Categoria: Web design

  • Webmaster: chi è, cosa fa e come diventarlo

    Webmaster: chi è, cosa fa e come diventarlo

    Webmaster! Wow era il capo. Ricordo ancora bene quando giovanissimo, umile specialista SEO alle prime armi, appena assunto in una web agency, il mio capo ufficio mi mostrò il bigliettino da visita aziendale dove sotto al suo nome campeggiava la scritta elegante in corsivo: “Webmaster”. Era il nostro capo settore, colui che decideva come doveva essere fatto un sito; colui che dava ordini e organizzava la squadra sui lavori in corso. Era semplicemente il nostro capo!.

    La figura del webmaster, quasi mitica, sembra man mano scomparire. Sembra!. Ma cerchiamo di capire di più.

    Introduzione: definizione di webmaster, ruolo e competenze

    Il webmaster è una figura professionale fondamentale per la creazione e la gestione di siti web. Le sue competenze tecniche e non tecniche gli consentono di garantire che il sito web sia sempre aggiornato, funzionante e accessibile agli utenti.

    Definizione di webmaster

    Il termine “webmaster” deriva dall’inglese “web master” ed è la traduzione letterale di “padrone del web”. In realtà, il webmaster non è il proprietario del sito web, ma è la persona che ne è responsabile della realizzazione e della manutenzione.

    Ruolo del webmaster

    Il webmaster svolge un ruolo fondamentale nella creazione e nella gestione di un sito web. Le sue principali attività includono:

    • Progettazione del sito web: il webmaster deve definire la struttura e il layout del sito web, in linea con gli obiettivi del cliente.
    • Realizzazione del sito web: il webmaster deve sviluppare il sito web, utilizzando le tecnologie e le tecniche appropriate.
    • Manutenzione del sito web: il webmaster deve garantire che il sito web sia sempre aggiornato e funzionante.

    Competenze del webmaster

    Per diventare webmaster, è necessario possedere una serie di competenze tecniche e non tecniche. Tra le competenze tecniche, figurano:

    • Conoscenza di HTML, CSS e JavaScript: questi sono i linguaggi di base per la creazione di siti web.
    • Conoscenza di linguaggi di programmazione server-side: questi linguaggi sono utilizzati per sviluppare le funzionalità dinamiche del sito web.
    • Conoscenza di database: i database sono utilizzati per archiviare i dati del sito web.

    Tra le competenze non tecniche, figurano:

    • Capacità di lavorare in team: il webmaster spesso collabora con altre figure professionali, come web designer, sviluppatori di software e content writer.
    • Capacità di risolvere problemi: il webmaster deve essere in grado di risolvere i problemi tecnici che possono verificarsi sul sito web.
    • Capacità di comunicare efficacemente: il webmaster deve essere in grado di comunicare con i clienti e con gli altri membri del team.

    Ruolo del webmaster all’interno di un’agenzia web

    Attività del webmaster all’interno di un’agenzia web

    Come detto sopra, il webmaster si occupa principalmente di progettazione e realizzazione e manutenzione dei siti web ma non solo.

    Oltre alle attività generali già menzionate, il webmaster all’interno di un’agenzia web può svolgere anche le seguenti attività specifiche:

    • Installazione e configurazione del software e dell’hardware necessari per il funzionamento del sito web.
    • Gestione del database del sito web.
    • Ottimizzazione del sito web per i motori di ricerca.
    • Sicurezza del sito web.
    • Backup e ripristino dei dati.

    La specifica attività del webmaster all’interno di un’agenzia web può variare in base alle dimensioni dell’agenzia e alla natura dei siti web che sviluppa.

    Le competenze del webmaster possono variare
    Le competenze del webmaster possono variare

    Come diventare webmaster

    Diventare webmaster richiede tempo e impegno, ma può essere una carriera gratificante. Con le giuste competenze e la giusta esperienza, si può avere successo in questo campo.

    Se ti piacerebbe diventarlo ecco una guida generale su come diventare un webmaster:

    1. Apprendere le basi del web design e dello sviluppo web:
      • HTML (HyperText Markup Language): Impara a creare la struttura di base delle pagine web utilizzando HTML.
      • CSS (Cascading Style Sheets): Scopri come applicare stili e formattazione alle tue pagine web utilizzando CSS.
      • JavaScript: Approfondisci le tue conoscenze su JavaScript per aggiungere interattività e funzionalità avanzate al tuo sito web.
    2. Conoscere uno o più CMS (Content Management System):
      • Inizia subito a far pratica. Scegli almeno un CMS popolare come WordPress, Joomla, Drupal o altri, a seconda delle tue esigenze. Questi sistemi semplificano la creazione e la gestione di siti web senza richiedere una conoscenza approfondita della programmazione.
    3. Registrazione del dominio e hosting:
      • Scegli un nome di dominio adatto al tuo sito web e registrane uno presso un registrar di domini. Successivamente, seleziona un servizio di hosting web per ospitare il tuo sito. Potrebbe diventare il sito con cui troverai nuovi clienti.
    4. Progettazione del sito web:
      • Progetta il layout e la struttura del tuo sito web. Assicurati che sia intuitivo per gli utenti e risponda alle tue esigenze o agli scopi del sito.
    5. Creazione di contenuti:
      • Crea contenuti di alta qualità per il tuo sito web, tra cui testi, immagini, video, ecc.
    6. Ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO):
      • Impara i principi di base dell’ottimizzazione per i motori di ricerca per migliorare la visibilità del tuo sito web nei risultati di ricerca.
    7. Test e debug:
      • Assicurati che il tuo sito web sia privo di errori e funzioni correttamente su diversi browser e dispositivi.
    8. Sicurezza:
      • Proteggi il tuo sito web da attacchi e minacce online. Mantieni il software del sito web e i plugin aggiornati per garantire la sicurezza.
    9. Aggiornamenti regolari:
      • Mantieni il tuo sito web aggiornato con contenuti freschi e nuove funzionalità. Rispondi ai commenti degli utenti e mantieni una presenza online attiva.
    10. Apprendimento continuo:
      • Il web design e lo sviluppo web sono campi in continua evoluzione. Continua a imparare nuove tecniche e strumenti per migliorare le tue abilità.
    11. Gestione del tempo e delle risorse:
      • Gestisci il tuo tempo ed eventualmente le risorse (come il personale) in modo efficace per mantenere e sviluppare il tuo sito web.
    12. Comunicazione e promozione:
      • Promuovi il tuo sito web attraverso i social media, la pubblicità online e altri canali di marketing per attirare visitatori.

    Sembra un po’ troppa roba 🙂 in realtà alcune competenze sono proprie di altre figure (per esempio del “web designer” di cui parleremo di seguito) ma un buon webmaster deve gestire un team e deve conoscere più cose possibili e fare esperienze dirette.

    La differenza tra webmaster e web designer

    Il ruolo del webmaster e del web designer sono distinti e comportano responsabilità e competenze diverse nel mondo del web. Ecco le principali differenze tra i due ruoli:

    Webmaster:

    1. Gestione del sito web: Il webmaster è responsabile della gestione quotidiana di un sito web. Questo include l’aggiornamento dei contenuti, l’implementazione di nuove funzionalità, la risoluzione di problemi tecnici e la manutenzione generale del sito.
    2. Sicurezza e manutenzione: I webmaster sono spesso responsabili della sicurezza del sito web. Devono assicurarsi che il sito sia protetto da attacchi informatici, malware e altre minacce online. Devono anche eseguire backup regolari e garantire che il sito funzioni in modo affidabile.
    3. Monitoraggio delle prestazioni: Il webmaster tiene d’occhio le prestazioni del sito web. Questo può includere il monitoraggio del traffico, l’analisi delle statistiche del sito e l’ottimizzazione per migliorare la velocità di caricamento e l’esperienza dell’utente.
    4. Gestione dei server e dell’hosting: Alcuni webmaster possono essere coinvolti nella gestione dei server o dell’hosting web, assicurando che il sito sia sempre disponibile e funzioni correttamente.
    5. Risoluzione dei problemi tecnici: I webmaster sono responsabili della risoluzione di problemi tecnici, sia a livello di codice che di infrastruttura. Devono individuare e risolvere eventuali errori o malfunzionamenti del sito.

    Web Designer:

    1. Progettazione e sviluppo del sito: Il web designer è coinvolto nella progettazione visiva e strutturale del sito web. Questo include la creazione del layout, la scelta dei colori, la tipografia, la progettazione dei menu di navigazione e la disposizione dei contenuti.
    2. Usabilità e esperienza dell’utente: I web designer si concentrano sull’usabilità e sull’esperienza dell’utente. Lavorano per assicurarsi che il sito sia intuitivo da utilizzare e offra una buona esperienza all’utente.
    3. Design grafico: I web designer creano elementi grafici come immagini, loghi e icone per il sito web. Devono avere competenze nella progettazione grafica e nell’uso di strumenti come Adobe Photoshop o Illustrator.
    4. Conoscenza dei linguaggi di marcatura e stile: I web designer devono conoscere HTML, CSS e talvolta JavaScript per implementare il loro design sul sito web. Possono anche utilizzare CMS (Content Management System) come WordPress o Joomla per costruire siti web senza scrivere codice da zero.

