
EZGIF (https://ezgif.com/gif-to-webp): EZGIF è un sito specializzato nella manipolazione di file GIF, ma offre anche la possibilità di convertire GIF in formato WebP.
CloudConvert (https://cloudconvert.com/webp-converter): CloudConvert è un convertitore online che supporta vari formati di file, inclusi i formati di immagini. Consente la conversione in formato WebP.
Squoosh (https://squoosh.app/): Squoosh è uno strumento sviluppato da Google che permette di comprimere e convertire immagini in vari formati, inclusi i file WebP.
Ricorda sempre di rispettare le leggi sul copyright e la privacy quando carichi e converti immagini online. Assicurati inoltre di verificare la qualità delle immagini convertite e la compatibilità con i browser dei tuoi utenti per garantire una visualizzazione corretta.
Il futuro del formato webp
È molto probabile che il formato WebP continuerà a guadagnare popolarità nel futuro, a condizione che mantenga le sue caratteristiche di compressione efficiente e buona qualità visiva. Ci sono diverse ragioni per cui WebP potrebbe diventare sempre più comune nel panorama delle immagini su Internet:
Supporto dei browser: Con sempre più browser web che aggiungono il supporto nativo per WebP, diventa più facile per gli sviluppatori web utilizzare questo formato per migliorare le prestazioni delle immagini sui loro siti. Il supporto di Chrome, Firefox, Opera, Edge e altri browser indica un interesse crescente per l’adozione di WebP.
Ottimizzazione delle prestazioni: La dimensione dei file ridotta delle immagini WebP contribuisce in modo significativo a migliorare le prestazioni del sito web, riducendo i tempi di caricamento delle pagine. Poiché le prestazioni sono un fattore chiave nella valutazione dei siti web, l’adozione di WebP può diventare una pratica sempre più comune.
Efficienza del traffico: Per gli utenti mobili e quelli con connessioni più lente, il risparmio di larghezza di banda offerto da WebP è prezioso. Questo fa sì che i siti web che utilizzano WebP siano più accessibili a una vasta gamma di utenti.
Concorrenza tra formati: La continua ricerca di formati di immagine più efficienti è una tendenza nel mondo dell’informatica. Se il formato WebP mantiene la sua posizione di leader nella compressione efficiente con buona qualità, potrebbe diventare la scelta predefinita per molte applicazioni.
Strumenti di conversione e supporto: La disponibilità di strumenti di conversione online e offline rende più semplice per gli utenti convertire le loro immagini in formato WebP, anche se i loro strumenti di editing preferiti non supportano nativamente il formato. Ciò facilita l’adozione del formato.
Tuttavia, nonostante le prospettive positive, è importante notare che la diffusione di WebP potrebbe essere influenzata dalla competizione e dall’evoluzione tecnologica. Altri formati di immagine potrebbero continuare a essere sviluppati e migliorati, e la scelta tra formati rimarrà un compromesso tra compatibilità e dimensioni dei file. La futura popolarità di WebP dipenderà da quanto bene continuerà a rispondere alle esigenze in evoluzione degli sviluppatori web e degli utenti finali.
Nella mia azienda stiamo migrando un vecchio progetto (+10 anni) per utilizzare NextJS. In questo nuovo progetto, serviamo le immagini utilizzando WebP. La decisione è stata presa da noi, il team di sviluppo, in quanto questo formato è stato creato da Google promettendo una migliore esperienza per le pagine web in quanto la dimensione dei file diminuisce e la qualità non peggiora.
Il team SEO ha aperto un problema dicendo che non vuole WebP perché non è sicuro che questo formato possa influire negativamente sul SEO e vuole usare JPG.
Ho cercato su Google se WebP fosse negativo per la SEO e non ho trovato nulla al riguardo…
La risposta più gettonata e sulla quale mi sento di essere concorde è la seguente:
Il formato di file Webp rende il sito più leggero, riduce la velocità di caricamento e migliora i punteggi vitali del web. Tutti questi sono vantaggi per la SEO. Webp è più piccolo di jpg. Perché mai dovrebbero voler rimanere con il formato jpg?
Se un team SEO non è in grado di risolvere un problema così elementare come il formato dei file di immagine, è probabile che stia sbagliando altre questioni più importanti. Vi suggerisco di chiedere loro in che modo l’utilizzo di Webp influisce negativamente sulla SEO.
Conclusioni
Il formato webp è un formato di immagine moderno che offre una serie di vantaggi rispetto ai formati JPEG e PNG.
Il formato webp è ancora relativamente nuovo, ma è in costante sviluppo e sta diventando sempre più popolare.
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