    In sintesi, il webmaster si concentra sulla gestione e manutenzione quotidiana del sito web, inclusa la sicurezza e la gestione del server, mentre il web designer si concentra sulla progettazione visiva e strutturale del sito, assicurandosi che sia attraente ed efficiente per gli utenti. Spesso, questi ruoli collaborano strettamente per creare e gestire un sito web di successo.

    La tipica postazione di un webmaster
    La tipica postazione di un webmaster

    Attività del webmaster dopo la pubblicazione del sito web

    Dopo la pubblicazione di un sito web, il lavoro del webmaster è essenziale per garantire che il sito funzioni correttamente, occupandosi della sua manutenzione.

    Tuttavia moltissimi webmaster oggi sono ditte individuali con partita iva che fanno praticamente di tutto. In questo caso la sua preoccupazione sarà anche attirare visitatori e fornire una buona esperienza utente. Ecco alcune delle attività principali che il webmaster lavoratore autonomo dovrebbe svolgere dopo la pubblicazione del sito:

    1. Aggiornamento dei contenuti: Se previsto da contratto il webmaster potrebbe essere chiamato a mantenere il sito web fresco e aggiornato. La figura più idonea sarebbe il “seo copywriter” ma moltissime ditte non possono permettersi una figura aggiuntiva. Ecco che il webmaster pubblica regolarmente nuovi contenuti, come articoli, notizie, immagini o video perché dopo aver fatto un corso SEO sa bene che l’aggiornamento costante del sito web è importante sia per l’interesse degli utenti che per i motori di ricerca.
    2. Ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO): Il webmaster spesso offre direttamente consulenza SEO. Continuerà ad ottimizzare il sito per i motori di ricerca. Rivedrà e aggiornerà le parole chiave, le meta tag e le descrizioni per migliorare la visibilità del sito web nei risultati di ricerca.
    3. Monitoraggio delle prestazioni: Il web master in veste web marketer utilizza strumenti di analisi web per monitorare il traffico del sito, le pagine più visitate e le metriche chiave. Queste informazioni lo aiuteranno a comprendere come gli utenti interagiscono con il sito e a identificare eventuali problemi.
    4. Sicurezza: Mantenere il sito web sicuro da minacce online. Aggiornare regolarmente il software del sito, inclusi plugin e temi, per coprire eventuali vulnerabilità di sicurezza. Eseguire backup regolari dei dati e del database.
    5. Gestione dei commenti: Se si consente ai visitatori di commentare sui contenuti del sito, è importante monitorare e rispondere ai commenti in modo tempestivo. Ciò può contribuire a stimolare l’interazione e a creare una comunità attiva.
    6. Gestione dei problemi tecnici: Risolvere prontamente eventuali problemi tecnici o errori che possono verificarsi sul sito, come link rotti, problemi di caricamento delle pagine o form non funzionanti.
    7. Backup dei dati: Eseguire regolarmente il backup di tutti i dati del sito, inclusi i contenuti, il database e i file del sito. In caso di perdita di dati o problemi tecnici, i backup gli consentiranno di ripristinare il sito.
    8. Aggiornamenti del software: Mantenere tutti i componenti del sito aggiornati, inclusi il sistema di gestione dei contenuti (CMS), i plugin e i temi. Gli aggiornamenti spesso includono correzioni di bug e correzioni di sicurezza.
    9. Assistenza tecnica: Rispondere alle domande e alle richieste degli utenti e fornisci assistenza tecnica quando necessario.
    10. Monitoraggio della concorrenza: Tenere d’occhio la concorrenza e osservare i siti web simili per rimanere aggiornato sulle tendenze e le best practice del settore.
    11. Pianificazione futura: Pianificare il futuro del sito web. Considerare nuove funzionalità, nuovi contenuti e potenziali miglioramenti per mantenere il sito web rilevante e competitivo.

    Il lavoro del webmaster non finisce mai dopo il lancio del sito. È un ruolo dinamico che richiede attenzione costante per garantire che il sito web rimanga funzionante, sicuro e rilevante nel tempo.

    Come contattare il webmaster di un sito web

    Per contattare il webmaster di un sito web, ci sono diverse opzioni. Ecco alcuni modi comuni per farlo:

    1. Ricerca sul sito web: Molte pagine web includono una sezione “Contatti” o “Aiuto” che fornisce informazioni su come contattare il webmaster. Cerca attentamente il sito web per trovare queste informazioni.
    2. Indirizzo email: Spesso, il contatto principale per il webmaster è un indirizzo email. Cerca una pagina “Contatti” o un’apposita sezione sul sito web che fornisca un indirizzo email per contattare il webmaster o il supporto tecnico.
    3. Modulo di contatto: Alcuni siti web offrono un modulo di contatto che puoi compilare con il tuo nome, indirizzo email e il tuo messaggio. Questo è un modo comodo per inviare una richiesta direttamente al webmaster.
    4. Social Media: Se il sito web ha profili su social media come Facebook, Twitter o LinkedIn, potresti essere in grado di inviare un messaggio privato tramite questi canali. Tuttavia, questa potrebbe non essere la modalità più diretta.
    5. Chiamata telefonica: Se riesci a trovare un numero di telefono per il sito web, potresti chiamare direttamente. Tuttavia, questa opzione potrebbe non essere disponibile per tutti i siti web.
    6. Whois Lookup: Se hai bisogno di contattare il proprietario di un dominio, puoi utilizzare servizi di ricerca Whois online per trovare le informazioni di contatto associate al dominio. Questo potrebbe includere l’indirizzo email del registrante o del contatto tecnico.
    7. Forum o community del sito: Se il sito web ha un forum o una community online, potresti essere in grado di inviare la tua domanda o il tuo messaggio attraverso questi canali. Alcuni webmaster partecipano attivamente alle discussioni sul proprio sito.
    8. Segnalazione di problemi: Se il tuo contatto con il webmaster riguarda un problema specifico sul sito, come un errore tecnico o un contenuto dannoso, cerca se c’è un link o un pulsante per segnalare problemi direttamente sulla pagina in questione.
    9. Feedback sui commenti: Se il sito web consente commenti o feedback sugli articoli o i contenuti, puoi utilizzare questa funzione per esprimere le tue domande o preoccupazioni.

    Ricorda di essere chiaro e cortese nella tua comunicazione con il webmaster. Fornisci tutte le informazioni rilevanti e dettagliate sul motivo del tuo contatto per facilitare la risposta. Inoltre, tieni presente che la risposta del webmaster potrebbe richiedere del tempo, quindi sii paziente mentre attendi una risposta.

  • Webp: come migliorare la velocità e la qualità delle tue immagini sul web

    Webp: come migliorare la velocità e la qualità delle tue immagini sul web

    Indice

    Cos’è il formato webp?

    Il formato WebP è un formato di immagine sviluppato da Google che è progettato per comprimere le immagini in modo efficiente senza perdita di qualità. È stato annunciato per la prima volta nel 2010 come un formato aperto e gratuito, ed è diventato una delle opzioni popolari per la compressione di immagini sul web.

    La storia del formato webp

    Il formato WebP è stato sviluppato da Google ed è stato annunciato per la prima volta nel settembre 2010. Questo formato è stato progettato con l’obiettivo di migliorare l’efficienza della compressione delle immagini su Internet, consentendo di ridurre le dimensioni dei file delle immagini mantenendo una buona qualità visiva. Ecco una breve storia del formato WebP:

    • Settembre 2010: Google annuncia ufficialmente il formato WebP. Inizialmente, il formato viene presentato come un’alternativa aperta e gratuita a formati come JPEG, con l’obiettivo di ridurre le dimensioni dei file delle immagini sul web e migliorare le prestazioni di caricamento delle pagine.
    • 2011: Google integra il supporto per WebP in Google Chrome, il suo browser web. Questo segna l’inizio dell’adozione del formato da parte di uno dei principali browser web.
    • 2012: Alcuni importanti fornitori di browser, tra cui Opera e Mozilla, iniziano a implementare il supporto per WebP nei loro browser, ampliando così la sua diffusione.
    • 2014: Il formato WebP continua a guadagnare supporto in tutto il settore, con una crescente adozione da parte di siti web e servizi online per migliorare le prestazioni delle immagini.
    • 2018: WebP raggiunge un ulteriore traguardo quando Microsoft Edge, il browser web di Microsoft, annuncia il supporto per il formato WebP, rendendolo compatibile con tutti i principali browser.
    • 2020 e oltre: Il formato WebP continua a essere utilizzato per la compressione delle immagini e per migliorare le prestazioni web. La sua diffusione è particolarmente evidente nei siti web, nelle applicazioni e nei servizi che mirano a ottimizzare il caricamento delle immagini e a ridurre la larghezza di banda necessaria.

    Il formato WebP è diventato una delle opzioni preferite per la compressione delle immagini su Internet, soprattutto grazie alla sua combinazione di dimensioni dei file più piccole e buona qualità visiva.

    Caratteristiche fondamentali del formato webp

    Le caratteristiche principali del formato WebP includono:

    1. Compressione efficiente: WebP utilizza tecniche di compressione avanzate che consentono di ridurre le dimensioni dei file delle immagini mantenendo una buona qualità visiva. Questo è particolarmente utile per il web, poiché le immagini più leggere si caricano più velocemente e richiedono meno larghezza di banda.
    2. Supporto per immagini fisse e animate: WebP supporta sia immagini fisse che immagini animate, rendendolo adatto per GIF animate.
    3. Trasparenza: WebP supporta la trasparenza, consentendo di creare immagini con sfondi trasparenti, simili ai file PNG.
    4. Compatibilità: WebP è supportato da diversi browser web, inclusi Chrome, Opera e Microsoft Edge. Tuttavia, non tutti i browser supportano nativamente il formato WebP, il che potrebbe richiedere l’uso di fallback o la conversione in altri formati per garantire la visualizzazione corretta su tutti i dispositivi.
    5. Riduzione delle dimensioni dei file: A causa della sua capacità di compressione efficiente, le immagini WebP tendono ad essere significativamente più piccole dei corrispondenti formati JPEG o PNG, il che è particolarmente vantaggioso per migliorare le prestazioni dei siti web.
    6. Qualità variabile: WebP offre l’opzione di variare il livello di qualità dell’immagine in base alle esigenze, il che è utile quando è necessario bilanciare la qualità e la dimensione del file.
    esempio immagine formato webp
    esempio immagine formato webp. Questa immagine pesa solo 45 Kb

    In generale, il formato WebP è diventato popolare per la sua capacità di creare immagini di alta qualità con dimensioni dei file ridotte, contribuendo a migliorare le prestazioni dei siti web e la velocità di caricamento delle pagine. Tuttavia, poiché non è universalmente supportato da tutti i browser, potrebbe essere necessario fornire alternative o conversioni in altri formati per garantire una visualizzazione corretta su tutte le piattaforme.

    Qual è la differenza tra webp e altri formati di immagine?

    Il formato WebP ha alcune differenze significative rispetto ad altri formati di immagine comuni, come JPEG, PNG e GIF. Ecco alcune delle principali differenze:

    1. Compressione efficace con perdita di dati: WebP è noto per la sua capacità di compressione efficiente con perdita di dati, che riduce le dimensioni dei file mantenendo una buona qualità visiva. Questo è particolarmente vantaggioso per il web, dove le immagini più leggere si caricano più velocemente, risparmiando larghezza di banda e migliorando le prestazioni del sito.
    2. Supporto per trasparenza: A differenza del formato JPEG, che non supporta la trasparenza, WebP consente la creazione di immagini con sfondi trasparenti, rendendolo simile al formato PNG.
    3. Supporto per animazioni: WebP supporta sia immagini fisse che immagini animate, il che lo rende un’alternativa efficace al formato GIF per le animazioni.
    4. Variabilità della qualità: WebP offre un’opzione per variare il livello di qualità dell’immagine, consentendo ai creatori di bilanciare la qualità dell’immagine e le dimensioni del file in base alle esigenze.
    5. Supporto del browser: Anche se WebP è supportato da molti browser moderni, non è universalmente supportato come il formato JPEG o PNG. Pertanto, potrebbe essere necessario fornire alternative o conversioni in altri formati per garantire una visualizzazione corretta su tutte le piattaforme.
    6. Dimensioni dei file più piccole: Le immagini WebP tendono ad essere significativamente più piccole dei file equivalenti in formato JPEG o PNG, il che è particolarmente vantaggioso per i siti web in termini di risparmio di spazio di archiviazione e velocità di caricamento delle pagine.
    7. Qualità visiva: Mentre WebP offre una buona qualità visiva con la compressione, in alcune situazioni potrebbe non essere adatto per immagini ad alta risoluzione o con dettagli molto fini. In questi casi, il formato JPEG o PNG potrebbe essere preferibile.

    In sintesi, il formato WebP è una scelta popolare per le immagini web grazie alla sua capacità di ridurre le dimensioni dei file mantenendo una buona qualità visiva. Tuttavia, la sua compatibilità con i browser e l’adeguatezza per specifiche esigenze dipendono dall’uso previsto, e in alcuni casi, potrebbe essere necessario utilizzare altri formati di immagine per ottenere i migliori risultati.

    Altro esempi odi immagine in formato webp che pesa solo 46 kb
    Altro esempi odi immagine in formato webp che pesa solo 46 kb

    Perché scegliere il formato webp?

    Ci sono diverse ragioni per cui potresti scegliere il formato WebP per le tue immagini. Ecco alcune delle motivazioni principali oltre a quelle già esposte sopra:

    1. Risparmio di larghezza di banda: Poiché le immagini WebP sono più piccole, richiedono meno larghezza di banda per essere trasferite via Internet. Questo è particolarmente vantaggioso per gli utenti mobili o con connessioni internet più lente, contribuendo a migliorare l’esperienza dell’utente.
    2. Supporto per animazioni: WebP supporta sia immagini fisse che immagini animate. Questo lo rende un’alternativa efficace al formato GIF per le animazioni, offrendo una maggiore qualità e dimensioni dei file più piccole.
    3. Miglioramento delle prestazioni del sito web: Utilizzando WebP, puoi ridurre le dimensioni complessive delle risorse del tuo sito web, migliorando le prestazioni del sito e ottenendo un posizionamento migliore nei motori di ricerca, dato che la velocità di caricamento della pagina è un fattore importante per l’indicizzazione.

    Tuttavia, è importante notare che non tutti i browser supportano nativamente il formato WebP, il che potrebbe richiedere l’uso di fallback o la conversione in altri formati per garantire una visualizzazione corretta su tutte le piattaforme. Prima di utilizzare il formato WebP, è consigliabile verificare la compatibilità dei browser dei tuoi utenti target e considerare la possibilità di fornire alternative quando necessario.

    Vantaggi del formato webp

    Dimensioni ridotte: le immagini webp sono in genere molto più piccole dei formati JPEG e PNG, senza perdere qualità.

    Supporto per l’interattività: le immagini webp possono supportare l’interattività, come l’animazione e il video.

    Il formato WebP è principalmente un formato di immagine statica e non è noto per il suo supporto per l’interattività. A differenza di alcuni altri formati di file come GIF, che supportano animazioni semplici e interattività limitata, WebP è progettato principalmente per la compressione di immagini fisse e animate. Ciò significa che è possibile creare animazioni con WebP, ma queste animazioni sono basate su sequenze di immagini fisse e non includono funzionalità interattive avanzate.

    Se hai bisogno di immagini interattive o animazioni altamente interattive, potresti voler esplorare altri formati o tecnologie, come GIF interattivi (GIF con funzionalità di clic) o l’uso di JavaScript e HTML5 per creare animazioni e interattività nei tuoi progetti web.

    In generale, il formato WebP è più adatto per la compressione efficiente di immagini fisse e animate in modo da migliorare le prestazioni del caricamento delle pagine web e ridurre le dimensioni complessive dei file delle immagini, ma non è pensato per fornire funzionalità interattive avanzate.

    Supporto per l’HDR: le immagini webp possono supportare l’HDR, che offre una gamma dinamica più ampia rispetto alle immagini standard.

    HDR è una tecnologia che cattura e visualizza una gamma dinamica molto più ampia di luminosità e colore rispetto alle immagini standard. Mentre il formato WebP è noto per la sua capacità di fornire buona qualità con dimensioni dei file più ridotte rispetto ad altri formati, come JPEG e PNG, non è stato specificamente progettato per gestire le esigenze specifiche dell’HDR.

    Tuttavia, è possibile creare immagini HDR o visualizzare immagini HDR sul web utilizzando formati e tecnologie specifiche per l’HDR, come il formato OpenEXR o il supporto HTML5. Per visualizzare correttamente immagini HDR sul web, è necessario che il browser web in uso supporti l’HDR.

    Svantaggi del formato webp

    Compatibilità

    il formato webp è ancora relativamente nuovo, quindi non è supportato da tutti i browser.

    Nonostante le sue numerose qualità, WebP non è stato universalmente adottato da tutti i browser, e questo può presentare sfide nella visualizzazione delle immagini su diverse piattaforme. Ecco alcune considerazioni sulla compatibilità di WebP:

    1. Supporto crescente: Molti browser moderni, come Google Chrome, Mozilla Firefox, Opera e Microsoft Edge, hanno implementato il supporto nativo per il formato WebP. Questo significa che gli utenti di questi browser possono visualizzare immagini WebP senza problemi.
    2. Mancanza di supporto in alcuni browser: Tuttavia, alcuni browser più anziani o meno diffusi potrebbero non supportare nativamente il formato WebP. Questo include, ad esempio, Internet Explorer 11 e versioni più datate di Safari.
    3. Soluzioni di fallback: Per garantire che le immagini WebP siano visualizzate correttamente anche nei browser che non lo supportano, è possibile utilizzare soluzioni di fallback. Ciò significa fornire una versione alternativa dell’immagine in un formato più ampiamente supportato, come JPEG o PNG, insieme all’immagine WebP. I browser che non supportano WebP visualizzeranno automaticamente la versione di fallback.
    4. Conversione automatica: Alcuni servizi e strumenti di ottimizzazione delle immagini possono convertire automaticamente le immagini WebP in altri formati quando rilevano che il browser dell’utente non supporta WebP. Ciò semplifica notevolmente la gestione della compatibilità.
    5. Aggiornamenti futuri: Con il passare del tempo, è probabile che sempre più browser implementeranno il supporto per WebP o miglioreranno il supporto esistente. Monitorare l’evoluzione delle specifiche dei browser è importante per garantire una migliore compatibilità in futuro.

    In generale, quando si utilizza il formato WebP, è consigliabile prendere in considerazione la compatibilità dei browser dei tuoi utenti target e pianificare di conseguenza, adottando le soluzioni di fallback o l’uso di strumenti di conversione quando necessario. Questo ti permetterà di beneficiare della compressione efficiente delle immagini offerta da WebP senza compromettere l’esperienza dell’utente.

    Conversione

    La conversione di immagini da altri formati a WebP può richiedere tempo e risorse, ma il processo può essere semplificato utilizzando strumenti e software appositamente progettati per questa operazione. Ecco alcune considerazioni sulla conversione di immagini in formato WebP:

    1. Software di conversione: Esistono molti software di conversione disponibili gratuitamente e a pagamento che consentono di convertire immagini in formato WebP. Questi strumenti spesso offrono una varietà di opzioni per personalizzare il processo di conversione.
    2. Strumenti online: Oltre ai software desktop, ci sono servizi online che consentono di caricare e convertire immagini in WebP direttamente dal browser. Questi strumenti sono convenienti e non richiedono l’installazione di software aggiuntivo.
    3. Automatizzazione: Per grandi raccolte di immagini, è possibile automatizzare il processo di conversione utilizzando script o programmi. Questo è particolarmente utile se si deve gestire un grande numero di immagini e si desidera risparmiare tempo.
    4. Selezione delle impostazioni: Al momento della conversione, è possibile selezionare diverse impostazioni per controllare il livello di compressione e la qualità dell’immagine WebP risultante. Questo ti consente di bilanciare le dimensioni del file e la qualità visiva in base alle tue esigenze specifiche.
    5. Monitoraggio delle prestazioni: Durante il processo di conversione, è importante monitorare le prestazioni del software o dello strumento utilizzato. Alcuni strumenti offrono la possibilità di visualizzare l’anteprima delle immagini convertite per valutare la qualità.
    6. Controllo della compatibilità: Prima di utilizzare WebP, è fondamentale verificare la compatibilità dei browser dei tuoi utenti target. Se stai convertendo immagini per un sito web o un’applicazione, assicurati di includere soluzioni di fallback per i browser che non supportano nativamente WebP.
    7. Backup delle immagini originali: Prima di convertire le immagini, assicurati di eseguire il backup delle versioni originali in modo da poterle ripristinare in caso di necessità.

    In sintesi, la conversione di immagini in formato WebP può richiedere tempo e risorse, ma il processo può essere semplificato utilizzando gli strumenti e i metodi giusti. La scelta dei software e delle impostazioni appropriati, insieme alla pianificazione e al controllo della compatibilità, sono fondamentali per una conversione efficace delle immagini.

    Conversione Webp to Jpg e altri online

    Ecco una lista di alcuni siti web che offrono servizi di conversione online in formato WebP:

    1. Convertio (https://convertio.co/it/webp-converter/): Convertio è un servizio di conversione online molto versatile che consente di convertire immagini in formato WebP e in molti altri formati.
    2. Online-Convert (https://image.online-convert.com/convert-to-webp): Online-Convert offre uno strumento specifico per la conversione di immagini in formato WebP. È possibile caricare le immagini e selezionare diverse opzioni di conversione.
    3. EZGIF (https://ezgif.com/gif-to-webp): EZGIF è un sito specializzato nella manipolazione di file GIF, ma offre anche la possibilità di convertire GIF in formato WebP.
    4. CloudConvert (https://cloudconvert.com/webp-converter): CloudConvert è un convertitore online che supporta vari formati di file, inclusi i formati di immagini. Consente la conversione in formato WebP.
    5. Squoosh (https://squoosh.app/): Squoosh è uno strumento sviluppato da Google che permette di comprimere e convertire immagini in vari formati, inclusi i file WebP.
    6. Ricorda sempre di rispettare le leggi sul copyright e la privacy quando carichi e converti immagini online. Assicurati inoltre di verificare la qualità delle immagini convertite e la compatibilità con i browser dei tuoi utenti per garantire una visualizzazione corretta.

      Il futuro del formato webp

      È molto probabile che il formato WebP continuerà a guadagnare popolarità nel futuro, a condizione che mantenga le sue caratteristiche di compressione efficiente e buona qualità visiva. Ci sono diverse ragioni per cui WebP potrebbe diventare sempre più comune nel panorama delle immagini su Internet:

      1. Supporto dei browser: Con sempre più browser web che aggiungono il supporto nativo per WebP, diventa più facile per gli sviluppatori web utilizzare questo formato per migliorare le prestazioni delle immagini sui loro siti. Il supporto di Chrome, Firefox, Opera, Edge e altri browser indica un interesse crescente per l’adozione di WebP.
      2. Ottimizzazione delle prestazioni: La dimensione dei file ridotta delle immagini WebP contribuisce in modo significativo a migliorare le prestazioni del sito web, riducendo i tempi di caricamento delle pagine. Poiché le prestazioni sono un fattore chiave nella valutazione dei siti web, l’adozione di WebP può diventare una pratica sempre più comune.
      3. Efficienza del traffico: Per gli utenti mobili e quelli con connessioni più lente, il risparmio di larghezza di banda offerto da WebP è prezioso. Questo fa sì che i siti web che utilizzano WebP siano più accessibili a una vasta gamma di utenti.
      4. Concorrenza tra formati: La continua ricerca di formati di immagine più efficienti è una tendenza nel mondo dell’informatica. Se il formato WebP mantiene la sua posizione di leader nella compressione efficiente con buona qualità, potrebbe diventare la scelta predefinita per molte applicazioni.
      5. Strumenti di conversione e supporto: La disponibilità di strumenti di conversione online e offline rende più semplice per gli utenti convertire le loro immagini in formato WebP, anche se i loro strumenti di editing preferiti non supportano nativamente il formato. Ciò facilita l’adozione del formato.

      Tuttavia, nonostante le prospettive positive, è importante notare che la diffusione di WebP potrebbe essere influenzata dalla competizione e dall’evoluzione tecnologica. Altri formati di immagine potrebbero continuare a essere sviluppati e migliorati, e la scelta tra formati rimarrà un compromesso tra compatibilità e dimensioni dei file. La futura popolarità di WebP dipenderà da quanto bene continuerà a rispondere alle esigenze in evoluzione degli sviluppatori web e degli utenti finali.

      WebP può influire negativamente sulla SEO?

      Di recente su Reddit un utente ha posto il seguente quesito:

      Nella mia azienda stiamo migrando un vecchio progetto (+10 anni) per utilizzare NextJS. In questo nuovo progetto, serviamo le immagini utilizzando WebP. La decisione è stata presa da noi, il team di sviluppo, in quanto questo formato è stato creato da Google promettendo una migliore esperienza per le pagine web in quanto la dimensione dei file diminuisce e la qualità non peggiora.

      Il team SEO ha aperto un problema dicendo che non vuole WebP perché non è sicuro che questo formato possa influire negativamente sul SEO e vuole usare JPG.

      Ho cercato su Google se WebP fosse negativo per la SEO e non ho trovato nulla al riguardo…

      La risposta più gettonata e sulla quale mi sento di essere concorde è la seguente:

      Il formato di file Webp rende il sito più leggero, riduce la velocità di caricamento e migliora i punteggi vitali del web. Tutti questi sono vantaggi per la SEO. Webp è più piccolo di jpg. Perché mai dovrebbero voler rimanere con il formato jpg?

      Se un team SEO non è in grado di risolvere un problema così elementare come il formato dei file di immagine, è probabile che stia sbagliando altre questioni più importanti. Vi suggerisco di chiedere loro in che modo l’utilizzo di Webp influisce negativamente sulla SEO.

      Conclusioni

      • Il formato webp è un formato di immagine moderno che offre una serie di vantaggi rispetto ai formati JPEG e PNG.
      • Il formato webp è ancora relativamente nuovo, ma è in costante sviluppo e sta diventando sempre più popolare.

  • Critical CSS: cos’è, perché è importante e come implementarlo

    Critical CSS: cos’è, perché è importante e come implementarlo

    Cos’è il Critical CSS? Definizione

    Il Critical CSS è una tecnica di ottimizzazione delle prestazioni web che consiste nell’identificare e inlineare i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold di una pagina web. Il contenuto above-the-fold è la parte della pagina web che è visibile senza scorrere.

    Perché è importante il Critical CSS?

    Il Critical CSS è importante perché può migliorare significativamente i tempi di caricamento delle pagine web. Quando un browser carica una pagina web, deve scaricare tutti i file CSS necessari per renderizzare la pagina. I file CSS possono essere di grandi dimensioni, e questo può rallentare il caricamento della pagina.

    Il Critical CSS inlinea i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold, il che significa che il browser non deve scaricare tutti i file CSS necessari per renderizzare la pagina. Questo può migliorare significativamente i tempi di caricamento della pagina, soprattutto per gli utenti che hanno connessioni internet lente.

    Come implementare il Critical CSS

    Esistono diversi modi per implementare il Critical CSS. Un modo è quello di utilizzare un Critical CSS Generator. Un Critical CSS Generator è un tool che analizza una pagina web e identifica i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold. Il tool genera quindi un file CSS contenente i CSS essenziali, che può essere inlineato nella pagina web.

    Un altro modo per implementare il Critical CSS è quello di estrarre manualmente i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold. Questo può essere fatto utilizzando uno strumento di sviluppo web come Chrome DevTools.

    Critical CSS Generator

    Esistono diversi Critical CSS Generator disponibili online. Alcuni dei più popolari sono:

    Come “defer” il non critical CSS

    Una volta identificati i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold, è possibile utilizzare l’attributo defer per posticipare il caricamento dei CSS non essenziali. L’attributo defer indica al browser di caricare i CSS non essenziali solo dopo che il contenuto above-the-fold è stato visualizzato.

    Come estrarre manualmente il critical CSS

    Per estrarre manualmente i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold, è possibile utilizzare uno strumento di sviluppo web come

    Per fare ciò, seguire questi passaggi:

    1. Apri la pagina web in Chrome DevTools (F12).
    2. Clicca sulla scheda “Network”.
    3. Ricarica la pagina web.
    4. Nella scheda “Network”, seleziona il file CSS che vuoi estrarre.
    5. Clicca sulla scheda “Headers”.
    6. Copia il contenuto del campo “Content-Type”.
    7. Crea un nuovo file CSS e incolla il contenuto del campo “Content-Type” all’inizio del file.
    8. Copia il contenuto del file CSS originale nel nuovo file CSS.
    9. Salva il nuovo file CSS.

    Come trovare il critical CSS

    Un altro modo per trovare i CSS essenziali per il rendering del contenuto above-the-fold è quello di utilizzare uno strumento di analisi delle prestazioni web come PageSpeed Insights. PageSpeed Insights analizza una pagina web e fornisce consigli su come migliorare le prestazioni della pagina. Uno dei consigli che PageSpeed Insights può fornire è quello di inlineare il Critical CSS.

    Critical CSS: plugin WordPress

    Esistono diversi plugin WordPress che possono essere utilizzati per implementare il Critical CSS in WordPress. Alcuni dei plugin più popolari sono:

    Critical CSS Magento 2

    Esistono diverse estensioni Magento 2 che possono essere utilizzate per implementare il Critical CSS in Magento 2. Alcuni dei plugin più popolari sono:

    Conclusione

    Il Critical CSS è una tecnica di ottimizzazione delle prestazioni web che può migliorare significativamente i tempi di caricamento delle pagine web. Esistono diversi modi per implementare il Critical CSS, tra cui l’utilizzo di un Critical CSS Generator o l’estrazione manuale dei CSS essenziali. Se stai cercando un modo per migliorare le prestazioni del tuo sito web, l’implementazione del Critical CSS è un ottimo punto di partenza.

  • AMP: come creare pagine web veloci per mobile con le Accelerated Mobile Pages

    AMP: come creare pagine web veloci per mobile con le Accelerated Mobile Pages

    AMP, acronimo di Accelerated Mobile Pages, è un framework open source che consente di creare pagine web veloci e responsive per dispositivi mobili. Le pagine AMP sono ottimizzate per il caricamento rapido e la visualizzazione fluida su smartphone e tablet, anche con una connessione a internet lenta.

    Indice

    La nascita di AMP

    AMP è stato sviluppato da Google nel 2015 in collaborazione con altri grandi publisher e aziende tecnologiche. L’obiettivo era quello di creare un modo per migliorare l’esperienza di navigazione mobile, rendendo le pagine web più veloci e facili da usare.

    Come funziona AMP

    Le pagine AMP sono basate su un set di regole e specifiche che limitano l’uso di JavaScript, CSS e HTML per migliorare le prestazioni. Le pagine AMP sono inoltre cacheate dai server di Google, il che significa che vengono caricate più velocemente dai dispositivi mobili.

    Perché AMP è utile per la SEO

    Le pagine AMP sono ottimizzate per la SEO, il che significa che hanno maggiori probabilità di essere visualizzate nei risultati di ricerca di Google.

    Per l’esperto seo AMP è un fattore di ranking mobile, il che significa che le pagine AMP possono essere posizionate più in alto nei risultati di ricerca per dispositivi mobili.

    Quali sono i plugin migliori per WordPress

    Esistono diversi plugin per WordPress che consentono di creare pagine AMP. Alcuni dei plugin più popolari includono:

    Codice per crearle manualmente

    Ecco un esempio di codice per creare una pagina AMP manualmente:

    HTML

    <!DOCTYPE html>
    <html amp lang="it">
    <head>
      <title>Il mio sito AMP</title>
      <link rel="canonical" href="https://www.mio-sito.it/pagina-amp">
      <meta charset="utf-8">
      <meta name="viewport" content="width=device-width,minimum-scale=1,initial-scale=1">
      <style amp-custom>
        /* CSS personalizzato per la pagina AMP */
      </style>
    </head>
    <body>
      <header>
        <h1>Il mio sito AMP</h1>
      </header>
      <main>
        <p>Questo è un esempio di pagina AMP.</p>
        <img src="https://www.mio-sito.it/immagine.jpg" alt="Immagine">
      </main>
      <footer>
        <p>Copyright © 2023</p>
      </footer>
    </body>
    </html>
    

    Conclusione

    AMP è una tecnologia che può essere utilizzata per migliorare l’esperienza di navigazione mobile. Le pagine AMP sono veloci, responsive e ottimizzate per la SEO. Se stai cercando un modo per migliorare le tue pagine web per dispositivi mobili, AMP è una soluzione da considerare.

  • La landing page. Come creare una landing page efficace?

    La landing page. Come creare una landing page efficace?

    Un mio cliente mi ha chiesto di iniziare una campagna test con Google ADS e tra le domande poste vi era questa: “E’ necessario costruire una landing page?”. Vi sembrerà strano ma la risposta non è scontata per i seguenti motivi:

    • non è detto che una sola landing page sia sufficiente. Anche per una sola campagna potrebbero ben prevedersi più pagine di atterraggio (anche solo per il test A/B)
    • non è detto che il consulente web marketing opti per la landing page in quanto in determinati casi potrebbe essere utile puntare su una “normale” pagina interna.

    Scrivo dunque questi appunti non solo per il mio cliente che li leggerà con calma ma anche per chiunque voglia giovare di questi dati di esperienza.

    Indice

    Cos’è la landing page?

    Una landing page (dall’inglese “pagina di atterraggio” detta anche “pagina di destinazione”) è la pagina web a cui si giunge dopo aver cliccato un link contenuto ad esempio in un banner o un annuncio pubblicitario.

    In senso stretto si tratta di una pagina web autonoma, creata appositamente ai fini di ottenere una conversione in una strategia di una campagna pubblicitaria o di digital marketing.

    Scopo di una pagina di destinazione

    Le pagine di destinazione sono progettate con un unico obiettivo focalizzato: convertire in seguito ad una azione richiesta da un invito noto anche con il nome di Call to Action (CTA).

    Tipologie di landing page

    Esistono due tipologie di landing page:

    • landing page in senso lato: si tratta di qualsiasi pagina di atterraggio dopo aver cliccato un link.
    • landing page in senso stretto: è la pagina di destinazione contenente una call to action a cui si accede solitamente dopo aver cliccato un annuncio, un banner o un risultato di ricerca sponsorizzato. Si tratta di pagine studiate per aumentare le percentuali di conversione soprattutto di campagne payperclick come per esempio Google ADS o Facebook ADS.

    La prima può essere raggiunta da un link esterno e da un link interno ad esempio una voce di menu di navigazione.

    La comunicazione di una pagina di atterraggio in senso lato risponde comunque alla necessità di costruire un percorso di comunicazione del sito web che punti ad una conversione.

    La pagina di atterraggio in senso stretto, della quale tratteremo ora in avanti, è molto importante ed utilizzata dai consulenti di web marketing come strumento del processo di conversione soprattutto nelle campagne pay per click.

    In questo senso la landing page deve essere concisa (preferibilmente visibile above the fold) e contenere una call to action che porti ad una conversione, ad esempio un pulsante che (click-through) o la compilazione del form (lead generation vera e propria).

    Utilizzo delle landing page

    Le pagine di destinazione sono particolarmente utilizzate nelle campagne di pubblicità su internet come Google ADS.

    In questo caso la pagina di destinazione va costruita avendo ben presente lo scopo di ottenere l’effetto positivo del Quality Score, il punteggio di qualità richiesto da Google ADS per poter posizionare meglio il proprio annuncio.

    Campagne social a pagamento

    Le pagine di destinazione sono fondamentali anche per le campagne social. Più mirata e targetizzata è una campagna social, più è necessario avere una landing page ad hoc che rappresenti velocemente la soluzione di un problema specifico.

    Campagne di retargeting

    Lo strumento del retargeting permette creare annunci basati sul comportamento dei potenziali clienti (o dei clienti già acquisiti).
    Anche in questo caso la landing page va confezionata ad hoc per offrire la migliore esperienza possibile al visitatore a cui si chiede una determinata azione (ad esempio comprare se non lo si è già fatto, ricomprare se lo si è già fatto in precedenza).

    SEO

    Negli ultimi anni le landing page sono molto utilizzate anche per specifiche tecniche di SEO, in particolare la generazione di contenuti automatici su un database di parole chiave. I contenuti del sito (di solito un sito satellite rispetto a quello istituzionale) sono spesso soltanto landing page con poche parole chiave (quelle estratte dal database) e una chiamata in azione (CTA).

    Questo tipo di tecnica SEO mira a dotare il sito migliaia di pagine da far posizionare con più parole chiave possibili o frasi chiave soprattutto unite ai nomi delle città di una intera provincia o regione.

    Come creare una landing page efficace

    Una landing page efficace è fondamentale per convertire i visitatori in azioni desiderate, come l’iscrizione a una newsletter, il download di un ebook o l’acquisto di un prodotto. Ecco alcuni elementi essenziali di una landing page efficace:

    1. Titolo accattivante: Il titolo deve catturare l’attenzione del visitatore e comunicare chiaramente il valore dell’offerta o dell’azione che si desidera che il visitatore compia.
    2. Sottotitolo o descrizione: Un breve testo o una descrizione chiara e concisa che spiega in dettaglio ciò che l’utente otterrà o farà se compie l’azione desiderata.
    3. Immagine o video rilevante: Un elemento multimediale, come un’immagine o un video, che supporta e illustra il messaggio principale della landing page.
    4. Call to Action (CTA): Un pulsante ben visibile e ben posizionato che invita l’utente a compiere l’azione desiderata, come “Iscriviti ora,” “Scarica l’ebook,” o “Acquista ora.”
    5. Form di contatto: Se si desidera raccogliere informazioni dai visitatori, come indirizzi email o dati personali, un modulo di contatto ben progettato è essenziale. Tuttavia, è importante non richiedere troppe informazioni, altrimenti si rischia di scoraggiare i visitatori.
    6. Testimonianze o recensioni: Feedback positivo da parte di clienti o utenti precedenti può aumentare la fiducia e la credibilità della tua offerta.
    7. Garanzie o promesse: Se applicabile, includere garanzie o promesse che riducano l’ansia del visitatore, ad esempio una politica di rimborso o una garanzia di soddisfazione.
    8. Elementi di fiducia: Includere loghi di aziende partner, certificazioni o riconoscimenti che dimostrino l’affidabilità e la credibilità del tuo brand.
    9. Contenuto persuasivo: Il testo e il design della landing page dovrebbero essere persuasivi, focalizzati sul vantaggio per il visitatore e orientati all’azione.
    10. Mobile Responsiveness: Assicurarsi che la landing page sia ottimizzata per i dispositivi mobili, poiché sempre più utenti accedono al web tramite smartphone.
    11. Chiaro flusso di conversione: Assicurarsi che il visitatore sappia chiaramente cosa fare e quali passaggi seguire per compiere l’azione desiderata.
    12. Design pulito e attraente: Una presentazione visuale pulita e attraente è essenziale. Utilizzare colori, tipografia e layout che enfatizzino il messaggio principale.
    13. Rimozione di distrazioni: Evitare elementi o link che possano distogliere l’attenzione del visitatore dalla call to action principale.
    14. Test A/B: Effettuare test A/B per sperimentare con diverse versioni della landing page e determinare quale ottiene migliori risultati in termini di conversioni.
    15. Analisi e monitoraggio: Utilizzare strumenti di analisi web per monitorare le prestazioni della landing page e apportare miglioramenti in base ai dati raccolti.

    Ogni landing page può avere scopi diversi, quindi è importante adattare questi elementi in base agli obiettivi specifici della pagina e al pubblico di destinazione.

    La maggior parte delle landing page sono veri e propri strumenti creati sotto la supervisione del consulente web marketing e puntano alla lead generation.

    Esistono tantissimi tipi diversi di landing page in rete ma pochi e circoscritti sono gli elementi fondamentali e necessari che non devono mai mancare in una pagina di destinazione efficace nel condurre i visitatori del sito ad effettuare una conversione che può ad esempio consistere nell’acquisto di un prodotto o servizio.

    1. Navigazione inesistente: al visitatore si richiede un’azione precisa. Ulteriori links o addirittura la presenza di un menu di navigazione potrebbero distrarlo dal compimento dell’azione richiesta.
    2. Titolo affascinante: titolo ed eventuale sottotitolo devono persuadere. Spesso sono poste in forma di domanda e risposta dando al visitatore la sensazione di aver trovato il posto giusto per risolvere il proprio problema (Leggi anche i consigli per un titolo SEO efficace).
    3. Call to action convincente: che sia costituito da un pulsante o un form, l’accettazione dell’invito all’azione determina la conversione vera e propria. Nel caso di utilizzo di form si consiglia di fare attenzione all’usabilità dello stesso da ogni dispositivo come raccomanda il Nielsen Norman Group.
    4. Usare piccoli blocchi di testo: più tempo il visitatore passa a cercare di capire cosa gli offriamo più c’è il rischio che lo perdiamo. Testi lunghi sono da evitare.

    Creare una landing page efficace significa non far mancare questi elementi e aggiungerne altri (come ad esempio video esplicativi brevi o testimonianze) che possono essere utili nel caso concreto a seconda della strategia di web marketing che si voglia adottare.

    Consigli grafici per creare una landing page efficace

    Analizzando il comportamento di milioni di utenti si è giunti a delle regole di base che gli esperti di digital marketing seguono nella costruzione delle landing pages.

    • Dimensioni: gli elementi importanti hanno una dimensione maggiore di quelli meno importanti. Solitamente Titolo e pulsante CTA hanno le dimensioni maggiori.
    • Peso: il grassetto evidenzia le parole più importanti nel testo che elenca i benefici. Senza grassetto quelle meno importanti.
    • Colore: si usa maggiore contrasto per gli elementi più importanti (per esempio il pulsante CTA).
    • Spazio bianco: di norma si mette più spazio bianco intorno agli elementi più importanti per permetterne la migliore visualizzazione possibile.
    • Densità: Evitare troppo testo in piccoli spazi. Maggiore densità significa minore leggibilità e dunque efficacia.

    Differenze tra una home page e una pagina di destinazione

    La home page di un sito web risulta essere poco utile ad una strategia di paid advertising in quanto contiene molto contenuto e soprattutto molti link (menu di navigazione, link dai blocchi di testo ecc.) che possono distrarre il visitatore dal capire e accettare l’invito a convertire.

    Una scelta corretta in una campagna Ads è dunque quella di non puntare sulla generica home page ma creare una pagina di destinazione appositamente studiata per permettere in pochissimo tempo all’utente di percepire un messaggio chiaro, un invito con beneficio e richiedere un’azione il cui compimento comporterà una conversione.

    Tuttavia notiamo come molti web marketing strategist a volte puntano i link delle campagne ADS verso home page o pagine interne che, in quanto tali non rientrano nella categoria di pagine di destinazione in senso stretto.

    In questo caso lo scopo non è l’aumento di lead generation e del ROI, ma soprattutto di brand awareness offrendo al visitatore un percorso di navigazione e comunicazione più vario e personalizzato per fargli prima acquisire consapevolezza del brand, dei propri servizi e poi eventualmente chiedere una scelta e la relativa azione di conversione.

    Esempi di landing page

    Sotto tre esempi di tre tipologie di landing page apparentemente completamente diverse ma che dimostrano in modo diverso la presenza degli elementi fondamentali.

    Landing Page Uber
    Landing Page Uber

    Nella landing di Uber è evidente la presenza di elementi fondamenti: in una unica schermata above the fold è presente un chiaro messaggio che invita all’azione e prospetta un beneficio ed un form di iscrizione al servizio.

    landing page moz
    landing page moz

    La landing di Moz è certamente più complessa:

    • vi è un titolo più lungo e un sottotitolo che rappresentano la proposta
    • il pulsante permette la conversione
    • il body elenca i vantaggi dell’utilizzo di questa piattaforma
    landing page linkedin
    landing page linkedin

    La landing di Linkedin Marketing Solutions contiene:

    • un testo che comunica in modo immediato i vantaggi e l’utilità della piattaforma di marketing del famoso social media
    • l’immagine mostra chiaramente una funzionalità interessante
    • Il form permette la conversione
    • un valore aggiunto è dato dall’auto fill del form tramite apposito pulsante posto all’inizio dello stesso.
  • Come identificare gli obiettivi di un progetto web?

    Come identificare gli obiettivi di un progetto web?

    Un buon progetto web non può prescindere dall’identificazione degli obiettivi che il progetto stesso deve perseguire.

    Un errore che spesso si compie è di fare questa operazione senza considerare di coinvolgere anche un professionista che offre consulenza seo che, invece, spesso viene investito solo quando il sito è già stato pubblicato.

    Come leggerete di seguito, tra le operazioni fondamentali da compiere per l’identificazione degli obiettivi di un progetto web vi sono alcune attività che richiedono l’esperienza di un esperto seo.

    L’identificazione degli obiettivi del progetto web è una fase cruciale nella progettazione di un sito web, poiché aiuta a stabilire chiaramente cosa si vuole ottenere con il sito e a guidare tutte le decisioni di progettazione e sviluppo.

    Ecco come effettuiamo l’identificazione degli obiettivi del progetto web:

    1. Raccogliamo Informazioni Preliminari:
      • Conduciamo ricerche di mercato per comprendere il settore in cui il cliente opera.
      • Analizziamo la concorrenza e studiamo i loro siti web per identificare punti di forza e debolezza.
    2. Coinvolgiamo le Parti Interessate:
      • Coinvolgiamo il team interno, i dirigenti aziendali e qualsiasi altra parte interessata nel processo decisionale.
      • Chiediamo feedback e opinioni su cosa dovrebbe realizzare il sito web.
    3. Definiamo Obiettivi SMART:
      • Gli obiettivi dovrebbero essere Specifici, Misurabili, Attribuibili, Realistici e Temporizzati (SMART). Ad esempio, invece di “Aumentare le vendite”, preferiamo fissare un obiettivo specifico come “Aumentare le vendite online del 20% entro 12 mesi”.
    4. Priorità degli Obiettivi:
      • Identifichiamo gli obiettivi principali e quelli secondari. Quali obiettivi sono più critici per il successo del tuo business?
    5. Segmentiamo il Pubblico Target:
      • Chi è il pubblico target? Identifichiamo le diverse fasce di utenti e quali obiettivi potrebbero avere quando visitano il tuo sito.
    6. Definiamo Obiettivi Specifici:
      • Gli obiettivi potrebbero riguardare la vendita di prodotti, la generazione di lead, l’aumento del traffico, la brand awareness, la condivisione di contenuti, ecc.
    7. Misurabilità e KPI:
      • Determiniamo come misurare il successo degli obiettivi. Ad esempio, utilizziamo indicatori performance (KPI) come il tasso di conversione, il traffico organico, il tempo medio trascorso sul sito, ecc.
    8. Valore e ROI:
      • Consideriamo quale valore porteranno gli obiettivi al business del cliente. Calcoliamo il possibile ritorno sugli investimenti (ROI) associato al raggiungimento di ciascun obiettivo.
    9. Sviluppiamo una Strategia:
      • Basandoci sugli obiettivi, sviluppiamo una strategia SEO per il tuo web del cliente. Pianifichiamo il design, il contenuto, le funzionalità e il marketing del sito, tutti fattori che contribuiranno a raggiungere quegli obiettivi.
    10. Comunicazione Chiara:
      • Ci assicuriamo che tutti i membri del team coinvolto comprendano chiaramente gli obiettivi del progetto web e siano allineati sulla loro importanza.
    11. Monitoraggio e Ottimizzazione Continua:
      • Una volta che il sito è online, impostiamo sistemi di monitoraggio per misurare il progresso verso gli obiettivi. Prevediamo anche come apportare aggiustamenti e ottimizzazioni in base ai risultati ottenuti.
  • Pagina “chi siamo” in un sito web. Importante scriverla bene

    Pagina “chi siamo” in un sito web. Importante scriverla bene

    Da poco ho acquisito un cliente per il quale mi occupo di consulenza SEO e tra le varie criticità riscontrate vi è l’assenza della pagina “Chi siamo”. Di conseguenza dal menu principale non vi è modo di conoscere informazioni importanti dell’azienda con cui l’utente si sta interfacciando attraverso il sito web aziendale.

    L’unico riferimento all’azienda del cliente è appena accennata esclusivamente in home page.

    In sostanza un utente che entra in una delle qualsiasi pagine interne senza passare per la home page non ha alcun modo di accedere alle informazioni sull’azienda con eccezione della generica pagina contatti.

    Vedremo in questo articolo quanto è importante prevedere una pagina chi siamo e collegarla al menu principale.

    Indice

    Pagina “chi siamo”: perché è importante?

    La pagina “Chi Siamo” è uno strumento prezioso per stabilire una connessione con i visitatori del sito web, costruire fiducia e comunicare l’identità e la credibilità dell’azienda. Aiuta anche a distinguersi dalla concorrenza e può influenzare positivamente la decisione dei visitatori di impegnarsi con l’azienda.

    La pagina “Chi Siamo” in un sito web svolge un ruolo fondamentale per le seguenti ragioni:

    1. Fornisce Credibilità: La pagina “Chi Siamo” è uno spazio in cui l’azienda può presentarsi in modo professionale e autentico. Questo aiuta a costruire la fiducia tra l’azienda e i visitatori del sito web. La trasparenza sulla storia, i valori e la missione dell’azienda contribuisce a creare una percezione positiva.
    2. Comunica l’Identità dell’Azienda: La pagina “Chi Siamo” permette all’azienda di comunicare la sua identità unica. Questo include informazioni sulle persone coinvolte, la cultura aziendale, gli obiettivi e le motivazioni. Gli utenti desiderano spesso conoscere chi sta dietro a un’azienda prima di intraprendere una relazione commerciale.
    3. Risponde alle Domande dei Visitatori: I visitatori del sito web possono avere domande sulla storia, sulle competenze o sulle esperienze dell’azienda. La pagina “Chi Siamo” è il luogo ideale per rispondere a queste domande e per offrire dettagli aggiuntivi che possono essere importanti per i potenziali clienti.
    4. Differenziazione dalla Concorrenza: La pagina “Chi Siamo” può essere utilizzata per evidenziare ciò che rende l’azienda diversa dalla concorrenza. Questo può includere la presentazione di premi, riconoscimenti o caratteristiche uniche che mettono in risalto la posizione di leadership dell’azienda nel settore.
    5. Promuove l’Engagement: Una pagina “Chi Siamo” ben progettata può incoraggiare l’engagement degli utenti. Questo può includere inviti a contattare l’azienda, a iscriversi alla newsletter o a seguire l’azienda sui social media.

    L’importanza della pagina “chi siamo” per la SEO

    L’assenza della pagina Chi Siamo (About us) è certamente fondamentale per la SEO per almeno tre motivi:

    Primo: aumentare la fiducia, la credibilità, l’autorevolezza e il branding per i clienti
    Il primo posto in cui i visitatori tipici vanno sul vostro sito web è la vostra landing page.

    Se si interessano alla vostra pagina di destinazione, probabilmente andranno alla vostra “Homepage”, alla pagina “Prodotto” o alla pagina “Chi siamo” per saperne di più.

    In effetti, la pagina “Chi siamo” è una delle pagine più visitate del vostro sito web.

    La pagina “Chi siamo” è l’occasione per presentarvi ai vostri potenziali clienti. Potete stabilire la vostra reputazione e costruire la fiducia di un visitatore descrivendo la vostra esperienza, raccontando la vostra storia e mostrando la personalità unica del vostro marchio.

    Potete dimostrare ciò che siete in grado di fare, dimostrare che siete in grado di fornire risultati e illustrare come vi distinguete dalla concorrenza.

    Questo aiuta gli utenti a capire che dietro il sito web o l’azienda ci sono persone vere.

    Secondo : la pagina “Chi siamo” è una miniera d’oro per le conversioni

    Le persone tendono a comprare da chi conoscono, amano e si fidano (è un cliché, ma è vero); questa importantissima pagina “Chi siamo” può far sì che i vostri lettori sentano che vi conoscono, che gli piacete e che si fidano abbastanza tanto da diventare vostri clienti.

    Terzo La pagina “Chi siamo” fa sì che i motori di ricerca si fidino di voi
    Sappiamo che i visitatori e gli utenti preferiscono un sito web affidabile e credibile, e lo stesso vale per Google. Anche Google preferisce classificare i siti “degni di fiducia” rispetto a quelli meno “degni di fiducia”.

    Secondo l’ultima edizione delle linee guida dei quality raters di Google, infatti si fa più volte riferimento alla pagina about us come importante per poter individuare chiaramente le persone con cui si entra in contatto attraverso il sito web.

    E non è certo un caso che quando cercate su Google il nome di una azienda, il “chi siamo” esce tra i sitelinks.

    Snippet di Dopstart con indicazione di "chi sono" in sitelinks
    Snippet di Dopstart con indicazione di “chi sono” in sitelinks

    Come scrivere la pagina “Chi siamo”?

    Scrivere una pagina “Chi Siamo” efficace per il tuo sito web richiede attenzione ai dettagli e la capacità di comunicare chiaramente chi sei, cosa fai e perché lo fai. Ecco alcuni passaggi per aiutarti a scrivere una pagina “Chi Siamo” efficace:

    1. Introduzione Chiara: Inizia con un’introduzione chiara e concisa che spiega chi sei e il motivo per cui il tuo sito web esiste. Sii diretto e attira l’attenzione del lettore fin dall’inizio.
    2. Storia dell’Azienda: Racconta la storia della tua azienda, includendo informazioni come quando è stata fondata, da chi, e come è cresciuta nel tempo. Questa sezione può contribuire a creare un senso di fiducia e autorevolezza.
    3. Missione e Valori: Descrivi la missione e i valori della tua azienda. Quali obiettivi vuoi raggiungere e quali principi guidano il tuo lavoro? Questo può aiutare a definire la tua identità aziendale.
    4. Chi Sono i Fondatori o il Team: Se possibile, presentati e presenta i membri chiave del tuo team. Questo crea un legame personale tra l’azienda e i visitatori del sito.
    5. Cosa Offri: Spiega cosa offri ai tuoi clienti o utenti. Quali prodotti o servizi fornisci e perché dovrebbero sceglierti? Sii convincente e trasmetti il valore che offri.
    6. Successi e Realizzazioni: Se hai ottenuto premi, riconoscimenti o successi significativi, includili. Questo può contribuire a dimostrare la tua competenza nel settore.
    7. Testimonianze e Recensioni: Se hai ricevuto feedback positivi dai clienti o utenti, considera di includere alcune testimonianze o recensioni per dimostrare la tua affidabilità.
    8. Immagini e Media: Utilizza immagini o video pertinenti per rendere la pagina più accattivante e coinvolgente. Puoi anche includere loghi di aziende con cui hai collaborato o menzioni nei media.
    9. Chiamata all’Azione: Concludi la pagina “Chi Siamo” con una chiara chiamata all’azione. Cosa vuoi che i visitatori facciano dopo aver letto la pagina? Ad esempio, potresti incoraggiarli a contattarti, a esplorare i tuoi prodotti o servizi, o a iscriversi alla tua newsletter.
    10. Revisione e Aggiornamento: Periodicamente, rivedi e aggiorna la pagina “Chi Siamo” per riflettere le ultime novità e cambiamenti nella tua azienda.

    Due esempi di Pagina “Chi siamo”

    Ho scelto due esempi dai template Uncode che mi sono particolarmente piaciuti

    Conclusione

    La pagina “chi siamo” non solo non può mancare ma deve essere scritta bene, esauriente e capace di creare un collegamento con l’utente che in quel momento, attraverso il sito web, sta interagendo con la vostra azienda.

  • Aggiungere aziende partner sul proprio sito

    Aggiungere aziende partner sul proprio sito

    Stamattina un cliente mi ha posto il quesito di poter aggiungere aziende partner sul proprio sito.

    Si tratta di aziende che hanno acquistato i propri servizi ma che svolgono e potrebbero rivendere i suoi servizi configurandosi così come competitors o potenziali competitors.

    Il quesito: come posso aggiungere aziende sul mio sito e farmi pagare per l’inserimento approfittando della grande visibilità che posso offrire senza rischiare una concorrenza diretta interna?

    Ed inoltre: Come potrei chiamarli se non volessi usare la parola “partners”?

    Dopo aver fatto una breve intervista al cliente e svolto alcune ricerche, condivido con voi la mia risposta.

    Ecco alcune idee per come chiamare le aziende simili alla tua che inserisci sul sito:

    • Affiliati: Questo termine è spesso usato per indicare aziende che collaborano tra loro, ma che non sono in concorrenza diretta.
    • Collegamenti: Questo termine è più generico, ma può essere utilizzato per indicare qualsiasi tipo di relazione tra aziende.
    • Network: Questo termine è spesso usato per indicare un gruppo di aziende che collaborano tra loro per raggiungere un obiettivo comune.
    • Partnership: Questo termine è simile a “partners”, ma può essere utilizzato per indicare una relazione più informale.
    • Reseller: Questo termine è spesso usato per indicare aziende che vendono i prodotti o servizi di altre aziende.

    Inoltre, potresti utilizzare un termine più creativo o originale, che sia in linea con l’immagine del tuo sito e del tuo business. Ad esempio, potresti utilizzare un termine che descriva il tipo di relazione che hai con queste aziende, o che enfatizzi gli aspetti positivi della collaborazione.

    Ecco alcuni esempi di termini creativi o originali:

    • Partners in crime“: Questo termine è ironico e divertente, e può essere utilizzato per indicare aziende che collaborano per raggiungere un obiettivo comune.
    • Collaboratori di eccellenza“: Questo termine è più formale e professionale, e può essere utilizzato per indicare aziende che collaborano per fornire un servizio di alta qualità.
    • Insieme per crescere“: Questo termine è positivo e incoraggiante, e può essere utilizzato per indicare aziende che collaborano per il reciproco successo.

    In definitiva, la scelta del termine migliore dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di relazione che hai con queste aziende, l’immagine del tuo sito e del tuo business, e il pubblico a cui ti rivolgi.

    Il cliente alla fine ha scelto la parola “network”.

    E voi che ne pensate?

  • Markup JSON-LD. Cos’è e come configurarlo

    Markup JSON-LD. Cos’è e come configurarlo

    Il markup JSON-LD (JavaScript Object Notation for Linked Data) è un formato di dati strutturato utilizzato per arricchire il contenuto di una pagina web con informazioni semantiche che aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio il significato del contenuto.

    Questo markup è particolarmente utile per l’implementazione del Structured Data Markup, che è un insieme di metadati standardizzato utilizzato per descrivere i contenuti presenti su una pagina web in un formato che può essere facilmente compreso dalle macchine.

    Caratteristiche principali del markup JSON-LD

    Le principali caratteristiche del markup JSON-LD includono:

    1. Sintassi JSON: È scritto nel formato JSON, che è ampiamente utilizzato e facilmente leggibile sia dagli esseri umani che dalle macchine.
    2. Linked Data: JSON-LD è progettato per essere integrato in Linked Data, il che significa che è possibile collegare i dati in modo significativo ad altri dati presenti sul web.
    3. Flessibilità: È flessibile e può essere incorporato direttamente nelle pagine web o incluso tramite script esterni.
    4. Struttura gerarchica: I dati sono organizzati in una struttura gerarchica che consente di rappresentare facilmente relazioni complesse tra gli oggetti.
    5. Concetto di contesto: Utilizza un “contesto” che definisce il significato dei termini utilizzati nei dati strutturati, consentendo una migliore interpretazione da parte delle macchine.
    6. Utilizzo comune: È ampiamente utilizzato per l’implementazione di markup Schema.org, che è uno standard di settore per la descrizione di dati strutturati.

    L’uso del markup JSON-LD è essenziale per migliorare la visibilità del contenuto sui motori di ricerca, poiché aiuta a fornire informazioni chiare e strutturate sulle pagine web.

    Questo markup può essere utilizzato per descrivere una vasta gamma di contenuti, tra cui eventi, prodotti, organizzazioni, recensioni, ricette e molto altro ancora.

    Come configurare il markup JSON-LD

    La configurazione del markup JSON-LD per arricchire il contenuto di una pagina web richiede alcuni passaggi. Ecco come puoi farlo:

    1. Identifica le informazioni da marcire: Prima di iniziare, determina quali informazioni desideri marcire sulla tua pagina web. Questo potrebbe includere dati come eventi, prodotti, organizzazioni, recensioni, dati strutturati per articoli di notizie e altro ancora. Schema.org fornisce una vasta gamma di tipi di dati strutturati che è possibile utilizzare.
    2. Scegli il tipo di dati strutturati: Utilizza il sito web Schema.org per trovare il tipo di dati strutturati appropriato per le informazioni che desideri marcire. Ogni tipo di dati ha una pagina dedicata che fornisce dettagli su come utilizzarlo.
    3. Crea il markup JSON-LD: Utilizza JSON-LD per creare il markup dei dati strutturati. Puoi farlo direttamente nella pagina HTML o utilizzare uno script esterno. Ecco un esempio di markup JSON-LD per un evento:
    <script type="application/ld+json">
    {
      "@context": "http://schema.org",
      "@type": "Event",
      "name": "Nome dell'evento",
      "startDate": "2023-09-30T19:00:00+02:00",
      "endDate": "2023-09-30T21:00:00+02:00",
      "location": {
        "@type": "Place",
        "name": "Luogo dell'evento",
        "address": {
          "@type": "PostalAddress",
          "streetAddress": "Indirizzo",
          "addressLocality": "Città",
          "postalCode": "CAP",
          "addressRegion": "Provincia",
          "addressCountry": "Paese"
        }
      }
    }
    </script>
    
    1. Personalizza il markup: Modifica il markup JSON-LD per riflettere le informazioni specifiche del tuo contenuto. Assicurati di seguire le specifiche del tipo di dati Schema.org che stai utilizzando.
    2. Includi il markup nella pagina: Se stai lavorando direttamente nel codice HTML della pagina, inserisci il markup JSON-LD all’interno del tag <head> o <body> della pagina. Assicurati che sia posizionato correttamente nel codice HTML.
    3. Valida il markup: Prima di pubblicare la pagina, è una buona pratica convalidare il tuo markup JSON-LD utilizzando strumenti di testing strutturati come il “Markup Helper” di Google o il “Rich Results Test”. Questo ti aiuterà a identificare e correggere eventuali errori.
    4. Monitora i risultati: Dopo aver pubblicato la pagina con il markup JSON-LD, monitora come viene visualizzato nei motori di ricerca. Controlla se i dati strutturati sono correttamente interpretati e visualizzati nei risultati di ricerca.

    Assicurati di seguire le linee guida specifiche per i tipi di dati strutturati che stai utilizzando e consulta sempre la documentazione di Schema.org per ulteriori dettagli e suggerimenti specifici.

    Maggiori info e risorse le trovi sul sito ufficiale di LSON-LD

error: Content is protected !!